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Obiettivi di The Storyteller
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Iscrizione al diploma accademico di primo livello
The Storyteller ha risposto a il corvo nella discussione Leggi e musica
Ti ricordo che questo è un forum e non un tribunale: la differenza è che quì si esprimono idee, le si argomenta ecc. In un tribunale invece si fanno processi con prove (quote? ) e tutto quello che ne deriva. Un forum è popolato da persone, un tribunale da avvocati. Considerando anche il fatto che se servisse sarei assolutamente pronto e felice di dare il mio contributo per far luce su certe situazioni. Purtroppo l'operato del personale dei conservatori è praticamente incontrollabile e quindi ogni tentativo, non organizzato per tempo e con risorse non indifferenti, risulterebbe vano. Ma tutto ciò è già noto anche se non ammesso, come tutte le situazioni grottesche che avvengono nel chiuso delle "istituzioni". Il fatto che possa ancora scriverne significa solo puoi "farla sporca" fino ad un certo punto, ma sono sicuro che non ti farai scrupoli non appena ti si presenterà l'occasione. Un piccolo consiglio: si è cresce veramente quando si trova la forza di conservare gli insegnamenti migliori del proprio maestro e di scartare gli altri. L'assimilazione totale dell'indole e degli insegnamenti altrui è e deve essere un fatto momentaneo ed il suo perpetrarsi è segno di immaturità. Alcuni chiamano questo momento di crescita "uccidi il budda". -
Iscrizione al diploma accademico di primo livello
The Storyteller ha risposto a il corvo nella discussione Leggi e musica
Trasparente come il bieco autoritarismo espresso con l'alienazione dei fondamentali diritti di parola e di pensiero. Bel sistema, complimenti! Bella trasparenza quando chi, in vena di esprimere le proprie frustrazioni attraverso espressioni di potere che servono solo a compensare la mancanza di argomentazioni e di reale potere, decide di interpretare liberamente cosa sia un flame e cosa no; soprattutto quando sui piatti della bilancia ci sono un collega ed un illustre sconosciuto. Facendo 2+2 mi chiedo: se su un forum questa gente si comporta così, chissà in una situazione scolastica reale e con dalla propria il potere formale e psicologico delegato ad un docente... Sono proprio tempi bui. Ed il popolo rimane a guardare (finchè gli gira bene...), come da copione -
Iscrizione al diploma accademico di primo livello
The Storyteller ha risposto a il corvo nella discussione Leggi e musica
Ma si raccontiamoci un pò di favole, nascondiamo la polvere sotto il tappeto... @Poqueddu fai quello che credi e, per favore, smettila di annoiarmi con le tue ridicole minacce. Mi sembri più un avvocato che un musicista. E non sei l'unico. Non mi sento di darti tutti i torti. Il problema è che a pagare sono quelli che, magari pur potendo fare altrimenti, si presentano "nudi" avendo una malriposta fiducia nel buonsenso di chi ha il delicato compito di "giudicare". -
Iscrizione al diploma accademico di primo livello
The Storyteller ha risposto a il corvo nella discussione Leggi e musica
Spiacente di contraddirti, ma ho ultimamente conosciuto un ragazzo che aveva appena finito il quinto anno e si e' candidato all'ingresso del corso accademico di primo livello evidentemente per risparmiare quei due anni che per lui fanno una differenza, ma anche per il suo docente. Quindi consiglierei al corvo di tentare, meglio (molto meglio) se con una buona raccomandazione, non per motivi di livello o altro, ma solo perche' e' cosi' che funzionano i conservatori. Te lo posso dire con certezza purtroppo. -
new entry
The Storyteller ha risposto a MarcoBZ nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Ci sono anche delle chitarre spagnole carine a 250/300 €. Se vai in un negozio fornito e non legato alla grande distribuzione, cioè dove ci sia qualcuno che ti segua nell'acquisto, puoi provare qualche chitarra e scegliere quella che per te ha il suono più bello. E dico bello, non forte. Cipas. -
Conservatori di Roma e Napoli occupati
The Storyteller ha risposto a Marco Del Greco nella discussione Leggi e musica
