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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Privatisti ai corsi preaccademici: non ci capisco più nulla.


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E' noto che i conservatori hanno attuato l'esame da privatista per i corsi PreAccademici. Girando un po per tutti i siti dei conservatorio, ho letto si i programmi che devono seguire gli interni,ma i privatisti?Esistono dei programmi cui i privatisti possono riferirsi?So che gli esami si danno per livello,Livello A, livello B e C.Cosi i programmi di chitarra sono evidente a tutti,e molti conservatori lo hanno inserito,nei loro siti e segreterie,ma quello di solfeggio,oggi Teoria e formazione audiopercettiva?Quello della musica da camera o da coro per il livello B dove sono? I programmi di informatica chi ce li ha? Ho trovato addirittura i programmi di piano(ex complementare)per i chitarristi,ma gli altri programmi dove si trovano?

Mah il misteso aleggia nelle segreterie.E intanto non faccio fare gli esami ai ragazzi perchè non ci ho capito nulla. Qualcuno sa qualcosa?Non per me ma per i miei giovanissimi alunni.

Ho chiesto in segreteria , ma nonsanno nulla neanche loro.

Mah?!?

ciao Raffaele i.

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Il caos è notevole.

Un sindacato di settore (unams) ha recentemente incontrato il Ministro Profumo sottoponengli un documento, visibile sul sito del sindacato, da cui copio un pezzetto:

 

"L'UNAMS chiede al Ministro, quale rappresentante dello Stato e pertanto della legalità e del rispetto delle leggi, di porre termine a un qualcosa che, come molto chiaramente vien detto in un parere reso dall'Avvocatura generale dello Stato, rappresenta un inganno e un illecito sfruttamento per i docenti e per le famiglie degli studenti. Infatti utilizzando la “vacanza dello Stato”, che non ha realizzato tempestivamente e seriamente i licei ad indirizzo musicale, e mal interpretando il concetto di autonomia, su espresso invito dell'Amministrazione, nei Conservatori di musica sono stati posti in essere corsi fantasma, tali in quanto non supportati da alcuna legge. Per meglio attuare il progetto e costringere i docenti ad insegnare in detti corsi si è instaurato un clima di terrorismo facendo balenare, nei docenti medesimi, il rischio di una loro presupposta soprannumerarietà. Inoltre alcuni direttori didattici e direttori amministrativi, in completa illegalità, hanno preteso dai docenti dichiarazioni di gratuità per le loro prestazioni presso detti corsi. Inoltre, come è possibile evincere dai relativi siti, alcuni Conservatori di musica, dietro il pagamento di tasse notevoli, danno la possibilità ai privatisti, di sostenere esami e passaggi sempre per i citati inesistenti corsi. Ciò per qualsiasi sindacato degno del ruolo e della missione che svolge si configura come danno e truffa nei confronti dei docenti e degli studenti che pagano per acquisire il... nulla. Il sindacato chiede pertanto al Ministro di fare chiarezza sulle normative vigenti e sul rispetto delle medesime, un'iniziativa che oltre ad essere ineludibile da parte dello Stato consentirebbe anche di ridare serenità ai docenti circa la loro sorte e soprattutto porrebbe fine al loro illecito sfruttamento."

 

Spesso ho condiviso posizioni dell'unams, pur non essendone mai stato iscritto. Questa volta non me la sento. I corsi accademici non sono sanciti,

ma io la penserei all'inglese "tutto ciò che non è vietato è permesso" più che, come sembra da noi "tutto ciò che nn è permesso è vietato".

 

Comunque a Bologna - il cui presidente è un noto avvocato - proprio al collegio docenti di ieri ci è stato detto che, esaminata tutta la normativa, il nostro Consiglio Accademico ha deciso che abbiamo il diritto dovere di farli, questi corsi preaccademici.

 

A chi serve che un ragazzo arrivi a 18 in conservatorio magari mal preparato, mentre nello steso conservatorio le classi erano semivuote perché si potevano prendere solo alunni di trienni e bienni...ed intanto i licei musicali non sono stati fatti?

