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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Preludio n. 4, Heitor Villa-Lobos. Correzione.


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Come dice giustamente il M° Gilardino, chi sceglie di suonare il sol nell'ultimo accordo del preludio ha dalla sua la parte scritta, probabilmente anche la fonte originale (ma qui bisognerebbe domandare al grande Fredèric) con il risultato finale di una resa sospesa e ambigua che lascia stupiti. Optando per la soluzione del mi nel basso si chiude in modo più logico e chiaro il percorso armonico del preludio.

 

In ogni caso l'accordo finale ha un senso di soluzione conclusiva tra diversi momenti del preludio e una risposta finale sospesa propone una mancanza di soluzione, l'idea di un risveglio finale in un altro ambiente sonoro ed espressivo dopo un sogno inquieto e visionario, mentre il mi nel basso si inserisce in modo più omogeneo, ma forse più scontato, nel discorso dell'intero preludio.

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Come dice giustamente il M° Gilardino, chi sceglie di suonare il sol nell'ultimo accordo del preludio ha dalla sua la parte scritta, probabilmente anche la fonte originale (ma qui bisognerebbe domandare al grande Fredèric) con il risultato finale di una resa sospesa e ambigua che lascia stupiti. Optando per la soluzione del mi nel basso si chiude in modo più logico e chiaro il percorso armonico del preludio.

 

In ogni caso l'accordo finale ha un senso di soluzione conclusiva tra diversi momenti del preludio e una risposta finale sospesa propone una mancanza di soluzione, l'idea di un risveglio finale in un altro ambiente sonoro ed espressivo dopo un sogno inquieto e visionario, mentre il mi nel basso si inserisce in modo più omogeneo, ma forse più scontato, nel discorso dell'intero preludio.

 

Ciao Giulio, le ricognizioni effettuate da Frédèric sulle fonti manoscritte vicine a Villa-Lobos confermano il sol nel basso, ma un manoscritto (non autografo, di alta copisteria) regalato da HVL ad Alberto Valdes-Blain, chitarrista di New York, e da questi passato a Mark Delpriora (allora suo allievo, ora docente alla Manhattan School of Music) contiene invece l'accordo come lo vedo io, con il mi nel basso.

 

dralig

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Approfitto del fatto che si parli del preludio n.4 per esplicitare delle mie perplessità e chiedere degli eventuali chiarimenti1)chiedo:l'unità metronomica orientativa dei tre andamenti.2) vorrei chiedere il ''significato'' del secondo andamento(animato) in particolar modo in relazione agli altri due :quello che segue e quello che precede. 3)Mi risulta un po' ambigua la funzione del ''cerchietto''che sembra essere usato sia per indicare corde da prendere a vuoto sia per armonici naturali.4)sarei grato se qualcuno mi desse dei consigli riguardo un mio problema tecnico nel secondo andamento che mi provoca l'infiammazione dell'anulare(dovuta probabilmente all'attrito causato dallo scivolamento di una sola posiuzione su diversi tasti.

 

Ciao Manu, allora a mio parere:

 

1) e 2) il Lento iniziale potrebbe stare sui 45-50 di metronomo. E' una velocità che offre una buona resa della linea cantabile, senza farle perdere il tono lento e declamatorio.

L'elemento ritmico puntato risponde naturalmente ad ogni inciso melodico, come se facesse da sfondo strutturale più che da elemento di contrasto.

 

Lo stesso elemento ritmico puntato costituisce il nucleo generatore della parte centrale in quartine di semicrome, che spicca rapidamente il volo e fa pulsare di visioni e inquietudine ogni zona della tastiera. Una velocità dai 160 a i 175 di metronomo, unita a un bell'uso delle dinamiche può rendere al meglio l'idea.

