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Daniele Lazzari

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  1. puoi denunciare allo staf di youtube che provvederà a rimuovere tutto il materiale.. la ragazza verrà avvertita da loro tramite e-mail. ti consiglio (prima, in modo che non si affretti a nascondere le prove ) di verificare se la ragazza ha un sito internet (o più) dal quale si può scaricare il tuo brano. per esempio puoi verificare se abbia anche un myspace etc.. In ogni caso procurati nome e/o e-mail, indirizzi siti internet, con le quali la siae può avviare le procedure per il risarcimento del danno.. Lo stesso vale per la casa editrice. Mi sembra giusto visto che paghi la siae per questo.. no?
  2. Il conservatorio dovrebbe essere un posto dove si formano i futuri professionisti della musica. A meno che Lei non pensi di iniziare la professione a 45 anni (ipotesi fortemente ottimistica) penso che si tratti solo di una persona che ha una esigenza personale di innalzare il livello culturale musicale, divertendosi coltivando la passione per la chitarra.. In questo caso posso suggerire di iscriversi in qualche scuola musicale civica. Lo Stato, a quanto pare, ha dimenticato che fare musica è una esperienza altamente formativa sempre, a tutte le età e può essere praticata anche solo per passione, un'attività nobile insomma.. Ci sono scuole private che offrono lezioni di chitarra, ma bisognerebbe verificare il livello di preparazione degli insegnanti, non sempre all'altezza del compito ..Non c'è da meravigliarsi visto che non esiste una scuola didattica strumentale di livello universitario nel nostro Paese. In bocca al lupo, non si scoraggi vedrà che troverà un buon insegnante se cerca bene..
  3. Innanzitutto mi complimento per il lavoro svolto fin ora! ..veramente lodevole considerato che hai incominciato a suonare la chitarra il dicembre scorso.. Dare delle indicazioni su tutto è davvero complicato ma posso darti un punto di inizio. Sarebbe bello se cominciassi a lavorare sulla linea del basso in modo da trovare quella serena tranquillità ritmica del brano che è proprio scandita dal basso. Dalla tua esecuzione si nota che il basso "cade" sempre troppo presto. Non è tanto un aspetto metronomico, quanto più di appoggio ritmico, in cui il basso gioca un ruolo fondamentale. Forse a parole non si capisce quello che ho detto, ma prova a suonare la parte del basso e a canticchiare le altre parti oppure fai l'inverso. Così spero che l'immagine del suo ruolo si aggiusti un pochino in te. Ripeto: ci sono tante cose da dire. Se ti va prova quello poi invia un' altra registrazione!
  4. Un argomento spinoso... Bisognerebbe chiedere a chi è nel grosso giro come ha fatto! Comunque una cosa è certa: se è difficile entrare nel giro, ancora più difficile è rimanerci perché fare tanti concerti non sempre è sinonimo di qualità. E anche mi sento di dire che mantenere un livello sempre alto e rinnovarsi negli anni non è da tutti. Una volta un famosissimo concertista mi ha detto: "cerca di diventare il migliore musicista possibile e dopo cerca delle occasioni per esibirti, vedrai che se sei bravo davvero qualcuno si accorgerà di te!" Ti consiglierei di non disprezzare di andare a suonare in chiesa per un matrimonio oppure in un altro contesto. L'importante è sempre e comunque esibirsi da professionista. E ci sono tantissimi famosi esempi di persone che hanno iniziato la carriera cantando gratis ai matrimoni oppure suonando nei piano-bar e solo successivamente hanno ricevuto il meritato successo. Ti faccio un paio di nomi: Luciano Pavarotti e Andràs Shiff.
  5. In effetti il fatto che i 120 arpeggi facciano parte del programma d'esame è una bella seccatura, sopratutto per la famiglia ed i vicini dell' esaminando che rischiano di impazzire con quei due accordi ripetuti all'infinito! Sicuramente gli arpeggi di Giuliani sono molto utili per la tecnica della mano destra (perlomeno si spera che non sia solo una pratica ascetica!). Andando al nocciolo della questione, visto che si tratta di un esercizio meccanico, perché non eseguirli (per studio) con la sola mano destra sulle corde a vuoto? Come accennava il Maestro Gilardino si potrebbe curare la precisione, la varietà del suono, la velocità e scoprire quali dinamiche sono possibili in ogni arpeggio. In realtà i 120 arpeggi fanno parte di un lavoro più organico (Op.1 di Giuliani) in cui, in più sezioni, si affrontano tanti problemi tecnici sotto forma di esercizi che alla fine del libro confluiscono in una raccolta di studi ad hoc. Per cui, secondo il mio modesto parere, studiare forsennatamente i 120 arpeggi avulsi dal loro contesto naturale costituisce fare un torto a Mauro Giuliani, che da buon musicista e didatta, li aveva concepiti come facenti parte di un insieme più ampio: un metodo.
