-
Numero contenuti
47 -
Iscritto
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Profili
CD della collana CGWC
Forum
Download
Tutti i contenuti di Andrea Falesi
-
Facciamo un pò di moto?
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Caro Neuland, è la parola "inutilmente" che chiarisce la diversa posizione che abbiamo su questo argomento. Tu trovi inutile andare in moto. Non è affatto inutile nel momento in cui è una passione e come tale fornisce emozioni, rinfranca lo spirito, aggrega le persone (molti miei amici li ho conosciuti proprio grazie alla moto). Quindi come vedi inutilmente è proprio una parola sbagliata e totalmente inadeguata. Secondo il tuo ragionamento, c'è forse qualcosa di più inutile che suonare la chitarra? Magari è proprio quello che pensa il tuo vicino di casa. Ciao Andrea -
Facciamo un pò di moto?
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Il cambio del clima stavolta lo abbiamo indotto noi, non per ultimo con l'utilizzo dei motori a scoppio. Pensando al divertimento del "fare un po di moto", l'andare in giro per il semplice gusto di farlo, mi viene in mente che questa cosa non riguarda solo chi lo fa, ma anche l'ambiente, natura, clima o concittadino che sia. Noto in Italia una leggerezze, una noncuranza nel uso dei motori, che mi disturba da sempre (e sempre di più); quindi mi è venuto voglia di aggiungere quel altro filmato, per fare riflettere su questo. Grazie per la domanda. Il valore delle imprese sportive non metto in dubbio. Saluti, Neuland Qualcuno dà la colpa dell'effetto serra alle termiti e alle mucche che ruminando emettono gas metano. Le moto moderne hanno livelli di inquinamento 8 volte inferiori alle auto euro4 (le più ecologiche), non stanno in coda congestionando intere città, non hanno impianti di aria condizionata che veramente inquinano il pianeta. Se usi il telefonino, se riscaldi o raffreddi la tua casa, se usi pile non ricaricabili, lampadine a incandescenza, se hai un'auto a benzina o diesel, se bevi acqua minerale, se guardi la TV e se fai altre diecimila cose "normali", stai inquinando il pianeta. Guardati quel filmato che hai postato ogni volta che accendi la caldaia e dopo fatta la doccia, sappi che più di 2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua per vivere, e forse si chiedono come mai le persone come noi si divertano a buttarla via per lavarsi tutti i giorni o peggio ancora per lavare la macchina (lo sai che tutta l'acqua che viene utilizzata negli impianti di lavaggio è acqua potabile?) Perciò il facile moralismo te lo potevi tranquillamente risparmiare, a meno che tu non abbia la macchina, non usi il cellulare, non veda la tv... ecc. ecc. W le mucche! W le termiti! Ciao Andrea -
Rapporto tra arte visiva e musica
Andrea Falesi ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ho sempre negli occhi l'immagine di Valeria Marini che entra tutta feliciotta e impomatata al teatro alla Scala per l'inaugurazione della stagione lirica. In programma Wagner, qualcosa dall'anello del Nibelungo, non ricordo dovrei controllare... Io amo molto Wagner, ma avrei amato anche vedere la sua faccia (della Marini non del grande Richard) all'uscita dopo quattro ore di rappresentazione in tedesco stretto (ed eseguito da Muti per giunta). Quante Valerie Marini in queste occasioni? -
Rapporto tra arte visiva e musica
Andrea Falesi ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Mi chiedo spesso che persona sia il fruitore medio delle arti contemporanee. Tolti gli esperti del settore, voglio dire: critici, galleristi, pittori, e poi musicisti, compositori... Cosa arriva, secondo voi, alle persone non "iniziate"? -
Pollice sinistro fuori dal manico