Questo governo? Non facciamo confusione. Università e conservatorio non sono nemmeno lontanamente paragonabili per tanti motivi: preparazione media dei docenti, varietà e profondità degli studi ed impegno richiesto sono solo alcuni di questi. I programmi sono ridondanti anche perchè, se si volesse istituire dei corsi realmente complementari allo studio della musica nei suoi diversi aspetti - musicologici storici o tecnici che siano - non ci sarebbero insegnanti in grado di farlo, vedi ad esempio il corso di inglese, di acustica (intendendo la vera fisica acustica), di didattica (materia per cui ci vorrebbero delle solide basi di psicologia con relativo background chimico/fisiologico). L'elenco potrebbe ovviamente continuare. Non per niente c'è gente che riesce a rimandare una scelta adulta riuscendo a frequentare conservatorio ed università contemporaneamente anche se con qualche ovvia difficoltà. Indicativo. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Ma anche no eh. Peccato che non rispecchiate lontanamente la media degli insegnanti. Davvero, le cose sarebbero sicuramente diverse. La denuncia è necessaria, il dibattito è fondamentale, l'indignazione verso la denuncia è inutile e sospetta. Chi ha letto davvero avrà notato che non ho mai generalizzato, se non per deliberata provocazione, proprio perchè conosco io stesso persone di alto valore nell'istituzione conservatorio e non, e proprio a queste rivolgo il mio appello. Certo non è questa generazione che godrà degli eventuali benefici, ma desidero che la sensazione di "urgenza" non venga persa o ignorata. Non ho mai detto che i docenti di conservatorio debbano essere pagati meno, figurarsi, ma i conservatori e le accademie sono istituzioni rimaste troppo invischiate in dinamiche politiche e tocca prenderne coscienza. I conservatori incassano rette mandando gli allievi a fare corsi in scuole convenzionate; incassano tasse di iscrizione facendo esami di ammissione anche se non ci sono posti disponibili. Rimasi impressionato, per dirne soltanto una ed anche abbastanza banale, quando mi fu offerto un abbonamento alla stagione concertistica in cambio di un voto. Più tante altre cose più o meno gravi. Insomma, cose immediatamente fattibili ce ne sono, ma sono ancora troppo pochi quelli che le fanno (o che comunque ci provano). In più c'è questa mentalità del quieto vivere, motivata probabilmente anche dalla possibilità di ritorsioni nei confronti di chi si rende scomodo, che permette alle situazioni più torbide di proseguire indisturbate. A mio parere prima ancora di verificare i docenti, si dovrebbero verificare i direttori. Certo che c'è anche del buono, non ho dubbi, ma parlare solo di quello non aiuta le cose a cambiare; ed un cambiamento è necessario. -
tecnica Utilizzo del mignolo della mano destra.
The Storyteller ha risposto a Mauro nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
I flamenchisti insegnano! Comunque ho praticato per un periodo le scale con diteggiatura a c. Risultato? Funzionavano molto meglio le diteggiature m a. Da provare. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Certamente, ma in un contesto un pizzico più ampio. Bene, segnamo un punto di accordo finalmente. Avrò anche delle idee discutibili, ma non mi pare di aver banalizzato poi tanto, almeno sulle cose importanti. Se poi lei non ha la volontà di cogliere... Davvero? Ma sbaglio o dei moderatori stanno scrivendo in questo post? Lei stesso è un admin. La mia intelligenza deve essere insultata ancora per molto? Ognuno usa i mezzi in proprio possesso, compresa la provocazione, a patto che il fine sia utile. Mi pare che lo sia. Per il momento, dato che mio malgrado non ho il potere di cambiare il mondo, mi accontento di aver alimentato una discussione importante. Queste cose ci sono, esistono, e lei dovrebbe esserne ben al corrente, o altrimenti sarebbe non solo responsabile, ma anche colpevole di una grave disattenzione verso il mondo professionale che le appartiene (o a cui appartiene). Discorsi a effetto? *sospiro* Ingiuriare? Secondo me si offende solo chi si prende troppo sul serio o chi trova nelle mie parole un fastidioso pungolo per la propria coscienza. Credo abbia perso qualche passaggio di quello che ho scritto, e soprattutto il motivo. La invito a rileggere. Intanto, dato che, come lei stesso riconosce non ci sono strumenti per agire direttamente su chi "lavora poco e male, compie abusi ecc ecc", lo faccio presente in un forum pubblico di settore, auspicando che certi temi vengano all'attenzione un pizzico distratta, forse un pò pigra (si, preferisco pensare alla distrazione ed alla pigrizia invece che all'omertà) di chi cerca comunque di fare un buon lavoro, ma lascia che la propria categoria paghi le malefatte dei singoli individui. Perchè lei mi insegna che funziona così: a causa del singolo idiota che non resiste alla tentazione di rubare la marmellata, perdiamo tutti quanti la libertà. Sono assolutamente d'accordo. Perfetto! Si ma non piangiamo miseria eh, che davvero non ce n'è alcun motivo nell'attuale contesto socio/politico/economico ecc. Anzi sarebbe davvero ridicolo! E chi ha eletto queste persone? Pensa di appartenere all'unica