kaba_k

Mi dispiace molto. Ho studiato con il suo "Metodo per chitarra" e ho avuto il mio approccio con la chitarra quando fu pubblicato anni fa il corso Gangi/Cerri in edicola. Seppur molto virtualmente lo sentivo come il mio primo maestro…

Io ho il problema inverso: vicini troppo rumorosi e volume dei (loro) televisori sempre troppo alto! E parlare e chiedere il rispetto delle regole di condominio non serve a nulla! Se i vicini sostengono che, nonostante l'insonorizzazione della stanza e il rispetto degli orari, la tua chitarra provochi comunque tanti problemi, si potrebbe fare un test (sui decibel) per smentire quelli che dicono che il suono è così tanto insopportabile!

A volte nel mestiere di grafico si è obbligati a fare certe cose: scelte imposte dalla produzione, mancanza di budget, vere e proprie fissazioni del committente. Io penso che non si tratti di una svista: con questa immagine si vuole forse continuare a percorrere la memoria visiva del grande successo di Saviano; nello stesso tempo non si può essere accusati di aver copiato la sua copertina perché è l'acrilico di Warhol che viene, a tutti gli effetti, citato (come per il libro). Anzi per la locandina l'art director ha pensato bene di cambiare colore, dall'originale magenta al giallo (quindi sono stati più originali della Mondadori che ha stampato l'immagine così come realizzata da Warhol); ciò, ovviamente, conferma in effetti solo la banalità della scelta e dell'intervento grafico, ma probabilmente gratifica chi li ha pensati e prodotti. Adesso che ci penso: la locandina del film "Gomorra" invece non riporta i coltelli di Warhol, ma solo la parola "Gomorra" nello stesso magenta della copertina. Forse anche questa scelta non è casuale. un'altra versione della locandina di "Giallo" è questa (è un po' meno uguale a "Knives"): Forse cambierà ancora fino all'uscita del film!

La copertina di Gomorra e la locandina del film di Argento sono in effetti la riproduzione di un'opera di Andy Warhol: "Knives". Per la locandina di Argento la scelta è poco felice, visto che l'immagine dei coltelli caratterizza indiscutibilmente il libro di Saviano da parecchi mesi.

La studiosa Dolores Turchi ha raccolto e filmato la testimonianza di una donna che da ragazza aveva assistito all’eutanasia di un’anziana; il saggio si intitola «La prima testimonianza oculare di una persona vivente sull’operato de s’accabadora» (Edizioni Iris 2008). Sulla figura dell'accabadora persiste, tuttavia, uno stretto tabù di derivazione prettamente religiosa, tanto che ancora oggi c'è chi continua a negarne l'effettiva esistenza alimentando perciò controversie che, a fronte di concrete testimonianze, evidenziano solo la loro artificiosità.

Riporto dalla descrizione del video: Un obbligato fu aggiunto da John.W.Duarte e pubblicato in Six Friendships for two Guitars 1- Six Friendship for two Guitars 2- Six Friendship… altra versione in un disco dei Romeros (Celedonio, Celin, Pepe, Angel)

interessante anche l'intervento dell'avv. Marotta durante la conferenza stampa del 21 dicembre scorso sui temi: “Giù le mani dalla città” “L’ombra della VEOLIA” (dove è intervenuto padre Alex Zanotelli) Il video è un po' lungo ma molto interessante per capire alcune cose della situazione che si vive a Napoli e dei motivi che, in parte, l'hanno causata: (Un popolo che vive al di fuori della coscienza storica! Quello Napoletano) http://video.google.it/videoplay?docid=-31681866939925755&hl=it La francese VEOLIA è la più grande multinazionale al mondo per la gestione dell'acqua, e la seconda per la gestione dei rifiuti.

un titolo semplice e descrittivo? es. "Esercizi elementar" oppure 10 (o 15 0 20) Studi facili di A.Gilardino (magari con dicitura esplicativa del termine "facile")

...magari anche col CD "Mauro Giuliani - Guitar Works", già ampiamente apprezzato, si potrebbe realizzare un book speciale, che come questo di Carcassi, contenga con l'analisi dei diversi studi e i consigli su come studiarli. (l'opera 48 e la più semplice opera 50, contengono comunque dei brani di un certo valore e in ogni caso importanti per la maturazione tecnica di chi è alle primissime armi, IMHO).

