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Marco Del Greco

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  1. Non ho la registrazione di Yamashita, di che anno è? Sapete consigliarmi dove acquistarla on-line (mi sono imbattuto in siti giapponesi incomprensibili...)? Sto studiando una selezione di questi capolavori che dovrò suonare tra due settimane (avendoli già suonati lo scorso anno a Parma http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=4113): credo che Castelnuovo-Tedesco riversi qui una grande sapienza drammatica ed un linguaggio che nelle altre opere per chitarra sia raro trovare. Quindi da lui non si poteva chiedere di più a riguardo. L'andare oltre, interpretativamente parlando, e cercare di trovare qualcosa che non ci può essere, potrebbe essere eccessivo (mi riferisco al ritorno alla crudezza delle tavole). Per quanto riguarda la frittura di corde, si sa, i giapponesi sono ghiotti di tempura...a parte gli scherzi saprò farmi un'idea ad ascolto effettuato. [OT] Pare che il famoso "Colosso", una delle opere simbolo dell'ultimo Goya, non sia opera sua: http://www.corriere.it/foto_del_giorno/home/09_gennaio_26/colosso_b7b3dc36-ebca-11dd-92cf-00144f02aabc.shtml
  2. Consiglio vivamente di leggere tre saggi di Piero Buscaroli, dannatamente seri ed illuminanti: La morte di Mozart Al servizio dell'Imperatore e Piero Buscaroli svela l'imbroglio del Requiem
  3. Eccovi un'intervista fatta ai ragazzi della Scuola Media ad indirizzo musicale "Tino Buazzelli" di Frascati (dove felicemente lavoro), durante la prova generale del concerto finale dello scorso anno scolastico. http://www.sound36.com/readart.asp?articolo=295 Forse andrebbe fatta vedere a certi inquilini di Viale Trastevere...
  4. Un concerto per chitarra e orchestra? Sarebbe importante sapere quale, quando e dove. Il concerto per chitarra ed orchestra da camera di Roman Vlad Ode Super "Crhysea phorminx" del 1962-1964, quindi credo nella metà degli anni Sessanta. Non sono a consoscenza dell'esistenza di una registrazione. Questa è una bellissima notizia.
  5. Io ed è uno dei miei concerti preferiti. Comunico ad Rms inoltre che l'ottima registrazione è pubblicata dalla Stradivarius e, credo, facilmente reperibile.
  6. A proposito di Severino Gazzelloni e Mario Gangi, sono riuscito a trovare un film del 1970 nel quale la colonna sonora è interamente realizzata dai due grandi Maestri (musiche ed esecuzione); Scipione detto anche l'Africano, con Marcello Mastroianni, Ruggero Mastroianni, Vittorio Gassman, Silvana Mangano. L'ho visto ieri sera: bellissimo ed esilarante, soprattutto per chi è ferrato sulla storia romana. (una battuta su tante: riferendosi a Fabio Massimo che tentava di prendere tempo su una difficile decisione "'a Fabio Ma', temporeggia, temporeggia.....")
  7. Quoto in pieno! Ritornando in topic, non mi scandalizzerei minimamente (anzi ne sarei entusiasta) se, invitato come ospite del suo programma radiofonico, un celebre solista di musica classica si cimentasse anche in qualcosa di meno serio... Io ci penso.
  8. Marco Del Greco

