Sì, God bless us, ma c'è anche un proverbio che dice "aiutati che Dio ti aiuta".
Io credo che l'arte visiva oggi abbia qualche punto a favore nei confronti della musica e in principal modo perchè è commerciabile o meglio può essere un investimento.
Anche colui che non intende il significato di un quadro può comprarlo e metterselo alla parete di casa; molti compratori seguono un particolare filone artistico come farebbe un investitore in borsa.
Per fortuna, lo stesso non si può fare con una composizione musicale e l'apprezzamento con il conseguente acquisto, deve arrivare da chi veramente la comprende, altrimenti è la noia più totale.
Penso che alla base di tutto debba esserci la cultura, soltanto con l'istruzione e l'educazione all'ascolto si può far in modo che anche un buon brano di musica contemporanea possa essere apprezzato e, soprattutto, distinto da qualcosa che ci viene proposto come artistico, ma che è ben lontano dall'esserlo.
In questo senso uno sforzo maggiore devono farlo i compositori, i quali molto spesso si limitano a presentare un lavoro senza dare spiegazioni particolari, relegando il tutto alla capacità di comprensione del fruitore.
Mi è capitato di assistere a concerti di musica contemporanea preceduti da una breve premessa dell'autore che avvisava il pubblico che alla base del brano non vi era alcun significato e non si voleva comunicare nessun messaggio e nessun sentimento, ma solo suoni.
Questo spiazza l'ascoltatore, al quale è sempre stato detto che la musica è arte e che l'arte è condizionata dalle leggi del sentimento e con queste affermazioni si chiede dove sia la verità.
Purtroppo spesso accade che il musicista non è un buon didatta e non riesce a comunicare con il pubblico se non con la sua musica, ma in questo modo rischia di perdere qualcuno per strada.