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Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Chi mio nonno capelli lunghi? Aveva la foto di mussolini appesa in ogni dove, giusto per dire.... ITALIANI!!!!!!! Beveva solo un bicchiere di vino rosso a tavola e fumava sigari. In compenso mio zio beveva di tutto e si fumava pure di tutto... hem........ -
Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
King king king.... la ciaccona l'ho suonata per anni, ora non più, trovo stia molto bene sul mio tappeto! E come non sono bello??? Non sono ricco non sono famoso, se ho un gran pezzo di figliola al mio fianco per cosa pensi che sia??? 8) Bello di papà!!! Ma nella foto con la pizza tu quale sei? Quello di sinistra o quello di destra? Il mio buon nonno ti direbbe "tagliati i capelli e vai a lavorare!!!". E non provare a prenderi in giro perchè i pochi capelli che ho sono alti 0,5 mm altrimenti mi offendo, guarda che sono cintura nera di chitarra! -
Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciao Cristiano. Certo che è un dettaglio che esiste, quello in cui non siamo d'accordo è che tu dici che sia un dettaglio sbagliato o comunque incongruo. Il fondo è composto da tanti spartiti, tutti originali per chitarra tranne la ciaccona di Bach, perchè la chitarra è o se preferisci è stata anche questo, perchè dobbiamo ringraziare anche Segovia, e ci tengo a dire che io, oggi, non sono assolutamente un segoviano. Non trovo sbagliata questa scelta, primo perchè fa parte di un elemento decorativo che se non lo avessi rivelato io stesso sarebbe rimasto oscuro a tutti (tranne forse a qualche persona che magari non sapendo ammazzare il tempo si munisce di lente di ingrandimento e prova a riconoscere il brano....). Secondo perchè come già detto è per me un gran portafortuna ed è il mio personale augurio all'accademia. Terza cosa: la ciaccona esecuzione Segovia ha all'epoca gettato nuova ed importante luce alla chitarra, tutti i chitarristi sanno che è un simbolo, per te non lo è? Segovia che all'epoca conquista il mondo con il proprio strumento, fino ad allora sempre visto come inferiore al violino o al piano, suonando la ciaccona Busoni! Capisci? Prova a pensare all'epoca, alle condizioni storiche e sociologiche... che spettacolo meraviglioso deve essere stato!In questa ottica è stata inserita la ciaccona come simbolo, mia iniziativa personale di cui sono ancora contento, perchè appunto è una cosa di poca rilevanza, un messaggio nascosto (ora non più per voi), un augurio all'accademia di fare, magari nel loro piccolo, qualcosa di importante per il nostro strumento. Quello che forse avresti potuto chiedermi prima, era la chiave di lettura, poi fare la tua critica, se adesso che la sai sei ancora del tuo parere, niente paura, siamo in disaccordo su una piccolezza, da parte mia mi sento sempre in dovere di difendere il mio operato. Senza rancore alcuno. Massimo Montresor -
Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ragazzi ragazzi.... innanzitutto grazie a tutti! Grazie anche a Graziano per aver "preso le mie difese", concordo appieno. Stano che nessuno si ricordi che la ciaccona è solo uno delle pagine presenti nella foto, tutte le altre sono partiture originali. E poi la ciaccona è davvero un pò il simbolo di quello che Segovia ha fatto per il nostro strumento, e i simboli vanno presi come tali. Le critiche di Cristiano mi fanno venire in mente quello che alla fine del concerto invece di andare a congratularsi con il musicista gli dice che ha la giacca che stona con il colore del teatro Il musicista non deve prendersela anzi!!! Deve essere contentissimo perchè vuol dire che se questa è l'unica critica che si è potuto fargli vuol dire che il lavoro svolto è ottimo davvero! Pace e bene, pace e bene, che questo povero mondo ne ha un gran bisogno. -
Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Se posso anche io dire la mia... non penso che nessuno mai si metterà a leggere e riconoscere lo spartito nella foto, nata da un impulso improvviso di fotografare. La ciaccona di bach la metto d'appertutto non perchè sia un pezzo che rappresenti la chitarra in assoluto, ma perchè è per me un gran porta fortuna e sono sicuro lo porterà anche all'accademia. La ciaccona eseguita da Segovia è stato il primo brano per chitarra classica ascoltato quando avevo 8 anni ed è stata un'emozione così forte che mi ha cambiato la vita, decidendo di dedicare parte di essa proprio allo studio della chitarra. Quindi ecco tutto, è un gran porta fortuna per me ed è l'augurio che faccio anche all'accademia. -
Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
è la ciaccona di bach, ho fatto la foto sul tappeto di casa mia prendendo quello che ho praticamente sempre sul tappeto, ovvero un mare di spartiti e la chitarra.... -
Accademia della Chitarra di Brescia
monch ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sono lieto di presentarvi il nuovo sito internet dell'Accademia della Chitarra di Brescia. Per chi non conoscesse da vicino l'Accademia ne consiglio, con l'occasione, l'interessamento, non solo è per molti aspetti un'isola felice, ma propone iniziative interessanti, alla portata di tutti in un clima sempre cordiale, professionale e sereno. http://www.accademiadellachitarra.it/ -
studio e analisi Sonata, Mario Castelnuovo-Tedesco /2
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Quindi non mantieni il sol sulla terza e lo stacchi per suonare il do. Non so se sono folle e mi stò complicando la vita per nulla, ma io ho optato per la soluzione "dito trasversale" perchè pensavo di mantenere l'effetto della doppia nota. -
Ah ecco, grazie per l'informazione.