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Una certa pigrizia nell'ascoltatore medio (fra cui mi pongo anch'io) è sicuramente presente, ma credo che il mancato apprezzamento di alcune opere dipenda in ragionevole misura anche da l'ignoranza delle tecniche e i modi della composizione contemporanea se non addirittura di quella moderna, e non ho scelto il verbo "apprezzare" a caso, chè differisce molto da "piacere" in quanto implica un'interazione di me che devo essere in grado di poter apprezzare una certa opera e avere quindi delle basi abbastanza solide per poterlo fare. Io in questo pecco quasi totalmente per causa, diciamo così, di compositori assai rinomati e "famosi" che ho sempre mal digerito e che mi hanno tenuto lontano da uno studio accurato delle ragioni del comporre attuale. Uno su tutti, Berio. Relativamente alla questione musica tonale/modale versus musica atonale è sicuramente più congeniale al mio gusto la prima che è quella che ha bisogno di meno "dizionari" se non nessuno. Per la chitarra però sono pronto a fare uno sforzo (piacevole indubbiamente) perché ritengo il nostro strumento fra i più adatti per un tipo di composizione non prettamente "classica". Chissà che il cruccio della chitarra di non essere stata mai considerata uno strumento classico "vero" non rappresenti infine la sua salvezza rendendola fertile alle nuove tendenze più dei suoi blasonati colleghi. Nelle composizioni in cui lei ricorre per "bisogno" alla scala armonica trovo che sia molto presente lo strumento come parte integrante il testo musicale, molto di più che non in composizioni più "melodiche" (mi si passi il termine inappropriato) teoricamente universali, cioè non prettamente chitarristiche anche se scritte per la chitarra. Se io definissi le sue composizioni atonali, come "indissolubilmente chitarristiche" le farei in qualche modo un torto? Spero di no, perché è di certo l'ultima delle mie intenzioni. Grazie ancora Andrea -
Pollice sinistro fuori dal manico
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Caro Maestro, premetto subito che dialogare con Lei è per me un piacere reale, e il fatto che Lei sia disponibile a discutere con emeriti sconosciuti, appassionati senza dubbio, ma estranei al mondo del professionismo (e il discorso vale anche per tutti gli altri iniziando dallo stesso Porqueddu che ringrazio per aver reso possibile tutto ciò) Le rende non solo onore ma dimostra che la stima che nutro per Lei è pienamente meritata. Non tutti fanno lo stesso. Ci tenevo a dirlo. Sto risentendo in questi giorni alcune sue composizioni eseguite proprio dal Maestro Porqueddu e devo ammettere che anche grazie alle sue interpretazioni i miei giudizi si sono in parte ricalibrati. Non so se questa "dipendenza" da un interprete sia un cruccio o meno per Lei come compositore, mi piacerebbe sapere il suo pensiero in proposito. Mi scusi se ne approfitto, ma data la ghiotta occasione sarei uno stupido se non lo facessi. Grazie Andrea -
Per suonare bene mi devo avvinghiare... è normale?
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sì, effettivamente ho dei problemi derivanti da posture sbagliate pregresse che mi comportano oggi difficoltà a mantenere dritta la schiena. Appoggiarmi alla cassa della chitarra con lo sterno mi aiuta a stare eretto e mi permette di concentrarmi meglio sul solo suonare. E' però verissimo che una gran quantità di movimenti che si compiono è totalmente inutile. Bello sarebbe, riuscire ad avere un controllo maggiore sul nostro corpo. Darò un'occhiata al sito che mi hai consigliato Ciao e grazie Andrea -
Pollice sinistro fuori dal manico
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciao, conosco il trattato del maestro Gilardino e colgo l'occasione per ringraziarlo pubblicamente del suo lavoro sia didattico che come compositore. Non posso dire, in tutta onestà, di apprezzare totalmente alcune delle sue Opere, ma non me ne voglia il Maestro ché la colpa è totalmente della mia scarsa preparazione musicale per ciò che concerne i lavori contemporanei (in questo sono un retrogrado passatista). Prenderò spunto da questo forum per ascoltare con la dovuta attenzione le sue composizioni meno "accessibili" e non potrà essere che un arricchimento della mia (modestissima) competenza in materia di letteratura chitarristica. Detto ciò, ho trovato il trattato del Maestro illuminante in molti aspetti e se non ricordo male parlava proprio del fatto di non dare troppo peso alla posizione del pollice in talune occasioni, ma riferendosi a chitarristi dalle mani particolarmente ampie. Non è il mio caso. Seguendo le indicazioni del trattato, ho trovato una posizione che ritengo assai vantaggiosa per la mano destra, meno per la sinistra. Ma qui di certo per aver suonato per 30 anni chitarre acustiche ed elettriche, che necessitano di tutt'altre posizioni, la "colpa" è mia totalmente. Ti ringrazio per la risposta Ciao Andrea -
Ma come ho fatto a non pensarci prima?
