Dimenticavo Philip Dick, che era talmente ossessionato dalla musica di John Dowland che usò per un certo periodo lo pseudonimo di Jack Dowland. Nei suoi romanzi e nei suoi racconti ci sono spesso riferimenti al liutista irlandese e alla sua musica. Uno dei più espliciti è il titolo del romanzo "Flow My Tears, The Policeman Said", dove - in un'America del futuro - la cantante pop Linda Fox canta le canzoni di Dowland (Flow my tears è il titolo di una delle più famose songs di Dowland, poi diventata la prima delle Lachrimae, sette pavane per consort di viole e liuto). Se Dick fosse ancora vivo, chissà cosa direbbe del disco di Sting...
Un riferimento a questa pavana si trova anche in uno dei capitoli dell'Isola del giorno prima di Umberto Eco, che si intitola proprio Pavane lacrime (o qualcosa del genere).