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Luca P

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  1. Luca P

    Caduta di stile

    Per quanto mi riguarda, sulla copertina di un cd può esserci qualsiasi soggetto (considerato che scelgo un disco per la musica che contiene, di certo non per il suo aspetto esteriore).
  2. L'esegesi del proto quam quam... Siam seri per favore. Ma seri sul serio.
  3. Faccia come più l'aggrada. Direi che il suo contributo è stato già largamente esaustivo.
  4. Precisamente, caro Marco. Evidentemente al Maestro è sfuggito il particolare che il mio intento fosse tutto tranne che far ridere e che non fosse propriamente una supercazzola così incomprensibile. Potevo fermarmi tranquillamente là. Doveroso tuttavia far notare che quando si arriva, dopo voli pindarici e vaneggiamenti vari in cui si giunge ad asserire che l'analisi è sopravvalutata e dona "poco" in termini artistici ("poco" quanto? mi verrebbe da chiederle), a definire il concetto di "spirito" (ovvero il cardine del suo mirabolante discorso) ne dà una definizione di una vaghezza davvero toccante. Raggiungendo poi l'apice asserendo che il pensiero non ha forma (secondo me uno dei concetti filosofici più nefasti che l'Umanità potesse concepire, opinione giustificabile a richiesta). Ad ogni modo è vero: perché inserire il proprio pensiero in inutili forzature? Un noto compositore (di cui mi sfugge il nome, evidentemente perché era un povero incompetente) diceva che traeva la massima sfida quando si poneva il maggior numero di paletti possibili. Tanto è vero che partoriva solo pezzuncoli. Che idiozia... e poi quei quaquaraqua tipo Surian & co. che si mettono a sostenere che abbia rivoluzionato il 900 musicale... che addiritura gli abbia dato il via... Poveretti, vero? buoni solo a scrivere libri noiosi. Uno si legge Fabio Volo che è meglio, dico. Non le pare che con i suoi discorsi si possa praticamente giustificare qualsiasi produzione che abbia un intento artistico (ma che di artistico potrebbe non avere un bel nulla)? Vorrei anche farle una domanda non retorica, ora: Lei pensa che la sua creazione sia classificabile come opera d'arte? se sì, perché? Chiedo anche questo: l'ascoltatore dovrebbe vedere il suo lavoro come "coerente"? Perché? Semplicemente perché è un rondò piuttosto che un'altra qualsiasi forma o c'è dell'altro? Zanichelli 2008 - COERENTE - [vc. dotta, lat. cohaerente(m), part. pres. di cohaerere ‘essere unito, aver connessione’, comp. di cum ‘con’ e haerere ‘essere attaccato’; 1584] agg. (assol.; + con) 1 Detto di sedimento o di roccia cementata e compatta. 2 Che è saldamente connesso in ogni sua parte: materiale composito ma coerente. 3 (fig.) Che è privo di contraddizioni, di squilibri: discorso, idea, individuo coerente; una scelta coerente con le proprie idee | Essere coerente con sé stesso, di chi agisce in modo conforme alle proprie idee. 4 (fis.) Detto di fenomeni periodici che hanno uguale frequenza, che mantengono nel tempo la loro differenza di fase.
  5. Maestro Potalivo, il suo lavoro è mirabile e vorrei risponderle non con un linguaggio convenzionale bensì semplicemente attingento al mio Spirito, libero da ogni vincolo, sicuro che Lei comprenderà. Devo dirle come fossi rimasto bitumato da Giuliani e che Antani (e Ikea prima di tutti) avesse voluto incalzarla a destra ma con un tale vigore da lasciarmi sboccato. Concordo (ma anche forse anzichenò) che il concetto di forma sia del tutto aprioristico e vada smaltito nell'indifferenziato ma solo nei giorni dispari ogni sabato di martedì notte. D'altro canto (perché la lirica è importante) se frullo una nespola non uscità certo un fico d'india e se frullo Giuliani è una buona idea per uno splatter ma quei film non li guardo che poi ho gl'incubi. Certo, qui si ignora e rifiuta di concepire. L'umiltà, forse. Ma se il suo messaggio musical-spirituale fosse così lampante, così trascendente, qual bisogno di un post chilometrico per spiegarlo? Non dovrebbe praticamente spiegarsi da solo, senza bisogno di parole, senza bisogno (guarda un po') di quel linguaggio che si avvale della razionalità e della condivisibilità per trasmettere contenuti tra esseri umani?
