ci sono pezzi che vengono, purtroppo, usati per sbalordire, per impressionare, per far vedere "quanto si è bravi".
Questo è uno di quelli.
Si pensa alla velocità: più si è velici, più saremo coperti da elogi. Questo è vero se gli elogi provengono da amici, parenti, conoscenti.
I profesisonisti, i musicisti giudicheranno non certo in base alla velocità.
La velocità di esecuzione di questo studio comunque non è difficilissimo raggiungerla: l'unico punto per me critico è l'alternanza a m a che serve ad invertire l'andamento ascendente dell'arpeggio. Risolto quello, il resto viene.
Prova a sentire la registrazione di Yamashita: rapida fino all'inverosimile al punto da risultare quasi ridicola. Non mi piace per niente, eppure è velocissima! Manca però di senso: si è perso per strada il gusto della sucecssione delle armonie, le sfumature timbriche, mancano le tensioni che ci sono tra i vari collegamenti armonici.... tutto è piatto e, superato un certo limite, si percepisce chiaramente un'inutile sfoggio di tecnica alquanto fastidioso e angosciante come fastidioso e angosciante è starsene a 2 metri da un treno in corsa o in riva ad un fiume pericolosamente in piena