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Lulù

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  1. Vi ringrazio tutti... a volte piace un'autore,così,diciamo a pelle.. Strano che abbia scritto,o si conosca così poco.. Però Russel e voi lo conoscete. Non si sarà saputo "vendere" bene? X Alfredo franco,simpaticamente, ma sei sempre così...come dire...snob?(non vuole essere offensivo). Ho ascoltato anche altre cose interessantissime.. Altri compositori che sono poco conosciuti,forse non ho i mezzi per dirlo oggettivamente,ma sono genietti... o giù di lì.. uno,ad es. è della mia città,ha scritto brani sui colori...il grigio,il bianco.... Si chiama Berzolla. Dire che mi piacciono tutti non sarebbe vero,ma il fatto che tutti mi colpiscano, qualcosa vorrà pur dire! Complimenti a tutti,siete un pozzo di conoscenza!
  2. Sabato sera mio padre mi ha fatto ascoltare un cd del quartetto di chitarre. Mi è piaciuto moltissimo un pezzo di Oliver Hunt. Ho guardato su Internet ma ho trovato quasi nulla. L'unica cosa che so è che è morto una decina di anni fa. Mi piacerebbe ascoltare ,se c'è,qualcosa per chitarra sola.
  3. Scusate se mi intrometto,ma se a scuola studio storia è per capire le cose che sono accadute relativamente al loro momento storico. Se britten ha scritto Nocturnal avrà avuto un momento della sua esistenza che lo ha portato a s crivere quello.Britten non è solo quello di Nocturnal.(L'atmosfera non sarà da piazzale del cimitero,mi scuso della battuta,ma è innegabile che non esprime l'atmosfera di una sagra paesana) Certo è che studiare ciò che è stato ti può dare le armi per comprendere il futuro e specialmente il presente,l'attuale. Se uno si gloria della propria ignoranza...beh, c'è dentro già tutto.
  4. Il fatto che si dovesse parlare del futuro della chitarra classica mi aveva immediatamente fatto pensare ad alcune cose che mio padre mi dice(suonava ,suona anche adesso,ma solo in casa,tra l'altro benissimo).Che quando suonava in certi ambienti,specie col quartetto di chitarre c'erano sempre problemi con i microfoni e l'amplificazione.. Poi lo stadio è venuto fuori così,non perchè ritengoche la chitarra classica debba portarsi ai "livello" di concerti rock .chi ha capito così,o ha voluto capire così ha sbagliato tutto. Per quanto riguarda il nocturnal di Britten lo conosco solo perchè ogni tanto lo ascolto. Non picchiatemi,ma a me fa venire in mente,come luogo per l'esecuzione il piazzale del cimitero. io e la tele non abbiamo un bel rapporto. Se guardo qualcosa vado su Classica,di sky. Ciaooo
  5. tra un anno o due dovrò fare una scelta. Un Università in conseguenza del mio liceo scientifico tecnologico,o il conservatorio? Cert la scelta è mia. Ma il mio chiedere cosiglio riguarda questo. : Si può andare avanti con bravi maestri e raggiungere una preparazione adeguata,non solo per lo strumento,ma per la composizione senza fare il conservatorio? Al di là del valore (che non conosco) che può avere il diploma ? Ve la dico tutta: ho paura del conservatorio,nel senso che ho paura di uscirne ,come dire,inquadrata. Grazie, i consigli sono solo ben accetti. Al massimo non li seguo. Ciaoo
  6. Rispondo per chiarire una cosa : Avevo detto stadio per dire spazi più grandi. Tutti quelli che hanno scritto qualcosa non hanno potuto fare a meno di citare e di fossilizzarsi sulla parola STADIO. E negli spazi di un certo genere ,piaccia o no, con l'amplificazione ci si deve fare i conti. Capisco benissimo che questo possa disturbare una mentalità conservatrice e salottiera.ma torno a ribadire:" Quale futuro per la chitarra classica?" Il mio primo pensiero è andato all'amplificazione perchè A) Il mondo cambia ,quello della chitarra classica,cosa fa? si adegua? Non si adegua? Fa finta di nulla ? Il discorso che volevo fare era semplicemente questo:l'amplificazione,l'elettronica per altri strumenti è stata accettata senza tanti