Lo stesso unams, pur nel suo furore intuibile dal documento, ammette che questi licei non ci sono: ma allora a cosa serve "salvare il principio" ed avere conservatori semivuoti e allievi mal preparati?

E all'Erario crea più danno pagare (con lo stesso stipendio) un docente che ha tre allievi o uno che lavora per tredici allievi?

 

E se questi benedetti preaccademici non rilasciano titoli equiparabili ai vecchi quinti e ottavi, che danno sarà mai se a queste "certificazioni" possono accedere anche i privatisti?

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Alcuni miei allievi da quest'anno hanno iniziato a dare esami di certificazione pre-accademica. L'accesso ai privatisti è consentito e il programma è identico a quello degli allievi iscritti al conservatorio.

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Premesso che condivido pienamente i programmi dei corsi pre-accademici, molto ben stilati e a mio avviso sicuramente più vicini al reale metodo di studio adottato dalla maggioranza dei docenti sia dei Conservatori che non (un ottimo esempio abbastanza completo è quello del tanto discusso (per altri motivi) Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto https://sites.google.com/a/steffani.it/preaccademici/

 

Detto questo i corsi preaccademici istituiti all'interno dei Conservatori di Musica sono una truffa allo stato ed un'enorma incongruenza istituzionale, niente di più e niente di meno. E non lo dico solo io, c'è un importante studio di avvocatura in merito da parte di un sindacato (non so se è lo stesso citato dal M° Bonaguri), ma non serve neanche uno studio per rendersene conto...il Conservatorio è un'istituzione di Alta Foramzione Artistica e Musicale, che rilascia titoli equiparati a quelli universitari ed ai cui professori (con ogni probabilità) verrà riconosciuto il livello di professore universitario se passa anche alla camera la famosa legge che tra le altre cose chiude le porte in faccia in maniera definitiva ai privatisti per quanto riguarda il vecchio ordinamento.

 

Sono illegali: perchè nessuna Facoltà di Giurisprudenza si sognerebbe mai di istituire un corso di "Educazione Civica" di base con lo stesso programma tenuto nelle scuole secondarie di II grado per poi rilasciare una certificazione di idoneità...ma stiamo scherzando? Se i Conservatori sono vuoti non è certo colpa degli allievi e il modo giusto per riempirli non è quello di istituire corsi di base che incontrano un'offerta più ampia...allora facciamoci anche il corso di chitarra Heavy Metal...il conservatorio si riempirebbe in 1 istante!

E' illegale che un docente che insegna strumento per i corsi di I e II livello in un Conservatorio insegni anche "Le prime lezioni di chitarra" di Sagreras ad un ragazzino di 10 anni; è illegale che il Conservatorio rilasci queste certificazioni, senza alcun valore, ma con l'omertoso "via libera" quando si affronteranno gli esami di accesso al triennio; è illegale che il Conservatorio decida quali sono i programmi da seguire (come ho detto all'inizio in alcuni casi è stato fatto molto bene, ma ciò non vuol dire che sia lecito) e mandi propri professori nelle accademi convenzionate a presenziare agli esami; è illegale che un'istituzione di Alta Formazione si occupi, in qualunque modo, della stessa formazione ai livelli inferiori, per i quali sono predisposti altri enti sempre pubblici ai quali, illegalmente, fa concorrenza, che sono: Scuole Medie ad Indirizzo Musicale e Licei Musicali. Sono pochi? Vero, ma allora, invece di consentire questa assurdità, ci si muovesse per attuare l'apertura di altri licei: avete voluto la riforma? e ora pedalate...la riforma avrà i suoi tempi per andare a regime, ma questi non vanno di certo colmati nell'illegalità, ingannando i cittadini spingendoli nei Conservatori e togliendo lavoro, oltre che alle altre istituzioni pubbliche preposte, anche a quelle private, molte delle quali, contrariamente a quanto Lei dice, caro M° Bonaguri, sostenendo che mandano allievi a 18 anni puntualmente impreparati, hanno da sempre prodotto ottimi musicisti, e per la mia regione posso fare oltre una ventina di nomi.

