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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Privatisti ai corsi preaccademici: non ci capisco più nulla.


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Credo che a Bologna, purtroppo, ad ora non accettino i privatisti nei preaccademici.

 

Dove li accettano, evidentemente il programma deve essere uguale a quello degli interni.

Se un conservatorio accetta privatisti evidentemente dovrà rendere accessibili i programmi d'esame...

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Alcuni miei allievi da quest'anno hanno iniziato a dare esami di certificazione pre-accademica. L'accesso ai privatisti è consentito e il programma è identico a quello degli allievi iscritti al conservatorio.

 

Questa è l'unica risposta che intendevo.

Io capisco che ognuno di noi ha cose sue personali,ma vi prego di esporle nei vostri post che riguardano l'argomento che voi avete da discutere.Eugenio S. e Piero B. Il mio "non ci capisco più nulla" non riguardava ,ne il corso Pre-Accademico, che per legge del 22 maggio scorso,è consentito ai privatisti di preparare gli esami-esterni,ne tantomeno se è valido o no ,il corso a formare pre-accademica per i chitarristi. Io so che esiste questo corso e i conservatori lo attuano.

Il mio dubbio,ed è questo il post che ho tracciato,è in parte risolto da Cristiano,che mi dice che i privatisti devono sostenere gli stessi esami degli interni di chitarra.E fino a qui è tutto ok. Infatti in quasi tutti i siti dei conservatori ci sono i programmi da sostenere del pre-accademico di chitarra del livello A,B,eC.La mia domanda si completa in questo: e la altre materie? Si devono sostenere gli esami?Visto che si devono svolgere all'interno sia l'ex solfeggio(unico programma l'ho trovato a firenze), la musica d'insieme, la musica corale,Informatica musicale,secondo strumento,Armonia analisi,storia della musica?Queste materie che sono interne e che frequentano gli interni, per i privatisti ci sara un esame o no? E' semplice la mia domanda o no?

Cristiano, Eugenio, Piero o chiunque altro sappia qualcosa me lo faccia sapere, non per me per carità , ma per i miei alunni che impazienti di espreimere la loro voglia di suonare mi tormentano in tutte le lezioni su questo argomento.Grazie a tutti

Raffaele i.

 

Caro Raffaele,

 

Ti suggerirei di non guardare solo i programmi dello strumento che ti interessa nei pre-accademici (chitarra immagino) ma di prendere sempre visione del Regolamento che si riferisce a detti corsi. Per esempio il sito del Conservatorio di Firenze ha nei Regolamenti che puoi raggiungere cliccando sul tasto CONSERVATORIO anche il Regolamento per i corsi preaccademici, con tutte le definizioni in premessa. Alla tua domanda risponde, credo chiaramente, l'articolo 7 comme 8 :"Non si può accedere al periodo successivo e alle relative discipline senza aver acquisito tutte le certificazioni di competenza delle discipline previste nel periodo precedente."

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Ti ringrazio Frédéric,ho letto il regolamento,ed ho capito.Quindi se il primo periodo Livello A del cosro preaccademico prevede,l'esame di chitarra e Teoria audiopercettiva, allora prima di passare al 2 livello B deve conseguirli entrambi.Se poi un conservatorio contine anche la formazione corale nel livello A deve superare anche questa prova giusto?Avellino contiene questa materia,ma non ha i programmi.Ho chiesto alla segreteria,prima ci erano andati i miei alunni,a fare domanda,senza ottenere nulla,e lo stesso io.La segreteria ma non sa nulla dei programmi di formazione corale.Mi ha detto di guardare sul sito per vedere i programmi di chitarra e teoria percettiva, e ho trovato solo quelli di chitarra.Ora mi domando,come può fare un esame un alunno dove i programmi ,in questo caso di teoria e formazione corale non ci sono?Allora devo dar ragione a Piero B.?

Il fatto è, che ho dovuto subire con molta tristezza la grande delusione dei miei alunni che non hanno fatto la domanda del Livello A per paura che negli esami gli chiedevano materia che non avevano mai sentito.Io ai ragazzi gli e lo detto che la teoria era il solfeggio che loro gia studiano,non gli ho potuto dire nulla sulla formazione corale.Se non esiste il programma cosa gli dico?