  6. Se si arriva a questo livello di dolore, conoscendone addirittura la causa... perché farsi del male? Credo che sia fondamentale imparare a studiare affrontando ogni problema nella maniera più dolce possibile (e certo, ci vuole qualcuno che ti insegni come!). La cosa che ti consiglio è di sospendere lo studio (riposo assoluto) ed andare in ospedale al reparto ortopedico per svolgere tutte le necessarie analisi. Aggiungo che se si dovesse trattare di un'infiammazione a livello articolare è controproducente fare impacchi con l'acqua calda o simili, andrebbe meglio il ghiaccio per placare il dolore. Sempre in questo caso sicuramente il medico ti prescriverà degli antinfiammatori (fans), ma sono ottimi gli eparinoidi che si usano a livello locale (ottimo il Lioton 1000 gel).
  7. Se la chitarra non è perfettamente intonata (e spesso accade anche con le chitarre da concerto, che andrebbero sempre ricalibrate ogni tot anni) consiglio di accordare secondo l'accordo della tonalità d'impianto del pezzo, se tonale. Se atonale far riferimento comunque alla musica.
  8. metodo dei chitarristi flamenco... un po di vasellina (ce ne vuole pochissima)
  9. Consiglierei Le Lezioni di chitarra di Julio Sagreras (6 volumi), gli studi di Brouwer (irrinunciabili i primi 10 nei primi anni di studio) e quelli di Villa-Lobos. Per quanto riguarda l'800, oltre quelli citati, consiglierei gli studi di Aguado. Belli anche gli studi ed i preludi di Tarrega e Barrios.
  10. Oggi esiste un mezzo per preservare il diritto d'autore di un'opera e si chiama Creative Commons (CC) che è gratuito. Non c'è bisogno di spedirsi buste sigillate! Volevo segnalare, per chi non lo sapesse, che il Copyright, il Diritto d'Autore ed il Diritto dell'Esecutore sono cose diverse. Per registrare la propria opera come Creative Commons (riconosciuto anche dalla legge italiana) andare su: http://creativecommons.org/
  11. Il titolo di Diploma Accademico di Secondo Livello ha pieno valore legale: infatti a me è stato riconosciuto all'Estero (non è stata una passeggiata di salute!) In breve e semplicemente. Secondo gli accordi internazionali: L'istruzione si divide in 5 periodi 1) elementare 2) medio 3) superiore 4) magistrale 5) dottorato di ricerca _____________________ 1) dura in media 8 anni, a seconda dei Paesi 2) dura 3 anni, il Conservatorio 4, con la possibilità di fare un anno aggiuntivo 3) 3 anni, 4 (in didattica) 4) 2 anni 5) 2 o 3 anni Normalmente: a 2) e per quel che ci interessa, cioè il Conservatorio (che un tipo speciale di Liceo), si arriva a 14 anni. Il livello corrisponde più o meno al nostro 4° anno di conservatorio (vecchio). 3) è già Università 18 - 19 anni. Diploma Universitario di Primo Livello (in media conseguito a 21-22). Il cosidetto Baccalaureus. 4) Laurea Magistrale 5) Dottore Ricercatore Negli altri Paesi il Musicista può arrivare a 5). Chi è portato per l'insegnamento elementare (1) o la musica da camera si ferma a 3). Il 4) corrisponde al Bienno di Secondo Livello nostrano (Artista di Chitarra). L'insegnamento Elementare (1) e Medio (2) fanno capo ad un unico istituto che segue, pianificando minuziosamente, la formazione musicale dei bambini da 6/7 a 18 anni. In altre parole, ad esempio, l'insegnate del bambino di 7 anni è in contatto con l'insegnante del diplomando di Conservatorio di 18 anni. Tutti e due fanno capo ad un unico Direttore. La struttura didattica e organizzativa è una sola pur essendo distribuita su tutto il territorio di propria competenza. I periodi da 3) a 5) fanno capo invece all'Università. In Italia succede che tra 6 e 11 anni non c'è nulla. Tra gli 11 e i 13 bisogna esser fortunati. Con il nuovo ordinamento tra 13 e 18 non c'è nulla. Il che rende impossibile al triennio (3), al quale si accede a 18 anni compiuti, ci siano ragazzi con un livello di 9 - 10 anno (sempre nostro vecchio). Il Biennio ha avuto senso nel primo anno quando è stata fatta una norma ad hoc, che riassumendo dice: A chi ha il diploma vecchio ordinamento ed un diploma di scuola superiore, gli viene equiparato il primo livello ed i debiti formativi gli vengono abbonati. Per gli anni successivi, chi con il diploma di vecchio ordinamento si è iscritto al biennio si trovava con talmente tanti debiti formativi da cambiare idea e iscriversi al triennio. Per quando riguarda il Dottorato di Ricerca (5), normalità negli altri Paesi, in Italia è FANTASCIENZA ! P.S. a) l'Italia una volta era la prima in tante cosette, come la Musica.. Come ci siamo ridotti! sono stanchino a quest'ora, forse non si capirà un tubo di quello che ho scritto.