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studio e analisi Sonata, Mario Castelnuovo-Tedesco /2
monch ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Sono curioso di sapere come affrontate o che scelte avete fatto per affrontare l'arduo passaggio in seconda pagina, per capirci quello dove ci sono i 2 sol# da tenere insieme al do#. Ho sentito che quasi tutti i chitarristi semplificano il passaggio non raddoppiando le note. Voi cosa ne pensate. Personalmente stendo l'indice di traverso per prendere sia il sol# in terza corda sia il do# in seconda. -
Chitarra cuccadoras
monch ha risposto a Emanuela l. Rosenthal nella discussione Rigorosamente Off-Topic
non so se è più triste il finale o i bollini bianchi sul manico della tastiera -
Non ti facevo così violento King! E dire che sembravi una personcina così per bene...
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io leggo questo al momento del play: This video is no longer available due to a copyright claim by Schott Music GmbH & Co. KG. Anche voi?
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Sigmund
monch ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
allora sarebbe "horso"... he he he -
Sigmund
monch ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Eh già, come lapsus Freudiano non è mica male, anzi interessante se si pensa che Jung è stato identificato appunto come "orso" da una tribù di indigeni. Derivando dalla natura tutta la loro conoscenza, l'unica maniera che avevano per capire ed accettare una persona era trovare una qualche somiglianza fisica o caratteriale in un animale, solo allora potevano capire e scegliere di accettare o no un estraneo, e Jung era orso, per come saliva le scale fatte di corda per raggiungere le capanne sugli alberi. -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Si capisco e concordo. Strano davvero che Alcazar non cita la propria fonte, viene da pensare che temesse la propria edizione perdesse valore. Per i pezzi disponibili, capisco, ma sà... al cuore non si comanda. -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Non trovo molto utile avere un catalogo aggiornato se poi le cose che vorrei suonare non sono disponibili. Ho ascoltato credo tutte le incisioni esistenti della suite e ascoltato esecuzioni dal vivo di vari chitarristi professionisti che conosco e a mio parere invece c'è molto da riportare alla luce anche se è pubblicata da 40 anni, anzi, sopratutto per questo. Ovviamente non parlo solo delle incertezze del testo, ha mai avuto la sensazione che un brano pur essendo stato eseguito mille volte non è mai stato suonato davvero? Questo è quello che intendo e per non fare arrabbiare nessuno aggiungo vilmente che è una cosa personale e che non è un attacco a nessuno ne una esaltazione del sè, solo una cosa che si sente spontaneamente dentro. Non sempre le cose da riportare alla luce sono inedite, a volte abbiamo meraviglie sotto gli occhi e non ce ne accorgiamo e allora si cerca negli archivi polverosi qualcosa di inedito per poter dire al mondo che abbiamo riscoperto qualcosa. Vero e giusto. Ma è anche vero e giusto leggere approfonditamente e suonare la musica già nota, o poco nota come in questo caso, valorizzandola e non semplicemente suonare le note che ci sono sopra come un software midi, senza nemmeno chiedersi se sono sbaglaite o meno, senza chiedersi il "perchè". Fotocopiare una partitura è proibito dalla legge, anche se credo tutti lo abbiamo fatto almeno una volta e io stesso non sono contrario almeno nei casi come la suite in questione che sembra irreperibile. Concordo invece sull'ultima parte del suo messaggio. -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Capisco molto bene non si preoccupi, non insisto oltre. Mi dispiace solo che un chitarrista esecutore desideroso di riportare alla luce una suite originale per chitarra così bella, deve faticare così tanto per poterla anche solo visionare. Ci dovrebbero essere cataloghi aggiornati e disponibili, biblioteche comunali o di conservatorio (come