Scusatemi, ma vedere i miei alunni delusi ,mi rattrista moltissimo.

ciao

Raffaele

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Ti ringrazio Frédéric,ho letto il regolamento,ed ho capito.Quindi se il primo periodo Livello A del cosro preaccademico prevede,l'esame di chitarra e Teoria audiopercettiva, allora prima di passare al 2 livello B deve conseguirli entrambi.Se poi un conservatorio contine anche la formazione corale nel livello A deve superare anche questa prova giusto?Avellino contiene questa materia,ma non ha i programmi.Ho chiesto alla segreteria,prima ci erano andati i miei alunni,a fare domanda,senza ottenere nulla,e lo stesso io.La segreteria ma non sa nulla dei programmi di formazione corale.Mi ha detto di guardare sul sito per vedere i programmi di chitarra e teoria percettiva, e ho trovato solo quelli di chitarra.Ora mi domando,come può fare un esame un alunno dove i programmi ,in questo caso di teoria e formazione corale non ci sono?Allora devo dar ragione a Piero B.?

Il fatto è, che ho dovuto subire con molta tristezza la grande delusione dei miei alunni che non hanno fatto la domanda del Livello A per paura che negli esami gli chiedevano materia che non avevano mai sentito.Io ai ragazzi gli e lo detto che la teoria era il solfeggio che loro gia studiano,non gli ho potuto dire nulla sulla formazione corale.Se non esiste il programma cosa gli dico?

Scusatemi, ma vedere i miei alunni delusi ,mi rattrista moltissimo.

ciao

Raffaele

Attenzione però, il Regolamanto per i Corsi di Formazione di Base del Conservatorio di Firenze vale solo per quel conservatorio e il Conservatorio di Avellino potrebbe averte regole completamente diverse.

Bisogna dimenticare l'idea di programmi e regolamenti uguali per tutti a livello nazionale: ogni Conservatorio agisce in autonomia e c'è chi , non ritenendo giustificabili l'istituzione di Corsi di Formazione di Base sul piano della spesa, dell'utilizzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato e della copertura legale, non li ha iistituiti affatto.

Nota anche che al Conservatorio di Firenze è possibile iscriversi separatamente a ciascuna materia prevista dai percorsi.

Ciò significa che uno studente potrebbe studiare chitarra privatamante e contemporaneamente essere iscritto per solfeggio al Conservatorio fiorentino.

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Ospite Nicola Mazzon

Bisogna dimenticare l'idea di programmi e regolamenti uguali per tutti a livello nazionale: ogni Conservatorio agisce in autonomia e c'è chi , non ritenendo giustificabili l'istituzione di Corsi di Formazione di Base sul piano della spesa, dell'utilizzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato e della copertura legale, non li ha iistituiti affatto.

E questa è la cosa che mi fa girare i satelliti.

Non tanto per il fatto che uno esce con un voto più alto di un altro ecc (succede comunque)...quello che non va assolutamente bene è che se una persona per qualsiasi motivo si deve trasferire o vuole seguire l'insegnate che chiede trasferimento...o ricomincia da capo o deve continuare nello stesso posto.

E' una grande ca..ata.

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Ti ringrazio Frédéric,ho letto il regolamento,ed ho capito.Quindi se il primo periodo Livello A del cosro preaccademico prevede,l'esame di chitarra e Teoria audiopercettiva, allora prima di passare al 2 livello B deve conseguirli entrambi.Se poi un conservatorio contine anche la formazione corale nel livello A deve superare anche questa prova giusto?Avellino contiene questa materia,ma non ha i programmi.Ho chiesto alla segreteria,prima ci erano andati i miei alunni,a fare domanda,senza ottenere nulla,e lo stesso io.La segreteria ma non sa nulla dei programmi di formazione corale.Mi ha detto di guardare sul sito per vedere i programmi di chitarra e teoria percettiva, e ho trovato solo quelli di chitarra.Ora mi domando,come può fare un esame un alunno dove i programmi ,in questo caso di teoria e formazione corale non ci sono?Allora devo dar ragione a Piero B.?

Il fatto è, che ho dovuto subire con molta tristezza la grande delusione dei miei alunni che non hanno fatto la domanda del Livello A per paura che negli esami gli chiedevano materia che non avevano mai sentito.Io ai ragazzi gli e lo detto che la teoria era il solfeggio che loro gia studiano,non gli ho potuto dire nulla sulla formazione corale.Se non esiste il programma cosa gli dico?

Scusatemi, ma vedere i miei alunni delusi ,mi rattrista moltissimo.

ciao

Raffaele

Attenzione però, il Regolamanto per i Corsi di Formazione di Base del Conservatorio di Firenze vale solo per quel conservatorio e il Conservatorio di Avellino potrebbe averte regole completamente diverse.

