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Francesco Taranto

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Reputazione Forum

  1. La discussione è molto interessante e sento particolarmente questo argomento poiché ho fatto la mia scelta decidendo di far parte integrante di una nuova Casa Editrice (che per correttezza non nomino) che potesse provare a risolvere appunto tutti i problemi che normalmente si incontrano sia come compositori che come ricecatori o studiosi che vogliano diffondere il proprio pensiero. In qualche modo non rientro nella categoria di coloro che decidono di autopromuoversi ma l'idea è decisamente più ampia, cioè quella di estendere le possibilità di diffusione del proprio lavoro a tutti coloro che seriamente e con professionalità hanno qualcosa da dire, e quindi fare in modo di promuovere anche gli altri. A questo punto è giusto porsi la domanda a cosa serve un editore? Innanzitutto resto dell'idea che chiunque scarichi un file da internet comunque lo debba stamapare: personalmente trovo molto fastidioso suonare usando lo schermo del computer come leggio virtuale ed ho l'impressione che la visione fisica del brano sia in qualche modo limitata. Il problema dei costi del prodotto finale (costo dello spartito) lo sto affrontando cercando di mantenere una politica che possa "calmierare" il prezzo pur aumentando la qualità della stampa (carta utilizzata, impaginazione, copertina a colori personalizzata per ogni spartito, ecc...). In questo modo dovrebbe diminuire l'esigenza di fotocopiare anziché acquistare lo spartito poiché spesso il costo al pubblico è addirittura inferiore ad un eventuale riproduzione pirata in copisteria. Sto incontrando un buon apprezzamento da parte dei revisori e dei compositori che vedono valorizzare il loro lavoro da una cornice adeguata ed elegante e decisamente più pratica nel suo utilizzo finale rispetto a fogli sciolti stampati liberamnte. Una Casa Editrice non è una tipografia! Proprio per questo la mia convinzione è che il vero apporto della Casa Editrice consiste, oltre ad una giusta politica di qualità-costo, soprattutto ad un'opera di diffusione concreta del lavoro diventando quasi manager dei propri autori proponendoli attraverso concerti, presentazioni , pubblicazioni di CD, recensioni. Molto spesso il compositore non è un organizzatore né necessariamente un concertista né avere necessariamente il tempo per distribuire e valorizzare la sua opera. Unendo perciò le due strade: quella dell'autore e dell'editore sono sicuro che si possa andare molto più lontano.
  2. E' appena uscita la pubblicazione delle Variazioni su "Le Follie di Spagna" op.48 di Matteo Bevilacqua, revisione di Aldo Colecchia. Questa pubblicazione, edita dalla Erom (numero catalogo 0062), curata nella diteggiatura e nella revisione, è il frutto dell'anno di corso "La chitarra dell'800" tenuto durante il 2008.
  3. E' appena uscita la pubblicazione dell'Andante Grazioso dalla Gran Sonata op.11 di Luigi Moretti, revisione di Paolo Pieri. Questa pubblicazione, edita dalla Erom (numero catalogo 0086), curata nella diteggiatura e nella revisione, è il frutto dell'anno di corso "La chitarra dell'800" tenuto durante il 2008.
  4. Caro Marco, ti ringrazio per aver diffuso in anteprima la notizia. Colgo l'occasione per ringraziare il M° Carfagna per avermi dedicato questa bella composizione, e mi accingo a fornire ulteriori informazioni, che spero risultino gradite. Lo spartito edito dalla Erom, Edizioni Romana Musica, sarà disponibile dalla prossima settimana e potrà essere prenotato anche via internet ( http://www.erom.it/edizioni_romana_musica.htm ) oppure scrivendo alla mia e-mail: dir.edit@erom.it Un saluto Francesco Taranto
  5. Il libro sarà prestissimo disponibile, spero entro il prossimo mese di maggio. Si possono già effettuare prenotazioni inviando una richiesta direttamente alla casa editrice Erom, Edizioni Romana Musica, alla e-mail: info@erom.it Francesco Taranto
  6. Carissimi amici del forum, [align=center]il 19 aprile 2008 alle ore 18,00 presso il Teatro della Forma, Viale della Primavera 317-Roma, l'Associazione Rosso Rossini presenterà un'anteprima della prossima pubblicazione edita dalla Erom "La Mano e la Chitarra" per la comprensione del funzionamento della mano nelle diverse tecniche del suonare e la prevenzione dei comuni disturbi muscolo-tendinei. Relatore: prof. Marco Pecchioli, primario dell'Istituto Duchenne di Firenze ingresso libero[/align] seguirà il concerto della Rassegna "Liuteria in Concerto" alle ore 20,00 con Sabino De Bari, Marco Mazzi e Aldo Colecchia alle chitarre info: Rosso Rossini (347/8760109) info@rossorossini.com www.rossorossini.com