patemi.Per la chitarra classica,sì e no.Si perche anche Dralig ha scritto che suonava con l'amplificazione,e tutto è andato bene. no,Perchè ? Il mio discorso ,quello che forse non è stato capito,(anche perchè non l' ho detto esplicitamente) è che se l'amplificazione fa passi da gigante pet qualsiasi cosa riguarda la musica,rimane ferma ,o più lenta per questo strumento proprio perchè a questo strumento pare che dell'amplificazione non gliene importi.. Se ci fosse una certa richiesta la ricerca e lo studio di qualcosa di adeguato alle caratteristiche più che particolari dello strumento,saprebbero rispondere (io ci credo) in modo adeguato. Non credo di parlare a vanvera,c apisco bene cos'è una chitarra classica.Sto lì,provo questa muta di corde, una tensione più alta...mi carteggio l'unghia un pelino,tutto perchè? per il suono che ne esce! Viene da questa chitarra,con queste corde ,dal mio modo di suonarla.... Amplificare il suono non vuol mica dire sostituirlo o "aiutarlo".Mica la si vuole trasformare in chitarra elettrica,quelle ci sono già . se poi uno pensa che la chitarra classica vada bene com'è sempre andata,va bene anche a me. Non mi dispiace andare a sentire concerti in piccoli teatri,nella biblioteca del comune o nei posti che le vengono adibiti.Quella è la sua dimensione attuale. ma allora il problema sarebbe stato " Quale Oggi per la chitarra classica?",Non quale futuro. Ci tengo,e parecchio,a dire che io,di emulare i "colleghi " della musica rock,me ne faccio un baffo. Ci vedo del pregiudizio in una affermazione così. E finisco dicendo che queste cose le dico io,che mi sono sorbita per anni mio padre che diceva,anzi lo dice anche adesso,ma meno "La chitarra,più la suoni piano più va lontano. Ma un piano,anche se viene amplificato,rimane tale nel contesto generale del pezzo. Non dico che la chitarra DEVE essere amplificato. Il futuro della chitarra,è il titolo del tema. Questa è una possibilità. Se vado fuori tema la mia prof mi da 2. Sbaglia pure lei perchè dovrebbe darmi 0. ciao
  7. Magari anche colto non significa efficace... O bello. Il titolo dell'argomento è quale futuro per la chitarra? Non quale OGGI per la chitarra. I grandi spazi,lo stadio,scusate se ho detto questo. Non intendevo dire che d'ora in avanti i concerti per la classica debbano essere fatti lì. però possono,potrebbero essere fatti anche lì e allora devi fare i conti con l'amplificazione. Volevo solo aprire una porta,dire che questa può essere una possibilità futura. O rimane dov'è,così com'è.A meVa benissimo anche così. la dimensione intima,poi,credo che sia situata,più che nell'ambiente che comunque ha una sua importanza,nell' atmosfera che il concertista è in grado di creare e nel cervello di chi ascolta.. Poi forse la pianto di scrivere perchè mi sembra di aver detto una cosa che non credo abbia niente di scandaloso. ciao
  8. D'accordo su tutto il resto. Credo di aver sviluppato un apparato immunitario ipertrofico nei confronti della storia della musica del Novecento. La trovo scandalosa. Non credo che, nella storia dell'umanità, il talento abbia mai ricevuto una punizione più cattiva [...] mi sforzo di suggerire ai giovani - ché in loro vanno riposte le speranze residue - di studiarla senza impararla, tanto da poterla vedere diversamente da come la leggono. Mi piacerebbe avere un chiarimento: studiarla senza impararla..per poterla vedere diversamente... Faccio un esempio,per capire se ho interpretato nel modo giusto: Se voglio andare oltre la tonalità,tragredire le regole della tonalità,è comunque necessario che prima debba conoscere che cos'è la tonalità e l'armonia. Poi posso avere una mia visione delle cose e andare oltre. Ho interpretato correttamente? Studiare senza imparare,è inteso così? Grazie
  9. Grazie Fabio,farò tesoro. Ho solo da imparare,sono impulsiva e spontanea. a volte la spontaneità viene presa per ingenuità,e forse è anche vero.