Bisogna dimenticare l'idea di programmi e regolamenti uguali per tutti a livello nazionale: ogni Conservatorio agisce in autonomia e c'è chi , non ritenendo giustificabili l'istituzione di Corsi di Formazione di Base sul piano della spesa, dell'utilizzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato e della copertura legale, non li ha iistituiti affatto.

Nota anche che al Conservatorio di Firenze è possibile iscriversi separatamente a ciascuna materia prevista dai percorsi.

Ciò significa che uno studente potrebbe studiare chitarra privatamante e contemporaneamente essere iscritto per solfeggio al Conservatorio fiorentino.

 

Frédéric,Adesso ho capito ancora di più,ed è ancora più triste la cosa.Quindi se guardo un conservatorio ,non posso paragonarlo ad un'altro.Io ho scelto Avellino, perchè guardando il programma di chitarra, ho visto che ci sono nei primissimi anni (livello A)gli "Studi facili" di Angelo,oltre al Guitarcosmos di Brindle a Dodgson con i suoi 12 studi introduttivi,che aiuteranno in modo più concreto i ragazzi ad entrare nel mondo della chitarra moderna.

Devo solo cercare di capire questa formazione corale come la devo preparare e sopratutto cosa devo preparare loro per fagli fare l'esame,visto che è previsto nei piani di studio interni(e come auspicato da molti gli esami interni sono uguali a quelli esterni). Come ho detto prima i miei alunni hanno chiesto e anche io sono andato a chiedere e la segreteria non sa nulla di questa materia,mah,andiamo avanti e vdediamo cosa succede,intanto i miei alunni hanno dovuto saltare l'esame,e questo non è una cosa positiva.Ciao e grazie a tutti.

Raffaele i.

 

Guardate voi stessi, il programma di chitarra è eccezionale ed è per questo che ho scelto Avellino.I piani di studio comprendono le materie interne che dovrebbero essere anche quelle per gli esterni.Mah?!?

progr.preacc.chitarra.pdf

piani_studio_preacc_chitarra-3.pdf

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Guardate voi stessi, il programma di chitarra è eccezionale ed è per questo che ho scelto Avellino.I piani di studio comprendono le materie interne che dovrebbero essere anche quelle per gli esterni.Mah?!?

Caro Raffaele,

solo alcune precisazioni avendo tu tirato in ballo il Conservatorio di Avellino, nel quale insegno.

 

Non considero affatto eccezionale il programma dei nostri corsi preaccademici, anzi...

Come sai è stato fatto di gran fretta perché in un primo momento il C.A. - del quale facevo parte - aveva deciso di non far sostenere, per questo A.A., esami a candidati esterni, proprio per il fatto che si era ancora in alto mare nell'organizzazione generale dei corsi e dei relativi programmi.

In seguito il C.A. - col mio voto contrario - ha deciso diversamente visto anche il fatto che alcuni conservatori viciniori avevano deciso in tal senso. Da qui i tempi ristrettissimi e le lacune nella presentazione dei programmi.

 

Quanto alla discussione sui corsi preaccademici, è inutile ribadire che essi non hanno alcun fondamento giuridico (il sottoscritto infatti in sede di C.A. all'epoca votò contro la loro istituzione) e sono una palese invasione di campo relativamente a ciò che altre istituzioni fanno (Scuole Medie ad I. Musicale e Licei Musicali), in questo concordo col mio amico Eugenio Silva. Questo è stato già ampiamente definito dal parere (vedi sito Unams) espresso dall'Avvocatura Generale dello Stato.

Purtroppo però, come sappiamo, siamo in Italia, e quindi aspettarsi che le istituzioni siano organizzate seguendo "fondamenti giuridici" è solo un sogno.

 

Diciamo le cose come veramente stanno: i corsi preaccademici sono nati perché con l'attuazione della 508 e col passaggio dei corsi inferiori ai Licei Musicali, moltissimi Conservatori hanno visto venir meno una bella fetta di popolazione scolastica, che infoltiva soprattutto detti corsi, e in special modo i docenti di Teoria e Solfeggio (ma non solo loro) hanno avuto letteralmente paura di rimanere, nel giro di pochi anni, senza alunni.

