Certamente è esagerato pensare al percorso armonico complessivo dei preludi come carattere fondamentale dell'opera, ma credo sia anche errato considerarli solo individualmente. In quest'ottica, allora, avrebbe effettivamente più senso il sol (sottodominante di re - che con la sesta aggiunta è una meraviglia); ma resta da verificare se il percorso delle tonalità sia effettivamente l'elemento collante fra i preludi, perchè se fosse vero sarebbero da interpretare, come è statto detto, quasi come una storia, una sorta di narrazione o di piccoli quadri di vita brasiliana. Soltanto, appare così a prima vista una lettura un po' forzata.
Il sol è da preferire anche per un equilibrio ritmico e contrappuntistico; nella sezione inziale e finale il primo tempo della battuta è dedicato sempre la melodia, cadenzata e forte: tenere il mi legato per due battute crea un senso fortissimo di instabilità, non solo armonica (perchè suona quasi come un rivolto 2-5), ma anche ritmica perchè verrebbe a mancare l'unico sostegno, l'unico paletto che ha accompagnato l'ascoltatore per tutto il brano.