Vai al contenuto
Novità discografiche:

Gaetano Balzano

Membri
  • Numero contenuti

    134
  • Iscritto

  • Ultima visita

Obiettivi di Gaetano Balzano

Collaborator

Collaborator (7/14)

  • Conversation Starter
  • First Post
  • Collaborator
  • Week One Done
  • One Month Later

Badge recenti

0

Reputazione Forum

  1. Mi premuro di fare altre domande qualora se ne evidenzi la necessità prima che incontri il mio Maestro. Ringrazio Angelo e Cristiano per le informazioni preziosissime concernenti lo Studio in questione.
  2. Da una prima lettura dello Studio n.7 di Gilardino, mi sembra che esso sia incentrato principalmente più su una serie di figure geometriche, di modelli o pattern (mirati a un obiettivo particolare) piuttosto che a una costruzione melodica/armonica. Ora chiedo: è proprio così? Gilardino aveva questa intenzione, o aveva prevalentemente questa intenzione quando ha composto il brano? Faccio questa domanda perchè non ho ancora letto lo Studio in oggetto con il mio Maestro, e per questo mi si perdoni la lapalissiana "figura" da eterno studente ed eterno amatore, ma la curiosità musicale è forte, per cui, corro questo rischio
  3. Potreste cortesemente indicarmi una serie di Studi specifici sulle legature o abbellimenti che andrebbero bene per il programma degli esami di compimento del corso inferiore così come previsto? Grazie anticipatamente.
  4. Parecchie delle sue carte? Mi manca (ignoranza mia) un'altro tassello! Cioè non tutte le carte furono salvate? Quindi è sicuro che ci sono altre composizioni effettivamente perse?
  5. Cari Maestri, qualcosa non mi torna sui Quattro Pezzi di L. Berkeley. Mi spiego, e mi scuso anticipatamente se per ignoranza non riesco a quadrare un aspetto di questa storia. Nella prefazione in inglese dell'edizione Bèrben curata da A. Gilardino (ahimè, il mio inglese è ad un livello scolastico), è scritto (mi si corregga se sbaglio) che presumibilmente i Quattro Pezzi sono stati composti intorno al 1927, periodo in cui Berkeley studiava composizione con Nadia Boulanger. Ma come mai fino alla morte di questo grande compositore (avvenuta il 1989) i Pezzi in questione non sono mai stati tirati fuori? Lo stesso musicista ha poi scritto anche per Bream e Gilardino. Non poteva egli dire, nel corso di tutti quegli anni (magari proprio a Bream o Gilardino) di aver composto anche i Quattro Pezzi? Si doveva aspettare l'apertura dell'archvio segoviano? Grazie anticipatamente.
  6. Allora, premesso che la mia esigenza è (era) di avere una chitarra da studio decente ma non costosa, ne ho provate (sono appena ritornato dal negozio) 5 (in ordine di costo): 1. Ramirez 3E (cedro). Non m'è piaciuta per niente. Nè il suono, (il MIO suono su quella chitarra), e per di più l'ho trovata scomoda. 2. Yamaha CG21 (abete). Buona chitarra, ma c'è stato qualcosa che non m'ha convinto nella tastiera. 3. Raimundo 128C (cedro). Perfetta per me. Suono, comodità, maaaaaa ALT! La tastiera era pressocchè sverniciata e sul fondo presentava più di un graffietto. Probabilmente il negoziante l'avrà tenuta molto in vetrina, e tra il sole e tutto il resto si era snaturata. Un vero peccato. Avrei preso sicuramente quella. Avrei potuto anche ordinare quel modello, ma a scatola chiusa non compro assolutamente. Chi mi dice che sarebbe stata tale e quale a quella che avevo provato? 4. Yamaha CG171 (abete). Non m'ha convinto la tastiera. E poi avvertivo troppa ridondanza sulla tavola armonica .... non so ... l'ho lasciata. 5. Yamaha CG151 (abete). Ho preso questa. Quella più economica m'ha sorprendentemente lasciato di stucco. Comoda, bel compromesso sonoro (anche se avrei preferito cedro). Insomma, per quello che devo fare, per le mie esigenze è perfetta. Grazie comunque a tutti, specialmente a Lucio Matarazzo che in privato m'ha dato una dritta. Grazie soprattutto a Marcello Rivelli a cui ho fatto una "capa tanta" e che con santissima pazienza m'ha sempre risposto in maniera eccellente. Grazie al mio M° Umbreto Cafagna (ci rivedremo dinuovo presto carissimo Maestro). Anche lui è stato molto prezioso.
  7. Quali sono gli svantaggi presenti nell'acquistare una chitarra già presente in un negozio? Grazie anticipatamente.
  8. Concordo con Alfredo. La Musica vista come Salvezza e Speranza.
  9. Ciao Massimo, il liutaio in questione ha un sito internet?
  10. Sicuramente sarei l'ultima persona idonea a rispondere, dal momento che non sono diplomato al Conservatorio e di conseguenza non ho alunni a cui insegno Chitarra, però consentitemi tutti una sana e positiva provocazione: chi studia la Musica e la Chitarra, MAGARI in prospettiva di carriera, o MAGARI semplicemente perchè è follemente innamorato della Musica e dello strumento che studia, che esplori tutte le possibilità che lo strumento stesso offre! Non si dovrebbe vedere la cosa in prospettiva "Echepalle...", al contrario lo stimolo per curiosare non dovrebbe mancare mai. MAI. ... diverso è il discorso amatoriale o di chi lavora, a colui cioè che la chitarra rappresenta l'hobby per motivi di tempo ...
  11. Ho appena letto che una delle tracce della Maturità di quest'anno è la seguente: La Musica, diceva Aristotele, non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l'educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue esperienze di pratica e/o ascolto musicale. Se avessi avuta ai miei tempi una simile traccia, l'avrei sicuramente scelta! Invece m'è toccato (con mio grande piacere in verità) Leopardi ... Che ne pensate di una traccia simile?
  12. C'era un motivo particolare per cui Tárrega non trascrisse nulla di Granados? Una sorta di "patto" con Llobet (del tipo: io trascrivo Albéniz e tu Granados)? Grazie anticipatamente.
×
×
  • Aggiungi...

Informazioni importanti

Usando il Forum dichiari di essere d'accordo con i nostri Terms of Use.