Non si è tenuto conto che con il parallelo stop agli esami degli esterni, le iscrizioni ai corsi di I e II Livello sarebbero incrementate (nel mio Conservatorio quasi quintuplicate), per cui i paventati problemi occupazionali non ci sarebbero stati.

In questo poi il Ministero ci ha messo molto di suo: inutile ricordare che nelle S.M.I.M e nei Licei Musicali sono presenti solo pochi corsi di studio, per cui viene minato alla base di fatto il diritto allo studio di alcuni strumenti, e viene creato un vuoto che si ripercuote sulla possibilità, in seguito, di formare compagini orchestrali complete.

 

In ultimo, tu lamenti il fatto che non vi sono programmi per i corsi di formazione corale: mi dovresti però spiegare come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....

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Guardate voi stessi, il programma di chitarra è eccezionale ed è per questo che ho scelto Avellino.I piani di studio comprendono le materie interne che dovrebbero essere anche quelle per gli esterni.Mah?!?

Caro Raffaele,

solo alcune precisazioni avendo tu tirato in ballo il Conservatorio di Avellino, nel quale insegno.

 

Non considero affatto eccezionale il programma dei nostri corsi preaccademici, anzi...

Come sai è stato fatto di gran fretta perché in un primo momento il C.A. - del quale facevo parte - aveva deciso di non far sostenere, per questo A.A., esami a candidati esterni, proprio per il fatto che si era ancora in alto mare nell'organizzazione generale dei corsi e dei relativi programmi.

In seguito il C.A. - col mio voto contrario - ha deciso diversamente visto anche il fatto che alcuni conservatori viciniori avevano deciso in tal senso. Da qui i tempi ristrettissimi e le lacune nella presentazione dei programmi.

 

Quanto alla discussione sui corsi preaccademici, è inutile ribadire che essi non hanno alcun fondamento giuridico (il sottoscritto infatti in sede di C.A. all'epoca votò contro la loro istituzione) e sono una palese invasione di campo relativamente a ciò che altre istituzioni fanno (Scuole Medie ad I. Musicale e Licei Musicali), in questo concordo col mio amico Eugenio Silva. Questo è stato già ampiamente definito dal parere (vedi sito Unams) espresso dall'Avvocatura Generale dello Stato.

Purtroppo però, come sappiamo, siamo in Italia, e quindi aspettarsi che le istituzioni siano organizzate seguendo "fondamenti giuridici" è solo un sogno.

 

Diciamo le cose come veramente stanno: i corsi preaccademici sono nati perché con l'attuazione della 508 e col passaggio dei corsi inferiori ai Licei Musicali, moltissimi Conservatori hanno visto venir meno una bella fetta di popolazione scolastica, che infoltiva soprattutto detti corsi, e in special modo i docenti di Teoria e Solfeggio (ma non solo loro) hanno avuto letteralmente paura di rimanere, nel giro di pochi anni, senza alunni.

Non si è tenuto conto che con il parallelo stop agli esami degli esterni, le iscrizioni ai corsi di I e II Livello sarebbero incrementate (nel mio Conservatorio quasi quintuplicate), per cui i paventati problemi occupazionali non ci sarebbero stati.

In questo poi il Ministero ci ha messo molto di suo: inutile ricordare che nelle S.M.I.M e nei Licei Musicali sono presenti solo pochi corsi di studio, per cui viene minato alla base di fatto il diritto allo studio di alcuni strumenti, e viene creato un vuoto che si ripercuote sulla possibilità, in seguito, di formare compagini orchestrali complete.

 

In ultimo, tu lamenti il fatto che non vi sono programmi per i corsi di formazione corale: mi dovresti però spiegare come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....

 

Lucio, sono completamente daccordo su tutto quello che dici,e quando mi dici "come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....",non fai altro che confermare ciò che dico. Infati i miei alunni, essendo preparati in chitarra e xe solfeggio, quando hanno visto la "Formazione Corale",mi hanno guardato e naturlamente chiesto spiegazioni. Io gli ho detto che ,avevo studiato formazione corale, quando andavo a Didattica,e mi sembrava particolare che bambini di 12-13 anni dovevano fare la stessa formazione corale(o cose simili). Cosi sono andato direttamente alla segreteria ,e ho chiesto spiegazioni,e come hanno detto ai ragazzi, non sapevano nulla. Cosi i miei alunni hanno trovato giusto per il momento non fare la domanda.Anche perchè per passare al livello B, devono superare la formazione corale prevista dai piani di studio,e se la segreteria non sa nulla su come devono svolgere la formazione corale da esterni,che dobbiamo fare noi? O meglio i giovani chitarristi di 12-13 anni,come la devono studiare?O cercato in altri programmi di altri conservatori, ma se tutti sono indipendenti, siamo o meglio i ragazzi di 12-13 anni sono ancora di più nella confusione.

