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Filippo Giovacchini

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Obiettivi di Filippo Giovacchini

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Reputazione Forum

  1. Ok Butter, ho letto ora la precisazione mi era sfuggita, comunque spero di aver chiarito l'ironia.
  2. Io non ho minacciato calci nel sedere a nessuno, Butterfly, se rileggi bene. Spero di aver chiuso la parentesi sui calci.
  3. Non potevo aspettarmi altro trattamento da parte di alcune persone della community, mi pare che la vivano come una tribù, pronti ad accogliere con arco e frecce chi mette in ridicolo il loro totem. Il fatto che io sia allievo del M°Catemario (e moderatore del suo forum), non mi offusca la capacità di discernimento. Nelle sue lezioni mi sono ritrovato a capire molti dettagli circa la lettura del testo. Gli stessi che mette a disposizione (ed anche lui ci vive con la musica) dei partecipanti a questo forum. Quella che lui chiama "descrizione degli oggetti" si chiama anche analisi interpretativa. Nei suoi interventi io non ravviso speculazioni onanistiche nè contraddizioni che mi è invece parso di cogliere nei messaggi di dralig. Oltre al M°Catemario, mi sarebbe piaciuto ascoltare qualcosa di più concreto di un "io le cose le so, ma normalmente mi faccio pagare per dirle" anche da Gilardino e dagli altri professionisti di questo forum. Sarebbe stato bello avere altri pareri. Non uno sfoggio di sapienza dialettica su argmoenti interessantissimi, ma concretamente poco utilizzabili da un allievo come me, ma professionisti umani che parlano con cognizione confrontandosi su un testo. Avrei voluto ascoltare i vari maestri spiegare come interpretare le ottave staccate e che tipo di suono ricercare facendo riferimento ad altri passi dello stesso brano o magari a brani della produzione di Castelnuovo Tedesco (magari anche quella per altri strumenti). Avrei voluto sapere qualcosa in più su cosa, concretamente, posso fare per migliorare le mie esecuzioni. Magari arricchirle di informazioni circa le indicazioni originali, mi sarebbe piaciuto, insomma, un ambiente disteso in cui ognuno contribuisca con quello che sa con gli altri, non contro gli altri. Accetto di buon grado che dralig, per sua espressa volontà, non elargisca gratuitamente il suo sapere. Per chi non si accontenta delle briciole vorrei segnalarvi alcuni link di professionisti disponibili, attendibili e convincenti,che mettono il loro sapere gratuitamente al servizio di tutti. Analisi musicale: http://digilander.libero.it/initlabor/welcome.html Armonia e contrappunto: http://membres.lycos.fr/mbaron/index.htm e, scusate, ultimo ma non ultimo http://www.catemario.com P.S. Ai miei vicini riserverò un bel calcio nel sedere come mi è stato insegnato dal mio maestro on-line di gentilezza e cordialità.
  4. Io non ho detto che lei non deve scrivere sul forum, Gilardino. Come al solito qui si sta facendo il giochetto di mettere parole in bocca alle persone; io ho detto che se in un topic si parla di analisi musicale e qualcuno che ci vive su ciò non vuol riportare le sue conoscenze, perché intervenire? Vi sembra illogico? Se è così ogni topic può diventare un pastruglio di nulla, bello da leggere, ma rimane nulla. Mi ritiro comunque dalla discussione, ciò che pensavo l'ho detto e adesso faranno finta che non lo abbia mai scritto per dare credito a due parole sconnesse e decontestualizzate. Giusto Oliali, la solita storia.
  5. Giustamente. Allora perchè è entrato nella conversazione? Se non voleva scrivere niente perché lo potrebbe o lo sta pubblicando o perché la pagano per questo, bastava tenersi fuori da ciò. Dal momento che si scrive in un topic di un forum pubblico, che in questo caso parla di analisi musicale, si parla di analisi musicale. Non si può scrivere tutto e niente per accontentare tutti gli interlocutori e per poter pubblicare quello che si sa, semplicemente non si interviene.
