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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

gigi

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Reputazione Forum

  1. Vivissimi ringraziamenti per i complimenti, che rimando immediatamente al mittente con ricevuta di ritorno..... Vede, caro Maestro Gilardino, Lei mi ricorda tanto il Marchese del Grillo: Con questo vi saluto e me ne esco definitivamente dal Forum, non senza avervi prima augurato Buon Natale e Felice Anno Nuovo. LP
  2. Ma Lei pensa davvero che io e Gilardino abbiamo bisogno di mandare messaggi criptati attraverso un Forum al direttore delle edizioni Berben, edizioni con la quali collaboriamo entrambi da tempo? Comunque non ci sarà nessuna edizione Tarrega griffata Gilardino/Zigante perchè non c' è alcuna necessità. Tarrega è un compositore chitarrista i cui testi contenevano tutto ciò che occereva per eseguirli correttamente, inclusa una dettagliatissima (e innovativa) diteggiatura. Non occorre quindi alcun tipo di revisione. Nelle edizioni d'epoca ci sono alcuni errori di stampa, ma questi si possono facilmente individuare. Ed è esattamente ciò che hanno fatto Rafael Andia e Xavier Quevedo nell'edizione in facsimile delle antiche edizioni spagnole edita da Chanterelle. Esistono poi degli inediti che sono stati proposti nell'edizione Soneto. E allora dove risiede il problema, visto che ci sono fior fiori di edizioni che sono uscite dopo quella della Berben?? Continuo a non capire il perchè della polemica!! Senta Zigante, non è la prima volta che scrive 'io e Gilardino'. Non sarebbe meglio, per una elementare forma di deferenza, scrivere 'Gilardino e io'? Evidentemente anche Lei si sopravvaluta....
  3. Che uscita infelice da parte di un artista di questo calibro!!! ....infelice? Può essere, ma gli darei ragione....
  4. Ulteriore esercizio di dietrologia. Non ha altro da proporre sul Forum? Per esempio rispondere alle mie ultime domande? " Se non sono false attribuzioni, cosa sono in musicologia ?" " A lei come risulta sia andata?" Forse non ha nulla di dire in merito? Insistente e petulante, il Zigante delle sei corde. Una falsa attribuzione non è altro che attribuire un brano intero (e non un frammento o poche battute dello stesso) a un compositore anzichè ad un altro. Un preludio di poche battute che risulta essere poi un riadattamento di musica altrui, non è una falsa attribuzione. E' stato proprio Lei, Zigante, a illustraci cosa siano quei preludi da lei citati 'Preludio n. 11: è il tema della Fantasia op.7 di Sor. Preludio n.17: è la sezione centrale della Canzonetta di Mendelssohn, Quartetto op 12 n.1, peraltro presente nel Vol. IV (trascrizioni) per intero. Preludio n. 14: sono due frammentini della fuga BWV 1001 di Bach. Casi eclatanti di plagio da parte Tarrega e dolo da parte dei revisori che non l'hanno fatto notare?? Non sono altro che Preludi 'su temi di', che non sono stati 'intestati' da Tarrega stesso per i più svariati motivi e rientrano nel campo della trascrizione. In soldoni, il Preludio XI è su un tema di Sor, ma non è la Fantasia di Sor. Il tutto va inquadrato nella cornice storica in cui operò Tarrega e poi Segovia. Le Variazioni su tema di Paganini e sul Carnevale non sono tutta farina del suo sacco, e in 'Chitarra - Storia e Immagini' (Carfagna-Greci), Fratelli Palombi Editori, Roma, 2000 (da non confondersi con 'La Storia della Chitarra' di Carfagna-Greci-Fabbri edito dalla Carisch nel 2007) vi è riportato un programma di sala in cui Tarrega suona le Variazioni sulla Traviata come fossero sue. Come è andata l'ha spiegato chiaramente Roberto Fabbri. Il lavoro sull''Opera Omnia di Tarrega ad opera di Gangi e dell'allora ventinovenne Carfagna si svolse sulla base delle edizioni pubblicate, tra le altre, da Orfeo Tracio, Ildefonso Alier, Biblioteca Fortea e Ediciones Musicales Madrid. Se ci sono stati errori nella compilazione e se sono errori di questo tipo, essi non sono rilevanti o gravi dal punto di vista musicologico. Vengono da voi citate le Edizioni Soneto, che nel 69 o non c'erano oppure non operavano a certi livelli. cordialità gg Cordialità