 

Il Moderato seguente è un'evocazione della prima parte, lontana e impalpabile, con una diversa intenzione, quindi sarebbe meglio scegliere una velocità di metronomo maggiore dalla prima parte, tipo 75-80. Lo suonano in molti alla stessa velocità inziale, non ho ancora capito sinceramente perchè. Manu sceglie un'altra soluzione.

 

Parte finale come la prima.

 

2) e 3) hai ragione, l'uso del cerchietto è ambiguo, ma abbastanza intuibile con un po' di buon senso. Nella parte centrale indica indirettamente la diteggiatura che va utilizzata lasciando sempre corde libere e posizioni che slittano (purtroppo per il tuo povero anulare). Il mio consiglio è quello di premere un po' meno in fase di studio.

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Come dice giustamente il M° Gilardino, chi sceglie di suonare il sol nell'ultimo accordo del preludio ha dalla sua la parte scritta, probabilmente anche la fonte originale (ma qui bisognerebbe domandare al grande Fredèric) con il risultato finale di una resa sospesa e ambigua che lascia stupiti. Optando per la soluzione del mi nel basso si chiude in modo più logico e chiaro il percorso armonico del preludio.

 

In ogni caso l'accordo finale ha un senso di soluzione conclusiva tra diversi momenti del preludio e una risposta finale sospesa propone una mancanza di soluzione, l'idea di un risveglio finale in un altro ambiente sonoro ed espressivo dopo un sogno inquieto e visionario, mentre il mi nel basso si inserisce in modo più omogeneo, ma forse più scontato, nel discorso dell'intero preludio.

 

Ciao Giulio, le ricognizioni effettuate da Frédèric sulle fonti manoscritte vicine a Villa-Lobos confermano il sol nel basso, ma un manoscritto (non autografo, di alta copisteria) regalato da HVL ad Alberto Valdes-Blain, chitarrista di New York, e da questi passato a Mark Delpriora (allora suo allievo, ora docente alla Manhattan School of Music) contiene invece l'accordo come lo vedo io, con il mi nel basso.

 

dralig

 

Caspita Angelo, sembra un vero pareggio. E, per me, anche dal punto di vista musicale.

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Caspita Angelo, sembra un vero pareggio. E, per me, anche dal punto di vista musicale.

 

Il canto melismatico dell'indio - che storicamente non ha alcuna ragione per essere contento del suo stato - si risolve (con il sol nel basso) in una vera e propria agnizione. "Ma quale lamento", ci rivela l'abitante della selva, felicemente scampato agli anaconda e ai cacciatori bianchi, "era tutta una manfrina, in realtà sto benissimo e quello che m'illumina è il sole dell'avvenire".

 

dralig

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per l'analisi, al di la dell'ironico, rimango piuttosto convinto di quanto sopra...per questioni storiche non credo che la stessa metodologia/interpretazione analitica possa essere applicata alla musica di Tarrega...:

 

Con qualche piccolo aggiustamento della sveglia, io credo che Lei sia pronto per il "mio" Tarrega. Veda i casi della vita: chi s'indignerebbe di fronte alla prospettiva di farsi analizzare come persona, non vede l'ora di essere analizzato come autore.

 

altra cosa la trasposizione dell'accompagnamento(atto ri-compositivo)...quello si che avrebbe la sua rilevanza struttoralonirica-motostatica...

:mrgreen:

 

Bisognerà aggiornare prontamente la santa gerarchia delle virtù che adornano il mondo della chitarra (e di altri strumenti): dopo i genitori dei ragazzi prodigio, le fidanzate dei chitarristi, le loro mogli-agenti, le vestali e i sacerdoti dei maestri-dei, le vedove dei compositori - categorie la cui perniciosità rifulge abbagliante - adesso abbiamo anche gli elaboratori strutturalonicomotostatici della musica di Tarrega: mi sembra ormai chiaro, faremo grandi cose.

 

dralig

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Ciao Manu, allora a mio parere:

 

1) e 2) il Lento iniziale potrebbe stare sui 45-50 di metronomo. E' una velocità che offre una buona resa della linea cantabile, senza farle perdere il tono lento e declamatorio.

