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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Fantasia X, Simone Molinaro


Andrea De Vitis
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Dopo aver trascritto e diteggiato la bellissima Fantasia X di Simone Molinaro sorge un problema in vista dell'esecuzione: infatti in genere (soprattutto in composizioni rinascimentali inglesi) si preferisce fissare un capotasto mobile sul 3° tasto in modo da ottenere l'accordatura in Sol del liuto tenore (naturalmente dopo aver abbassato di un semitono la terza corda).
Quello che mi chiedo è se questa considerazione valga anche per la realtà rinascimentale italiana; inoltre mi domando per quale motivo alcuni esecutori montano il capotasto al 2° tasto; infine, considerando che l'escursione melodica della Fantasia è abbastanza ampia (raggiunge il Si sulla prima corda) mi chiedo se è veramente necessario montare il capotasto (il quale d'altro canto aumenta la potenza sonora dello strumento e facilita peraltro l'esecuzione).
Grazie.
Andrea

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Suona normalmente. La chitarra non è il liuto, se poi, per gusto tuo, vuoi suonarti i pezzi rinascimentali col capotasto mobile per fare più "ambiente" ok. Ma nel momento in cui suoni con la chitarra un brano scritto originariamente per un altro strumento mi sembra inutile cercare di far assomigliare la chitarra allo strumento di partenza. Godi della chitarra e via, ciao!

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Dopo aver trascritto e diteggiato la bellissima Fantasia X di Simone Molinaro sorge un problema in vista dell'esecuzione: infatti in genere (soprattutto in composizioni rinascimentali inglesi) si preferisce fissare un capotasto mobile sul 3° tasto in modo da ottenere l'accordatura in Sol del liuto tenore (naturalmente dopo aver abbassato di un semitono la terza corda).

Quello che mi chiedo è se questa considerazione valga anche per la realtà rinascimentale italiana; inoltre mi domando per quale motivo alcuni esecutori montano il capotasto al 2° tasto; infine, considerando che l'escursione melodica della Fantasia è abbastanza ampia (raggiunge il Si sulla prima corda) mi chiedo se è veramente necessario montare il capotasto (il quale d'altro canto aumenta la potenza sonora dello strumento e facilita peraltro l'esecuzione).

Grazie.

Andrea

 

Semmai, bisognerebbe aggiungere dei bassi che la chitarra non ha, altro che impiccare la tessitura in alto!

 

dralig

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Dopo aver trascritto e diteggiato la bellissima Fantasia X di Simone Molinaro sorge un problema in vista dell'esecuzione: infatti in genere (soprattutto in composizioni rinascimentali inglesi) si preferisce fissare un capotasto mobile sul 3° tasto in modo da ottenere l'accordatura in Sol del liuto tenore (naturalmente dopo aver abbassato di un semitono la terza corda).

Quello che mi chiedo è se questa considerazione valga anche per la realtà rinascimentale italiana; inoltre mi domando per quale motivo alcuni esecutori montano il capotasto al 2° tasto; infine, considerando che l'escursione melodica della Fantasia è abbastanza ampia (raggiunge il Si sulla prima corda) mi chiedo se è veramente necessario montare il capotasto (il quale d'altro canto aumenta la potenza sonora dello strumento e facilita peraltro l'esecuzione).

Grazie.

Andrea

 

Se ci dovessimo preoccupare delle accordature del Liuto in sol e volessimo davvero essere pignoli su tutto dovremmo scordare tutte le corde dello strumento. Il diapason di quel periodo non aveva nulla a che fare con quello attuale: non esisteva una regola valida per tutti e le intonazioni cambiavano persino da città a città, anzi, da chiesa a chiesa.

Vogliamo accordare tutto a 410HZ?

 

E se invece pensassimo di suonare il nostro strumento per quello che è?

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Dopo aver trascritto e diteggiato la bellissima Fantasia X di Simone Molinaro sorge un problema in vista dell'esecuzione: infatti in genere (soprattutto in composizioni rinascimentali inglesi) si preferisce fissare un capotasto mobile sul 3° tasto in modo da ottenere l'accordatura in Sol del liuto tenore (naturalmente dopo aver abbassato di un semitono la terza corda).

Quello che mi chiedo è se questa considerazione valga anche per la realtà rinascimentale italiana; inoltre mi domando per quale motivo alcuni esecutori montano il capotasto al 2° tasto; infine, considerando che l'escursione melodica della Fantasia è abbastanza ampia (raggiunge il Si sulla prima corda) mi chiedo se è veramente necessario montare il capotasto (il quale d'altro canto aumenta la potenza sonora dello strumento e facilita peraltro l'esecuzione).

Grazie.

Andrea

 

 

Io utilizzo il capotasto sul secondo tasto per tutto il repertorio trascritto dal liuto rinascimentale. Il motivo della scelta del secondo tasto invece del terzo è legato al fatto che il la antico era più grave, grosso modo di un semitono, rispetto al la moderno, quindi il nostro fa diesis assomiglia molto al sol antico.

 

Sul fatto di usare o meno il capotasto, è una questione di puro gusto, la sonorità piena delle corde a vuoto della chitarra a me sembra troppo presente rispetto all'esilità del suono del liuto, anche se un capotasto da solo non può bastare sicuramente a restituire la componente timbica e la sonorità delle corde doppie, dei bassi aggunti (che in questo caso scompaiono compeltamente) e di tutto il resto.

 

Direi che in questo modo si predilige la componente melodica rispetto a quella armonica.

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