 

Ti ringrazio Lucio per avermi risposto,ciao

Raffaele

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Guardate voi stessi, il programma di chitarra è eccezionale ed è per questo che ho scelto Avellino.I piani di studio comprendono le materie interne che dovrebbero essere anche quelle per gli esterni.Mah?!?

Caro Raffaele,

solo alcune precisazioni avendo tu tirato in ballo il Conservatorio di Avellino, nel quale insegno.

 

Non considero affatto eccezionale il programma dei nostri corsi preaccademici, anzi...

Come sai è stato fatto di gran fretta perché in un primo momento il C.A. - del quale facevo parte - aveva deciso di non far sostenere, per questo A.A., esami a candidati esterni, proprio per il fatto che si era ancora in alto mare nell'organizzazione generale dei corsi e dei relativi programmi.

In seguito il C.A. - col mio voto contrario - ha deciso diversamente visto anche il fatto che alcuni conservatori viciniori avevano deciso in tal senso. Da qui i tempi ristrettissimi e le lacune nella presentazione dei programmi.

 

Quanto alla discussione sui corsi preaccademici, è inutile ribadire che essi non hanno alcun fondamento giuridico (il sottoscritto infatti in sede di C.A. all'epoca votò contro la loro istituzione) e sono una palese invasione di campo relativamente a ciò che altre istituzioni fanno (Scuole Medie ad I. Musicale e Licei Musicali), in questo concordo col mio amico Eugenio Silva. Questo è stato già ampiamente definito dal parere (vedi sito Unams) espresso dall'Avvocatura Generale dello Stato.

Purtroppo però, come sappiamo, siamo in Italia, e quindi aspettarsi che le istituzioni siano organizzate seguendo "fondamenti giuridici" è solo un sogno.

 

Diciamo le cose come veramente stanno: i corsi preaccademici sono nati perché con l'attuazione della 508 e col passaggio dei corsi inferiori ai Licei Musicali, moltissimi Conservatori hanno visto venir meno una bella fetta di popolazione scolastica, che infoltiva soprattutto detti corsi, e in special modo i docenti di Teoria e Solfeggio (ma non solo loro) hanno avuto letteralmente paura di rimanere, nel giro di pochi anni, senza alunni.

Non si è tenuto conto che con il parallelo stop agli esami degli esterni, le iscrizioni ai corsi di I e II Livello sarebbero incrementate (nel mio Conservatorio quasi quintuplicate), per cui i paventati problemi occupazionali non ci sarebbero stati.

In questo poi il Ministero ci ha messo molto di suo: inutile ricordare che nelle S.M.I.M e nei Licei Musicali sono presenti solo pochi corsi di studio, per cui viene minato alla base di fatto il diritto allo studio di alcuni strumenti, e viene creato un vuoto che si ripercuote sulla possibilità, in seguito, di formare compagini orchestrali complete.

 

In ultimo, tu lamenti il fatto che non vi sono programmi per i corsi di formazione corale: mi dovresti però spiegare come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....

 

Lucio, sono completamente daccordo su tutto quello che dici,e quando mi dici "come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....",non fai altro che confermare ciò che dico. Infati i miei alunni, essendo preparati in chitarra e xe solfeggio, quando hanno visto la "Formazione Corale",mi hanno guardato e naturlamente chiesto spiegazioni. Io gli ho detto che ,avevo studiato formazione corale, quando andavo a Didattica,e mi sembrava particolare che bambini di 12-13 anni dovevano fare la stessa formazione corale(o cose simili). Cosi sono andato direttamente alla segreteria ,e ho chiesto spiegazioni,e come hanno detto ai ragazzi, non sapevano nulla. Cosi i miei alunni hanno trovato giusto per il momento non fare la domanda.Anche perchè per passare al livello B, devono superare la formazione corale prevista dai piani di studio,e se la segreteria non sa nulla su come devono svolgere la formazione corale da esterni,che dobbiamo fare noi? O meglio i giovani chitarristi di 12-13 anni,come la devono studiare?O cercato in altri programmi di altri conservatori, ma se tutti sono indipendenti, siamo o meglio i ragazzi di 12-13 anni sono ancora di più nella confusione.

