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Falangetta del mignolo sinistro che si piega


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Sono un po' preoccupata per la falangetta del mignolo sinistro che anzichè rinforzarsi nel tempo, tende a piegarsi quando suono in velocità le scale o i semplici brani che ho iniziato a studiare.
Anche facendo gli esercizi di tecnica lentamente e prendendo bene la mira per posizionare correttamente il polpastrello sulla tastiera, la falangetta tende a piegarsi e quasi a "distrarsi" (nel senso di perdita dei rapporti anatomici con l'articolazione).
Prima che ne parli al mio insegnante, avete qualche suggerimento?
Anni fa ho avuto una nevrire ulnare che mi lasciò per anni un lieve deficit sensitivo al mignolo sinistro ma non ho più i sintomi di allora e non ho nessuna intenzione di sottopormi a emg o analoghe torture. :(
Suono soltanto due ore al giorno e non ho nessun altro problema.



Butterfly

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Sono un po' preoccupata per la falangetta del mignolo sinistro che anzichè rinforzarsi nel tempo, tende a piegarsi quando suono in velocità le scale o i semplici brani che ho iniziato a studiare.

Anche facendo gli esercizi di tecnica lentamente e prendendo bene la mira per posizionare correttamente il polpastrello sulla tastiera, la falangetta tende a piegarsi e quasi a "distrarsi" (nel senso di perdita dei rapporti anatomici con l'articolazione).

Avete qualche suggerimento?

Anni fa ho avuto una nevrire ulnare che mi lasciò per anni un lieve deficit sensitivo al mignolo sinistro ma non ho più i sintomi di allora e non ho nessuna intenzione di sottopormi a emg o analoghe torture. :(

Suono soltanto due ore al giorno e non ho nessun altro problema.

 

 

 

Butterfly

 

 

 

Avrai il dito a scatto oppure ti trascini errori da tempo e non li hai mai corretti e te ne accorgi adesso.

 

Quando suoni devi confrontarti con la fatica. Per correggere quell'errore devi sforzarti il più possibile di tenere il mignolo nella posizione corretta. Fai fatica per un mese, dopo ti accorgerai che il problema è risolto.

Può essere anche per la mano piccola. L'hai piccola ?? Di solito quelli che non arrivano a determinati tasti è perchè partono con una mano che và slargata piano piano con pazienza.

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Grazie Waller, non credo che si tratti della forma di tendinite c.d. "dito a scatto", perchè non provo dolore ma piuttosto una sensazione di cedimento. E' probabile invece che sbagli qualche cosa nel prendere la rincorsa per i legati o nel dosare la forza sul dito. Ho già provato a mettere delle corde a tensione media ma volevo tentare qualche altro rimedio prima di parlarne con il mio insegnante, magari è una cosa che capita anche ad altri...ma mi sa che qui sono tutti lontani mille miglia da questi problemini....sigh....

 

 

 

Butterfly

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Per effettuare un legato ed aumentare la velocità devi avere una mano rilassata. Le dita non si devono muovere molto. Questo diminuisce la velocità. Se tu guardi i chitarristi "virtuosi" tendono a giocare sul minimo sforzo massimo rendimento. Devi fare piccolissimi movimenti dei polpastrelli neanche delle dita, usando solo il loro movimento piccolo e veloce.

 

Prova a vedere come tieni il pollice. Di solito non si usa come appoggio ma deve fare un movimento rotatorio insieme a tutta la mano sinistra in modo che riesci a prendere le note con maggior facilità e comodità.

 

Ad esempio se devo fare una scala completa partendo dal mi basso, la punta del pollice per comodità resterà sotto la metà del manico. Se arrivi al mi cantino la falange si troverà sopra al manico. Solo così puoi fare progressi tecnici. Io lo sò perchè (ora non son più ben allenato) perchè ero uno molto veloce.

 

La sensazione di cedimento è normale quando non è ben allenato il mignolo. Lo spessore delle corde deve essere alla tua portata. Si capisce immediatamente lo spessore che bisogna usare anche se magari non si è allenati.

 

Guarda che la chitarra e il legno gioca un ruolo fondamentale. Se hai una chitarra "così e così" puoi anche mettere corde a tensione ultrabassa che sembreranno a tensione alta.

 

Ho provato un giorno una chitarra e ho detto : qua sono montate delle corde morbide. Non era vero, tensione altissima ma era una chitarra di classe.

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Grazie Waller, in effetti prima che mettessi i cantini hard tension non mi succedeva, ma potrebbe anche dipendere da un movimento mal organizzato del mignolo, specie dopo un po' che suono.

 

 

 

 

Butterfly

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Sono un po' preoccupata per la falangetta del mignolo sinistro che anzichè rinforzarsi nel tempo, tende a piegarsi quando suono in velocità le scale o i semplici brani che ho iniziato a studiare.

Anche facendo gli esercizi di tecnica lentamente e prendendo bene la mira per posizionare correttamente il polpastrello sulla tastiera, la falangetta tende a piegarsi e quasi a "distrarsi" (nel senso di perdita dei rapporti anatomici con l'articolazione).

