Il repertorio originale per quartetto è insospettabilmente ricco di brani originali di valore. Eccone tre, molto diversi fra loro, di grande qualità:
Guido Santórsola, "Cuatro Piezas Latino-Americanas", ed. Bèrben
Leo Brouwer, "Toccata", ed. Doberman
Heinrich Albert, "Gitarren-Quartett N°2 c-moll", ed. Zimmermann
I brani di Santórsola e Albert necessitano accordature differenziate per la prima, seconda e quarta chitarra. Con tale accorgimento, l'estensione dell'ensemble può essere ampliata fino a raggiungere sostanzialmente quella del quartetto d'archi, rendendo possibile una scrittura strumentale di enorme potenzialità. Nel campo delle trascrizioni, ciò porta alla possibilità di eseguire senza alcuna modifica riduttiva le partiture originali di buona parte del repertorio originale per quartetto d'archi! A titolo d'esempio:
Se pochi compoistori, in passato, hanno colto quest'opportunità per arricchire il repertorio chitarristico, è perché gli esecutori avrebbero dovuto utilizzare strumenti differenziati (chitarre terzine o requintos, quintbassgitarren etc.) che si allontanano non poco (in peggio) dallo standard qualitativo delle chitarre classiche.
Oggi è finalmente diventato possibile utilizzare accordature differenziate su normali chitarre dal diapason standard di 65 cm, grazie ai notevoli progressi della tecnologia delle corde. Ne parlerà Mimmo Peruffo a Pontedera domenica prossima, 26 novembre, nell'ambito della mostra di liuteria.