nei giornali di Natale tra i vari ospiti a casa, c'era anche un ragazzo che suona la chit. elettrica e avendo visto le chitarre mi ha chiesto se poteva provarle. Poi mi ha chiesto di fargli un accompagnamento "blues" così lui avrebbe improvvisato qualcosa. E la cosa mi ha trovata completamente disarmata. Non sapevo che fare. Poi ho suonicchiato (molto male) il più classico dei giri blues (Mi, La7, SI7) e lui ha picchiettato le sue "acrobazie" pentatoniche. Devo dire che ho trovato tutto questo abbastanza noioso. Certo lui fa il suo figurone tra gli amici improvvisando e accompagnando canzoni rock, blues o quant'altro ma tutto questo, mi sembra, rispetto al suonare o studiare la "chitarra classica" una cosa del tutto differente. è proprio un differente approccio alla musica, credo. Forse sì, ho quell'atteggiamento snobistico descritto nell'articolo; forse da un musicista, specie se chitarrista, ci si aspetta anche che sappia accompagnare una semplice canzone o improvvisare una qualche melodia, ma io credo che siano due cose del tutto differente. E non credo che perché abbia competenze maggiori dello strimpellatore occasionale, il chitarrista classico debba impegnarsi anche nell'apprendere qualche rudimento di accompagnamento. Almeno per me, questo non mi sembra necessario semplicemente perché è noioso. Ho provato diverse volte a imparare qualche intro o riff di canzoni rock, per esempio, e devo dire che, rispetto a degli studi anche non troppo difficili, sono decisamente elementari (anche se orecchiabili e spendibili sul "mercato") e che per l'appunto dopo un po', se non si è troppo appassionati a questo genere musicale, annoiano anche nell'apprenderli.
Sono curiosa di leggere, però, altre osservazioni (e magari ricredermi).