  5. Ha ragione, sono buono e caritatevole. Dieci anni fa, quando feci pubblicare le "Variazioni" di Respighi, un signore de Roma rilasciò a "Seicorde" un'intervista nella quale, oltre a elogiare i "Cinque pezzi brevi" di Frank Martin (cinque), dichiarava che il brano - mandato alle stampe da Ricordi con cinque - queste si, cinque per davvero - certificazioni di autenticità - era un falso. Sarebbe stato facile rispondergli ricordando ai lettori i suoi Tárrega e il suo Weiss , invece tacqui. A imbavagliarmi, era la mia nota cattiveria. dralig Insomma, sta confermando la sua cordiale antipatia, condita da un grano di disprezzo, nei confronti di Mario Gangi. Da questi presupposti ha dunque inizio la progressiva cancellazione del maestro romano e della sua scuola dalla geografia chitarristica italiana. Bene....buono a sapersi.... E comunque, caro Maestro Gilardino anzichè tenersi dentro il rospo, sarebbe stato cosa buona reagire al momento, prendendo il toro per le corna. Perchè non lo fece?? forse perchè si ritiene buono e caritatevole?? Vista la grinta che tira fuori dalle pagine di un Forum chitarristico, avrebbe potuto (e dovuto) fare lo stesso in pubblico o a mezzo stampa. Dunque trova una conferma la pretestuosità di questo topic su Tarrega. L'apparente polemica sul compositore spagnolo giustifica lo spostamento dell'oggetto della discussione su Gangi e Carfagna.
  6. Torpore? No, era indifferenza e caritatevole silenzio. I motivi oscuri e reconditi? La decenza. Mi pare una affermazione un po' grave, specie se proviene da un personaggio come Lei. Sarebbe meglio che scendesse un po' più in profondità al riguardo.... Cosa c'entra la decenza??? Forse che il comportamento dei due maestri romani oltrepassò la decenza??
  7. Ciao gigi. Sinceramente non capisco perché ti stia inerpicando in questa inutile polemica. Giusto per rimanere a ciò che dici, un "tema" ispiratore è tale se vi è poi uno sviluppo o un'elaborazione, e una citazione ("temi...presi da altri compositori") è tale se è inserita in un contesto, altrimenti stiamo parlando solo di ciò che oggi definiremmo un banale copia-incolla, magari con qualche nota in meno, ché la chitarra non può suonare tutto. Per fare queste considerazioni non bisogna certo essere dei musicologi, ma basta una preparazione musicale media, da studente dei primi anni di conservatorio. Difatti fu proprio quello che pensai allorquando, nel mio secondo anno di studio, iniziai a leggere "tutto Tarrega" sull'edizione della Bèrben, alla quale sono rimasto affettivamente molto legato (che coincidenza, ho trovato un fogliettino nel libro dei Preludi sul quale avevo annotato le stesse cose che ha scritto Frédéric qui!), proprio perché era la mia prima "integrale", consultabile subito e reperibile facilmente e senza problemi nel negozio di musica vicino casa, qualità non da poco, se si pensa ai tempi di allora (cominciavano appena a diffondersi le prime fotocopiatrici, non certo ancora su carta comune, ma su carta dedicata). Allora, a me, studente alle prime armi, importava abbastanza poco l'essere riuscito ad individuare dei brani che palesemente non erano di Tarrega e che erano stati riportati come tali; l'importante era avere a disposizione, per poterle leggere e studiare, tutte - o quelle che due eminenti chitarristi ritenevano tali - le opere di Tarrega. In questo, e cioè nell'opera di diffusione, credo, vada considerato il grande merito di questa edizione, più che negli intenti musicologici che non mi sembra, tra l'altro, gli autori abbiano mai dichiarato aver messo alla base del loro