 

Ma come spesso accade, se gli stessi professori di Conservatorio si rendono disponibili a questo sopruso e a questa assurdità e a quella che per loro dovrebbe essere una "declassazione", non vedo come possano le istituzioni prendere seri provvedimenti in merito...Per quel che riguarda me e i miei allievi, se la strada sono i preaccademici con la certificazione da privatista ben venga, cercheremo di trarne i massimi frutti...resta il fatto che sono illegali e secondo me vanno debellati dall'interno

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Ospite Nicola Mazzon

Da quello che ho capito io...le certificazioni non sono riconosciute negli altri conservatori, cioè quando si comincia in uno bisogna finire. Sbaglio?

"dalle mie parti" si dice così.

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Caro M° Silva, se rilegge il mio post vedrà che non ho scritto che gli allievi arrivano "puntualmente impreparati "; intendevo dire, usando la parola "magari", che questa è una eventualità, e l'ho scritto perché per la mia esperienza questo succede.

 

La riforma, in un primo tempo auspicata anche da me in quanto sembrava l'unica alternativa alla secondarizzazione di tutti i conservatori (occorre ricordare che questo era il progetto), è stata poi applicata talmente male che oltre tutto, come tutti notano, ha istituito un tetto (bucato, perché dopo 13 anni il biennio è ancora "sperimentale") lasciando una lacuna nella fase precedente degli studi musicali.

 

Possiamo "adoperarci" come dice Lei perché si facciano i Licei (cioè, possiamo auspicarlo, non è che i conservatori possano decidere nulla in merito), anche se sta succedendo che i Licei non solo sono pochissimi ma, a differenza delle medie ad indirizzo (che sono in genere una eccellenza), a quanto sento dire sono diventati una specie di "refugium peccatorum" per studenti che non fanno scuole superiori "serie".

Non ho il quadro globale su tutto il territorio, ripeto quanto ho sentito dire.

 

Una mia exallieva, ad esempio, aveva la possibilità di lasciare il ruolo di docente di chitarra alle medie per quello al Liceo; l'avevo consigliata di farlo, ma quando lei mi ha raccontato in che razza di scuola sarebbe andata a finire le ho dato ragione nella sua scelta di tenersi il ruolo alle medie.

 

Comunque allo stato attuale se i conservatori si irrigidissero nel prendere solo bienni e trienni reputo che sarebbe un guaio per la preparazione dei ragazzi, non un miglioramento. Rispetto alla Sua accusa, spero che non ci saranno "omertosi via libera" ai trienni, e che se ci fossero andrebbero denunciati.

 

Dal punto di vista legale la questione della legittimità dei corsi preaccademici, mi pare quindi, a differenza di quanto appare a Lei, tutt'altro che chiara: visto appunto che i Licei non ci sono ancora - a Bologna non c'è...

 

Come ripeto, al conservatorio di Bologna hanno esaminato tutta la normativa e deciso che fare i preaccademici in conservatorio era possibile...se ci saranno cause legali vedremo chi le vince, non so che dirLe di più...

 

Ma dal punto di vista dell'interesse concreto degli studenti - che mi sembra la cosa più importante - credo sia molto meglio che i conservatori accolgano anche gli studenti del preaccademico, e che questi possano fare gli esami del preaccademico anche da privatisti.

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Caro M° Bonaguri

mi dispiace sentirla parlare così...

 

Il Conservatorio NON è la Caritas, che deve scendere in campo in aiuto degli studenti e dequalificarsi per questo...

 

Le Università a numero chiuso hanno il coraggio e il dovere ogni anno di tagliare fuori migliaia di studenti, magari anche bravi, a scapito di altri ancora migliori...non è che dopo il test di accesso per "accogliere" anche gli studenti meno preparati ed evitare che mettano la loro preparazione nelle mani di sprovveduti si istituiscono corsi su "Medicina di base" o "Psicologia spiccciola"...