Andrea Falesi ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Forum come questo consentono di sviscerare approfonditamente i molteplici aspetti della chitarra e di ciò che le ruota intorno. Quello che invece più semplicemente chiedo ai molti professionisti che ho scoperto navigare in questi lidi, sempre che ciò sia loro gradito, è se possono rivelarci un "segreto", un trucco (non necessariamente d'effetto), la cosa che loro ritengono essere quella che più li ha fatti progredire nel loro splendido lavoro. Può essere di qualunque tipo e anche la più scontata (ciò che è scontato per un professionista quasi mai lo è per un dilettante). Per farla breve, cosa che raramente mi riesce, quale è il consiglio più importante che dareste a chi come me suona la chitarra per diletto (quindi evitate cose tipo "studia 6 ore al giorno")? Intendo proprio quella che maggiormente vi ha aiutato nel suonare meglio, quella cosa, se c'è, che dopo averla scoperta, vi siete sbattuti la mano sulla fronte dicendo: "ma come ho fatto a non pensarci prima?" dopo di che nulla è stato più uguale. Ciao e grazie a chi vorrà rispondere Andrea PS: i dilettanti non si sentano esclusi e se hanno qualcosa da condividere non si tirino indietro, c'è sempre da imparare; da tutti. -
Cambio corde: tempi
Andrea Falesi ha risposto a Fronimo nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Se suoni per poco tempo al giorno più che il consumo delle corde sarà fatale il loro decadimento sonoro che avviene per molteplici fattori, non ultimo lo stesso fatto di essere in tensione che alla lunga fa perdere loro l'elasticità e le caratteristiche timbriche che hanno da nuove. Conviene perciò cambiarle quando ti rendi conto che suonano peggio (meno armonici soprattutto) e questo indipendentemente dal fatto di usarle o meno. Per i bassi il discorso è più evidente e anche visivamente si nota subito l'invecchiamento del rivestimento, per i cantini i tempi generalmente si allungano ma comunque subiscono anche loro un decadimento sonoro dovuto all'allungamento delle fibre del nylon. Poi c'è tutta una scuola sui vari lavaggi per ripristinare in parte le caratteristiche timbriche delle corde usate, sapone o alcol, tecniche di riavvolgimento delle spire per ridonare "nuova vita" a corde vecchie, ma non sono che palliativi di breve durata, anche se coi prezzi che hanno raggiunto certe marche tutto fa brodo... Più semplicemente, ricordati di suonare con le mani perfettamente pulite e di pulire le corde con un panno morbido dopo aver suonato; così facendo si riesce ad allungarne la vita. Il sudore però è un nemico subdolo e differisce da persona a persona. Spero di non aver detto troppe castronerie Ciao Andrea -
Ho un problema con Segovia
Andrea Falesi ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Per quanto mi sforzi non riesco ad apprezzare pienamente il suono e lo stile esecutivo di molte sue incisioni. Sto cercando di scrivere senza incorrere in un "lesa maestà", ma decontestualizzando Segovia dal periodo in cui è vissuto, togliendo di mezzo per un attimo i suoi meriti di "trasformatore" della tecnica e ispiratore del repertorio chitarristico moderno (con tutti i limiti che ciò può aver comportato), secondo voi OGGI Segovia è ancora attuale come esecutore? Ciao Pelago -
Pollice sinistro fuori dal manico
Andrea Falesi ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Bene, vengo dalla chitarra acustica e quindi ho vecchie posture da rimuovere, vi prego di avere pazienza se alcune mie domande vi sembreranno ingenue... Un' abitudine che mi riesce particolarmente ostica da eliminare è quella che vede il pollice sinistro fuoriuscire dietro al manico; so che dovrebbe restare appoggiato nella parte inferiore dello stesso, ma con tutta la buona volontà è già un buon risultato se in molte posizioni (specialmente nei primi tasti) riesco a tenerlo "dentro" senza che faccia capolino, altro che parte inferiore! Tenerlo dentro mi costringe a flettere il polso in modo innaturale che inoltre limita la mobilità delle dita. Dove sbaglio? Grazie Pelago -
Per suonare bene mi devo avvinghiare... è normale?