lavoro. Certo, col tempo poi indirizzai i miei interessi verso altre tipologie di edizioni, e non a caso fui uno dei primissimi acquirenti italiani dell'integrale di Sor e (forse) il primo sottoscrittore italiano dell'integrale delle opere di Giuliani - lo ricordo, ben 38 volumi! Questo "tutti voi" sa un po' di questa "nuova dottrina" mediatico-politica (comunisti, toghe rosse, giustizialisti dipietrini, "tutti voi" contro "Papi" e il suo "partito dell'amore") dalla quale mi sento abbastanza lontano. Nel mio piccolissimo - non mi ritengo certo un musicologo -, nelle mie ultime pubblicazioni, quella relativa ai 24 Preludi e Fughe di Castelnuovo Tedesco, ai Capricci di Legnani e agli Studi di Carcassi, mi sono sempre preoccupato di citare le fonti e le variazioni apportate rispetto a queste. E tutto questo mi sembra una cosa normalissima, anche se non si è musicologi. PS: esigo la prova del carbonio 14: il Gigi Picardi che conosco io e quello che scrive qui sono due persone differenti! Carissimo Lucio, tutt'ora sto provando a comprendere il perchè questa inutile e sterile polemica sia stata montata dai maestri Zigante e Gilardino, che caricano di chissà quali gravi colpe un lavoro di quarant'anni orsono che aveva i pregi e i difetti che oggi ben conosciamo. La colpa risiederebbe nel non avere individuato (ma siamo sicuri di ciò?) che alcuni brani fossero un riadattamento (o arrangiamento, che dir si voglia) di opere altrui. Mi sembra che tu abbia centrato e isolato alla perfezione il problema: "Allora, a me, studente alle prime armi, importava abbastanza poco l'essere riuscito ad individuare dei brani che palesemente non erano di Tarrega e che erano stati riportati come tali; l'importante era avere a disposizione, per poterle leggere e studiare, tutte - o quelle che due eminenti chitarristi ritenevano tali - le opere di Tarrega. In questo, e cioè nell'opera di diffusione, credo, vada considerato il grande merito di questa edizione, più che negli intenti musicologici che non mi sembra, tra l'altro, gli autori abbiano mai dichiarato aver messo alla base del loro lavoro." Esistono nuove edizioni dell'opera omnia di Tarrega a disposizione, ragion per cui ritengo che una persona intelligente avrà modo di consultarle prima di decidersi ad acquistarne una e non vedo la ragione per cui ci si debba accanire sull'edizione in oggetto, che nessuno è obbligato ad acquistare.... Se poi tutto sto casotto artatamente creato sia un messaggio neanche troppo criptato alla Berben per una nuova edizione dell'Integrale di Tarrega griffata Gilardino/Zigante, non è un mio problema!!! Che facciano pure, non vedo un problema in ciò.... La dicotomia 'voi/noi' non l'ho certo tirata fuori io, ma qualcun'altro che è più decoroso non nominare....E non preoccuparti, non ha alcuna connotazione politica.... E non ti preoccupare, il Gigi che tu ben conosci è sempre il solito......ovvero quello che sta imparando il Pro Tools, che lavora dove tu sai e che non mancherà di romperti le scatole se necessario (ma vale anche il contrario)... un abbraccio gigi
  8. E' tutto chiaro.... State processando il binomio Gangi/Carfagna responabili della falsa attribuzione di alcuni brani a Tarrega.... A me non risulta che la cosa si andata proprio come la dipingete....comunque.... fate vobis!! Chitarristologi, altro che musicologi.... Mah!!
  9. Luigi, dico, hai aperto i files? Non c'è nessuna ispirazione è letteralmente un 'riadattamento'. Continuo a domandarmi dove sta il problema nell'ammetterlo. Appunto un riadattamento!!!! Nessuno ha mai detto il contrario.... A parte la richiesta del radiocarbonio per le opere di un compositore morto nel 1750 in quel di Lipsia dici? Sai che non mi sembra proprio? Cristiano, hai letto male.... Non l'ho detto io, ma il neo-arrivato sul forum Mercurio..... Non attribuirmi espressioni che non mi appartengono, prego!!
