Minimamente e specificamente nel caso d'uso di una vernice spessa sintetica (in commecio s'usa in prevalenza la poliuretanica bicomponente).
D'altra parte considera che normalmente si verte in un certo margine tolleranza, posto che l'accordatura della tavola si pratica ad orecchio (magari con un accordatore a titolo di riferimento), tamburellandola con le nocchie come, per altro verso, sempre a spanne se ne misura la flessibilità. E ad ogni caso la si immagina verniciata.
Infatti, più in generale, avendo una tavola incatenata in mano, ed immaginandone la risposta sullo strumento è l'esperienza che fa dire quali accorgimenti adoperare per migliorare il futuro suono. Si flette, si tamburella, si liscia e la si immagina finita, già verniciata (a gommalacca, nitro o poliuretanica).
Le fasce hanno due funzioni: sostenere saldamente la tavola (senza che disperda o comunichi energia ai suoi bordi), determinarne l'arco di bombatura e sancire definitivamente la massa d'aria (e la sua pressione) che verrà contenuta nella cassa.
Di recente s'usa adoperare un "doppio set" o comunque irrigidirle più che in passato.
Un saluto.