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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Utilità dello studio delle scale diatoniche


Raffaele Iervolino
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Uh! Sai meglio di me che c'è una quantità spaventosa di allievi e - ahimé - insegnanti che procedono nel modo che descrivi, Marcello. Da qui percentuali non indifferenti di programmi-sbadiglio sia d'esame che da concerto e nelle tracklist. E non parliamo dei concorsi.

 

Si, Cristiano. Forse un tempo, parlo di svariati anni fa, quando la chitarra era "giovane" (ai tempi dei corsi di Josè Tomas, dei primi concerti di M.Barrueco a Roma, Russell, Pierri,il duo Assad..) avevo 16/17 anni, la preoccupazione di molti era (solo) di suonare a quei livelli tecnici. 

Indubbiamente una crescita vi è stata negli anni, ma non sempre in entrambe le direzioni, cioè anche quella musicale. 

Ho avuto la fortuna di avere insegnanti (agli inizi) che umilmente mi hanno indirizzato anche verso le altre discipline che sono fondamentali nello studio della musica (e questo non ha bisogno necessariamente di pezzi di carta) anzi spesso poter studiare (come immagino sai benissimo) senza vincoli di programmi e altro, ti permette di approfondire e guardarti in "giro".

 

Il problema, in effetti da un lato è migliorato notevolmente, indubbiamente ci sono molti validi interpreti che dimostrano finalmente di non abbassare solo i tasti ma..credo e ho sempre creduto che questa debba essere la regola e non l'eccezione. Insomma, tutti devono studiare "composizione" intendendo con questo non il pezzo di carta, ma ovviamente l'armonia, il contrappunto, la teoria delle forme ecc.. leggere una partitura, che sia per chitarra o qualsiasi strumento significa non leggere le diteggiature o fare le scale più veloci di..

 

Si quello che dici, purtroppo è vero, non so quanti siano davvero in grado di studiare da soli una partitura. 

L'autonomia (non la presunzione) dovrebbe essere l'obiettivo di ogni interprete e ancor più di ogni insegnante, lo studio incessante del repertorio specifico non può ovviamente interrompersi se si vuole soltanto restare a.. galla, figuriamoci per un insegnante.

La musica è un linguaggio e bisogna avere la pazienza e l'umiltà di studiare non solo la chitarra nelle sue problematiche specifiche ma probabilmente come realizzarle sulla chitarra e questo riporta alla musica come è scritta (se è scritta bene, altro problema).

 

L'interprete!!  dovrebbe essere colui che il minimo, se fa un disco o un concerto, forse suona bene (dal punto di vista tecnico) ma se suona una Rossiniana o il Nocturnal di Britten, ci "aspettiamo" di ascoltare la "sua" versione", il suo "pensiero musicale su quella data opera, la sua meditazione, che poi sia avvenuta in quattro ore o in dieci anni sono sue caratteristiche..ma quando leggo recensioni che idolatrano il tale o il tizio..credimi..faccio davvero fatica..a capire cosa sentono!!

 

I concorsi?., li ho fatti da ragazzo per mettermi alla prova e vedere/trovare se esisteva uno standard (pensavo). Il primo fu Mondovì..arrivai secondo con Desderi e Sor. (c'era R. Chiesa in commissione e il Magister, che si alzò prontamente dicendo che sarebbe fuoriuscito dalla commissione essendo suo allievo), io andai al bar dopo la mia prova soddisfatto di come avevo reso e questo mi bastava, poi vennero a dirmi che mi cercavano perché avevo vinto!? ..io?? (se ti dicessi quanti attuali "docenti" di conservatorio c'erano quel giorno che non passarono già da quel Sor.. ma questo ovviamente non significa nulla, il secondo fu Castel Sant'Angelo a Roma, non voglio tediarti, ma fu importante per me, perché era uno strano concorso, una selezione per giovani concerti aperta a tutti gli strumenti! quindi quartetto d'archi, pianisti, violinisti e anche noi umili chitarristi. Bene c'era il fior fiore dei chitarristi che vincevano i concorsi con le loro mitragliatrici: io vinsi con Ghedini e Desderi!! 1989 se non ricordo male..e i chitarristi mi dissero ma che pezzi sono questi??

