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Pico

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  1. Salve, sono nuovo da queste parti... volevo salutare tutti e spero in un confronto profiquo e sereno...
  2. La ringrazio molto per la sua disponibilità. Arrivederla. Pico
  3. Molto interessante..nn ci avevo mai pensato. Ho capito cosa vuoLe dire quando dice che la velocità è un passaggio prima di tutto mentale..ma se dovessi spiegarlo a qualcuno nn sarei in grado di farlo..! Le dispiace, Maestro, anche brevemente, spiegare il concetto? Antonio Qualunque azione noi compiamo, anche la meno osservabile, è la conseguenza di un comando impartito dal cervello. Quando suoniamo, è il cervello che dà gli impulsi, e non tutti i cervelli riescono a ordinare una sequenza di impulsi con la stessa velocità. La capacità mentale che permette al virtuoso chitarrista di sgranare 800 note singole al minuto è della stessa specie di quella che permette al pilota di formula uno di portare un'auto a 300 all'ora. Non è un caso - lo sanno tutti i docenti di strumento con vasta esperienza - che gli allievi più bravi nella tecnica siano anche quelli che vincono nei giochi dove sono messi in causa i riflessi. Quindi, possiamo immaginare, che so, Saggese e Tampalini l'uno di fronte all'altro nella scena finale di un western come "La pistola sepolta", mentre, per ammazzarsi e non farsi ammazzare, fanno ricorso allo stesso tipo di bravura - mentale e tecnica - che permette loro di snocciolare le note con la chitarra. Per fortuna, hanno scelto di impiegare questa loro dote - insieme a molte altre - in un lavoro meno pericoloso e dai frutti più duraturi. dralig Concordo con quanto lei sostiene dicendo che nella capacità motoria delle mani il cervello gioca un ruolo fondamentale, ma mi sorge spontanea una domanda: Chi ha (Come nel caso di Saggese e Tampalini) una capacità reattiva molto elevata, può acquisire la stessa capacità tecnica su qualsiasi strumento? O invece, una particolare meccanica strumentale può essere più congeniale ad ogni singola tipologia di relazione "mente-corpo"?...probabilmente Saggese e Tampalini se decidessero di passare ad un altro strumento, potrebbero avere una marcia in più, ma mi chiedo se i risultati sarebbero gli stessi di quelli ottenuti sulla chitarra... Le cose poi possono ulteriormente complicarsi nel caso si passasse ad uno strumento ad arco... il fatto di servirsi di un mezzo esterno per far vibrare le corde, non potrebbe infatti far nascere una inibizione e far scattare qualche meccanismo inconscio di difesa che ne comprometterebbe la riuscita... proprio perché le caratteristiche del soggetto sarebbero specifiche per un certo tipo di movimenti? Dico questo perché nella mia esperienza con la chitarra (Ho smesso di suonare da un pò ormai) mi è capitato di incontrare delle difficoltà insormontabili per quanto riguarda la tecnica della mano destra, mentre i movimenti della sinistra li ho sempre trovati naturali... giusto per portare un esempio, sono riuscito a suonare gli studi 9 e 10 di Villa-Lobos anche ad una velocità di 152 di metronomo, ma non sono mai riuscito a suonare lo studio n.1 ad una velocità superiore a quella di 112... in momenti di particolare rendimento anche a 120, ma è stato veramente un caso eccezionale! Scusatemi per la lunghezza, e grazie per la vostra disponibilità Pico
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