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  1. Hai perfettamente ragione, ma è già molto
  2. Non sono d'accordo. In questi ultimi tempi ci giungono informazioni attraverso filmati di registrazioni di musica contemporanea ( Boulez, Rhim, Henze, Penderecki, Schnittke e altri ) nei quali il compositore detta delle regole precise su come eseguire la propria partitura. E' proprio la musica contemporanea che non lascia molto spazio all'interpretazione e necessita come mai prima delle dritte di colui che l'ha creata il quale non si limita più a scrivere "cosine nere e bianche" su un foglio di carta, ma si diverte anche a contornarle di ulteriori "ornamenti": vedi le partiture di Crumb per esempio. Beato te se riesci a suonare la musica contemporanea interpretandola senza un minimo di confronto con chi l'ha scritta.
  3. Non è con qualche recensione e per di più su riviste del settore che si risolve il problema della cultura musicale, ma è certamente un passo avanti e le sono grato per averlo fatto. Comunque non creda che le sue siano tutte parole vane e il non essere gratificato da un pur semplice apprezzamento non significa che non abbiano raggiunto lo scopo. L'evoluzione, semmai ci sarà, sarà lenta e coinvolgerà più di una generazione. Però io insisto sull'ambito entro il quale fare informazione. L'ambiente specializzato è già in un certo qual modo un luogo in cui il dibattimento e l'ascolto avvengono ad armi pari, tra persone che hanno una bagaglio nozionistico di livello superiore e non coinvolge elementi che di nozioni sono privi e che a quell'ambito vedono preclusa ogni possibilità di accesso. Lungi da me l'idea di fare un paragone politico, ma quando nei paesi dell'est si insegnava l'arte fin dalla scuola elementare abbiamo assistito ad un proliferare di talenti sotto ogni profilo culturale, che sono stati alla guida di importanti scuole. Ora che l'est europeo è inserito in quel processo di globalizzazione che coinvolge tutto il mondo assistiamo alla più penosa involuzione artistica mai conosciuta. Ripeto, questa è una considerazione puramente pratica, che evade dal considerare tutte le storture che i regimi dell'est hanno portato all'interno del mondo artistico e ne abbiamo un esempio con Shostakovic, ma che vuole portare a riflettere sul risultato che ha ottenuto l'insegnamento in quei paesi in quel periodo.
  4. Gli autori della domenica trovano terreno fertile dove l'ignoranza la fa da padrona. L'ascoltatore dev'essere preso per mano e accompagnato attraverso un percorso educativo che deve partire direttamente dalle istituzioni fin dalla piccola età. E' molto difficile in età adulta e con una cultura sommaria, carente delle più elementari nozioni storico/artistiche, impegnarsi in un qualsiasi affinamento culturale. Il risultato non può essere che il rifiuto di tutto ciò che comporta un impegno intellettuale, aprendosi a facili conquiste da parte degli autori di cui sopra. Questo relativamente alle basi su cui costruire la cultura individuale. In una fase successiva dev'essere il compositore in prima persona il promotore e divulgatore del suo pensiero musicale, descrivendolo anche all'interno delle confezioni dei propri lavori discografici con i quali l'ascoltatore viene a contatto. Non si può aspettare il Restagno della situazione per conoscere la filosofia della musica contemporanea o il pensiero di Ligeti. Tempo addietro ho cercato disperatamente qualcosa che mi permettesse di fare un'analisi sulla musica di Henze e di Rhim; inutilmente. Sarebbe stato interessante se gli autori stessi avessero reso palesi le loro teorie sul proprio modo di comporre; invece di affidarci a qualcuno che il loro linguaggio lo interpreta e conseguentemente ci informa in modo indiretto e secondo il proprio modo di vedere. Pochi hanno avuto questa umiltà, forse Boulez, ma molti altri dovrebbero seguirne l'esempio. m.
  5. Sì, God bless us, ma c'è anche un proverbio che dice "aiutati che Dio ti aiuta". Io credo che l'arte visiva oggi abbia qualche punto a favore nei confronti della musica e in principal modo perchè è commerciabile o meglio può essere un investimento. Anche colui che non intende il significato di un quadro può comprarlo e metterselo alla parete di casa; molti compratori seguono un particolare filone artistico come farebbe un investitore in borsa. Per fortuna, lo stesso non si può fare con una composizione musicale e l'apprezzamento con il conseguente acquisto, deve arrivare da chi veramente la comprende, altrimenti è la noia più totale. Penso che alla base di tutto debba esserci la cultura, soltanto con l'istruzione e l'educazione all'ascolto si può far in modo che anche un buon brano di musica contemporanea possa essere apprezzato e, soprattutto, distinto da qualcosa che ci viene proposto come artistico, ma che è ben lontano dall'esserlo. In questo senso uno sforzo maggiore devono farlo i compositori, i quali molto spesso si limitano a presentare un lavoro senza dare spiegazioni particolari, relegando il tutto alla capacità di comprensione del fruitore. Mi è capitato di assistere a concerti di musica contemporanea preceduti da una breve premessa dell'autore che avvisava il pubblico che alla base del brano non vi era alcun significato e non si voleva comunicare nessun messaggio e nessun sentimento, ma solo suoni. Questo spiazza l'ascoltatore, al quale è sempre stato detto che la musica è arte e che l'arte è condizionata dalle leggi del sentimento e con queste affermazioni si chiede dove sia la verità. Purtroppo spesso accade che il musicista non è un buon didatta e non riesce a comunicare con il pubblico se non con la sua musica, ma in questo modo rischia di perdere qualcuno per strada.
  6. Grazie Matteo. Però la versione che intendo io in alcuni punti è stata arrangiata a due voci e la linea del canto si discosta dall'originale di Bach. Forse, come dici, è la versione di Ponce. Ciao. m.
  7. Segovia ha inciso più volte il Preludio della Suite n. 1 per Violoncello BWV1007, arrangiandolo e armonizzandolo. Relativamente a questa versione io non sono mai riuscito a trovare la casa musicale che lo ha pubblicato, se lo è stato. Qualcuno di voi ha idea di chi possa averlo fatto? Grazie. m.
  8. Segovia ha inciso più volte il Preludio della Suite n. 1 per Violoncello BWV1007, arrangiandolo e armonizzandolo. Relativamente a questa versione io non sono mai riuscito a trovare la casa musicale che lo ha pubblicato, se lo è stato. Qualcuno di voi ha idea di chi possa averlo fatto? Grazie. m.
  9. Ciao a tutti i partecipanti al forum. Vivo a La Spezia, sono un chitarrista e mi piacciono i forum. Spero di avere possibilità di scambiare idee con voi tutti. m.
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