Vai al contenuto
Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Manuale di Storia della Chitarra Vol.2 - Gianni Nuti


Messaggi raccomandati


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  9
  • Content Count:  102
  • Reputation:   0
  • Joined:  20/12/2007
  • Status:  Offline

 

Ripeto dunque la domanda: dov’è la dimenticanza?

 

Oltre a contare quante battute sono state dedicate ai due maestri in questione, hai dato pure un’occhiata a quanto scritto su Mario Gangi? Oltre a non aver dimenticato né lui né la sua Scuola mi pare che la valutazione espressa da Nuti sia più che positiva.

E per quanto riguarda il M° Carfagna la valutazione espressa da Nuti può anche non essere condivisa ma non si può certo accusarlo di averlo “dimenticato”. Per essere dimenticato doveva proprio non essere menzionato nel Manuale.

 

Mi sto leggendo approfonditamente il libro....Sono arrivato a Joan Manen, se vi interessa....

 

.....ritornando brevemente all'oggetto del contendere.....

 

Caro M° Zigante, non mi pare buona cosa giustificarsi usando il paravento della positività o della negatività di un giudizio su Tizio e/o Caio....piuttosto bisognerebbe domandarsi il perchè di certe scelte proprio in un Manuale di Storia (in questo caso della Chitarra), che dovrebbe offrire un panorama, una summa e non uno spaccato su un determinato argomento....tutto qui....

 

Non vi disturbo ulteriormente e proseguo la mia lettura.....

 

gg

 

P.S. Definizione tratta dal Dizionario Garzanti della Lingua Italiana: Manuale, s.m. libro contenente le nozioni fondamentali di un'arte o di una disciplina, organizzate in modo da permettere una rapida consultazione, un - di diritto, di fotografia.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Ammministratori
  • Topic Count:  70
  • Content Count:  193
  • Reputation:   42
  • Joined:  13/03/2006
  • Status:  Offline
  • Device:  Windows

Per aver rilevato un accento sbagliato,d'altra parte, ho subìto una solenne reprimenda dal moderatore; per fortuna dralig è qui ben protetto, pur associandosi alla deprecata setta dei correttori di accenti

 

Conosco l'amico Michele da anni e di tutto gli si può dire ma di certo non è un protettore! E non era una "solenne reprimenda" ma un invito a rispettare la netiquette che riporto qui sotto:

 

1. Quando si arriva in un nuovo newsgroup, forum o in una nuova lista di distribuzione via posta elettronica (mailing list), è bene leggere i messaggi che vi circolano per almeno due settimane prima di inviare propri messaggi in giro per il mondo: in tale modo ci si rende conto dell'argomento e del metodo con cui lo si tratta in tale comunità.

2. Leggere sempre le FAQ (Frequently Asked Questions) relative all'argomento trattato prima di inviare nuove domande.

3. Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema.

4. Non usare i caratteri tutti in maiuscolo nel titolo o nel testo dei tuoi messaggi, nella rete questo comportamento equivale ad "urlare" ed è altamente disdicevole.

5. Non divagare rispetto all'argomento del newsgroup o della lista di distribuzione; anche se talvolta questo comportamento è accettato o almeno tollerato aggiungendo il tag [OT] (cioè Off Topic che significa "fuori argomento") nell'oggetto del proprio messaggio.

6. Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio originario, allo scopo di facilitare la comprensione da parte di coloro che non lo hanno letto, ma non riportare mai sistematicamente l'intero messaggio originale. Fare questo, in gergo, si dice Quotare.

7. Non condurre "guerre di opinione" sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, è meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.

8. Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell'uno o dell'altro fra i contendenti in una discussione.

9. Non pubblicare mai, senza l'esplicito permesso dell'autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica o privati.

10. Non iscriversi allo stesso gruppo con più nicknames e/o profili (morphing): in molti gruppi è considerato un comportamento riprovevole in quanto genera il sospetto che si tenti di ingannare gli altri utenti sulla propria vera identità.

11. Non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comunicazioni che non siano stati sollecitati in modo esplicito.

12. Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi scrive è comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da risultare comprensibile alla collettività.

 

L'invito è esteso a tutti gli utenti, moderatori e amministratori del Forum: invece di contare insignificanti errori di battitura è meglio concentrarsi sui contenuti di un post.

 

Ti faccio anche notare che dralig non ha solo corretto il tuo accento come hai fatto tu in un altro 3d ma è intervenuto proprio per dimostrare quanto è antipatico correggere dettagli inutili nel dialogare in un Forum.

