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Vasaloppet

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  1. Poveri violinisti mancini, sono tutti affetti da tremende turbe psichiche e non lo sanno!
  2. Questo argomento suscita tante discussioni solo quando si parla di chitarra e non sono certo i destrimani a fomentarle che fondamentalmente se ne infischiano. Negli altri strumenti (pianoforte, violino e a ben guardare anche nei fiati) tale argomento non esiste: l'impostazione è quella e non si discute. Per me i mancini che all'inizio non hanno avuto la pazienza di impostarsi nella posizione canonica ad un certo punto, quando ormai è troppo tardi, si accorgono di aver fatto una scelta sbagliata, che pagano quotidianamente, e cercano delle giustificazioni che non hanno. E' inutile cercare quale sia la mano preminente: nella chitarra, come in tutti gli strumenti così complessi e completi le mani sono assolutamente indipendenti. E allo stesso modo il cervello è abituato a leggere musica polifonica e ad inviare i comandi alle due manbi in forma indipendente. Se non ci credete, quando siete arrivati a un buon livello nella chitarra, provate a sedervi davanti ad un pianoforte: vi stupirete di quello che riuscirete a fare già dopo pochi minuti
  3. Premettendo che, sono convinto, non sia poi questo grosso sacrificio impostarsi nel suonare la chitarra nel modo classico, non è una questione di imposizione, ma di scelta. A suonare da mancini ci sono solo svantaggi: occorre trovare una chitarra nata mancina, (a invertirne una destra la chitarra non sarà mai intonata), non si potranno provare la stragrande maggioranza delle chitarre e la scelta del proprio strumento, per ovvi motivi, è molto più ristretta. Non solo, se uno arrivasse a livelli di eccellenza, potrà possedere ma non suonare chitarre storiche come vediamo fare a tantissimi maestri.
  4. Dipende dalle necessità: Valery Brummel, forse il più grande saltatore in alto mai esistito, batteva di sinistro come la stragrande maggioranza dei saltatori; ebbe un incidente di moto e la sua gamba sinistra rimase fracassata. I medici si apprestavano già ad amputargliela quando arrivò trafelata un'infermiera e li informò su chi fosse la persona che si preparavano ad operare. Decisero allora di tentare di salvargli la gamba. Gliela salvarono, ma chiaramente non era più utilizzabile come gamba "di battuta". Dopo circa un anno Valery Brummel era di nuovo in gara, battendo con la destra, sulle stesse misure che otteneva prima dell'incidente. E per chi non ha mai fatto salto in alto dirò che non è solo questione di invertire la gamba di battuta, ma tutto il coordinamento del salto nella parte preparatoria e in quella aerea deve essere invertio o sarebbe meglio dire "reinventato".
  5. L'Alhambra fa chitarre per mancini. Per rispondere anche agli altri interventi normalmente non è sufficiente invertire capotasto e ossicino del ponticello; la lunghezza della prima corda è inferiore alla lunghezza della sesta, quindi una chitarra invertita è stonata; le raggere a volte sono simmetriche, ma tante volte no; i margini della tastiera rispetto alla prima e sesta normalmente non sono identici così come l'altezza delle corde al capotasto etc. etc.. E poi chi ha detto che sulla chitarra la mano destra fa un lavoro più qualificato della sinistra? Perchè le legature e gli abbellimenti sono facili da eseguirsi? Concordo con chi ha detto che il problema si presenta solo nella chitarra perchè tanti iniziano a studiare senza la guida di un maestro. Comunque sia chi vuole suonare da"mancino" è libero di farlo, sappia comunque che da questa sua decisione gli deriveranno solo svantaggi.
  6. Come ho detto altrove un ottimo prodotto per rinforzare le unghie (almeno su me funziona, lo uso da anni e non ha controindicazioni, portafoglio a parte) è il Bioscalin Giuliani (capelli o unghie è lo stesso). Ho provato anche a farmi ricostruire un'unghia (12 €), funziona bene nel complesso, ma anche qui o trovato anche i "contro" (12€ a parte): la ricostruzione dura 3-4 settimane, poi si sfalda; l'unghia che è stata ricoperta rimane tenerissima e secca quindi soggetta a spaccarsi di nuovo. Se fossi più giovane, come ha detto qualcuno, approfitterei per gli incontri che si possono fare dall'estetista, anche perchè i maschietti in quegli ambienti non sono molto usuali e destano interesse! Approfittate o giovani, approfittate.
  7. No, no! Non capisco; i pattinatori e i ballerini hanno coreografi che sovraintendono i loro spettacoli, gli attori: registi, coreografi e sceneggiatori; gli uomini politici hanno consiglieri che dicono come atteggiarsi, che ne curano la postura e tutte quelle particolarità che rendono la figura accattivante (quello che dicono lasciamolo stare) etc. etc. etc.. Insomma tutti quelli che danno "spettacolo" curano i minimi dettagli. Secondo voi invece chi dà un concerto, uno spettacolo cioè, deve limitarsi al solo messaggio musicale? Tutto quello che fa da contorno non fa parte dello spettacolo? Eppure abbiamo visto che un concerto dato da un grande violinista nel luogo appropriato riscuote una "standing ovation" (cavolo, ma non si poteva trovare un'espressione meno stupida da usare nel nostro idioma?) nella stazione di un metrò pochi centesimi in beneficenza.
  8. Quando uno suona per sè stesso o per pochi amici faccia pure tutte le smorfie di cui sente la necessità, o che gli "scappano" inconsapevolmente. Quando invece si suona per il pubblico, specie concertisti famosi, ebbene penso che se si facessero aiutare da un coreografo o un regista o che altro, non farebbero male. Tutto sommato stanno effettuando uno spettacolo, e anche l'atteggiamento e l'espressione del viso ne fanno parte. Ho assistito ultimamente ad un concerto di un grande, si può dire anche grandissimo, del panorama chitarristico italiano, suonava in duo con una fanciulla, non dico i nomi , (non è il caso, i dice il peccato non il peccatore) ebbene in alcuni passaggi lei si protendeva con un'aria rapita verso e il Maestro e sembrava dicesse: se me la chiedi te la dò qui. Era assolutamente ridicola. Quello che suonavano era molto bello, ma proprio in quell'occasione mi è venuto da riflettere su certi atteggiamentio dei concertisti. Ne ho sentiti alcuni che buffavano come mantici, e altre soavità simili. Non penso si rendano conto che danno uno spettacolo diametralmente opposto a quello che vorrebbero fornire con la musica.
  9. Vasaloppet

