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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Piero Gosio: un chitarrista eccezionale


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Però poi non si lamenti se è single, se oltre ai Lied non si applica almeno un pochino anche alle serenate di Salvatore Di Giacomo [smilie=emoticon_187.gif]

 

Ehm...(nei fumetti della mia epoca infantile l'interiezione con cui si manifesta imbarazzo si scriveva così, e non mi sono aggiornato), a voler dir lo vero, io a Salvatore Di Giacomo, e precisamente alla sua lirica "Nu pianeforte 'e notte", avrei reso devoto ed esplicito (nel titolo, con un passo della lirica in epigrafe) omaggio, con il secondo movimento della mia "Sonata mediterranea" per chitarra sola. Questa composizione ha attratto l'interesse di eccellenti interpreti (tra gli altri, l'ha incisa in CD il prode Giulio Tampalini), ma il suo autore è rimasto single.

 

 

P.S.: mi permetto di scherzare un po', perchè Lei è il maestro del mio maestro e per entrambi nutro stima e simpatia. Spero che non si offenda, mi raccomando!

 

Io fui il maestro del Suo maestro - oggi è lui che pulisce le bucce alle mie composizioni, dall'alto della sua dottrina di armonista, segnando spietatamente tutte le scandalose violazioni delle regole in cui - ormai dimentico de lo bello stile - incorro: quelli che la vulgata dei miei allievi, una quindicina d'anni fa, definiva "cazziatoni", mi vengono elargiti senza risparmio, e se non mi offendo per quelli, si figuri se mi offendo per i Suoi buffetti...

 

dralig

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Però poi non si lamenti se è single, se oltre ai Lied non si applica almeno un pochino anche alle serenate di Salvatore Di Giacomo [smilie=emoticon_187.gif]

 

Ehm...(nei fumetti della mia epoca infantile l'interiezione con cui si manifesta imbarazzo si scriveva così, e non mi sono aggiornato), a voler dir lo vero, io a Salvatore Di Giacomo, e precisamente alla sua lirica "Nu pianeforte 'e notte", avrei reso devoto ed esplicito (nel titolo, con un passo della lirica in epigrafe) omaggio, con il secondo movimento della mia "Sonata mediterranea" per chitarra sola. Questa composizione ha attratto l'interesse di eccellenti interpreti (tra gli altri, l'ha incisa in CD il prode Giulio Tampalini), ma il suo autore è rimasto single.

 

dralig

 

 

Ho pure ricevuto in dono il CD...:oops::oops::oops:

Allora, Maestro, è colpa della macchinetta per il caffè ;)

 

 

 

Butterfly

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può essere di interesse anche per altri capire come si può suonare la chitarra essendo mancini, senza invertirte le corde? Ho osservato attentamente il filmato ma mi piacerebbe capire meglio proprio la tecnica: mi sembra così difficile...

 

 

 

 

 

Butterfly

 

La tecnica è la stessa, cambia tutta la diteggiatura. E' difficile per un destrimane.

 

dralig

 

Conobbi, molti anni fa, un ragazzo di cui rammento solo il nome di battesimo (Luca), animatore della parrocchia che all'epoca frequentavo. Costui era (e credo sia ancora) un chitarrista mancino che, conscio della sua "anomalia" e consapevole del fatto che, in ambito oratoriale, era assai improbabile trovare chitarre con le corde montate in ordine inverso, aveva imparato a suonare - sempre tenendo il manico della chitarra rivolto verso destra - indifferentemente con le corde invertite o meno. Ricordo che rimasi molto colpito (all'epoca avevo poco più di dieci anni) dalla sua spigliatezza nel suonare (seppure fossero solo canzonette e qualche semplice melodia accompagnata) badando alle note e non alla diteggiatura, che subiva variazioni con l'inversione delle corde; così come ricordo che canzonava noi strimpellatori "normali" per il fatto che lui avrebbe potuto farsi prestare una chitarra da un destrimane, ma noi da un mancino mai!

A quanto so, però, la sua passione fu per altri strumenti, tanto che meno di tre anni fa lo vidi su un palco in provincia, dove figurava come tastierista di un gruppo metal locale.