nei giornali di Natale tra i vari ospiti a casa, c'era anche un ragazzo che suona la chit. elettrica e avendo visto le chitarre mi ha chiesto se poteva provarle. Poi mi ha chiesto di fargli un accompagnamento "blues" così lui avrebbe improvvisato qualcosa. E la cosa mi ha trovata completamente disarmata. Non sapevo che fare. Poi ho suonicchiato (molto male) il più classico dei giri blues (Mi, La7, SI7) e lui ha picchiettato le sue "acrobazie" pentatoniche. Devo dire che ho trovato tutto questo abbastanza noioso. Certo lui fa il suo figurone tra gli amici improvvisando e accompagnando canzoni rock, blues o quant'altro ma tutto questo, mi sembra, rispetto al suonare o studiare la "chitarra classica" una cosa del tutto differente. è proprio un differente approccio alla musica, credo. Forse sì, ho quell'atteggiamento snobistico descritto nell'articolo; forse da un musicista, specie se chitarrista, ci si aspetta anche che sappia accompagnare una semplice canzone o improvvisare una qualche melodia, ma io credo che siano due cose del tutto differente. E non credo che perché abbia competenze maggiori dello strimpellatore occasionale, il chitarrista classico debba impegnarsi anche nell'apprendere qualche rudimento di accompagnamento. Almeno per me, questo non mi sembra necessario semplicemente perché è noioso. Ho provato diverse volte a imparare qualche intro o riff di canzoni rock, per esempio, e devo dire che, rispetto a degli studi anche non troppo difficili, sono decisamente elementari (anche se orecchiabili e spendibili sul "mercato") e che per l'appunto dopo un po', se non si è troppo appassionati a questo genere musicale, annoiano anche nell'apprenderli. Sono curiosa di leggere, però, altre osservazioni (e magari ricredermi).

talmente avanti che non si ri-prendono più buon anno!

Infatti, è purtroppo tutto normale! L'ennesima dimostrazione di quanto la tv generalizza e demistifica. Però ci sono anche casi che lasciano sperare: Benigni, Paolini, etc. Ci vorrebbe più coraggio, più coerenza da parte di chi decide di esporsi. Se poi chi si espone pensa solo al guadagno ed a una certa popolarità, beh basta spegnerla la tv. Io personalmente ne faccio sempre a meno, ci sono moltissime altre cose più interessanti da fare però mi rode sentir dare del fesso a Yepes, sentir dire che è l'autore di giochi proibiti o sentir dire che Segovia ha suonato qualcosa di classico con la chitarra! Mi è capitato di sentir parlare del friscalettu, il flauto siciliano, a domenica in e ne hanno parlato con molta più dovizia e cura e anche le musiche eseguite mi son sembrate quelle proprie di questo strumento. Quando si parla di chitarra e chitarristi invece, tutti sembrano saper tutto e tutti possono dire le prime idiozie che ricordano... bah

Sono alquanto sgomenta dell'osservazione fatta ieri su Yepes e anche di quella su Segovia... forse si potrebbe anche scrivere a Domenica in e protestare... è disinformazione, maleducazione, ignoranza tout court!

Quello di Echenov su Ravel è un romanzo sulla distanza, sul distacco. Almeno l'impressione avuta nel leggerlo è stata questa. L'ossessione dell'ordine delle cose (quotidiane), quasi una compulsione, per Ravel forse equivale alla creazione di un altro mondo funzionante solo con le regole della sua "compulsione". Forse è anche per questo che Ravel critica Toscanini; oltre alle considerazioni musicali, cioè, io ci leggo quest'accento personale e psicologico.

ciao dori, siamo colleghe, per la grafica

Io ho apprezzato particolarmente le esecuzioni dei Quattro studi di A. Gilardino, le Sonate Barocche in duo con M. Fragnito (eccellente esecutore anch'egli) e gli Estudios Sencillos di Brouwer (mai ascoltati prima suonati così... purtroppo, però, non ho –ancora– una esperienza e una conoscenza così profonde da poter esprimere considerazioni più articolate).

ciao Butterfly quando ho scritto del parlare alle spalle non mi riferivo ai tuoi interventi (anzi solo entrando qui ho saputo della cancellazione, etc.), ma dialogavo con Cristiano sui modi per dirimere queste questioni. Anche io sono rimasta stupita nel veder cancellato quel topic (anzi ieri notte mi sono arrabbiata non leggendolo e non capendo cos'era successo) ed ho scritto agli amministratori, in privato e in pubblico, esprimendo la mia perplessità e invitandoli a una modifica (suggerendone una) di alcune regole che sinceramente mi sembrano troppo ristrette. Anna

ci sto provando

«Non so cosa passi per la testa a questa categoria di personaggi ma è certa una cosa: le loro azioni sono pubbliche e qui hanno spazio per poter essere descritte». Io penso che le azioni discutibil e opinabili vanno criticate nello spazio dove sono state scritte o commesse. Magari gli autori, altrove, non possono leggerne critiche e appunti e sarebbe un parlare all'aria (o alle spalle). Se poi i pareri scritti dovessero, in quello spazio, essere non controbattuti ma cancellati perché contrastanti, quello, allora, sarebbe il segno per decidere di abbandonarlo. Ma vale sempre la pena, secondo me, cercare di capire e di chiarire e, possibilmente, cambiare e migliorare le cose.

La cancellazione di quel post in quel forum, stanotte, mi ha fatto davvero incavolare (e ce ne vuole per arrabbiarmi!). I motivi di certe regole si spiegano solo, secondo me, con la cecità di certe menti.

a proposito di Ravel, vorrei segnalarvi questo libro, un racconto biografico del musicista, appena edito da Adelphi per la collana Fabula: «Ravel. Un romanzo» di Jean Echenoz.

beh...sono distrazioni più che variazioni

Ari-salve Giorgio

Ciao Magic

Salve a tutti, sono Anna. Vivo a Napoli, ho 37 anni, 5 gatti, 1 studio di grafica e da poco meno di 1 anno ho iniziato a studiare chitarra. Spero che il cammino sia lungo ma non troppo tortuoso