 

Ti ringrazio Lucio per avermi risposto,ciao

Raffaele

 

 

Scusa Raffaele

non fai prima a preparare i ragazzi, i tuoi allievi, direttamente all'esame di ammissione del Triennio di I livello?..

bypassando la formazione pre-accademica (formalmente)..e divertendoti a fare tutto quello che ritieni necessario debba esserci in questo "periodo" di studi?..

perché tanta ansia?..prima i chitarristi studiavano (dicevo sempre io) per il Compimento Inf, Medio e Superiore, ma purtroppo intendendo spesso, questi livelli come programmi d'esame e non come periodi formativi che "portavano" agli esami.

Ora, fatti una domanda.. un allievo come pensi debba suonare, essere preparato per un livello di studi che renda accessibile la fase del I livello?..un ottimo ex-settimo anno? del corso ordinario? con in più conoscenze e approfondimenti sulla teoria musicale, armonia, storia ecc..ecc..? credi siano proprio necessarie le "certificazioni" dei livelli dei corsi pre-accademici? per conseguire queste competenze?

hai dimenticato che ai nostri tempi si studiava con il "maestro" che ci interessava, che poi fosse in Conservatorio o meno?, certo una volta c'erano gli esami da privatista.. ma io non vedo negativa questa cosa, studiare resta studiare, la qualità è importante.

Preferisci un musicista che suona ed è preparato o una sfilza di "certificazioni" che serviranno nel migliore dei casi..a dover fare comunque l'esame di ammissione al triennio una volta conseguita la maturità?..e se malauguratamente la famiglia del ragazzo si sposta per motivi di lavoro e chiede il trasferimento ad un altro Conservatorio? rischia di non vedersi convalidate le certificazioni?..perchè giustamente diversi i programmi e...

Allora, benvenuta libertà!

 

La formazione di un musicista "completo" passa per tanti aspetti, immagino lo sai benissimo, ma perché preoccuparti di conseguire esattamente le "voci" delle certificazioni e non formare gli allievi e farli formare (per quelle che non sono le nostre competenze) nel modo più completo possibile..io personalmente non faccio fare le "certificazioni"..ma continuo la "mia" strada e preparo i miei allievi nel modo che ritengo più completo possibile e.. ti assicuro che le mie materie non sempre esistono nei corsi pre-accademici .. l'obiettivo è farli suonare e prepararli..non dargli "solo" dei pezzi di carta..

non fraintendere..quelli servono più alle famiglie che ai ragazzi..

tu preferisti essere un grande concertista o meglio, musicista senza diploma? o un diplomato che non fa grandi concerti? esistono anche persone che fanno gli architetti o gli ingegneri nella vita sai? e suonano la chitarra meglio di alcuni diplomati..

 

scusa la franchezza..ma non esiste tutto sommato questa confusione, i chitarristi devono studiare la musica! e la chitarra, pensaci, non è difficile..poi chiediti cosa tu puoi insegnare e vuoi insegnare e prepara nel migliore dei modi i tuoi ragazzi: certificazioni o non certificazioni non vedo questo limite. Ora come ora per conseguire il "vecchio" diploma si deve fare il Triennio ma..per me rimane sempre un finto problema..nel senso che bisogna decidere se quello che interessa è il pezzo di carta..io credo che molta gente abbia ...solo quello...e forse il problema rimane..io non incito i miei allievi a fare "esami" ma ad appassionarli a fare della musica poi se son rose..(libero pensiero)...sai i laureati in lettere che non scrivono mai nella loro vita neanche un verso?..non è obbligatorio certo...ma mi "suona" male..spesso chi fa passare la voglia di suonare ai ragazzi (non è il tuo caso per carità) sono proprio i "diplomati"..quelli che hanno la licenza di..."uccidere!...

 

buone vacanze..

marcello

 

 

p.s. una volta un mio ex-allievo (oggi ottimo chitarrista "amatoriale" perché fa l'architetto a ottimi livelli) mi disse che non gli piaceva Giuliani e Sor e io mi misi pazientemente a spiegargli la "musica" di Giuliani e Sor..con tanti "accessori", musica da camera, ascolti guidati, contrappunto, forma ecc. ecc.. e pian piano ha imparato ad amare quella musica, poi ha conseguito anche i pezzi di carta..ma..l'amore per la musica è rimasto..conosco tanta gente che ha le "certificazioni" Raffaele ma..non conosce una cadenza..d'inganno!...caso mai..la subisce..la..cadenza...(leggasi burocrazia) utilizza meglio il "tempo"..

