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Musicava

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  1. Non avevo letto il tuo messaggio, forse l'hai inviato mentre scrivevo la mia risposta a klimt. Piazzolla non è popolare nel senso proprio del termine forse, ma sicuramente gli spunti per le sue composizioni sono tratte da quel genere di musica, questo è innegabile.
  2. Sicuramente. Certo, se si parla di un processo sistematico è ovvio che le dinamiche hanno tutta la loro impotanza e non vanno cambiate, quello che intendo io è proprio che "ognuno suona come vuole", senza essere presuntuosi, io penso che la musica sia un divertimento oltre che un arte e che ti debba trasmettere qualcosa. Se vuoi trasmettere qualcosa con un brano in maniera differente da ciò che forse aveva pensato l'autore, credi che si possa fare. Ma sicuramente, non è questa la prassi! E se gli spazi vuoti significano che devi mantenerti sulla stessa inensità?
  3. Sì commetti un errore, ma chi se accorge? Se ti piace di più, magari il risultato che il pubblico coglie non è così brutto. Se ne accorge solo chi conosce bene il pezzo. Sì, l'esempio del barocco era fuori luogo, scusami.
  4. Più o meno... se c'è scritto forte e lo faccio piano perchè a me piace di più, va bene così. Sono d'accordo sul fatto che siamo nel 2007. Se si aggiunge qualcosina però non fa male a nessuno. Anche alla musica barocca devi aggiungere delle cose per rendere più piacevole l'esecuzione. Ciao
  5. Dipende dalla musica che fai. Dato il carattere popolareggiante della musica di Piazzolla, non vedo grossi problemi. Scusa, ma tu che musica ascolti, per curiosità?
  6. Ho capito. Comunque delle musiche di Piazzolla, indipendentemente poi dal suo consenso, si ascoltano interpretazioni anche assai diverse tra loro (non parlo solo dei brani chitarristici) e quindi mi pare normale - e plausibile - che due esecutori come loro si permettano di farlo. Ciao
  7. Ah forse ho capito, ma non so darti suggerimenti
  8. Andrebbe modificato il programma in conservatorio. E non solo per quanto riguarda la chitarra. Per esempio. il programma di storia andrebbe rinnovato poiché esclude quasi totalmente la musica moderna.
  9. Non capisco quale strisciamento
  10. Infatti, nel programma d'esame nulla afferma che lo scopo di quella prova è rivelare la preparazione del candidato nell'affrontare "scritture differenti". Gli viene richiesto solo di eseguire un brano moderno o contemporaneo, non "contemporaneo con scrittura differente". E nemmeno i programmi di compimento medio e di diploma impongono di dar prova di tale capacità. Si può benissimo suonare brani di musica contemporanea con scrittura classica. dralig E' vero, non è scritto che quello è lo scopo, ma secondo me non guasterebbe. Io credo che nella musica moderna/contemporanea ci siano delle pagine bellissime, anche per chitarra (di cui si parla). I gusti ovviamente possono differire dai miei, ma credo che durante un percorso di studi, l'allievo debba saper affrontare anche questo tipo di scrittura. Una volta "maturato" musicalmente, sceglierà il proprio repertorio e forse dimenticherà del tutto le tecniche meno usuali, ma sono esperienze che vanno fatte, non crede?
  11. Perdona l'ignoranza, in che senso non rispetta?
  12. Incastrare uno stile compositivo ad un calendario mi sembra riduttivo. Moderno e Contemporaneo non sono solo due 'periodi' nella storia della musica (e dell'arte in genere) ma inglobano una serie di elementi stilistici e compositivi che vanno ben oltre l'anno di composizione. Definiresti la 'Romanza en imitación al violoncello' di Agustin Barrios Mangorè (1885 - 1944) un brano 'moderno'? E' vero, ma le differenze stilistiche e compositive si possono sottolineare con altri termini, mentre i vocaboli "moderno" e "contemporaneo" non hanno altro scopo di fissare cronologicamente le composizioni. Altrimenti la filastrocca di Margola sarebbe un brano contemporaneo. Secondo me una cosa che andrebbe modificata nei conservatori è il criterio di scleta del brano di musica contemporanea da portare , per esempio, al quinto, perché se si porta un brano come quello che ho citato, tecnicamente (e interpretativamente) non si dimostra per niente di saper affrontare scritture differenti.
  13. http://it.youtube.com/watch?v=PChkxDbFuUw Bellissimo!
  14. Ah, concordo!! A Saluzzo? Fantastico... ma quel giorno non ci sono
  15. Ciao grazie. Vladimir, scemo sei tu
  16. Dimenticavo: anche io nella prima trovo una certa difficoltà a mantenere in risalto la melodia...fosse all'ottava superiore, più distanziata dai bassi, sarebbe più facile... non ho ben capito come si può inclinare la mano per risolvere questo problema...
  17. A me piacciono molto. Soprattutto le prima due. Un consiglio: nella seconda, è meglio puntare i bassi nelle prime battute o lasciarli vibrare per tutta la durata indicata? Io preferisco puntarli, ma non vorrei fare una bestilità. Ammetto inoltre che lo faccio anche per comodità: così è più facile evitare di sovrapporre i suoni.
  18. Io credo che sia soltanto una questione cronologica. O forse, se l'autore è morto nella seconda metà del 900, si considera il suo stile compositivo per situarlo tra moderno e contemporaneo.
  19. Bella Ho sentito Dervoed dal vivo, è davvero molto bravo!
  20. Fantastico. E' vero!
  21. Grazie vladimir per avermi prestato il cd, è molto bello.
  22. Sì, è vero. E' un pò ciò che diceva dralig, e condivido.
  23. A partire dal secolo XX, la musica si è sviluppata con una velocità impressionante. Si è sperimentato tutto ciò che si può, oltre non si potrà andare. Spesso si è giunti a risultati originali e affascinanti, altre volte a esperimenti fini a se stessi e musicalmente poco gradevoli. Non ho competenze sufficienti, ma secondo me molta della musica contemporanea vale poco...
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