Il Conservatorio, in quanto istituzione di Alta Formazione Artistica e Musicale, dovrebbe semplicemente valutare il livello d'accesso ai corsi di I e II livello...se fuori non c'è un'offerta formativa adeguata a preparare dei 18enni al superamento degli esami di ammissione tale da produrre per qualche anno uno scarsissimo livello di ammessi, le faccio vedere che il mercato, automaticamente, migliorerebbe l'offerta di quella zona, a prescindere dalla presenza o meno di eventuali Licei Musicali. La gente non è stupida: se studio col M° Tizio per 4/5 anni e poi non ottengo risultati positivi in un Conservatorio serio e degno di questo nome, sarò abbastanza intelligente da non andare più a regalare i soldi al M° Tizio...se poi lo faccio sono problemi miei! Non deve per questo scendere in campo il Conservatorio e salvarmi la pelle...

 

Io penso che i docenti di Conservatorio, soprattutto quelli seri ed assennati come lei, dovrebbero assolutamente e categoricamente rifiutare la sola idea di essere coinvolti nel discorso Preaccademico; non per presunzione o autocelebrazione, ma semplicemente per coerenza. La formazione di base richiede dei metodi e delle competenze completamente differenti dalla Alta Formazione, non prendiamoci in giro...

I corsi preaccademici, oltre che un'illegalità, generano anche una altissima probabiltià di conflitto di interesse oltre che concorrenza sleale ad altri enti pubblici. Lei mi dice che a Bologna non ci sono i Licei Musicali...ma ci sono eccelenti Scuole di Musica Comunali e Private in città, in provincia ed in tutta la regione.

 

Io mi sono diplomato da privatista, quindi non ho nulla in contrario agli esami per i privatisti...ma che senso ha bloccare il vecchio ordinamento per i privatisti (e le assicuro che ce ne sono di bravissimi che avevano conseguito fino al V e addirittura VIII anno e sono rimasti fuori) e poi consentirgli gli esami per le certificazioni di livello A B e C?? Ma non è un controsenso enorme? Se la riforma va attuata, se ne prenda atto nel bene e nel male...è finita un'era, quella dei privatisti, e ne inizia un'altra...ma così è assurdo!

 

Ripeto ancora una volta che molto probabilmente, se tutti i docenti hanno questo tipo di approccio (e purtroppo ho parlato già con un altro paio di loro che la pensano così), ci sarà poco da fare...e quindi di conseguenza toccherà adeguarci anche a noi; per quel che mi riguarda, se questi corsi ci saranno, cercherò di trarne i maggiori vantaggi e le maggiori opportunità di guadagno, sia per me che per i miei allievi, perchè non ritengo giusto rimanere fermi a guardare che si paventi una riforma di secondarizzazione e qualificazione delle istituzioni, e le stesse poi tolgano una fetta di mercato importantissima al privato e al comunale che lavora bene ed in coscienza...Magari scrivo un libro su come superare i "gratificantissimi" esami di certificazione...

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Ospite Nicola Mazzon

Non è vero, almeno qui a PD, porto un esempio, nel corso di lettere è stato istituito un corso di grammatica di base...perchè la maggioranza degli iscritti diciamo che...ne aveva molto bisogno.

Conosco anche delle persone che non sono passate all'ammissione di scienze della formazione e sono entrate comunque frequentando un altro corso e trasferendosi l'anno successivo...

E la lista continua.

In linea teorica è vero quel che dice, Eugenio.

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...un libro che io leggerò...

 

Lei apre molti fronti, spero di riuscire a dire la mia ordinatamente:

 

Io distinguerei quello che si auspica (e qui ciascuno ha diritto alle sue idee) da quello che si può fare (in pratica, è chiaro che un docente di conservatorio può fare ben poco su questioni legislative).

 

Personalmente sarei per permettere ai privatisti di finire il "vecchio ordinamento", così come viene permesso agli interni.

Così come, personalmente, sarei per una modifica radicale della riforma. Ma questo credo che al Ministero non interessi molto...

 

Quando intendo dire che i conservatori, e men che meno i singoli docenti, non possono fare molto, a questo livello, intendo dire solo quello che sto dicendo: non decidiamo noi.

Per esempio, durante il decennio di sperimentazione nessuno al Ministero ha neanche voluto sapere l'opinione di noi che "sperimentavamo" sul campo e vedevamo benisimo le criticità della riforma.