 

Rimango invece indifferente (ma non esagerare o chiamo Michele :) ) alla tua lagna sull'esistenza di gruppi di utenti coesi alla protezione di altri. Non capisco molto di musica ma posso dire di intendermi di coesistenza virtuale e su quella posso darvi istruzioni. Ti posso e posso garantire a tutti che in questo Forum le direttive sono semplici: "nessuna censura entro i limiti imposti dal manifesto e salvaguardia delle discussioni affrontate allo scopo di confronto"

 

Adesso torniamo in-topic.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  4
  • Content Count:  171
  • Reputation:   2
  • Joined:  04/01/2006
  • Status:  Offline
  • Device:  Macintosh

 

Ripeto dunque la domanda: dov’è la dimenticanza?

 

Caro M° Zigante, non mi pare buona cosa giustificarsi usando il paravento della positività o della negatività di un giudizio su Tizio e/o Caio....piuttosto bisognerebbe domandarsi il perchè di certe scelte proprio in un Manuale di Storia (in questo caso della Chitarra), che dovrebbe offrire un panorama, una summa e non uno spaccato su un determinato argomento....tutto qui....

 

Non vi disturbo ulteriormente e proseguo la mia lettura.....

 

gg

 

Caro sempre anonimo gg ( ex Lp),

 

Io non ho bisogno di giustificarmi, visto che non sono l'autore del libro.

E neanche mi preme giustificare il lavoro di Gianni Nuti.

Osservo piuttosto.

Roberto Fabbri parla di "dimenticanza" e la dimenticanza in questione in questo manuale non c'è.

 

Lei scrive che bisognerebbe piuttosto domandarsi il "perchè" di certe scelte (quali? "dimenticarsi" di Gangi e Carfagna per caso?): il perchè delle scelte è ampiamente riportato nel Prologo che apre il libro. Si può non condividere le scelte di Nuti o condividerle solo in parte, ma il criterio non è né occultato né difficile da comprendere.

Se poi Lei si riferisce al fatto che nel libro di Nuti si trova traccia del suo percorso formativo, del suo bagaglio culturale, delle suoi gusti, delle sue passioni e delle sue scelte artistiche, le pongo questa semplice domanda: potrebbe essere diversamente?

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Autori
  • Topic Count:  89
  • Content Count:  2241
  • Reputation:   100
  • Joined:  24/11/2005
  • Status:  Offline
  • Device:  Macintosh

 

Ripeto dunque la domanda: dov’è la dimenticanza?

 

Oltre a contare quante battute sono state dedicate ai due maestri in questione, hai dato pure un’occhiata a quanto scritto su Mario Gangi? Oltre a non aver dimenticato né lui né la sua Scuola mi pare che la valutazione espressa da Nuti sia più che positiva.

E per quanto riguarda il M° Carfagna la valutazione espressa da Nuti può anche non essere condivisa ma non si può certo accusarlo di averlo “dimenticato”. Per essere dimenticato doveva proprio non essere menzionato nel Manuale.

 

Mi sto leggendo approfonditamente il libro....Sono arrivato a Joan Manen, se vi interessa....

 

.....ritornando brevemente all'oggetto del contendere.....

 

Caro M° Zigante, non mi pare buona cosa giustificarsi usando il paravento della positività o della negatività di un giudizio su Tizio e/o Caio....piuttosto bisognerebbe domandarsi il perchè di certe scelte proprio in un Manuale di Storia (in questo caso della Chitarra), che dovrebbe offrire un panorama, una summa e non uno spaccato su un determinato argomento....tutto qui....

 

Non vi disturbo ulteriormente e proseguo la mia lettura.....

 

gg

 

P.S. Definizione tratta dal Dizionario Garzanti della Lingua Italiana: Manuale, s.m. libro contenente le nozioni fondamentali di un'arte o di una disciplina, organizzate in modo da permettere una rapida consultazione, un - di diritto, di fotografia.

 

Definizione alla quale il Manuale in questione perfettamente corrisponde, elencando in forma di dizionario centinaia di nomi di autori e di titoli di opere, e permettendone una "rapida consultazione". Vorrei sapere quale altro libro di storia della chitarra del Novecento offre altrettanti nomi, altrettanti titoli e altrettanti ragguagli di soglia: rimango in attesa dell'elenco. Alla definizione di "manuale", non reca alcun disturbo il fatto che, nella prima parte, il libro offra una visione della storia della musica per chitarra del Novecento organizzata secondo criteri estetici chiaramente esplicitati dall'autore nella parte introduttiva.

