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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Chi stabilisce il livello di un pezzo?


Harry
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Ripeto per me la bontà la stabilisce: l'interprete (che decide di suonare un brano se ovviamente gli piace) e l'ascoltatore.

 

Commento del compositore: e che Iddio ce la mandi buona.

 

dralig

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Ripeto per me la bontà la stabilisce: l'interprete (che decide di suonare un brano se ovviamente gli piace) e l'ascoltatore.

 

Commento del compositore: e che Iddio ce la mandi buona.

 

dralig

Cioè Maestro?

Non può essere mica il compositore a darsi un giudizio da se...

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Ripeto per me la bontà la stabilisce: l'interprete (che decide di suonare un brano se ovviamente gli piace) e l'ascoltatore.

 

Commento del compositore: e che Iddio ce la mandi buona.

 

dralig

Cioè Maestro?

Non può essere mica il compositore a darsi un giudizio da se...

 

Un compositore che sa quel che fa sa anche quanto vale. L'augurio che Iddio gliela mandi buona auspica appunto che, anche presso gli altri, la sua musica trovi giudizi sereni, competenti, sensibili ed equilibrati.

 

dralig

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Un compositore che sa quel che fa sa anche quanto vale. L'augurio che Iddio gliela mandi buona auspica appunto che, anche presso gli altri, la sua musica trovi giudizi sereni, competenti, sensibili ed equilibrati.

 

dralig

 

Sì, M° non ho dubbi che un compositore che sa quel che fa sa anche quanto vale... però ognuno di noi non è forse innamorato delle sue "creature"? Quindi magari le può vedere in modo errato (certamente non mi riferisco a Lei, parlo in generale).

Faccio un esempio banale: quanti sono quei pseudo-cantautori che ci propinano la loro canzoncina convinti di aver scritto chissà che cosa, ma che appena la cantano fan cadere le braccia...

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Un compositore che sa quel che fa sa anche quanto vale. L'augurio che Iddio gliela mandi buona auspica appunto che, anche presso gli altri, la sua musica trovi giudizi sereni, competenti, sensibili ed equilibrati.

 

dralig

 

Sì, M° non ho dubbi che un compositore che sa quel che fa sa anche quanto vale... però ognuno di noi non è forse innamorato delle sue "creature"? Quindi magari le può vedere in modo errato (certamente non mi riferisco a Lei, parlo in generale).

Faccio un esempio banale: quanti sono quei pseudo-cantautori che ci propinano la loro canzoncina convinti di aver scritto chissà che cosa, ma che appena la cantano fan cadere le braccia...

 

Io ho detto "un compositore che sa quel che fa", e non mi sono spinto a considerare altre categorie.

 

dralig

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Quindi magari le può vedere in modo errato

 

scusa l'intromissione prf, nn riesco a capire perchè un compositore, il quale ama certamente le sue "creature", magari dovrebbe vederle in modo errato..nn capisco quello che vuoi dire..

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Quindi magari le può vedere in modo errato

 

scusa l'intromissione prf, nn riesco a capire perchè un compositore, il quale ama certamente le sue "creature", magari dovrebbe vederle in modo errato..nn capisco quello che vuoi dire..

 

Non parlo per altri, ma è un fatto che spesso certi autori tendono a sopravvalutarsi. In genere, si tratta di autori dilettanti. Coloro che scrivono musica buona o eccellente, hanno necessariamente studiato la musica dei grandi maestri, da Palestrina a Bartok, da Machault a Schoenberg: anche se sanno di aver composto ottimi lavori, hanno sempre presente la storia e la tradizione alle quali il loro lavoro va ad aggiungersi, e questo li rende insieme consapevoli del loro valore e umili. Il dilettante, invece, ti arriva lì con il primo treno e ti mostra un pezzo carcassiano annunciandoti che ha scoperto/inventato un nuovo modo di scrivere per chitarra, e se non sei d'accordo e glielo dici, non importa quanto dolcemente, pensa che ce l'hai con lui, che hai paura che la sua musica offuschi la tua, che vuoi tenerlo fuori dal mondo degli autori "famosi", che magari vuoi portargli via la moglie o la fidanzata. Ho volutamente tracciato una caricatura, ma è verosimile. Spero che il concetto sia chiaro.