Avete qualche suggerimento?

 

E' un problema molto frequente ma solo nelle allieve che ho avuto.

L'articolazione tra falangina e falangetta cede sotto la pressione della falange (quella proprio sotto la nocca) perchè il 'carico' del dito mignolo della mano sinistra è mal distribuito.

La soluzione che posso suggerirti è di esercitare la pressione della falangetta senza lo strumento.

Appoggia la mano sinistra aperta su una superfice liscia e stabile (tavolo, scrivania) e cerca di chiudere molto lentamente il mignolo verso il palmo della mano. Fermati appena ti rendi conto che tutte e tre le articolazioni del mignolo (nocca-falange, falange-falangina, falangina-falangetta) sono in uso e cerca di effettuare una pressione lieve ma decisa e controllata con la punta del dito.

 

Bisognerebbe chiedere suggerimenti e chiarimenti a qualche medico della mano. E' un problema che credo risieda in uno scarso (o addirittura nullo) uso nella vita quotidiana dell'articolazione.

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Grazie Cristiano, proverò a fare come dici. In effetti soltanto rimettendomi a studiare musica ho avuto modo di sottoporre le dita della mano sinistra a un uso più raffinato e indipendente; sono nettamente destrimane e a parte scrivere al computer devo dire che la mano sinistra la uso molto poco.

In più per anni, a causa di questa nevrite che venne curata male e in ritardo (obbligandomi a smettere di suonare), ho sviluppato la tendenza a "proteggere" la mano sinistra da un uso troppo intenso, per paura che potesse ricomparire il dolore.

Sono stata molto felice, invece, di riuscire a rimettermi a studiare constatando un recupero completo della sensibilità e del movimento ma evidentemente qualche muscoletto è ancora un po' pigro.

 

 

 

Butterfly

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Ho già provato a mettere delle corde a tensione media ma volevo tentare qualche altro rimedio prima di parlarne con il mio insegnante, magari è una cosa che capita anche ad altri...ma mi sa che qui sono tutti lontani mille miglia da questi problemini....sigh....

Butterfly

Ciao Butterfly.

Scusa, ma non capisco questo atteggiamento. ;)

Credo che la prima cosa da fare sia proprio parlane col tuo insegnante, col quale mi risulta tu abbia un rapporto settimanale ormai già da diversi mesi.

 

Le considerazioni fatte da Cristiano mi trovano d'accordo ma credo che questo genere di problemi può avere numerose implicazioni (non ultima quella della postura generale - una volta un problema simile è stato risolto da un mio alunno soltanto con una diversa altezza del poggiapiede!) per cui solo chi ha modo di vederti dal vivo può analizzare fino in fondo la questione e tentare di trovare una soluzione.

 

LM

 

PS: i problemini li hanno tutti, anche coloro che dicono di non averne! :D

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Ho già provato a mettere delle corde a tensione media ma volevo tentare qualche altro rimedio prima di parlarne con il mio insegnante, magari è una cosa che capita anche ad altri...ma mi sa che qui sono tutti lontani mille miglia da questi problemini....sigh....

Butterfly

Ciao Butterfly.

Scusa, ma non capisco questo atteggiamento. ;)

Credo che la prima cosa da fare sia proprio parlane col tuo insegnante, col quale mi risulta tu abbia un rapporto settimanale ormai già da diversi mesi.

 

Caro Lucio, non c'è nessun "atteggiamento" da parte mia, ho semplicemente chiesto un consiglio, come si farebbe tra compagni di classe.

E' chiaro che se il problema persiste ne parlerò con il mio insegnante, come faccio per ogni cosa; mi dispiace che qualcuno possa pensare che mi rivolgo al forum in alternativa a lui, perchè non era quello lo spirito della mia domanda. :(

 

 

Le considerazioni fatte da Cristiano mi trovano d'accordo ma credo che questo genere di problemi può avere numerose implicazioni (non ultima quella della postura generale - una volta un problema simile è stato risolto da un mio alunno soltanto con una diversa altezza del poggiapiede!) per cui solo chi ha modo di vederti dal vivo può analizzare fino in fondo la questione e tentare di trovare una soluzione.

 

LM

 

PS: i problemini li hanno tutti, anche coloro che dicono di non averne! :D

 

Sì, me ne sto accorgendo. Grazie per i suggerimenti.

 

 

 

Butterfly

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Bisognerebbe chiedere suggerimenti e chiarimenti a qualche medico della mano. E' un problema che credo risieda in uno scarso (o addirittura nullo) uso nella vita quotidiana dell'articolazione.

 

Si colloca il pollice della mano destra (il dito più potente, per i destrimani) alla congiunzione tra le due falangi del mignolo sinistro, dove si verifica il cedimento, dalla parte interna della mano, e si esercitano due spinte in opposizione, graduando quella del pollice in modo da non superare il livello di tenuta del mignolo. Serie di dieci spinte del mignolo contro il pollice, sempre in tenuta. La resistenza aumenta in pochi giorni.

 

dralig

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