  6. Basterebbe essere decisi e precisi e non cercare di dare il "contentino" a tutti. Scrivere tutto e niente riesce anche a me, ma non lo faccio quando ho qualcosa da dire. Comunque anche a me piacerebbe ritornare on topic, dicendo che l'analisi musicale è possibile anche in un forum. Se è possibile in un libro perché non dovrebbe esserlo qui? Se si ha bisogno di illustrare c'è il tasto "img" è semplice. E possibilmente usando come riferimenti testi di teoria musicale comuni a tutti perché se il nostro riferimento è noi stessi, beh, ci capiamo solo da soli.
  7. Diodovich lei non si permetta più di scrivere certe cose. Dopo che mi ha scritto che mi avrebbe preso a calci nel sedere, che sono una fotocopia, che non ho personalità; adesso mi scrive che se mi avesse trovato per strada... E poi da a me dell'arrogante? Ma si è riletto nei suoi post di quanto saccente ed arrogante è lei? Io non sono stato mai arrogante, qualche volta faccio ammenda sono sembrato saccentello ma so quello che dico. Comunque sia non è il caso di questo topic, ho espresso un dato di fatto: Gilardino non ha detto niente e quello che ha detto era estremamente contraddittorio. Invece di mostrarmi il suo disequilibrio, Diodovich, perché non mi fa capire dove ho sbagliato a dire ciò? E' tutto scritto, sarà facile per lei mostrarmi il contrario, riportandolo, con contenuti! C o n t e n u t i! Altrimenti mi viene da pensare che pure lei non ci abbia capito niente e che questo era solo un pretesto per sfogarsi su di un povero 21enne che mette alle strette un vincitore di concorsi che portano anche il nome di Giuliani.
  8. Io sono molto dispiaciuto di come è andato a finire questo topic, dove potevamo vedere professionisti e non disquisire su analisi musicale, prendendo a pretesto il Capriccio Diabolico di Castelnuovo-Tedesco. Invece niente. M°Gilardino, sarà sicuramente colpa mia, ma io non la riesco assolutamente a seguire. In quello che scrive non c'è niente (se non qualche frase) di analisi musicale, solo un sacco di altra roba rivestita di eloquenza, come già successe, a suo tempo, in un topic sul 5° Studio (rev.Segovia) di Sor. Oltretutto quel poco che c'è è veramente contraddittorio: una volta è per i segni, una volta no, una volta con compromesso.. però non è mai esplicito, siamo quasi nell'italica maniera de "un colpo al cerchio ed uno alla botte" oppure manca di vocabolario musicale comune a tutti. Ma preferisco pensare di essere io a non capire. Con ciò, spero che qualcuno ravvivi il post con vera analisi musicale, per non andare a finire come i tanti altri di cui sopra.
  9. Nell'arte figurativa, dalle antiche civiltà in poi, sono sempre state messe regole rigidissime. C'era un disciplinare che decideva colori, forme, i vari segni particolari delle persone, proporzioni, etc etc. Addirittura nelle immagini sacre c'era la forma e il colore dell'aureola e i suoi ricami a seconda che il santo fosse vivo o morto (nel quadro) e da quanto fosse stato santificato. Eppure all'interno di tutto ciò non abbiamo degli artisti seriali, ma veri grandi di chiara fama, che si distinguono benissimo gli uni dagli altri, dal loro modo di dipingere o scolpire. L'azzurro o il rosa di Giotto (di una tonalità antica) non sono uguali a quelli del Beato Angelico (quasi fluorescenti), eppure restano azzurro e rosa. Tutto ciò si può ricondurre alla musica, dove il disciplinare è ciò che il compositore ci lascia scritto sul testo per meglio comprenderlo e lo stile che ci troviamo ad affrontare, pur rispettandolo alla lettera, non impedisce a nessuno di diventare un grande artista... anzi. Il modo di pensare che hanno i chitarristi, sul fatto che rispettare i segni significa diventare artisti seriali è veramente inappropriato, anche perché è un pensiero veramente da chitarristi, nessun altro musicista direbbe una cosa del genere, anzi, farebbe. E anche qui come sopra abbiamo Ricci, Rizzi, Rostropovich, Dantone, Haselbock, Bartoli, Shiff e chi più ne ha... Sono seriali? e soprattutto, non sono artisti? Questo topic alla fine, se il M°Catemario lo avesse scritto su un forum di altri strumentisti, avrebbe ricevuto riposte come: "e allora? Lo sappiamo"
  10. Siamo pericolosamente off topic, però apro una parentesi. Butterfly ma che stai dicendo? Erano meglio gli italiani che invece non facevano niente? Senza gli inglesi i Tedeschi avrebbero fatto fuori le torri di San Giminiano e Pontevecchio. E chi li ha murati il David e i Prigioni di Michelangelo per proteggerli dalle bombe? Ma al di là di ciò, davvero convinti che gli italiani siccome sono nati in Italia sono più acculturati degli altri? Sono solo molto fortunati, tutto qua. Ma se la cultura non la coltivi sreve a poco esserne circondati (un po' come il talento). E gli Italiani beh... lo sappiamo. Abbiamo una cultura che non ci meritiamo.