Andrea Falesi ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il titolo cerca di riassumere il concetto; suono da pochi mesi col poggiapiedi e in posizione "classica" (vengo da acustiche ed elettriche abbiate pietà) e mentre prima la chitarra se ne andava in tutte le direzioni adesso ho finalmente trovato una posizione che mi permette di avere un discreto controllo sullo strumento: mi appoggio fermamente con il petto e assumo una posizione quasi a voler avvolgere la cassa (è una sensazione dato che non credo di essere elastico fino a questo punto) facendo contrasto con il braccio destro e poggiando (anche se molto leggermente) quest'ultimo non sulla fascia (dove non c'è contatto) ma direttamente sul piano armonico. Questa (moderata) pressione sul petto mi aiuta a mantenere la schiena dritta e fa si che la chitarra resti ben ferma durante lo studio. Ma sarà una posizione corretta? Sto diventando paranoico, temo... Ciao Pelago -
Rocco Peruggini
Andrea Falesi ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Leggo solo oggi a mesi di distanza e la notizia mi rattrista doppiamente perché il Maestro era chitarrista e un motociclista, le due cose che più amo nella vita. Come noi motociclisti diciamo in gergo, "alzo la gamba" per un ultimo saluto. Andrea -
Dato che questo forum è sterminato e pieno di argomenti interessanti e trattati da professionisti competenti (le due cose non sempre vanno assieme) per adesso non ho argomenti da proporre in campo chitarristico. Sto leggendo tanto e per il momento è più che sufficiente. Mi dico allora per restare off topic, c'è qualcuno qui dentro che come me ha la passione per la moto? Se c'è si faccia avanti che ci ingarelliamo. Ciao Pelago
-
La chitarra più amata
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Scusate, pongo le domande e poi non rispondo per primo io... la chitarra che più ho amato è forse quella classica attuale, una Maggi del 98 che recentemente ho fatto correggere in alcuni aspetti dallo stesso Maggi. Ma quella che più rimpiango è (orrore!) una Hamer elettrica color rosa (sic) che fu mia per qualche giorno nel 1987 prima di doverla restituire al negozio per mancanza di "fondi". Era davvero una chitarra eccezionale. Ciao Andrea -
La chitarra più amata
Andrea Falesi ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Qual'è la chitarra che avete amato di più nella vostra vita? E perché? Ciao Pelago -
Registrazioni di Alvaro Pierri musica di HVL
Andrea Falesi ha risposto a enzo nella discussione Altre discussioni sui CD per chitarra
Lessi una sua intervista su un numero di Seicorde di una decina di anni fa e mi incuriosì molto. Notevole apertura mentale e, oggi posso dirlo, un suono davvero notevole. Mi ha fatto (ri)scoprire Sor e Giuliani. Ciao Pelago -
Si avvicinano le feste: auguri al Forum
una discussione ha risposto a Andrea Falesi in Rigorosamente Off-Topic
Tanti auguri a voi e ai vostri cari. Ciao Andrea -
Ciao a tutti da un motocitarrista
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Bicilindriche sempre! Ducati al momento. Ciao Pelago Mitico Pelago, sei il benveuto... Oh, finalmente un appassionato di moto. (oltre che della chitarra, ovviamente ) Vi ringrazio per il benvenuto. La moto è il mio simbolo di libertà e mi auguro proprio che qui si respiri un'aria migliore e più libera. Ultimamente stavo un pò soffocando. Ciao Pelago -
Ciao a tutti da un motocitarrista
Andrea Falesi ha risposto a Andrea Falesi nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Bicilindriche sempre! Ducati al momento. Ciao Pelago -
Ciao a tutti da un motocitarrista
Andrea Falesi ha pubblicato una discussione in Inizia da qui e presentati alla community
Buongiorno a tutti, mi chiamo Andrea, ho 41 anni e suono la chitarra da quando ne avevo nove. Dopo aver sonato per tanto tempo chitarre acustiche con corde in metallo e chitarre elettriche delle marche più disparate, sono approdato alla classica una decina di anni addietro e l'ho poi eletta come strumento "principe" ormai da cinque/sei anni. Sto pian piano trasformando il mio modo di approcciarmi allo strumento, postura, tecnica della mano destra,ecc. perché dopo tanti anni non è facile stravolgere abitudini consolidate e l'elasticità mentale e fisica diminuiscono alquanto. Sono perciò un chitarrista "ibrido" che sta cercando di "classicizzarsi" se mi passate il termine. Come ho detto in un altro forum sono forse il peggior chitarrista classico dell'emisfero boreale. Ho suonato per molti anni il pianoforte anche perché era "necessario" per lo studio di composizione. Avevo infatti velleità da compositore più che da interprete e sono sempre stato più abile nella prima che non nella seconda veste. Poi, si sa, le cose vanno in modo diverso da come si erano progettate e oggi mi ritrovo a suonare una chitarra classica la sera (una bella Maggi del '98, recentemente rivista e corretta dal liutaio aretino), alla quale purtroppo posso dedicare poco tempo perché lavoro e famiglia pretendono un impegno quasi totalizzante e devo inoltre far convivere con le sei corde anche la grande passione che ho per la moto. Un chitarrista (dilettante) e motociclista. C'è di peggio? Un saluto a tutti Andrea (da oggi Pelago)