Ultimamente mi sono venuti dei dubbi sugli spessori della tavola avendo trovato notizie assai differenti tra loro. Mi spiego: Da tempo so che per la maggioranza dei liutai la tavola armonica deve essere leggermente piu' spessa ( e piu' rigida) dal lato degli acuti poichè la propagazione di questi è favorita da spessori piu' consistenti. Secondo il liutaio Courtnall basta una differenza di 0,1 mm!! Tuttavia non mancano pareri e convinzioni apparentemente in contrasto con questa convinzione: 1 SI sa o no se gli acuti si trasmettono meglio al centro della tavola o sulle estremita'? e nel secondo caso, maggiormente dal lato dei cantini? Chiedo questo perchè mentre Torres costruiva le tavole più spesse al centro e assai meno alla periferia, oggi sento che molti lituai fanno il contrario, sostenendo che al centro della tavola si propagano i bassi e ai lati gli acuti. 2 Il liutaio Garrone (spero intervenga) nel suo manuale suggerisce di usare spesori maggiori dal lato dei bassi. Su molti clavicembali d' epoca le tavole sono ben piu' sottili dal lato degli acuti( 1.8 mm contro 4mm!) 3 Il liutaio Tom Blackshear fa intendere che i bassi si trasmettono dal lato dove sono montati ( quindi l' ala di sinistra) mentre i cantini dall' altro lato. Il centro sarebbe adibito ai medi e al "corpo del suono"... Inoltre suggerisce di assottigliare la tavola dal lato degli acuti se questi sono carenti. 4 Alcuni liutai sostengono le tavole in cedro vadano assottigliate molto, altri, all' opposto, che tale operazione è consentita solo con l' abete che è piu' rigido, altrimenti col cedro non si avranno acuti... Possibile che non esista un metodo scientifico che dia certezze su quali regioni della tavola vengano usate dalle singole frequenze? oltre al diagramma di Chladni... qualcuno mi aiuta ad orientarmi? grazie a tutti