    Mecaniche

    Dimenticavo, prima di ordinare le meccaniche controlla la distanza tra i cilindretti, possono essere con passo 35 o 40 mm. Altrimenti corri il rschio di ordinare qualche cosa che poi non puoi utilizzare.
  10. Vasaloppet

    Mecaniche

    www.luckymusic.com
  11. Vasaloppet

    Consiglio su Ramirez

    A Bronte c'è il liutaio Guagliardo delle cui chitarre il mio maetro, il compianto Rocco Peruggini, era innamorato, tanto che una gran parte dei suoi allievi ne avevano acquistata una. Per quel che so propone ottimi strumenti su varie fasce di prezzo.
  12. In un altro forum avevo trovato questo: www.lufthansa.com/online/portal/lh/it/info_and_services/baggage?l=it&nodeid=1769513 Guardate sul paragrafo relativo al bagaglio a mano verso la Gran Bretagna. Bisognerebbe avere pazienza e cercare in tutti i siti. Non penso che la Lufthansa faccia delle condizioni di miglior favore. Sempre nello stesso forum, colui che aveva posto la domanda alla fine fu tanto gentile da comunicare che non aveva avuto problemi. Personalmente tempo fa assistetti a una scenetta che aveva un po' del comico: c'era un tedesco (si capiva dall'accento, ma parlava inglese, altrimenti io non avrei capito nulla) che parlava con la hostess e diceva che c'era una convenzione internazionale che permetteva ai musicisti di portare il proprio strumento in cabina. Il tizio era una montagna, sarà stato alto 2 metri e non pesava meno di 100 chili! Indovinate quale era lo strumento che poi gli permisero di portare in cabina? ...Ebbene si era un contrabbasso!_________________
  13. Domanda da un miliardo di €! Tante opere, incensate dai critici, sono cadute nel dimenticatoio, tanti artisti sono passati a miglior vita senza aver visto le proprie opere apprezzate, per entrare, subito dopo, tra i geni del settore. Quello che fa di un'opera un capolavoro immortale penso che sia la sua....immortalità! La capacità di trasmettere, al di là del tempo e delle generazioni, delle sensazioni uniche e delle emozioni profonde allo spettatore, chiunque esso sia. Se vai a vedere la Gioconda rimani a guardarla attonito per ore, se giri dietro la Venere di Milo non riesci a credere che sia una statua e ti sembra che debba muoversi da un momento all'altro. Quando recuperarono i Bronzi di Riace, dopo secoli di oblio in fondo al mare, non ci fu bisogno di critici perchè la gente, anche la più comune capisse che si trattava di qualche cosa di speciale. E Guernica, malgrado Picasso non sia il mio artista preferito, ha una potenza espressiva difficilmente contestabile. E termino qui perchè si potrebbe andare avanti per secoli.
  14. Prego, non ce n'è bisogno. Invece scusa per la mia risposta ritardata, ma non avevo capito come si facesse a verificare tutti i prorpi interventi e mi ero scordato di questo mio.
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