L'elemento ritmico puntato risponde naturalmente ad ogni inciso melodico, come se facesse da sfondo strutturale più che da elemento di contrasto.

 

Lo stesso elemento ritmico puntato costituisce il nucleo generatore della parte centrale in quartine di semicrome, che spicca rapidamente il volo e fa pulsare di visioni e inquietudine ogni zona della tastiera. Una velocità dai 160 a i 175 di metronomo, unita a un bell'uso delle dinamiche può rendere al meglio l'idea.

 

Il Moderato seguente è un'evocazione della prima parte, lontana e impalpabile, con una diversa intenzione, quindi sarebbe meglio scegliere una velocità di metronomo maggiore dalla prima parte, tipo 75-80. Lo suonano in molti alla stessa velocità inziale, non ho ancora capito sinceramente perchè. Manu sceglie un'altra soluzione.

 

Parte finale come la prima.

 

2) e 3) hai ragione, l'uso del cerchietto è ambiguo, ma abbastanza intuibile con un po' di buon senso. Nella parte centrale indica indirettamente la diteggiatura che va utilizzata lasciando sempre corde libere e posizioni che slittano (purtroppo per il tuo povero anulare). Il mio consiglio è quello di premere un po' meno in fase di studio.

 

 

grazie molto gentile

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Il canto melismatico dell'indio - che storicamente non ha alcuna ragione per essere contento del suo stato - si risolve (con il sol nel basso) in una vera e propria agnizione. "Ma quale lamento", ci rivela l'abitante della selva, felicemente scampato agli anaconda e ai cacciatori bianchi, "era tutta una manfrina, in realtà sto benissimo e quello che m'illumina è il sole dell'avvenire".

 

dralig

 

Certo Angelo, in quest'ottica hai perfettamente ragione.

 

Mi domandavo, ma la versione di Fredéric che tu sappia si riferisce al manoscritto originale di Villa-Lobos?

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Il canto melismatico dell'indio - che storicamente non ha alcuna ragione per essere contento del suo stato - si risolve (con il sol nel basso) in una vera e propria agnizione. "Ma quale lamento", ci rivela l'abitante della selva, felicemente scampato agli anaconda e ai cacciatori bianchi, "era tutta una manfrina, in realtà sto benissimo e quello che m'illumina è il sole dell'avvenire".

 

dralig

 

Certo Angelo, in quest'ottica hai perfettamente ragione.

 

Mi domandavo, ma la versione di Fredéric che tu sappia si riferisce al manoscritto originale di Villa-Lobos?

 

Non è ancora pubblicata, ma sono sicuro che consisterà nel risultato di un confronto tra tutte le fonti disponibili (quelle degne di credito e di attenzione, ovviamente), a partire da quelle autografe.

 

dralig

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2) e 3) hai ragione, l'uso del cerchietto è ambiguo, ma abbastanza intuibile con un po' di buon senso. Nella parte centrale indica indirettamente la diteggiatura che va utilizzata lasciando sempre corde libere e posizioni che slittano (purtroppo per il tuo povero anulare). Il mio consiglio è quello di premere un po' meno in fase di studio.

 

 

grazie molto gentile

 

Tutte scuse...questi maschietti...sempre a preoccuparsi dei problemi che può causare un cerchietto sull'anulare ... :D

 

 

 

Butterfly

 

P.S.: Questa è proprio off topic, vabbè... :mrgreen:

Per farmi perdonare, oltre a ricordare le bellissime interpretazioni di Giulio e il bel cd dei fratelli Assad allegato all'edizione speciale di Guitart dedicata all'opera per chitarra di Villa Lobos (a cura di A. Gilardino e F. Zigante), ecco il link a un video di Youtube dove Julian Bream interpreta i Preludi n. 3 e 4 :

 

 

Ciao!

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