osiarap

akaros ha sbagliato, quelli nono sono il "trio chitarristico italiano". Questo era formato da tre musicisti : Borghese, Frosali e Saldarelli, hanno fatto parecchi concerti diversi anni fa ( fine anni 70) e almeno 2 LP in vinile per la RCA, uno di musiche di Vivaldi, Veracini, Bach, Haydn, l'altro non mi ricordo bene ma c'era di sicuro musiche di Albeniz. Tra l'altro c'era nel disco che conosco meglio 3 contrappunti da l'arte della fuga di Bach, e il trio in sol+ di haydn, stupendi. Sono tre allievi di A Company, tutti e tre insegnanti in conservatori ( Borghese è a Firenze, gli altri non so) e ottimi chitarristi tutti e tre. Non suonano più, a parte che in alcune occasioni diciamo..celebrative. Questo trio è stato molto importante, uno dei primi che ho sentito di "livello", io all'epoca studiavo proprio col maestro A Company. Ti consiglio di procurarti quei dischi, se li trovi! P

Questo duo pf chitarra, è da non credere, può dare risultati sorprendenti. Anche io lascerei perdere l'amplificazione, piuttosto : piano chiuso e tocco morbido del pianista, a cui bisogna ricordare di fare degli intensi FF con la sonorità dei p. La sua dinamica si deve svolgere tra ppp e p. E' un bell'esercizio, far suonare un bechstein di 4 metri come una spinetta Per il resto come al solito conta la musicalità e il puro divertimento di far risuonare cose...inaudite ( o quasi). Saluti PS: d'altronde il volume di un violino ben suonato mette al buio qualsiasi chitarra e chitarrista... bisogna educare i nostri colleghi alla ..qualità del loro suono, e meno alla quantità.

terribile notizia! accidenti, troppo presto P