    Ottave alterate

    Io ti consiglierei Alessandro Toni, anche se non so se fa già parte della tua black-list... Se ti interessa ti posso inviare i suoi recapiti via messaggio privato. Altrimenti conosci Rosazza?
  9. Effettivamente l'annotazione che hai fatto è calzante. Sì, il primo Découpage è scritto con un linguaggio che si può definire atonale, ed è il più "contemporaneo" dei tre. Il secondo non si può certo dire tonale, ma sicuramente usa un linguaggio meno duro, da notare è l'estrema libertà metrica. Nel Ballet d'Amalthée vi sono due temi fortemente contrastanti: il primo (Allegretto moderato), ritmico e basato interamente sull'intervallo di seconda; il secondo (Andante appassionato) dove si respira un lirismo a dir poco tardoromantico. Ritengo che sia una composizione non tecnicamente difficilissima: utile quindi per far avvicinare alla musica contemporanea giovani (e non) chitarrisiti, magari portandola già ad un compimento inferiore o ad un medio.
  10. Ritornando in topic, voglio segnalare una mostra personale del pittore Afro Basadella (dedicatario di Suoni Notturni) che chiuderà il 18 aprile a Roma: "Afro, dagli anni della Galleria della Cometa al dopoguerra", Galleria Francesca Antonacci, via Margutta 54. Fra l'altro è a due passi dal Conservatorio, ne vale la pena. http://www.teknemedia.net/archivi/2008/2/29/mostra/28694.html Sito della curatrice: http://www.francescaantonacci.com/
  11. Caro gasgas, mi scuso se non ho risposto prima. Sono in partenza per la Svizzera. Quando tornerò, inizio settimana prossima, sarò lieto di darti maggiori informazioni, magari con un'analisi più approfondita. P.S. Credo sia possibile nonchè sufficiente l'uso della seconda persona singolare nei riguardi del sottoscritto
  12. Carlo Carfagna ha terminato la composizione del suo ultimo brano: "Découpages-trois pièce comme ça". Il lavoro consta di tre movimenti: I-Découpage gris II-La poupée sorcière III-Ballet d'Amalthée amoureuse Il primo movimento, di carattere rapsodico-improvvisativo, ha la particolarità, già presa in considerazione da Carfagna nel primo tempo delle "Scene Gentili", di prendere ispirazione da un colore. Il secondo (Andante poco agitato-Allegretto), un omaggio a Dukas dall'atmosfera onirica. Il terzo si apre con un ironico ed allo stesso tempo travolgente ritmo di danza, seguito da un Andante appassionato di estrema liricità. Il ritorno del ritmo di danza sfocia poi in una rassicurante cadenza conclusiva. I Découpages saranno a breve editi dalla casa editrice Erom. Per maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Carfagna http://www.erom.it/
  13. Lunedì scorso nella Sala del Chiostro della Facoltà di Ingengneria della Sapienza di Roma il Maestro Ada Gentile, allieva di Petrassi ai corsi di perfezionamento dell'Accademia di Santa Cecilia, ha tenuto una coferenza dal titolo: "Dall'opera alla musica da film - Goffredo Petrassi, un artista multiforme". Gli esempi musicali sono stati affidati al pianista Monaldo Braconi ed al mezzosoprano Jana Mrazova (pregevole l'esecuzione della Toccata per pianoforte solo del 1933, uno dei miei brani preferiti in assoluto). Erano presenti in sala, oltre numerosi studenti felici di distrarsi per qualche ora da integrali e trasformate varie, molti chitarristi afferenti alla mitica figura di Carlo Carfagna (reduce da una petrassiana conferenza zagaroliana). Il successo dell'evento, a parte i motivi strettamente musicali, è dovuto a molteplici fattori: la diretta e semplice oratoria di Ada Gentile, che ha raccontato aneddoti vissuti in prima persona; la proiezione di una interessante e vasta galleria fotografica; il raro ascolto di alcune colonne sonore di Petrassi, tra cui quella di "Riso Amaro"; l'ancor più raro ascolto della voce del Maestro in alcune interviste degli anni 90 (di una chiaroveggenza incredibile nei confronti della situazione musicale contemporanea). Non sapevo fra l'altro che Petrassi fosse stato anche collezionista d'arte: racconta infatti dell'acqusito del suo primo quadro, un De Pisis, grazie ai guadagni di sovrintendenza al festival di Venezia e della magrezza della sua raccolta rispetto alla collezione di Casella.
  14. Leggendo la prima pagina di anteprima, non riesco a capire perché nella seconda battuta vi sia di nuovo l'indicazione di tempo di 3/4, non è forse lo stesso tempo della prima battuta?
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