 

Dall'altro lato, il compositore che scrive buona musica - e che non si sogna di essere Johann Sebastian o Wolfgang Amadeus - nutre sane apprensioni dinanzi alla prospettiva che la sua musica venga giudicata da chitarristi che non hanno mai ascoltato la grande musica del Novecento (Schoenberg, Berg, Webern, Bartok, Stravinskij, Hindemith, etc., in Italia: Ghedini, Petrassi, Dallapiccola, etc.), che conoscono i grandi del passato più per sentito dire che per diretta esperienza di studio, di lettura e di ascolto, e che considerano grande musica per chitarra quella scritta da praticoni che confezionano pezzettacci abominevoli, facendo l'occhiolino alla musica etnica, al rock e - se va bene - alla musica da film. E' nella prospettiva di essere letti e giudicati da personaggi del genere che il compositore - pur sapendo di non essere Wolfgang Amadeus - non può far altro che affidarsi al pietoso Iddio.

 

AG

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Ed è per questo, signor Gilardino che, discutendo in un'altro topic con Vladimir, mi rammarico per il cattivo verso in cui oggi giorno la Musica tende sempre più velocemente ad orientarsi..ci saranno, secondo Lei, nella "storia del futuro"(!), artisti, geni del calibro di Bach, o Mozart, o chiunque abbia elevato la Musica e sulla quale hanno posto le fondamenta della loro ragion d'essere?

 

Mi aspetto una ventata di ottimismo..

 

Antonio

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..ci saranno, secondo Lei, nella "storia del futuro"(!), artisti, geni del calibro di Bach, o Mozart, o chiunque abbia elevato la Musica e sulla quale hanno posto le fondamenta della loro ragion d'essere?

 

Dobbiamo sperarlo!

 

Se non lo sperassimo rischieremmo veramente che la musica diventi solo "commerciale" e che la Musica (quella con la M maiuscola) scompaia per sempre.

 

Questa non mi sembra una bella visione quindi, almeno per quanto mi riguarda, continuerò a sperare...

 

Fra

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Ed è per questo, signor Gilardino che, discutendo in un'altro topic con Vladimir, mi rammarico per il cattivo verso in cui oggi giorno la Musica tende sempre più velocemente ad orientarsi..ci saranno, secondo Lei, nella "storia del futuro"(!), artisti, geni del calibro di Bach, o Mozart, o chiunque abbia elevato la Musica e sulla quale hanno posto le fondamenta della loro ragion d'essere?

 

Mi aspetto una ventata di ottimismo..

 

Antonio

 

Da un ragazzo 64enne c'è poco da aspettarsi ottimismo. Realismo, si, se la vita è stata spesa bene (il realismo non esclude la capacità di sognare, anzi la esalta). Non credo che l'umanità sia in una fase di regressione antropologica, quindi il genio è sempre presente, e non c'è bisogno di aspettare il futuro, però le sue manifestazioni appaiono chiare ai posteri, non ai contemporanei. Quindi, oggi è comunemente percepilto e compreso il genio manifesto nell'opera di artisti relativamente lontani nel tempo, mentre molti nostri contemporanei stentano tuttora a cogliere il genio nell'opera di artisti della prima metà del Novecento - figurarsi il presente! E questa è una questione.

 

Il fatto che, insieme alle manifestazioni (difficili da cogliere) del genio creatore, nel presente si dispieghi anche quantità enorme di stupidità, volgarità, scellerata tracotanza (i Greci la chiamavano "hybris"), e che tutto ciò imperversi nei mezzi di comunicazione di massa, è altra questione: la misteriosa volontà che permette al grano e al loglio di crescere nello stesso campo e che fa scendere la pioggia sui buoni e sui malvagi è al di là della nostra comprensione e del nostro controllo. Ciascuno di noi è una goccia nell'oceano, e può decidere se essere una goccia pulita o una goccia sporca. Nient'altro. Nella valle di Giosafat, saremo tra i giudicati, non tra i giudici. E' bene non dimenticarlo mai.

 

dralig

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