Leggo solo ora tutti gli interventi a partire dal mio ultimo (e non quello di Giorgio ). Sinceramente e con tutto il rispetto che ho per il tuo pensiero, Francesco, l'ho trovato un po' troppo duro e "cassant" (mi riesce molto meglio trovare la parola in francese che in italiano).
Come "amateur" mi sono sentito un po' preso di mira dalle tue parole: "Il primo dedica la propria vita ad una cosa, il secondo si diverte a rovinargliela." Sinceramente, non credo di aver mai rovinato la vita a nessun professionista.
Quando ho affermato che sia gli amateur che i professionisti possono nel limite delle loro capacità dare il loro contributo alla divulgazione e alla conoscenza della chitarra, mi riferivo alla mia esperienza personale.
Due anni fa ho dato in una chiesa un concerto. Il pubblico che è intervenuto, erano conoscenti, amici, persone che bene o male non avevano una benchè minima idea di che cosa fosse la chitarra classica. In genere erano quelle persone che pensavano che la chitarra fosse lo strumento da strimpellare in spiaggia e.... bona lì! Credimi, nessuno di loro sarebbero mai andato ad ascoltare in concerto un Francesco Diodovich piuttosto che un John Williams... solo per fare due nomi. Oggi, forse qualcuno sarebbe più invogliato ad andare ad ascoltare Diodovich in concerto di prima non pensi? E non penso proprio di averti rovinato la vita. Non ho mai avuto la pretesa di passare per professionista, anzi quella sera, è stato ampiamente sottolineato che sono un amateur e che suono solo per pura passione.
Ecco cosa intendevo dire, se solo pensassi di rovinare la vita a voi professionisti, mi ritirerei immediatamente fra le 4 mura di casa mia a suonare solo per me, ma certo non darei il mio microscopico contributo a far conoscere e divulgare la chitarra classica.
Cordialmente
magic guitar