  10. ok,cartellino giallo. Comunque non ho offeso nessuno,mi sono sentita trattata,da "piccola impertinente sta al tuo posto".se qualcuno si sente offeso chiedo scusa,non era mia intenzione. Ciao
  11. invece di essere voi stessi, vorreste essere come le cose che desiderate. In questa schizofrenica dissociazione (sia chiaro, non sempre si presenta in modi paotologici) si perde di vista la cosa più importante che dovrebbe essere parte fondamentale anche di quello spirito che "in qualche modo" ci accomuna quando ci scappa la poesia: la scoperta dell'altro, dell'identità altrui. Che è cosa molto diversa dalla proiezione di sé nell'altro. ciao1 non ho capito a chi ti riferisci con quel "voi stessi" plurale. Sinceramente,non ho capito neanche il resto. per dirtela tutta: con chi ce l'hai: ?iPoi parli di "schizofreniche dissociazioni...della proiezione di sè nell'altro.. ma io volevo solo parlare di chitarra,e del fatto che,secondo me,l'amplificazione della classica è il suo futuro Il tuo mi sembra un trattato di Freud. Poi ,guarda,io e la tv non andiamo tanto d'accordo,la guardo solo raramente perchè una tele accesa c'è sempre. Il primo concerto,chiamiamolo così,che sona andata a vedere è stato a dieci anni,ed era un duo Tuck and patty. Lui è bravissimo. Dici che a te piace la musica bella: cos'è, io sono scema,e mi piace quella brutta? E poi ... io non ho mica offeso nessuno1 se da fastidio quello che penso,me lo tengo per me. Ri-ciao
  12. credo fermamente nel contrario di ciò che scrivi indipendentemente dalla questione "amplificazione" la chitarra "classica" è uno strumento che rifugge gli ampi spazi, le celebrazioni comunitarie, le grandi masse. Può sembrare paradossale (basterebbe conoscerne il repertorio) ma l'anima della chitarra classica è l'antitesi del comunitarismo dello starsystem rockettaro. Questa chitarra semmai dovrà riappropriarsi di spazi sempre più piccoli e intimi, riscoprire il gusto per la musica da camera, per una hausmusik in versione contemporanea dove l'amplificazione, se necessaria, sarà proporzionale al volume di suono prodotto. Penso che se c'è una cosa utile, ad esempio, che molti giovani potrebbero cominciare a fare senza stare a sentenziare improbabili perfomance alla Iron Maiden con 400.000 persone è cercare di organizzare dei piccoli concerti in casa propria. Molta scena "alternativa" anche nel rock (del post-rock) e della musica improvvisata ed elettroacustica lo sta già facendo, con dei bei risultati. Prendiamo esempio da questo indie "rock", casalingo e low-fi che, oltre ad essere fattibile a spese zero, pare avere un po' più la testa sulle spalle di certe improbabili pretese. Mio padre suona la classica,ad un livello che ritengo più che discreto,Si può dire che la chitarra faccia parte della famiglia e di tutta la mia(forse breve) vita. Ci vuole poco a capire l'anima dello strumento.E' molto intima. Però non credo che questo pregiudichi gli ampi spazi.Gli ampi spazi richiedono che siano riempiti da tante persone.Il fatto è che non ci sono tantissime persone che hanno la cultura(che parolona!) ,l'amore e la passione e per lo strumento e per il repertorio. Nella mia classe,professori compresi,ha provato a chiedere se conoscevano Tarrega.Solo il professore di fisica, Eppure ho detto Tarrega,mica un pinco pallino qualsiasi. Poi una cosa che hai detto ,scusa,ma non mi è piaciuta. Io non sentenzio performances alla Iron maiden ,nè altro,anzi,il punto è che io non sentenzio proprio niente,anche perchè non ho i mezzi per emettere sentenze.E nemmeno l'età.Cerco solo di dire il mio punto di vista,perchè le cose,tutte quante,non ce ne hanno uno solo,di punti di vista..Intendevo solo dire,e ne sono ancora convinta,che non siamo nell'ottocento,ed è cambiato il mondo.Anzi non siamo neanche più nel novecento. nell'ottocento anche i rumori quotidiani erano ben diversi:Non c'erano camion,auto,martelli pneumatici le sirene che vanno e vengono e tutti quei rumori che fanno da sottofondo alla vita di tutti i giorni. L'orecchio e il cervello delle persone di quell'epoca era abituato diversamente. Oggi entri in un bar,vai a fare la spesa in quasi tutti i negozi è c'è una radio che rompe le scatole,chi se ne frega di quello che esce. Fa parte dell'arredamento. Sì proprio così .Un arredamento sonoro,che quasi sempre fa schifo. Perchè viene usato male, e viene usato male per ignoranza musicale. Non ho l'improbabile pretesa "di portare la chitarra classica negli stadi(che già vedo pregiudizio,ovvero Musica nello stadio= musica di serie B ),dico solo che oltre a chitarra orchestra anche la chitarra sola,nonostante la sua anima intima,può avere un futuro così. Anzi,credo che la chitarra sola in questo contesto sarebbe meglio.sarà un bel sogno,ma mi piace pensare ad un concertista con 10000 persone che ascoltano in silenzio,che abbiano rispetto ed aprono le orecchie il cuore ,anche se non tutti conoscono quel repertorio. Qui mi viene una riflessione:chissà perchè le persone vanno tutte ad ascoltare ciò che conoscono già e difficilmente hanno curiosità per il nuovo Poi,se penso che si vede un pubblico con le fiammelle degli accendini e tutti quanti a dondolarsi a tempo(guardate la tv,ogni tanto?) mi scappa tutta la poesia. P.S. mi piace la musica in genere,dalla classica alla contemporanea dal funky,al coro degli Alpini.. Ciao