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Guardate voi stessi, il programma di chitarra è eccezionale ed è per questo che ho scelto Avellino.I piani di studio comprendono le materie interne che dovrebbero essere anche quelle per gli esterni.Mah?!?

Caro Raffaele,

solo alcune precisazioni avendo tu tirato in ballo il Conservatorio di Avellino, nel quale insegno.

 

Non considero affatto eccezionale il programma dei nostri corsi preaccademici, anzi...

Come sai è stato fatto di gran fretta perché in un primo momento il C.A. - del quale facevo parte - aveva deciso di non far sostenere, per questo A.A., esami a candidati esterni, proprio per il fatto che si era ancora in alto mare nell'organizzazione generale dei corsi e dei relativi programmi.

In seguito il C.A. - col mio voto contrario - ha deciso diversamente visto anche il fatto che alcuni conservatori viciniori avevano deciso in tal senso. Da qui i tempi ristrettissimi e le lacune nella presentazione dei programmi.

 

Quanto alla discussione sui corsi preaccademici, è inutile ribadire che essi non hanno alcun fondamento giuridico (il sottoscritto infatti in sede di C.A. all'epoca votò contro la loro istituzione) e sono una palese invasione di campo relativamente a ciò che altre istituzioni fanno (Scuole Medie ad I. Musicale e Licei Musicali), in questo concordo col mio amico Eugenio Silva. Questo è stato già ampiamente definito dal parere (vedi sito Unams) espresso dall'Avvocatura Generale dello Stato.

Purtroppo però, come sappiamo, siamo in Italia, e quindi aspettarsi che le istituzioni siano organizzate seguendo "fondamenti giuridici" è solo un sogno.

 

Diciamo le cose come veramente stanno: i corsi preaccademici sono nati perché con l'attuazione della 508 e col passaggio dei corsi inferiori ai Licei Musicali, moltissimi Conservatori hanno visto venir meno una bella fetta di popolazione scolastica, che infoltiva soprattutto detti corsi, e in special modo i docenti di Teoria e Solfeggio (ma non solo loro) hanno avuto letteralmente paura di rimanere, nel giro di pochi anni, senza alunni.

Non si è tenuto conto che con il parallelo stop agli esami degli esterni, le iscrizioni ai corsi di I e II Livello sarebbero incrementate (nel mio Conservatorio quasi quintuplicate), per cui i paventati problemi occupazionali non ci sarebbero stati.

In questo poi il Ministero ci ha messo molto di suo: inutile ricordare che nelle S.M.I.M e nei Licei Musicali sono presenti solo pochi corsi di studio, per cui viene minato alla base di fatto il diritto allo studio di alcuni strumenti, e viene creato un vuoto che si ripercuote sulla possibilità, in seguito, di formare compagini orchestrali complete.

 

In ultimo, tu lamenti il fatto che non vi sono programmi per i corsi di formazione corale: mi dovresti però spiegare come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....

 

Lucio, sono completamente daccordo su tutto quello che dici,e quando mi dici "come può fare un alunno (singolo) esterno a studiare e preparare un esame di "Formazione Corale" senza frequentare un coro.....",non fai altro che confermare ciò che dico. Infati i miei alunni, essendo preparati in chitarra e xe solfeggio, quando hanno visto la "Formazione Corale",mi hanno guardato e naturlamente chiesto spiegazioni. Io gli ho detto che ,avevo studiato formazione corale, quando andavo a Didattica,e mi sembrava particolare che bambini di 12-13 anni dovevano fare la stessa formazione corale(o cose simili). Cosi sono andato direttamente alla segreteria ,e ho chiesto spiegazioni,e come hanno detto ai ragazzi, non sapevano nulla. Cosi i miei alunni hanno trovato giusto per il momento non fare la domanda.Anche perchè per passare al livello B, devono superare la formazione corale prevista dai piani di studio,e se la segreteria non sa nulla su come devono svolgere la formazione corale da esterni,che dobbiamo fare noi? O meglio i giovani chitarristi di 12-13 anni,come la devono studiare?O cercato in altri programmi di altri conservatori, ma se tutti sono indipendenti, siamo o meglio i ragazzi di 12-13 anni sono ancora di più nella confusione.