  7. Ciao Alfredo mi farebbe piacere conoscere le tue composizioni. Se puoi farmi avere qualche cosa proverò a suonarle.
  8. Complimenti Cristiano, il risultato è veramente interessante!
  9. In seguito alle numerose richieste pervenute per concorrere all'assegnazione delle borse di studio offerte dalla Erom, Edizioni Romana Musica, per frequentare il corso annuale di chitarra dell'800 tenuto dal M° Francesco Taranto, si rende pubblico l'elenco dei nominativi dei vincitori: 01-Colecchia Aldo 02-Pieri Paolo 03-D'Andrea Antonio 04-Brandolini Flavio 05-Mazzi Marco 06-Graceffa Fabrizio 07-Adelini Vincenzo 08-Troìa Stefano 09-De Santis Aliosha 10-Romanelli Saverio A breve verrà comunicata la data per l'incontro preliminare e le date degli appuntamenti per le lezioni.
  10. Cara Butterfly hai centrato bene il bersaglio. Il libro nasce dal desiderio di promuovere una "giusta prevenzione", lasciando la cura del "danno" ormai avvenuto, alle strutture sanitarie specifiche. La prima parte del libro servirà a conoscere l'anatomia della mano attraverso approfondite spiegazioni ed illustrazioni. Questa indispensabile base sarà la guida per meglio riconoscere e catalogare i problemi. Certamente la tendinite appare l'argomento più diffuso. Ho l'impressione (dalle informazioni che ricevo) che manchi nell'approccio allo strumento l'idea di una "necessaria prevenzione" e che alcune soluzioni tecniche adottate non tengano presente le esigenze del nostro fisico. Non sarà facile dare un ordine a un campo così complesso, ma conto molto sul Vostro aiuto e sull'esperienza del dr. Pecchioli. Quet'ultimo, direttore dell'Istituto Duchenne di Firenze ( http://www.duchenne.it ), da molti anni tiene conferenze dedicate ai problemi delle mani del chitarrista, particolarmente sensibile all'argomento essendo lui stesso chitarrista. Credo comunque che possa risultare importante, a beneficio di tutti, portarci a conoscenza dei link cui accenni. Grazie per il tuo contributo Ti terrò informata sugli sviluppi del lavoro. Francesco
  11. Grazie Neuland per il prezioso consiglio. Mi sembra che il dr. Pecchioli sia già in contatto anche con questo centro. Quando lo incontrerò a gennaio sarà mia premura chiederlo in modo specifico. grazie per il tuo contributo
  12. Vorrei portare tutti gli amici del forum a conoscenza di un lavoro che sto realizzando in collaborazione con il dr. Marco Pecchioli, medico ortopedico direttore dell'Istituto Duchenne di Firenze, dedicato allo studio dell'anatomia e delle problematiche delle mani del chitarrista In questa fase di realizzazione sto raccogliendo tutte le casistiche più comuni che si manifestano nei chitarristi, per poi discuterne insieme al dr. Pecchioli e tracciare così un percorso che possa essere di riferimento per chi suona questo strumento. Chiunque mi volesse esporre la sua esperienza o i suoi consigli sarà sicuramente beneaccetto: sarà per me un ulteriore stimolo ed un sicuro apporto al completamento dell'opera, nella speranza di poter essere utile a tutti. Questo lavoro nasce dall'esigenza di supportare il nostro "lavoro fisico" con una conoscenza approfondita dell'apparato anatomico delle mani che permetta di rendere meno istintive e più consapevoli le scelte su tutto ciò che riguarda la tecnica ed i problemi ai quali spesso andiamo incontro. Da tempo sentivo il bisogno di trovare una spiegazione ed una conferma, dal punto di vista medico, di tutti i punti fermi che sono alla base della mia tecnica e che puntualmente propongo nelle mie master. Verificando che molti chitarristi vanno incontro a problemi fisici durante lo studio (ad es. tendiniti), insieme al dr. Pecchioli stiamo quindi cercando di realizzare un manuale che, dopo una dettagliata spiegazione anatomica, prenda in esame le problematiche più diffuse tra i chitarristi. Vi sarei grato se quindi voleste intervenire numerosi. Grazie a tutti!!!