  13. sì, lo so.Però se fai i conti con la realtà di oggi trovo che se la chitarra classica ha un limite sia proprio quello. certo, è bello il fascino dei piccoli ambienti,la loro atmosfera e il suono della chitarra in questo contesto ci sta alla perfezione,ma se la chitarra classica vuole un futuro diverso e non rimanere in un angolino deve fare i conti con l'amplificazione. Non credo di dire una cosa sacrilega. O rimane uno strumento ,come dire, per pochi intimi, o si deve adeguare. Se vuoi suonare magari su una piazza con 2000 persone,non puoi andarci con "il pezzo di legno con le corde e basta. Ciaoooo
  14. Ho letto quasi ,ripeto,quasi tutto. davanti a tanto sapere sono un microbo,ma a me sembra che quasi tutti,tranne qualche intervento siate andati fuori tema,che era : La chitarra e il suo futuro. Al di là dei vari interventi sia"storici" sia,su Villa Lobos,(cappello a tanto sapere).credo che come dice Cristiano,la chitarra è il suo repertorio.Oggi quello è vastissimo. Quante vite mi ci vorrebbero per farne 1 quarto? Penso che persone come Angelo Gilardino abbiano dato un nuovo impulso alla chitarra,ci sono tante cose belle e attuali , autori come Domeniconi o York(Si vede che mi piacciono,eh?) e tanti altri danno qualcosa al repertorio della chitarra classica. Se oggi esiste uno strumento che non esisteva fino a poco(relativamente poco,storicamente) tempo fa, come la chitarra elettrica,che per bellezza,potenza,varietà ecc.ecc. mette in fila tutti gli altri,credo che per il futuro della chitarra classica si debba parlare di amplificazione. La chitarra così com'è ha un suono che arriva da qui a lì,per dire che è limitato. Amplificare una classica non è uno scherzo. I pick up su questo strumento fanno cilecca,in quanto ti danno il suono che recepiscono,e cioè esattamente quello che si sente se si appoggia l'orecchio alla tavola. Un po' crudo,come minimo. Con i microfoni ci sono altri guai. Eppure se la chitarra classica vuole uscire dalle piccole sale da concerto,dai teatri eccetera, secondo me deve fare i conti con il problema amplificazione. E non è poco,visto che ogni chitarra ha il proprio suono ,di cui siamo gelosissimi,che è l'anima stessa della chitarra. Ma se il titolo di questa discussione è il futuro della chitarra,al di là del repertorio, credo che bisogna fare i conti con il futuro,quindi anche i grandi concerti negli stadi. Chi ha detto che negli stadi si possa fare solo musica Rock? La si fa perchè loro hanno gli strumenti giusti per i grandi spazi. E per me il futuro sono i grandi spazi, La chitarra classica deve uscire dalla nicchia delle piccole sale da concerto ,a volte con 30 persone si e no. Ma per farlo deve fare i conti con l'amplificazione,invece di rinnegarla,magari a priori. ciaooooo
  15. ciao! come mai Mistake come nick?
  16. Mi sono iscritta da poco,ero convinta di essermi presentata ma ho appena notato che invece...non l'ho fatto! Lo faccio adesso: sono Lulù,,16 quasi 17 anni e ho una passione viscerale per la chitarra classica.Sopra tutto mi piace Domeniconi,Gilardino( Ophèlie,primi 20 studi virtuosità e trascendenza sarà uno studio ma è bellissima!) York e fermiamoci qua. Scusate già da adesso se romperò le scatole,ma non ne so mai abbastanza. Ciaoooooooooooo!!!!
  17. Io sono giovane,e non ho l'esperienza di chi ha scritto fin qua. Ma il problema di fondo ,a mio parere è che manchi in Italia la culura musicale,nonostante la tradizione di musica popolare(che alla fin fine si identifica nella canzone napoletana),contemporanea e lirica. Questa mancanza di cultura, o meglio,una cultura errata(musica=canzone)generale si nota senza difficoltà.Basta chiedere a qualcuno se gli piace la musica,provate a sentire che risposte vi vengono date.Sì, il paese del bel canto,ci chiamano. Ma la musica non si può ridurre lì. Questa mancanza di cultura musicale deriva,a mio parere dalla mancanza di cultura generale,oggi ridotta a uno scarso nozionismo figlio dell'utilità immediata. se mi guardo in giro vedo un panorama generale squallido. Saluti
  18. Sposo la causa! Ti ringrazio,sei gentilissimo
  19. Ciao! Anch'io studio lentamente,ma vorrei sapere perchè dici "con suono forte". Ti ringrazio per i tuoi preziosi consigli
  20. Si sa qualcosa delle Savarez Cantiga? Verranno messe in vendita nell'autunno.
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