Gentili amici,
desidero mettervi al corrente del mio metodo "Lezioni progressive per lo studio della chitarra".
Queste lezioni nascono dalla mia personale esperienza frutto di molti anni d’insegnamento.
Partendo dalla realtà dell’allievo e lasciandomi guidare dalle sue esigenze musicali ho cercato di
capire ciò di cui aveva bisogno per cominciare a suonare la chitarra.
Strutturato in modo tale da poter essere usato da chinque, efficace, per superare i classici ostacoli
del principiante e per sviluppare le basi del linguaggio musicale e della tecnica strumentale, è un
percorso didattico graduale, divertente e facile allo stesso tempo.
Dal punto di vista metodologico sono partito da semplici e famose melodie popolari e classiche
realizzate con un ristretto numero di note aggiungendone via via altre fino al completamento di tutta
la prima posizione e non solo. Ho anche aggiunto, nella prima parte del metodo, delle basi dei brani
arrangiate negli stili e nei generi musicali contemporanei perché ritengo che possano gratificare e
aiutare l’allievo nell’esecuzione corretta. In assenza della base i brani sono in ogni caso
accompagnati dalla parte del maestro.
Gli accordi e le cadenze nelle tonalità principali – disposti in ordine graduale di difficoltà – oltre a
provocare una prima coscienza armonica, servono a far conoscere da subito una delle caratteristiche
più note dello strumento: l’accompagnamento delle melodie dei brani o delle canzoni. Dal
facilissimo accordo di MI minore realizzato sulle corde a vuoto fino ai più difficili accordi con il
barrè ho cercato di aiutare l’allievo nella lettura e nell’esecuzione di questi grazie all’uso delle sigle
e alla disposizione delle voci sulle prime tre corde con l’aggiunta della tonica sui bassi della
chitarra.
Lo studio alternato di melodie e accordi in funzione d‘accompagnamento delle stesse porterà
all’esecuzione dei primi brani solistici (tratti anche dalla letteratura chitarristica dei Maestri
dell’ottocento) offrendo così allo studente una visione della chitarra come strumento musicale
completo. Infine ho completato il metodo arrangiando una serie di brani per musica d’insieme a
due, tre e quattro parti che potranno anche essere suonate da altri strumenti melodici con lo scopo di
divertire e d’aiutare gli allievi nella loro crescita musicale.
Con l’augurio che questa mia fatica possa servire a qualcuno, concludo sottolineando che il metodo
non sostituisce i metodi dei grandi maestri ma è stato progettato con lo scopo di far divertire non
solo l’allievo ma anche, perché no, il maestro.
Emilio Antonucci