Correva l'anno 2001, esame di compimento inferiore al conservatorio di L'Aquila, mi presento da privatista (e lì non li trattavano affatto bene). Sono le ore 19 passate, sono il penultimo candidato della giornata e la commissione non ne può più. Non lo faccio apposta, ma ometto i ritornelli allo studio di Aguado e anche a quello sui legati. Accortomi della svista, dico ai commissari che l'ho fatto appositamente per accorciare la durata dell'esame credendo di fare loro un piacere, e mi scuso per non averlo chiesto prima. La risposta di un commissario: "Guarda non ti preoccupare, sei un amico, io a quest'ora non gliela faccio più. Grazie caro, grazie di cuore."
Al di là di questo, i ritornelli si fanno eccome.