  13. Ciao, Preludio Grazie per aver scritto. Prima di tutto devi mandare la tua iscrizione con un curriculum anche via e-mail a info@rossorossini.com od a francescotaranto@francescotaranto.it Le richieste cominciano ad arrivare, spero di poter accontentare tutti. Nel frattempo ti invito al corso del 22 dicembre dove, oltre alla mostra di liuteria storica (può risultare molto interessante vedere gli strumenti dell'800; alcuni di questi verranno utilizzati per il corso annuale) seguirà un interessante concerto tenuto dai Maestri Gabriele Del Giudice e Marco Del Greco. Ciao
  14. La EROM, Edizioni Romana Musica www.erom.it offre dieci borse di studio per il corso annuale “La chitarra dell’Ottocento” tenuto dal M° Francesco Taranto Il costo completo del corso è di €.500 (comprensivi della quota di iscrizione) per gli allievi effettivi, e della sola quota di iscrizione (50 €.) per gli allievi uditori. Gli assegnatari della borsa di studio dovranno corrispondere la sola quota di iscrizione (50 €.). Per partecipare all’assegnazione della borsa di studio occorre inviare un curriculum artistico-culturale, unitamente alla specifica richiesta ed alla domanda di iscrizione, o partecipare ad un’audizione il 22 dicembre. A parità di valore artistico, varrà la priorità di arrivo dell’iscrizione. Le iscrizioni e le richieste per le borse di studio dovranno pervenire entro il 10 gennaio 2008 presso Casella Postale 19276 – 00173 Roma o tramite e-mail indirizzata a info@rossorossini.com, cui ci si può rivolgere anche per avere ulteriori informazioni. Il corso si svolgerà al Teatro della Forma, in Viale della Primavera 317-Roma, a partire da gennaio 2008. La partecipazione al corso è aperta sia ad allievi effettivi, anche se provvisti di strumento moderno (durante le lezioni saranno messe a disposizione dal Maestro chitarre originali d’epoca) sia ad allievi uditori. Durante gli incontri, a cadenza mensile, si approfondiranno i metodi, il repertorio e la prassi esecutiva della musica per e con chitarra del primo ottocento, per un totale di 32 ore complessive suddivise in lezioni pratiche individuali e teoriche collettive. Alcune opere approfondite durante il corso daranno vita a revisioni realizzate dai corsisti stessi; le migliori saranno segnalate dal docente alla casa Editrice Erom, Edizioni Romana Musica per la realizzazione di una antologia di brani del primo ottocento. Per il conseguimento del diploma di fine corso gli allievi dovranno esibirsi in un concerto pubblico, alla presenza di una commissione presieduta dal docente del corso, presentando brani dal repertorio studiato durante l’anno. Dovranno inoltre presentare una tesina su argomenti concordati con il docente, le migliori relazioni saranno pubblicate dalla Casa Editrice Erom, Edizioni Romana Musica. I migliori corsisti saranno invitati a partecipare alle manifestazioni concertistiche organizzate dalla Rosso Rossini per l’anno 2009. Un primo incontro preliminare ci sarà il 22 dicembre p.v. dalle ore 9,30 alle ore 18,30, in concomitanza con una mostra di liuteria storica. info@rossorossini.com www.rossorossini.com francescotaranto@francescotaranto.it www.francescotaranto.it www.francescotaranto.eu
  15. L'argomento sembra in effetti molto interessante. Personalmente credo che il rapporto tra un editore ed un suo autore sia principalmente e soprattutto un rapporto di stima reciproca. Quando un autore affida una sua composizione ad un editore spera di trovare in lui qualcuno che promuova la sua opera e non una semplice tipografia disposta a fronte di un pagamento a stampare qualsiasi prodotto. Ciò che dovrebbe distinguere una casa editrice è prima di tutto la serietà e la qualità proponendo al pubblico opere che siano il frutto di una scelta musicale e non di un semplice accordo finanziario. Per questo non riesco ad accettare come ovvia una possibile differenza tra una grande ed affermata Casa Editrice ed una piccola o media. Quando una composizione viene pubblicata dovrebbe trasformarsi in un progetto comune tra editore ed autore dove entrambi, artefici del destino dell'opera, si trovino a lavorare insieme con ogni mezzo per il suo successo. Quando questo non avviene si scopre di aver dato vita ad un semplice numero di catalogo, nascosto in un archivio lontano utile solo per un eventuale punteggio artistico.
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