in finlandia per esempio). Credo anche che copie degli originali di autori defunti dovrebbero essere in qualche modo facilmente reperibili. Poi ci si lamenta perchè ad un concerto di chitarra si ascolta il solito programma trito e ritrito. Mah... misteri del mondo della chitarra? -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Molto bene -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Capisco. Devo quindi dedurre che Segovia, come spesso faceva, sceglieva quello che "gli piaceva" (quando uso le virgolette sono sempre mezzo serio e mezzo faceto, come nel caso del falso storico), eseguendo solo 2 dei movimenti della suite e tralasciando il resto, attribuendo a Scarlatti questi movimenti per prendersi gioco dei critici (è corretto?) e modificando (o per meglio dire adattando) la partitura originale per la propria esecuzione senza pubblicare però nulla. Peccato non abbia inciso tutta la suite, sarebbe stato davvero interessante ascoltarla. Allora non mi resta altro da fare che studiare ancora più approfonditamente ciò che possiedo che a questo punto come partenza non è affatto male, visionare l'Alcazar, modificando ciò che è davvero improbabile suonare come è scritto (ma che invece sembra passare inosservato a quasi tutti gli esecutori che hanno inciso la suite) come ad es. la quart'ultima battuta del preludio, ed infine fare le mie scelte interpretative senza paura, anche perchè per fortuna come è vero che questa suite è adombrata dall'incertezza, tanto è vero che più la studio e più mi rendo conto che dentro di me si è rafforzata invece la certezza di cosa voglio fare e come suonarla e anzi che in tutta coscienza, non potrei, dopo aver scoperto (grazie ovviamente anche all'insegnante che mi segue) tutte le meraviglie "nascoste" che la suite contiene, suonarla in maniera diversa. Sig. Bonaguri, spero quindi di poter visionare la partitura che possiede, se in uno slancio di fiducia verso il prossimo volesse spedirmela (ovviamente tutto a spese mie) ne sarei ovviamente felice, altrimenti come si diceva speriamo forse di incontrarci a Bologna. Se altri utenti del forum posseggono tale partitura e volessero contribuire ne sarei ovviamente molto grato. Grazie Massimo Montresor -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Innanzitutto grazie per la gentile risposta. I punti che vorrei controllare in realtà sono davvero moltissimi. Come lei saprà sicuramente meglio di me, la suite è stata composta come "eccezzionale falso storico" da Ponce in re+ ovviamente, (mi scuso per l'errore di tastiera che devo condividere con una in finlandese) ed è una suite ricca ed interessantissima, ma aimè come si diceva è stata soggetta a molte manipolazioni, spesso, come nel caso della partitura che posseggo, fatte in maniera approssimativa o per meglio dire, trascritte con un contrappunto improbabile e con poca attenzione forse all'idea originaria. Entrare nello specifico del lavoro che stò svolgendo sul brano qui sul forum credo sia davvero impossibile, ma solo per farle capire che sono in buona fede e che vorrei seriamente svolgere un buon lavoro sulla suite citata, le posso dire che per es. nel preludio, nella seconda parte (6/8 allegro vivo) Segovia nella sua registrazione ha adottato soluzioni che trovo non solo interessanti ma estremamente in linea con il lavoro di articolazione delle voci che ero intento a fare. Trasporta una parte del basso di un'ottava così da dividere in 2 parti la frase, aggiunge delle note (di seconda voce) e toglie invece alcuni accordi, toglie intere parti di basso per far emergere il canto, insomma davvero moltissime cose. Ovviamente tutto quello che le stò dicendo si basa sullo studio dell'unica partitura che ho in mio possesso e sulla registrazione Segoviana (che tralatro non comprende nemmeno tutti i movimenti) . Molte scelte effettutate da Segovia le condivido altre meno, l'importante però e che mi sono reso conto che non sarei in pace con me stesso se non posso confrontare più partiture e in particolar modo quella che lei possiede, che dovrebbe essere la più affidabile a detta del M° Gilardino, prima di effetture le mie scelte interpretative. Esiste la possibilità di poter visionare la partitura in suo possesso, di averla in prestito o altro (credo che mi ci vogliano al massimo 2 settimane). Se il libro fosse reperibile ovviamente lo acquisterei subito, ma purtroppo non lo è. Ha ovviamente la mia parola che non ne farò copia alcuna e che il mio unico scopo è suonare al meglio una suite di cui mi sono innamorato. Se invece ha gentilmente altre soluzioni mi dica. Cordialmente. -
info Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce
monch ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sulle pubblicazioni
Possiedo della Suite in re- di M. M. Ponce nella revisione di Manuel Lopes Ramos. Sentendo l'incisione di Segovia del Preludio mi sono dato alla ricerca di spartiti, in una discussione precedente mi era stato consigliato l'acquisto di "Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce". Ma aimè è più facile a dirsi che a trovarsi. Ho provato a cercare ma non si trova nulla. Un povero chitarrista desideroso di riportare alla luce questo meraviglioso pezzo deve per forza assumere un investigatore privato con licenza di uccidere per avere una fonte decente? Chiedo lumi, aiuto e conforto! In caso estremo nessuno possiede una partitura della suite in re- da prestarmi o vendermi? Grazie a tutti -
Stefano Grondona plays I. Albéniz: Torre Bermeja
monch ha risposto a Alessandro Raspolini nella discussione Interpretazioni
Non mi convinece l'interpretazione. Mi sembra più vicina al caos che alla scoperta della trama melodica. -
ho un cd suo molto bello
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Gemelli, nati a Reggio Calabria il 26 gennaio 1986. Primo recital a 9 anni, si diplomano a soli 15 anni con massimo dei voti, lode e menzione d'onore. Maestri nonostante la miore età, grazie all'intervento del TAR che ha riconosciuto la legittimità, la maturità musicale ed il talento artistico, conferiti anche dal Ministro della Pubblica istruzione. Hanno ovviamente studiato ad Imola, da solisti con i maestri L. Margarius, A. Kravtchenko e in duo con i maestri P.N. Masi, A. Ballista, conseguendo nel 2003 il diploma "Master" di musica da camera. Inoltre, sotto la guida del M° Aquiles Delle Vigne conseguiranno nel 2007 il dottorato del Postgraduate Music Course alla Hogeschool voor Muziek en Danze di Rotterdam. Vincono circa 70 concorsi nazionali ed internazionali, da Roma al Mozarteum di Salisburgo, da Miami al recentissimo (un mese fa) e prestigiosissimo concorso di duo pianistico di Tokio. Moltissime le esibizioni ed i concerti in tutto il mondo, collaborano come solisti con numerose e prestigiose orchestre, invitati a festival, recensiti ottimamente sulle riviste.... e molto altro. Questa sera, nel paesino dove abito, Sommacampagna di Verona, in un piccolo teatro dove ogni anno si svolge un festival pianistico voluto e curato dalle pianiste Beatrice e Laura Puiu, piccolissima realtà ma (per una volta tanto) onesta e concreta, si sono esibiti i fratelli De Stefano. Quando li conosci (hanno 19 anni ma ne dimostrano molto meno) intuisci subito che lontano dal pianoforte si sentono quasi a disagio, lontani dal loro mondo, appaiono impacciati ed insicuri, piccolini di statura, gracili. Poi salgono sul palco e quando le mani toccano il piano ecco che si trasformano. Perfetta padronanza dello strumento, una musicalità palpabile, un suono bello e curato che controllano perfettamente, fraseggio ed intelligenza musicale, i pianissimi sono dolci sussurri, i fortissimi fanno tremare il teatro e da gracili che erano appaiono giganti con un potenza di suono travolgente. Ora ad aspettarli c'è una turnè in Florida e poi una in Corea del Sud. Perchè scrivo tutto questo? Perchè se lo meritano. Perchè mi hanno emozionato. Perchè sono onesti portatori di musica. Perchè questa sera la musica ha trionfato con semplicità e (scusate se ripeto ancora questa parola ma ormai è rara) onesta!