  10. Nuova luce? Guardi che è tutto chiarissimo. Preludio n. 11: è il tema della Fantasia op.7 di Sor. Preludio n.17: è la sezione centrale della Canzonetta di Mendelssohn, Quartetto op 12 n.1, peraltro presente nel Vol. IV (trascrizioni) per intero. Preludio n. 14: sono due frammentini della fuga BWV 1001 di Bach. E ho citato solo tre casi più eclatanti… ....eccolo, l'equivoco...... buona domenica gg
  11. Luigi, dico, hai aperto i files? Non c'è nessuna ispirazione è letteralmente un 'riadattamento'. Continuo a domandarmi dove sta il problema nell'ammetterlo. Ma difatti le chiacchiere stanno a zero.... Appunto un riadattamento!!!! Nessuno ha mai detto il contrario.... Alla base di tutta questa inutile digressione c'è un equivoco grosso quanto una casa.... Ma qualcuno continua a dire che Tarrega si sarebbe appropriato di brani altrui. Quindi o chiariamo l'equivoco che ha scatenato tutto questa discussione o si continuerà su questa linea... Per ciò che concerne i Preludi, è chiarissimo ormai da tempo che i temi sono un riadattamento di materiale altrui. Continuo a non capire perchè vi stiate accanendo su una pubblicazione uscita quarant'anni orsono, in cui i revisori si sono basati sulle pubblicazioni esistenti. Ben venga l'edizione di Melchior Rodriguez per la Soneto! Mi sembra che questa discussione sia del tutto pretestuosa e basta. E comunque, caro Zigante, un conto è prendere un intero brano e attribuirselo, ben altra cosa è estrapolarne un frammento e riadattarlo, come fece Tarrega.....su questo spero che converrà con me! E ribadisco...le false attribuzioni sono ben altra cosa!! Le sembra che stia ancora andando per funghi??? E comunque con tutto ciò continuo a non capire se stia dando fastidio Tarrega, oppure la pubblicazione di Gangi-Carfagna o tutti e due....qualcuno me lo spieghi e mi tiri le somme del discorso, per favore! cordialmente, lp
  12. Visto, Frédéric? dralig ...andiamo bene...proprio bene.... Della serie: ve la cantate e ve la suonate.... Mi sembrate in preda ad un inspiegabile 'delirium omnipotentiae'..... Complimenti vivissimi e prosehuite su questa strada, cari 'signori tra cinquanta persone' I miei rispetti LP
  13. Preludi con temi ispirati o presi da altri compsitori non le definirei propriamente 'false attribuzioni' che in musicologia, come in filologia, sono ben altra cosa.... E meno male che tutti voi affermate di essere esperti e navigati musicologi.... buona domenica lp
  14. Verità a scoppio ritardato, Brignolo. Per non parlare poi del fatto che Segovia ed altri "diffondevano" Ponce per Weiss (la colpa fu sicuramente dell'imberbe Gangi) e Gavotte di Scarlatti apocrife. "Sons de carillhoes" veniva dato per Villa-Lobos, Respighi aveva confuso il liuto con la chitarra...e chi più ne ha più ne metta. Il tutto fregandosene della musicologia, ma privilegiando il repertorio e la diffusione. Nessuno disse niente, anzi... Mi sembra infatti che ben poco ve ne importi della "musicologia" (quale, poi!), ma piuttosto di sparare sulla Croce Rossa. Siccome non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, arrivederci e grazie!
  15. M° Zigante, se cerca la lite a tutti i costi, casca male. Mi permetta infatti di informarmi come e quando voglio. Può darsi che io sbagli, ma preferisco sbagliare da me, almeno su una cosa che non mi sembra della massima importanza. La lascio ai suoi siti ( controlli bene quello di Schirmer, può essere una distribuzione), visto che con la discussione iniziale (non solo "nostra"), ormai, come sta dicendo, tutto questo c'entra poco o niente.
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