Avevo 17 anni, strimpellavo la chitarra (suonavo le canzoni dell'epoca trovando ad orecchio gli accordi sui giri armonici) e ascoltavo musica pop-rock. Un amico, di molti anni più grande di me, mi fece accostare alla musica classica proponendomi alcune musiche che passavano nelle pubblicità, quelle che all'ascolto rimangono nella mente e che mai diremmo essere tratte da sinfonie, overture, sonate ecc. Capii che quella era la MUSICA e che non averla ascoltata e amata fino ad allora era solo frutto di ignoranza e pregiudizio (che fa ritenere la classica una musica troppo pesante).
Capii da ciò che la chitarra non poteva racchiudersi nella conoscenza di pochi accordi e di qualche giro armonico. L'ascolto di qualche disco frusciante di chitarra classica mi diede la spinta finale. Iniziai a prendere lezioni di solfeggio e chitarra.
Per motivi di studio abbandonai dopo due anni e per impegni professionali non ho più proseguito. La passione è sempre rimasta. Da qualche mese ho ripreso. Dedico la maggior parte del mio tempo libero (che è poco) a suonare la chitarra, e mi diverto. Il livello è per lo più sempre quello di un principiante. Ma che soddisfazione quando uno studio o un brano riesco finalmente a padroneggiarli.