  12. Complimenti! Il sito è ben fatto, uno sguardo a tutto tondo sulla tua interessante e poliedrica attività.
  13. Caspita dralig, punto su punto eh! Penso che lei abbia travisato completamente le mie parole. Poi quella della H, lasciamo stare! Come ho detto in un post precedente è difficile condensare un pensiero in poche parole, anche perché martellare migliaia di volte su una tastiera di computer non mi piace affatto (pizzicare le corde mi piace di più ) Credo che qualcuno abbia capito a cosa mi riferisco, abbia capito di cosa parlo. Certo non di aria fritta. Per chi non avesse capito il vecchiume sta nella testa delle persone, non nell'età anagrafica. La battuta finale sulla sedia a rotelle, si riferiva a quello che ho detto prima sull'imparare a camminare. Se fa piacere a quelli che si soffermano sugli errori di battitura, sostituisco con andare in bicicletta e sciare. Di ripetizioni di italiano credo di non averne bisogno, rileggerò i post prima di inviarli direttamente, come facevo prima. Non pensavo che scrivere in un forum dovesse essere come scrivere un articolo o un libro. Lo vedo più vicino alla chat, un botta e risposta. Aggiungo: spero che ci sia qualcuno che aggiunga qualcosa di concreto per rispondere al post originale. In realtà i mio primo post voleva essere uno stimolo alla discussione. Così non è stato, me ne rammarico! Per te Simosva. C'è un modo per migliorare o risolvere i tuoi problemi chitarristici, ne sono sicuro. Ma questo vale per tutti. PS Come odio dover fare tante precisazioni!
  14. Io non amo le polemiche. Ma queste questioni, trattate così, sono difficili da mandare giù! Ma quando ci libereremo di questo modo di pensare, di questo vecchiume? Mi sembrano questioni di 20-30 anni fa per la chitarra, di 200 per gli altri strumenti. Le nuove generazioni dimostrano con i fatti che i limiti non sono più quelli della velocità, della tecnica. Cavolo quando sono nato non sapevo camminare, ma poi ho imparato a camminare e a correre. Mica è un miracolo, mica è una cosa che se c'è c'è e punto e basta, come qualcuno a detto. Oggi ha senso parlare non di chi sa fare le scale a 240. Quanti pianisti professionisti sanno farlo? Tutti! La differenza non è nelle dita o nel sistema nervoso, siamo più o meno tutti fatti allo stesso modo. La differenza sta nell'intelligenza, la genialità di un'interpretazione, ma questo viene dopo. E se uno come Schiff Andràs dice che ogni giorno ricomincia tutto da capo, non è un modo di dire. Quando si inizia a studiare un nuovo pezzo di musica, in un certo senso, si torna tutti al primo anno. Ci sono bravi insegnanti in giro, cioè quelli che insegnano IL COME FARE UNA COSA. Trovateli! Diffidate di quelli che si nascondono dietro.. ognuno ha dei limiti in natura. A sentir loro dovremmo tutti andare su una sedia a rotelle perché incapaci di imparare a camminare.
  15. Questo problema ha un cuore. Dirlo in due parole è difficile, ma mi sforzerò (tanto ho un dono naturale per la sintesi!) La velocità, ad esempio del dito della mano destra che pizzica la corda ma non solo, dipende principalmente da due fattori: 1) quanto più la velocità di contrazione muscolare è paragonabile alla velocità di rilascio muscolare (velocissima e naturale) e 2) la precisione del gesto! Naturalmente questo può benissimo essere imparato. Aggiungo che ogni movimento può essere osservato in due direzioni: 1) andando verso il micro, ad esempio osservando come si relaziona l'unghia alla corda, la prima falange alla seconda, entrambe in relazione alla corda e così via, oppure 2) andando verso il macro, ad esempio, cosa succede alla mia testa mentre pizzico la seconda corda con il medio destro e così via. Personalmente poi, per il problema su indicato, ho trovato giovamento, ai fini della velocità, lavorando soprattutto sul miglioramento della rapidità e piccolezza della contrazione muscolare. Il ché ha comportato di per sé un miglioramento nella precisione della decontrazione muscolare. Miracoli del sistema nervoso umano!
  16. è indubbio che fissando il sole senza protezione si rischia di bruciarsi la retina! Quindi ho tolto sole e ho lasciato lampadina
  17. Don't try this at home... si ho detto una sciocchezza, me ne scuso.. ho modisicato il msg.
  18. è lo stesso effetto che si ha quando si fissa una fonte luminosa, tipo una lampadina accesa e poi la si vede anche ad occhi chiusi..
  19. Grazie Piero, BELLISSIMO !!! Daniele
  20. Consigli per chi è in procinto di registrare un CD.. Leggi ora! Commentate! Daniele Lazzari
  21. ahaah mi piacerebbe vedere quello che succede quando si scende alla prima stazione!
  22. Benvenuta Eleonora! E' sempre una bella notizia che qualcuno decida spontaneamente di dedicarsi alla musica. Due consigli: scegli con cura i tuoi insegnanti e trova un gruppo di persone con il quale condividere la tua passione ..dal vivo intendo. Dani
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