Lunedì scorso nella Sala del Chiostro della Facoltà di Ingengneria della Sapienza di Roma il Maestro Ada Gentile, allieva di Petrassi ai corsi di perfezionamento dell'Accademia di Santa Cecilia, ha tenuto una coferenza dal titolo: "Dall'opera alla musica da film - Goffredo Petrassi, un artista multiforme". Gli esempi musicali sono stati affidati al pianista Monaldo Braconi ed al mezzosoprano Jana Mrazova (pregevole l'esecuzione della Toccata per pianoforte solo del 1933, uno dei miei brani preferiti in assoluto).
Erano presenti in sala, oltre numerosi studenti felici di distrarsi per qualche ora da integrali e trasformate varie, molti chitarristi afferenti alla mitica figura di Carlo Carfagna (reduce da una petrassiana conferenza zagaroliana).
Il successo dell'evento, a parte i motivi strettamente musicali, è dovuto a molteplici fattori: la diretta e semplice oratoria di Ada Gentile, che ha raccontato aneddoti vissuti in prima persona; la proiezione di una interessante e vasta galleria fotografica; il raro ascolto di alcune colonne sonore di Petrassi, tra cui quella di "Riso Amaro"; l'ancor più raro ascolto della voce del Maestro in alcune interviste degli anni 90 (di una chiaroveggenza incredibile nei confronti della situazione musicale contemporanea). Non sapevo fra l'altro che Petrassi fosse stato anche collezionista d'arte: racconta infatti dell'acqusito del suo primo quadro, un De Pisis, grazie ai guadagni di sovrintendenza al festival di Venezia e della magrezza della sua raccolta rispetto alla collezione di Casella.