 

EB

 

Probabilmente è un mio limite: non è tanto la mano sinistra che non capisco, ma come possa la destra suonare al contrario i cantini.

 

 

 

Butterfly

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Non credo che sia un tuo limite: io comprendo che lo si possa fare... ma da lì al saperlo mettere in atto, pur essendo per natura mancino, è tutt'un altro paio di maniche, e confesso che nutrivo (e in parte nutro ancora) una certa invidia per chi ha già acquisito una tale confidenza con la tastiera della chitarra...

 

EB

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Non credo che sia un tuo limite: io comprendo che lo si possa fare... ma da lì al saperlo mettere in atto, pur essendo per natura mancino, è tutt'un altro paio di maniche, e confesso che nutrivo (e in parte nutro ancora) una certa invidia per chi ha già acquisito una tale confidenza con la tastiera della chitarra...

 

EB

 

Non essendoci alcun apprezzabile vantaggio tecnico-musicale nel saper suonare da mancino con corde al rovescio, non trovo, caro Ermanno, un motivo concreto che spieghi tua invidia (alla quale comunque non credo). Deve trattarsi di un puro vezzo estetizzante, del genere di quello che spingeva un chitarrista tosco (noto mangione iscritto a questo forum) a rivendicare a tavola il possesso del "gusto assoluto", per contrapporlo alle gesta di un chitarrista del quale si diceva che fosse capace di trascrivere dai dischi, non soltanto le note di un brano, ma anche le diteggiature della mano sinistra. Alla domanda: ma a che serve?, dal momento che le musiche si trovano già bell'e pronte in commercio, la risposta non poteva essere che: non serve a nulla, ma è bello poterlo fare.

 

dralig

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Signori, per favore, vogliamo rientrare in-topic?

 

Certo. Facciamo però correre uno sguardo sul panorama offertoci da questo thread. Riassumo:

1) Segnalo un video con il chitarrista Gosio, sconosciuto ai più - come a me - che suona da mancino con accordatura capovolta e ne elogio la prestazione;

2) alcuni lettori si uniscono all'apprezzamento;

3) arriva uno che, per il mio messaggio, definisce me "totem", famuli adulatori gli intervenuti e ridicola la performance di Gosio, allegando al tutto un corposo estratto delle sua "filosofia" in cui se la prende oscuramente con non identificati burocrati della chitarra, lamenta l'oblio di Segovia e auspica l'avvento di un giovane che liberi il mondo oppresso dal complotto chitarristico dei burocrati; lo vorrebbe maleducato e, per non lasciarlo senza esempio, provvede di persona;

4) arriva un altro che: a) dice che a suonare la chitarra da mancino e con accordatura capovolta sono in molti (ma, alla domanda di fare dei nomi, ne indica solo uno); B) accusa Selvafiorita di non sapere quel che dice;

5) arriva un altro ancora al quale non sta bene che io elogi, biasimi, parli, taccia; ha evidentemente in gran dispitto il fatto che io esista, ma non intende dichiararlo esplicitamente;

6) segue un parapiglia in cui, tra altre delizie, Fabio Selvafiorita minaccia di sottoporre le classi sociali a un trattamento riprovevole e, oltretutto, di problematica attuazione, anche per un giovane gagliardo qual egli è.

 

"Il nostro strumento"? Non è più "nostro" della lingua che crediamo di avere in comune: la vostra, signori, è assai diversa dalla mia.

 

dralig

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1

fondamentale, se no non ci si capisce:

dimentica, nel parapiglia, l'intervento del parroco che, ferito/i nell'onore del suo/loro credo su polemica offtopic rovente ratzingeriana, va da allora digitando raffiche di zoroastri a destra e manca...scambiando un forum di musica per una parrocchia dove mortificare continuamente il pensiero critico (e come un robottino gli hanno insegnato a troncare sul nascere qualsiasi dibattito dando subito del marxista a chiunque non aderisce ai dogmi di sua maestà nosferatu)...e che palle...