 

dralig

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  4
  • Content Count:  171
  • Reputation:   2
  • Joined:  04/01/2006
  • Status:  Offline
  • Device:  Macintosh

 

Caro Frederic io ho spiegato bene di che tipo di "dimenticanza" si tratta, basta che vai a leggere quello che ho scritto in precedenza.

 

E' un tipo di "dimenticanza" subdola perchè cita senza dire assolutamente nulla... è una "dimenticanza" culturale, voluta e "dolosa" proprio per questo quindi anche "odiosa"...

 

Nel libro sono analizzate opere di autori appunto come Terzi, opere che se messe in confronto con quelle di Mario Gangi impallidiscono (e non sono il solo a dirlo), ma probablimente analizzare le opere del Maestro romano non faceva piacere a "qualcuno", meglio citarlo (mettendosi la "coscenza" a posto) "dimenticando" il vero valore della sua opera!

 

Questa è il mio significato di "dimenticanza" caro Frederic.

 

Roberto Fabbri

 

P. S. ho scritto di getto in cinque minuti senza neanche rileggermi perchè sinceramente tutto ciò mi ha stancato, di eventuali errori ortografici, se ce ne sono, non mi importa nulla.

 

Diventa difficile, se non impossibile, discutere quando non si usa la stessa lingua. Il verbo dimenticare è di uso comunissimo e di significato largamente condiviso. Se tu continui ad usarlo con il "tuo" personale significato che è solo nella tua testa ovviamente non ha molto senso continuare a discutere sull'argomento. Ho anche qualche dubbio sul tuo utilizzo della parola "dolo", ma lasciamo perdere. Il processo alle intenzioni dequalifica chi lo fa, non chi lo subisce.

 

A proposito di uso improprio della lingua: nel libro non è analizzato nessun brano né di Terzi nè di nessun altro. L'analisi per un musicista professionista è un'altra cosa.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  9
  • Content Count:  102
  • Reputation:   0
  • Joined:  20/12/2007
  • Status:  Offline

Lei scrive che bisognerebbe piuttosto domandarsi il "perchè" di certe scelte (quali? "dimenticarsi" di Gangi e Carfagna per caso?)

 

.....questo lo pensa solo Lei, caro Zigante....io mi riferivo solamente all'impostazione data al suddetto manuale....

 

 

Caro Frederic io ho spiegato bene di che tipo di "dimenticanza" si tratta, basta che vai a leggere quello che ho scritto in precedenza.

 

E' un tipo di "dimenticanza" subdola perchè cita senza dire assolutamente nulla... è una "dimenticanza" culturale, voluta e "dolosa" proprio per questo quindi anche "odiosa"...

 

Nel libro sono analizzate opere di autori appunto come Terzi, opere che se messe in confronto con quelle di Mario Gangi impallidiscono (e non sono il solo a dirlo), ma probablimente analizzare le opere del Maestro romano non faceva piacere a "qualcuno", meglio citarlo (mettendosi la "coscenza" a posto) "dimenticando" il vero valore della sua opera!

 

Questa è il mio significato di "dimenticanza" caro Frederic.

 

Roberto Fabbri

 

P. S. ho scritto di getto in cinque minuti senza neanche rileggermi perchè sinceramente tutto ciò mi ha stancato, di eventuali errori ortografici, se ce ne sono, non mi importa nulla.

 

Diventa difficile, se non impossibile, discutere quando non si usa la stessa lingua. Il verbo dimenticare è di uso comunissimo e di significato largamente condiviso. Se tu continui ad usarlo con il "tuo" personale significato che è solo nella tua testa ovviamente non ha molto senso continuare a discutere sull'argomento. Ho anche qualche dubbio sul tuo utilizzo della parola "dolo", ma lasciamo perdere. Il processo alle intenzioni dequalifica chi lo fa, non chi lo subisce.

 

A proposito di uso improprio della lingua: nel libro non è analizzato nessun brano né di Terzi nè di nessun altro. L'analisi per un musicista professionista è un'altra cosa.

 

....beh, un minimo, un accenno di analisi c'è......

 

LP (ex gg)

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Ammministratori
  • Topic Count:  1016
  • Content Count:  3633
  • Reputation:   227
  • Joined:  14/11/2005
  • Status:  Offline
  • Device:  Windows

Nel libro sono analizzate opere di autori appunto come Terzi, opere che se messe in confronto con quelle di Mario Gangi impallidiscono

 

Nonostante non abbia mai comprato un biglietto per una partita di calcio (e mi guardo bene dal farlo), ho la sensazione di osservare utenti seduti in curva nord in una seconda di campionato di terza categoria.