  11. In un concerto alla Scala, con Muti e la Filarmonica; Yo-Yo Ma come bis (dopo le Varizioni Roccocò di Tchaikowsky, un Concerto di Boccherini e quelli di Saint Saens), improvvisò un Ragtime con tutta la sezione dei violoncelli e dei contrabbassi. Fu molto divertente e voi gli avreste dato dell'antimusicale? Soprattuto, poi, dopo un concerto così? L'Italia ERA un paese culturalmente avanzato, è una terra che ospita i più grandi capolavori sulla faccia della terra, ma su di essi sono molto più culturalmente avanzati i Giapponesi che non gli Italiani. Questo già dai primi del Novecento dove la cultura a Firenze (ad esempio) era preservata dagli Inglesi (soprattutto le Lady che spendevano i loro soldi per restaurarli di persona). Non ci nascondiamo dietro questa facciata.
  12. Grazie mille della segnalazione, anche se non amo molto Wulfin Lieske, almeno dai cd Solitamente non giudico uno strumento dalle registrazioni (che siano audio o video), preferisco sempre sentirli dal vero, ma con la Leona, per adesso, non ci sono ancora riuscito. L'ho apprezzata nel disco-monografia su Arcas registrato da Grondona, che considero un ottimo lavoro e che ascolto sempre volentieri... per il resto di Torres dal vero ne ho sentite alcune, qualche anno fa, ad un festival organizzato dallo stesso Grondona. Sono chitarre magiche, soprattutto quella di Trepat, dolcissima, mi ha affascinato. Penso che se uno come Torres, non molto avvezzo a dare nomi alle chitarre (le varie Emperatriz, Suprema e Invencible sono state nominate da Cano, facendovi apporre una targhetta d'argento), nomina un sua chitarra "Leona", doveva essere proprio un gran strumento. Oltretutto questa chitarra, Torres, non la vendette mai, ma la tenne per se. La faceva però spesso suonare ad Arcas e a Tarrega che ne erano letteralmente affascinati. Arcas si fece anche costruire una chitarra con le stesse caratteristiche della Leona, nominata poi "la Cachorra" (la cucciola, della Leona). Infine è uno strumento dotato di tornavoz, non so se di legno o bronzo (dalla foto, che allego, non si capisce bene). Ascoltandola dal video, non mi colpisce molto. Molto probabilmente perché suonata da Lieske; ma forse (non so, non ci sono dati tecnici di registrazione) è stata anche registrata troppo da vicino, sconsigliato ad una chitarra con tornavoz. Tutte le informazioni le ho apprese dai libri di Grondona e Romanillos, a cui rimando per un approfondimento in merito
  13. Grazie della segnalazione, anche se si vede e sente male, fa sempre un certo effetto vedere Ida Presti
  14. Beh ci sono certi interpreti che non riescono a rendere comprensibili le partiture dei vari Berg, Bartòk, Shonberg, Webern, Wagner etc etc. Altresì ci sono appassionati che non riescono ad aprire la loro mente (forse una questione di pregiudizio?) al compositore e all'interprete. Quando questo tipo di musica è suonata bene, alla maggior parte della gente che sta ascoltando, piace. Ho un cd di Berg eseguito da Sinopoli con la Staatskapelle Dresden e uno su Webern eseguito dall'Hilliard Ensemble che sono riuscito a far piacere anche ai più "classicisti" nel senso puro del termine
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