  6. Direi: sostutuiamo "coerente" con "onesto" e allora ci siamo...
  7. Nic sei solo chiacchere e distintivo... chiacchere e distintivo.
  8. Maestro, ma quale minaccia e minaccia?!? Se uno vuole dire che certe musiche sono un ammasso di vomitevole spazzatura, può dirlo tranquillamente e chi può denunciarlo??? ora non si può neanche più avere un'opinione personale??? ma stiamo veramente scherzando? Siamo veramente all'assurdo.
  9. Guarda che Fabbri non ha niente da dimostrare, nemmeno a José! LOL
  10. Si meraviglierà, ma questo non mi stupisce affatto. Solo, ora non sono sarcastico.
  11. Carissima, mi pare proprio che l'unica che tenti di "dimostrare il contrario" di qualcosa, sia proprio Lei. Ne è la prova che questa "roba" (altro termine non mi viene) è perennemente in off-topic. Anche Moccia è un letterato contemporaneo. Propongo una collaborazione. Qui concordo pienamente: tutto quello che aveva da dimostrare l'ha ampiamente dimostrato e confermato. Ad ogni modo, se non ha nulla da dimostrare, come si spiega la Sua assilante presenza qui, dove tenta periodicamente di dimostrare le "virtù" del Sig. Fabbri? (ottenendo peraltro ogni volta il medesimo risultato)
  12. Carissima, mi pare proprio che l'unica che tenti di "dimostrare il contrario" di qualcosa, sia proprio Lei. Ne è la prova che questa "roba" (altro termine non mi viene) è perennemente in off-topic. Anche Moccia è un letterato contemporaneo. Propongo una collaborazione. Qui concordo pienamente: tutto quello che aveva da dimostrare l'ha ampiamente dimostrato e confermato.
  13. Maestro Signorile, personalmente condivido il concetto secondo cui "ci debba essere spazio per tutti"... ci manca solo una nuova dittatura! Quindi, nella fattispecie della musica, spazio per la musica di alto livello così come musica da intrattenimento. Il problema (grosso) penso stia nel fatto che la maggior parte del pubblico non ha gli strumenti per discernere la differenza tra questi due "poli estremi musicali". Propinandogli solo musica "concettualmente semplice" se ne beano, si sentono già arrivati, non avvertono il bisogno di andare oltre e questo, beninteso, non per stupidità ma semplicemente perché non conoscono alternative. Penso che solo la Conoscienza possa aprire nuove prospettive e il compito di un Interprete Onesto è quella di offrirla. Determinata musica (e, in generale, un determinato sapere) non può essere escluso per pura ignoranza. È una tendenza che si verifica sotto i nostri occhi e non dobbiamo permetterlo. Io non vedo un motivo razionale per giustificare tale tendenza. Poi c'è chi, come lei e altri, giustifica il tutto dicendo che "è un modo per attirare i profani verso il mondo della chitarra". Può essere condivisibile, ma secondo me non è così che funziona e penso anche che il punto stia proprio lì: le persone non vanno avvicinate al "mondo della chitarra", bensì al "mondo della musica" (di cui la chitarra fa parte). Per fare ciò esistono innumerevoli pagine di musica (per chitarra) scritte con estrema arte e al tempo stesso facilmente fruibili dal pubblico inesperto (ma che offrono tuttavia ulteriori sfumature esplorabili da interpreti esperti così come da ascoltatori esperti). Senza contare che ritengo sia offensivo nei confronti del pubblico ipotizzare che la musica da intrattenimento sia una via per avvicinarli all'arte musicale. Non so... opinione del tutto personale... ma mi sembrerebbe come d'approfittare della loro buonafede. Buonafede che invece potrebbe essere sfruttata per portarli molto più in alto. Poi bisogna anche vedere come una determinata musica (di qualsiasi tipo) viene loro presentata e proposta, ma questo è un altro paio di maniche.
  14. Direi che si può riassumere tutto in "consapevolezza".
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