Conosco Gianni Nuti da molti anni, il suo spessore culturale in senso lato, la sua preparazione artistica sul Novecento e l'amore per la musica. In più di una occasione ho avuto il piacere di vederlo all'opera (scritti, conferenze, docenza) e non solo non ho dubbi che anche lui non intenda spendere un cent per stare seduto in curva nord ma sono certo che mentre legge queste critiche ed il modo di avanzarle ("dimenticanze" inesistenti, virtuose arrampicate su specchi, analisi di indici in formato PDF, recensioni minatorie) sul suo recente operato si stia domandando se la dicitura "ad uso dei conservatori e delle scuole di musica" identifichi completamente il target dell'opera.

 

Al contrario, ho avuto modo di incontrare Mario Gangi una volta soltanto in una occasione non musicale e conosco la sua persona più da ciò che ha scritto che da un rapporto diretto (penso che questo sia un traguardo importante per un autore). Ho invece avuto modo di scambiare alcune eMail con Carlo Carfagna con il quale abbiamo discusso (ahimé) di stupidaggini da Forum invece che di musica. Voglio sperare che in futuro venga citato per argomenti interessanti e non per beghe da bar e voglio sperare che continui ad intervenire.

 

Detto questo sarebbe estremamente utile leggere il loro punto di vista invece di lagnanze da tifoseria.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  9
  • Content Count:  102
  • Reputation:   0
  • Joined:  20/12/2007
  • Status:  Offline

.....ma sono certo che mentre legge queste critiche ed il modo di avanzarle ("dimenticanze" inesistenti, virtuose arrampicate su specchi, analisi di indici in formato PDF, recensioni minatorie) sul suo recente operato si stia domandando se la dicitura "ad uso dei conservatori e delle scuole di musica" identifichi completamente il target dell'opera.

 

....recensioni minatorie?? Mah!!!

Caro Maestro, mi sembra che si sia fissato un po' troppo con 'sta storia dell'analisi dell'indice del suddetto Manuale.....lo stiamo leggendo il libro, non si preoccupi.....

Ordunque, ci porti fuori da questo ginepraio, La prego.....

 

lp-gg

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Ammministratori
  • Topic Count:  1016
  • Content Count:  3633
  • Reputation:   227
  • Joined:  14/11/2005
  • Status:  Offline
  • Device:  Windows

.....ma sono certo che mentre legge queste critiche ed il modo di avanzarle ("dimenticanze" inesistenti, virtuose arrampicate su specchi, analisi di indici in formato PDF, recensioni minatorie) sul suo recente operato si stia domandando se la dicitura "ad uso dei conservatori e delle scuole di musica" identifichi completamente il target dell'opera.

 

....recensioni minatorie?? Mah!!!

Caro Maestro, mi sembra che si sia fissato un po' troppo con 'sta storia dell'analisi dell'indice del suddetto Manuale.....lo stiamo leggendo il libro, non si preoccupi.....

Ordunque, ci porti fuori da questo ginepraio, La prego.....

 

lp-gg

 

Preoccuparmi? Non mi sembra proprio il caso! Mi preoccupa di più cercare un nuovo gusto del KiteKat per il mio gatto. Si annoia, il duca, se gli si propone sempre lo stesso.

Ginepraio? E' tutto cristallino e scritto sopra questi post in un bel thread ricco di molte informazioni.

C'è di buono che l'hanno letto e lo leggeranno in molti.

Fissato? Non sono certo io ad aver tratto considerazioni di un volume di oltre 300 pagine da una analisi della fotocopia dell'indice.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  9
  • Content Count:  102
  • Reputation:   0
  • Joined:  20/12/2007
  • Status:  Offline

Fissato? Non sono certo io ad aver tratto considerazioni di un volume di oltre 300 pagine da una analisi della fotocopia dell'indice.

 

Beh...da qualche parte bisognava pure cominciare....o mi viene negata pure la possibilità di guardare con attenzione (così evitiamo il verbo 'analizzare' che la scuote tanto!!) l'indice di un libro???

 

Accidenti!

stando a quello che dice il M° Gilardino le trascrizioni edite da Bérben su revisione Gangi-Carfagna sono un falso!

Questa è una notizia intrigante che mi appassiona

è possibile avere le fonti che provano tale tesi?

 

Un caro saluto Damiano Mercuri

 

Benvenuto, Damiano!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Per favore accedi per lasciare un commento

Potrai lasciare un commento dopo aver effettuato l'accesso



Accedi Ora
 Condividi


×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

Usando il Forum dichiari di essere d'accordo con i nostri Terms of Use.