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giorgio mirto

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  1. Beh, non ci siamo capiti allora Sorry GM
  2. Non mi pare di aver screditato proprio nessuno
  3. Premetto che laddove può esser logico ricevere "critiche" nel momento in cui si esce allo scoperto è altresì lecito e non meschino, Ermanno, "criticare" anche chi le emette in quanto, anche chi le emette, emettendole, "esce allo scoperto". Detto ciò, continuo a ribadire il concetto che più mi sta a cuore e in cui più credo: le forme di espressione umana (tra cui compare anche la musica) dovrebbero comunque generare uno spirito "positivo". Che non sto vedendo. E, per favore, risparmiatemi l'ennesimo "volemose bbene". Non è ne per buonismo ne per supina accettazione di tutto, che dico quel che ho detto. Lo spirito "positivo" è un terreno di condivisione, ascolto, accettazione delle diverse sfumature che le diverse sfumature di ciascuno di noi producono. Poi, ovviamente, in cuor suo, ciascuno sarà libero di avere un suo gusto, di seguire una strada, e di non seguirne altre. Ma, tendenzialmente, a me piace vedere che intorno a me ci sono altri esseri umani che hanno le loro modalità di espressione. Seppur molto distanti dalla mia. Mi piace parlare, condividere pensieri con questi altri esseri umani. Se fare "arte" (termine impegnativo) vuol dire farsi la guerra, allora, per me, perde senso. E, ripeto, in tutte queste discussioni vedo solo attacchi e velato disprezzo anzichè considerazioni su ciò che ciascuno porta. Sentirsi paladini del "giusto", del "bello", dell' "assoluto", secondo me, è velleitario. La guerra esiste già in giro per il mondo e mai smetterà. Che almeno tra chi si dedica a ciò che ci dedichiamo noi quel sentimento non esista! Se no sarà difficile essere "migliori" (altro termine impegnativissimo) Questa è la mia speranza. O comunque il mio credo. Giorgio
  4. Mi inserisco Perchè leggo di domande del tipo: "Per quale motivo queste composizioni di alcun valore musicale e sgrammaticate vengono poi pubblicate da importanti case editrici e registrate su cd ?" "Nell'ambito della musica classica non dovrebbero esistere filtri valutativi seri e professionali alla base di scelte editoriali e discografiche ?" "Per quale motivo logico un interprete di livello e fama internazionale dovrebbe inserire nella tracklist del proprio cd brani privi di valore musicale ?" Queste domande sottendono un punto fondamentale che è quello che maggiormente mi sta a cuore. CHI stabilisce il valore musicale o l'essenza sgrammaticata di una composizione? CHI stabilisce i filtri valutativi? CHI stabilisce che cosa deve o non deve suonare e registrare il suddetto "interprete di fama internazionale"? CHI?????? I critici? I compositori che pensano di essere migliori di qualcunaltro e quindi si sentono in dovere di far rimarcare la loro superiorità? Quelli che hanno capito cos'è veramente l'ARTE? Perchè sentendo parlare di filtri di valore e di giudizio su cosa si dovrebbe o meno fare per non essere posti alla gogna del giudizio (di chi poi? mah...) mi viene da pensare a una cosa molto brutta che si chiama CENSURA. O, in una certa forma, razzismo. Trovo triste e sterile che nel campo dell'espressione (al quale la musica appartiene) ci sia qualcuno che non la lascia libera. Ci si pone la domanda su cosa dovrebbe registrare o suonare il concertista di livello internazionale? Non fa dormire la notte? Sarebbe opportuno e meno offensivo fargli una telefonata, chiederglielo e saziare la propria sete di verità, se proprio preme così tanto. No? Accusare poi qualcuno di suonare una cosa piuttosto che un'altra per mero senso del lucro mi pare altresì offensivo. Non viene in mente a nessuno che uno suona quel che gli pare? E' un concetto troppo semplice? Troppo lineare? La musica classica? La musica "classica" è durata un pugno di decenni. Usiamo i termini appropriati. Petrassi è musica "classica"? Ohana lo è? Beh York di sicuro no, vero? E' facile atteggiarsi da "puristi" scandalizzati. Ma è più difficile esserlo davvero. Piazzolla è musicaccia? Bene, andatevi a vedere il video di Ughi che suona Oblivion. Ughi che suona Piazzolla???????? Noooooooo, davvero? Si. E lo suona veramente male
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