2

sull'uso della lingua in comune: la loro è assai diversa dalla mia che è differente dalla sua.

Ci terrei alla precisazione, e molto.

 

cordialità

Il marchese Zarathustra, in carrozza, trainata da mandria di nudisti (di ogni ceto sociale)

 

Caro Fabio, ha ragione, ho semplificato nel riassumere eventi e protagonisti. Quanto alla lingua, non è dalla Sua che intendevo prendere le distanze: rileggendo ora il mio messaggio, mi rendo conto che la mia conclusione può suggerire questa non voluta pretesa, e me ne scuso. Non arriviamo sempre alle stesse conclusioni, ma il criterio con cui adoperiamo l'italiano è certamente lo stesso. Riconosco, inoltre, la mia inidoneità nel somministrare alle classi in lotta il trattamento da Lei comminato: sinceramente, temo di non potermelo permettere.

 

dralig

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Tornando in topic, sarebbe interessante approfondire ancora, invece, sia la figura del chitarrista che ha originato le considerazioni di partenza, che le riflessioni sulla particolare tecnica utilizzata.

Scusate, anche io sono andata un po' ot.

 

 

 

Butterfly

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Tornando in topic, sarebbe interessante approfondire ancora, invece, sia la figura del chitarrista che ha originato le considerazioni di partenza, che le riflessioni sulla particolare tecnica utilizzata.

Scusate, anche io sono andata un po' ot.

 

 

 

Butterfly

 

Ecco, per cercare di ridare una qualche utilità (agli occhi sconsolati dei lettori di questo thread), credo che la cosa più opportuna da fare sia il cercare, su Piero Gosio, informazioni di prima mano, provenienti da testimonianze di persone che ebbero che fare con lui negli anni della sua militanza professionale.

 

Nessuno potrebbe, al riguardo, essere più autorevole e attendibile di Mario Gangi, il maggior chitarrista italiano dell'epoca, che spaziava dal repertorio classico alla musica leggera, e che era il riferimento principale dei chitarristi italiani. Sicuramente egli conobbe Gosio.

 

Carlo Carfagna, che ha tuttora contatti con il maestro Gangi - ora ritiratosi dall'attività - potrebbe consultarlo e riceverne una preziosa testimonianza, tale da arricchire il thread (indipendentemente da Zoroastro, Platone, Erasmo da Rotterdam, Papa Ratzinger, vescovi, parroci e chierichetti, tutti convocati a proposito di un chitarrista che suonava da mancino a corde invertite) con qualcosa di sostanziale.

 

Carlo, se mi leggi, procedi, per favore!

 

dralig

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Tornando in topic, sarebbe interessante approfondire ancora, invece, sia la figura del chitarrista che ha originato le considerazioni di partenza, che le riflessioni sulla particolare tecnica utilizzata.

Scusate, anche io sono andata un po' ot.

 

 

 

Butterfly

 

Ecco, per cercare di ridare una qualche utilità (agli occhi sconsolati dei lettori di questo thread), credo che la cosa più opportuna da fare sia il cercare, su Piero Gosio, informazioni di prima mano, provenienti da testimonianze di persone che ebbero che fare con lui negli anni della sua militanza professionale.

 

Nessuno potrebbe, al riguardo, essere più autorevole e attendibile di Mario Gangi, il maggior chitarrista italiano dell'epoca, che spaziava dal repertorio classico alla musica leggera, e che era il riferimento principale dei chitarristi italiani. Sicuramente egli conobbe Gosio.

 

Carlo Carfagna, che ha tuttora contatti con il maestro Gangi - ora ritiratosi dall'attività - potrebbe consultarlo e riceverne una preziosa testimonianza, tale da arricchire il thread (indipendentemente da Zoroastro, Platone, Erasmo da Rotterdam, Papa Ratzinger, vescovi, parroci e chierichetti, tutti convocati a proposito di un chitarrista che suonava da mancino a corde invertite) con qualcosa di sostanziale.

 

Carlo, se mi leggi, procedi, per favore!

 

dralig

Siamo in attesa :D

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