 

penso di averti risposto sui concorsi, ne ho vinti altri sette, ma non vi ho dato mai importanza, perché ho capito da subito che la musica non può essere una "gara"..caso mai una rivelazione..

servono agli editori, perché devi suonare le pubblicazioni ad hoc, agli organizzatori, agli insegnanti per dire che i loro allievi hanno vinto..ecc..ecc..

insomma fa parte del gioco ma la musica è sempre la musica,  sarebbe bello fare un concorso dando un pezzo e farlo studiare in due/tre ore e sentire cosa ne viene fuori dopo..carino no?..

 

temo che sto sconfinando dal post originario..ma tanto sempre scale sono..come diceva Alfredo chi sale e chi..scende.. 

buona giornata vado a studiare

sto litigando con un pezzo da camera (un quintetto) e poi devo studiare la chitarra (programma inglese)..

viva la musica.. se non ci fosse bisognerebbe inventarla..

 

Io sogno il giorno (da anni) di vedere la chitarra nelle stagioni concertistiche, da sempre, e per fare questo ci vogliono interpreti preparati musicalmente e "repertorio di qualità" altro anello debole del nostro strumento e non perché non esiste, anzi!! 

 ma non gente che studia da youtube, la maggior parte di quei video andrebbero tolti per la bruttura del suono, fanno danni alla chitarra (è una delle cose più belle che ha se gli togliamo anche quello!) non parliamo poi di quelli che non distinguono una melodia da un armonia..e suonano tutto allo stesso modo (adesso divento ancor più antipatico di come sono)..pazienza..

 

m

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E' proprio questo che intendo, riempire gli spazi vuoti ,creati dalle nuove composizioni. Nel Guitarcosmos,vol 1°, un brano si intitola "Aeolian Mode" , se al ragazzo gli si è fatto studiare tecnicamente le scale Maggiori e minori armoniche e melodiche(dello stile tonale), perché non fargli studiare anche le scale minori naturali (o Eolie)(sempre dello stile tonale ma anche modale),e allora perché non fargli studiare anche le scale Misolidie, Frigie,e tutte le altre(almeno di una sola ottava). Cosi l'insegnante dirà loro che il brano sopra citato,appartiene ad un modo specifico "Eolio" portandogli anche l'esempio della scala,e non solo dirgli che giochi proibiti è in mi minore e poi mi maggiore come le scale che ha già studiato. Questo non è portare avanti la musica? Preparare i ragazzi tecnicamente con le scale (qualsiasi scala) e poi portare il confronto con i pezzi nuovi dei nostri periodi?

Raffele è la mia filosofia didattica da..sempre.

Non mi interessano i programmi se non per prepare nello specifico qualche allievo, ma se passa nelle mie mani, non studia "solo" quei pezzi..

Per questo ti dicevo prendi a caso una delle schede didattiche che sono su Dotguitar..quelle sono una parte delle "mie "lezioni".. per questo si chiamano schede didattiche e non analisi..sono le informazioni per studiare inizialmente il brano..poi viene il bello, che sia un semplice studio di Carulli o la Royal Winter Music di Henze..prima viene il contenuto..la rappresentazione mentale e infine per ultimo le dita sulla chitarra,

come quando si studia una partitura d'orchestra..il direttore "non suona" apparentemente ma "suona" tutti e tutto nella sua mente ..altrimenti suonano a Lui.. (e si sente)..

 

buona giornata..

m

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Raffele è la mia filosofia didattica da..sempre.

Non mi interessano i programmi se non per prepare nello specifico qualche allievo, ma se passa nelle mie mani, non studia "solo" quei pezzi..

Per questo ti dicevo prendi a caso una delle schede didattiche che sono su Dotguitar..quelle sono una parte delle "mie "lezioni".. per questo si chiamano schede didattiche e non analisi..sono le informazioni per studiare inizialmente il brano..poi viene il bello, che sia un semplice studio di Carulli o la Royal Winter Music di Henze..prima viene il contenuto..la rappresentazione mentale e infine per ultimo le dita sulla chitarra,

come quando si studia una partitura d'orchestra..il direttore "non suona" apparentemente ma "suona" tutti e tutto nella sua mente ..altrimenti suonano a Lui.. (e si sente)..

 

buona giornata..

m

è cosi Marcello,condivido tutto,studiare un solo tipo di brano o un solo tipo di scala,ti fermi li,mentre se studi tutto ,si aprono molte più porte alla conoscenza,e molto di più su quello che vuoi fare. I contenuti ,diventano più contenuti se visti in tutte le forme musicali e non solo quelle tonali,e partire dalle scale(conoscerle tutte),è naturalmente solo l'inizio. 

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