 

Il paragone con le università, così come lo espone Lei nel precedente messaggio, a me pare fuorviante perché, mentre lo Stato Italiano ha un suo percorso di studi dalle elementari alla università, la legge di riforma dei conservatori non ha finora reso possibile un analogo percorso in ambito musicale. Sarebbe quindi, comunque, necessario che lo Stato certificasse la congruità di chi fornisce questa formazione preaccademica, e probabilmente dovrebbe farlo attraverso...i conservatori...quindi siamo da capo, mi pare.

 

Non è che, aprendo anche ai preaccademici, i conservatori "calino le braghe" sul livello. Se un allievo si presenta a sostenere l'ammissione al triennio, se non è idoneo non è idoneo e non entra, punto.

Così, se si presenta un ragazzino a chiedere l'idoneità al preaccademico, anche qui deve dimostrare di averla, come è sempre successo.

 

Quanto alla capacità di dare la formazione di base...finora i conservatori l'hanno sempre fatta quindi non è che da un anno all'altro i docenti ne siano diventati improvvisamente incapaci (il nuovo ordinamento, ricordo, è a regime solo dall'anno scorso, e siamo ancora pieni di allievi anche del vecchio corso inferiore...).

 

Che i corsi preaccademici siano illegali, poi, ripeto, lo dice l'unams e chi la pensa come l'unams. L'Avvocatura di Stato ha dato solo - come deve fare - un parere. La questione è come ho ricordato apertissima e controversa, e non vedo perché su questo punto io dovrei pensarla come Lei, mi scusi.

Altri infatti, tra cui il presidente e legale garante del conservatorio di Bologna avvocato Trifoni, e la stessa Amministrazione centrale (non dimentichiamolo) la vedono diversamente. Io sono tra quelli.

 

Qualche docente unams rifiuta di prendere allievi del preaccademico, nonostante il suo conservatorio li accetti (come succede a Pesaro) e non è stato licenziato per questo.

 

Se è lecito avere opinioni diverse dall'unams, al quale ho scritto le stesse cose che scrivo qui, io in questo caso mantengo la mia opinione sulla liceità, e ancor più sulla opportunità, di questi corsi.

 

Spero di aver risposto a tutto; mi spiace non essere d'accordo con Lei e con l'unams che in passato ha sempre dato prova di realismo, più di altri sindacati, secondo me. Ma su questo punto la vedo diversamente.

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Alcuni miei allievi da quest'anno hanno iniziato a dare esami di certificazione pre-accademica. L'accesso ai privatisti è consentito e il programma è identico a quello degli allievi iscritti al conservatorio.

 

Questa è l'unica risposta che intendevo.

Io capisco che ognuno di noi ha cose sue personali,ma vi prego di esporle nei vostri post che riguardano l'argomento che voi avete da discutere.Eugenio S. e Piero B. Il mio "non ci capisco più nulla" non riguardava ,ne il corso Pre-Accademico, che per legge del 22 maggio scorso,è consentito ai privatisti di preparare gli esami-esterni,ne tantomeno se è valido o no ,il corso a formare pre-accademica per i chitarristi. Io so che esiste questo corso e i conservatori lo attuano.

Il mio dubbio,ed è questo il post che ho tracciato,è in parte risolto da Cristiano,che mi dice che i privatisti devono sostenere gli stessi esami degli interni di chitarra.E fino a qui è tutto ok. Infatti in quasi tutti i siti dei conservatori ci sono i programmi da sostenere del pre-accademico di chitarra del livello A,B,eC.La mia domanda si completa in questo: e la altre materie? Si devono sostenere gli esami?Visto che si devono svolgere all'interno sia l'ex solfeggio(unico programma l'ho trovato a firenze), la musica d'insieme, la musica corale,Informatica musicale,secondo strumento,Armonia analisi,storia della musica?Queste materie che sono interne e che frequentano gli interni, per i privatisti ci sara un esame o no? E' semplice la mia domanda o no?

Cristiano, Eugenio, Piero o chiunque altro sappia qualcosa me lo faccia sapere, non per me per carità , ma per i miei alunni che impazienti di espreimere la loro voglia di suonare mi tormentano in tutte le lezioni su questo argomento.Grazie a tutti

Raffaele i.

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