categoria dinamica ed in continuo arricchimento professionale? Guardi che non è così! Lei ha la minima idea di cosa sono costretti a fare i tantissimi diplomati che non sono riusciti ad entrare in questo sistema castale (lasciatemelo dire!) che è il conservatorio? Gente che si è diplomata a 18 anni in pianoforte (per esempio) vittime reali di gente che se n'è fregata altamente dei propri allievi figli di un Dio minore, ma che ci ha lucrato sopra da fare schifo? Mi perdoni la rabbia in queste ultime domande, ma ho giornalmente esempi davvero vergognosi d'avanti agli occhi. Davvero non è verso di lei nè altri che stanno contribuendo sinceramente alla costruzione del topic. Cerco solo di restituire un feedback che, per vari motivi, non vi si presenta normalmente, nella speranza, mi auguro non vana, che tutti possiamo diventare più consapevoli della situazione ed essere in grado di vederla più chiaramente e migliorarla a cominciare dai gesti quotidiani, non dai soldi; almeno non solo e/o non principalmente da quelli. Per i nostri figli. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Ma certo, che imbecille sono! In reltà non vedo altro che docenti che seguono queste linee guida. Come mai mi sarà venuta questa assurda idea!? Ma davvero in nell'eventualità citata si commette un reato? Casco letteralmente dalle nuvole! E scommetto che ci sono tutti gli strumenti, soprattutto la volontà, per scoprire e punire una remotissima eventuale eccezione! Rimango in attesa della prossima santificazione. Chi ha proposto una cosa del genere? Il problema della categoria, come questo thread dimostra ampiamente, è che non c'è la minima volontà di fare sana e costruttiva autocritica, sempre con le dovute eccezioni s'intende, nè tantomeno di mettersi minimamente in discussione sotto qualsiasi punto di vista. Certamente. Io conosco ingegneri incapaci di fare un progetto e fatine che non sanno fare magie. Il tema della demotivazione che un docente può sperimentare a causa di un sistema che non funziona lo terrei per un altro topic. Faccio solo presente che questo sistema è quello che con le nostre mani abbiamo costruito e di cui siamo responsabili in prima persona. Non vogliamo certo correre questo rischio, per carità! Sarebbe una novità assoluta! ps Per favore, non se la prenda più del necessario per un pizzico di ironia. Tengo ben presente che nessuno di noi ha la verità in tasca, ma quello che ho letto fino ad ora mi sembra assolutamente parziale. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Di chi è la responsabilità di questa "emergenza educativa"? Perchè Pavarotti, per fare un esempio eclatante, preferì continuare a lavorare (anche) in Italia portando però i suoi guadagni in paradisi fiscali? Cosa c'è di tanto missconosciuto nella funzione di un insegnante di conservatorio che non lo sia per la gran parte delle categorie di lavoratori italiani? Troppo semplice sintetizzare alcune idee da me espresse in brevi frasi composte appositamente perchè risultino palesi ingiustizie sociali e/o qualunquismi da quattro soldi. Il problema è ben più profondo ed articolato. Addirittura sminuire il tema del sommerso! Ma dico, vogliamo fare quattro conti? Quanto costa mediamente una lezione privata con un docente di conservatorio, unica categoria a cui rivolgersi in caso un genitore voglia far accedere un figlio a detta struttura? (O forse vogliamo negare anche questo?) Lo stato non se ne preoccupa lasciando, giustamente o meno, questo privilegio intatto. Vuole confutare questa tesi? Ma la prego, non aspetto altro. La funzione di docente è certamente misconosciuta, ma il problema non riguarda solo, nè principalmente, i docenti di conservatorio. Preciso che conosco la situazione dei ricercatori nelle università, ma non la si può nemmeno lontanamente paragonare con i docenti di musica. Questo succede esclusivamente nell'ambito dei conservatori. Qualcosa vorrà pur dire. Egregio Lucio, troppo spesso ho verificato che chi fa il concertista, non dico che sia il suo caso, è troppo egoico e pieno di se per poter insegnare efficacemente. L'insegnamento è una vera vocazione, non un ripiego per chi non riesce a vivere di concerti come avrebbe voluto. Troppe volte ho visto insegnanti di conservatorio sfogare impuniti le prorpie frustrazioni su allievi troppo giovani per riuscire a difendersi. Le faccio anche presente che ci sono studenti validissimi che lavorano 5/6 giorni alla settimana per mantenersi agli studi, e ci riescono egregiamente. Loro cosa dovrebbero dire? Da un altro lato conosco gente che, avendo la "sicurezza" di un posto come docente in conservatorio, ha potuto, non solo continuare a fare concerti in tutto il mondo, ma anche prendersi una laurea in qualche altra disciplina letteraria o scientifica (onore al merito sia chiaro!). E' la diffusa inconsapevolezza su certi temi ad essere triste, non chi si fa domande sulla ragionevolezza di certe lamentele e /o richieste. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Sarebbe auspicabile detta verifica, ma temo porterebbe a conseguenze disastrose, ad una sorta di "conservatoriopoli" dato ciò che ho visto accadere in alcuni conservatori. Che l'Italia sia in una situazione economica particolarmente difficile è chiaro a tutti, ma che a lamentarsi siano categorie che ancora si salvano dal degrado generale mi crea un certo disagio. I 20.000$ medi sono ben lungi dalla situazione reale di moltissimi lavoratori che, per raggiungere quel netto, lavorano 40h (fasulle perchè in caso di aziende private, contratti a progetto e quant' altro sono molte di più). L'invito è a mettere il naso fuori dall' Idillio dei conservatori e rendersi conto che c'è gente che per 1000€ al mese ci lascia la vita o, nella migliore delle ipotesi, rinuncia ad una qualità minima della vita stessa. Non parlo solo della classe operaia, ma certamente anche di quella dato che senza di essa non esisterebbe null'altro, tantomeno le accademie. I governi per il momento nicchiano giustamente dato che ci sono ben altre priorità in questo momento, non ultima riparare al disastro di cui è stata capace la Moratti. Volete che l'arte abbia un ruolo meno marginale? Benissimo, non potrei essere più d'accordo: spargiamola. Comportarsi come bambini capricciosi che si lamentano perchè non possono avere il gameboy di ultima generazione, dimenticando che il proprio vicino rischia lo sfratto ogni giorno, non ci porterà a nulla e non ci fa certo onore. Vi ricordo anche, dato che l'argomento è stato saltato a piè pari, che il sommerso è parecchio, ed è una questione morale che prima o poi toccherà affrontare. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Bene, spero si senta rassicurato adesso. Grazie per aver confermato la mia opinione, con un eclatante aiuto da parte di un suo collega, che i conservatori siano tutt'altro che il centro della vera cultura musicale ed umana, motivando ulteriormente la mia contrarietà allo stanziamento di ulteriore denaro per gli stessi. Sogni d'oro -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
E di grazia, sapere il mio nome cosa cambierebbe? Si tratta forse di una minaccia (mal)velata? Che noia, e che miseria di idee e di intenti. Pretende di dar lezioni di rispetto dopo ciò che ha scritto? "Ma mi faccia il piacere!" cit. ps Vediamo di concludere questo inutile OT. Che il thread torni (eventualmente) al tema originario: un Km di autostrada. -
Conservatori: una testimonianza politica
The Storyteller ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Gentile Piero Bonaguri, mi dispiace che abbia preso sul personale alcune legittime osservazioni che personali non erano. Le faccio solo osservare che non ho propriamente suggerito di attingere i soldi dalla sua busta paga, ma da un sistema che risulta essere fallace e dispersivo. Le faccio anche notare che lei si è sentito insultato mio malgrado, ma che non sono io quello che che si sta nascondendo dietro le solite banali offese all' individuo. Mi rendo conto che la voglia di fare autocritica e/o un esame di coscienza non c'è, quindi rinuncio a portare avanti questa discussione che sarebbe vanificata dai "sanguigni" interventi di alcuni che evidentemente si sono sentiti toccati sul vivo. Evidentemente, per quanto mi renda conto di essermi espresso forse troppo francamente per le delicate orecchie di alcuni interlocutori, devo aver toccato qualche nervo scoperto. Lo stesso timore dell'anonimato, che poi anonimato non è dato che conoscere il mio nome non cambierebbe alcunchè , è l'indice di una preoccupante mentalità; così come il rifiutarsi di argomentare le proprie idee in nome del disprezzo, rigorosamente non argomentato, verso quelle degli altri, è un chiaro indice, come è stato esattamente detto pocanzi, di puerilità. Gentile Piero, nonostante il disaccordo che ci unisce su questo argomento, conservo della stima per lei in particolare perchè ho avuto l'impressione di leggere spesso nei suoi post una buonafede che in questo ambiente mi pare parecchio rara. Dolente di averla offesa, non era mia intenzione. Agli altri faccio presente due sole cose: 1 - Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere. (Voltaire) 2 - Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Le diverse opinioni degli altri possono essere interpretate come ostacolo o come risorsa. All' intelligenza individuale la scelta.