 

Ti ringrazio Lucio per avermi risposto,ciao

Raffaele

 

 

Scusa Raffaele

non fai prima a preparare i ragazzi, i tuoi allievi, direttamente all'esame di ammissione del Triennio di I livello?..

bypassando la formazione pre-accademica (formalmente)..e divertendoti a fare tutto quello che ritieni necessario debba esserci in questo "periodo" di studi?..

perché tanta ansia?..prima i chitarristi studiavano (dicevo sempre io) per il Compimento Inf, Medio e Superiore, ma purtroppo intendendo spesso, questi livelli come programmi d'esame e non come periodi formativi che "portavano" agli esami.

Ora, fatti una domanda.. un allievo come pensi debba suonare, essere preparato per un livello di studi che renda accessibile la fase del I livello?..un ottimo ex-settimo anno? del corso ordinario? con in più conoscenze e approfondimenti sulla teoria musicale, armonia, storia ecc..ecc..? credi siano proprio necessarie le "certificazioni" dei livelli dei corsi pre-accademici? per conseguire queste competenze?

hai dimenticato che ai nostri tempi si studiava con il "maestro" che ci interessava, che poi fosse in Conservatorio o meno?, certo una volta c'erano gli esami da privatista.. ma io non vedo negativa questa cosa, studiare resta studiare, la qualità è importante.

Preferisci un musicista che suona ed è preparato o una sfilza di "certificazioni" che serviranno nel migliore dei casi..a dover fare comunque l'esame di ammissione al triennio una volta conseguita la maturità?..e se malauguratamente la famiglia del ragazzo si sposta per motivi di lavoro e chiede il trasferimento ad un altro Conservatorio? rischia di non vedersi convalidate le certificazioni?..perchè giustamente diversi i programmi e...

Allora, benvenuta libertà!

 

La formazione di un musicista "completo" passa per tanti aspetti, immagino lo sai benissimo, ma perché preoccuparti di conseguire esattamente le "voci" delle certificazioni e non formare gli allievi e farli formare (per quelle che non sono le nostre competenze) nel modo più completo possibile..io personalmente non faccio fare le "certificazioni"..ma continuo la "mia" strada e preparo i miei allievi nel modo che ritengo più completo possibile e.. ti assicuro che le mie materie non sempre esistono nei corsi pre-accademici .. l'obiettivo è farli suonare e prepararli..non dargli "solo" dei pezzi di carta..

non fraintendere..quelli servono più alle famiglie che ai ragazzi..

tu preferisti essere un grande concertista o meglio, musicista senza diploma? o un diplomato che non fa grandi concerti? esistono anche persone che fanno gli architetti o gli ingegneri nella vita sai? e suonano la chitarra meglio di alcuni diplomati..

 

scusa la franchezza..ma non esiste tutto sommato questa confusione, i chitarristi devono studiare la musica! e la chitarra, pensaci, non è difficile..poi chiediti cosa tu puoi insegnare e vuoi insegnare e prepara nel migliore dei modi i tuoi ragazzi: certificazioni o non certificazioni non vedo questo limite. Ora come ora per conseguire il "vecchio" diploma si deve fare il Triennio ma..per me rimane sempre un finto problema..nel senso che bisogna decidere se quello che interessa è il pezzo di carta..io credo che molta gente abbia ...solo quello...e forse il problema rimane..io non incito i miei allievi a fare "esami" ma ad appassionarli a fare della musica poi se son rose..(libero pensiero)...sai i laureati in lettere che non scrivono mai nella loro vita neanche un verso?..non è obbligatorio certo...ma mi "suona" male..spesso chi fa passare la voglia di suonare ai ragazzi (non è il tuo caso per carità) sono proprio i "diplomati"..quelli che hanno la licenza di..."uccidere!...

 

buone vacanze..

marcello

 

 

p.s. una volta un mio ex-allievo (oggi ottimo chitarrista "amatoriale" perché fa l'architetto a ottimi livelli) mi disse che non gli piaceva Giuliani e Sor e io mi misi pazientemente a spiegargli la "musica" di Giuliani e Sor..con tanti "accessori", musica da camera, ascolti guidati, contrappunto, forma ecc. ecc.. e pian piano ha imparato ad amare quella musica, poi ha conseguito anche i pezzi di carta..ma..l'amore per la musica è rimasto..conosco tanta gente che ha le "certificazioni" Raffaele ma..non conosce una cadenza..d'inganno!...caso mai..la subisce..la..cadenza...(leggasi burocrazia) utilizza meglio il "tempo"..

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