-
Numero contenuti
270 -
Iscritto
-
Ultima visita
Visite recenti
Il blocco dei visitatori recenti è disabilitato e non viene mostrato ad altri utenti.
Obiettivi di Emanuela l. Rosenthal
-
Corso di Chitarra Classica - 7 Anni (+1 di specializzazione)
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Leggi e musica
Ma dico, Giulio, ce la fai almeno a capire il significato elementare delle parole? Ho chiesto io, ben 3 volte, di essere cancellato dal vostro forum, bannato, eliminato, come C***o te lo devo dire??? E tu che fai?? mi ammonisci...?? Ma allora parlo con un muro?? -
Corso di Chitarra Classica - 7 Anni (+1 di specializzazione)
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Leggi e musica
Giulio, più e più volte non hai saputo gestire situazioni come questa! Sarai bravo come informatico, ma come moderatore sei una frana. Sei sempre fuori tempo e fuori stile. Saresti perfetto come chitarrista! Sei uno dei tanti motivi che mi spingono a lasciare questo posto. -
Corso di Chitarra Classica - 7 Anni (+1 di specializzazione)
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Leggi e musica
Non L'ho insultata, non ho usato toni accesi, ho solo cercato di dirLe di rispettare le opinioni altrui: questa è veramente una delle poche volte in cui non ho nulla da rimproverarmi. Saccente lo sono di sicuro, ma non in ambito musicale; in ambito scolastico direi proprio di sì. Alla tua età, dire le bugie è molto, molto squallido. Queste cose lasciale fare alle persone adulte frustrate ed incapaci di argomentazioni serie. Se posso darti un consiglio, vai un po' di più per strada a giocare a palla o a nascondino con gli amici, invece di stare tutto il giorno davanti ad un monitor. Vedrai che forse diventerai un po' più umano. -
Corso di Chitarra Classica - 7 Anni (+1 di specializzazione)
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Leggi e musica
Citazione Cla Mi dispiace essermi perso tutta la discussione precedente: sarebbe stato per me interessante leggere gli eventuali interventi di insegnanti con metodi "tradizionali". Cristiano Porqueddu Non me ne parli! C'erano consigli, critiche e suggerimenti utilissimi da usare per nuove argomentazioni. ............................................................. Cercherò di riassumerti l'intero vecchio thread, (sperando di non essere bannato per la terza volta!!). Il tutto è nato da una richiesta del padrone di casa di discutere il suo nuovo programma di Chitarra per la scuola civica di Nuoro. L'ho fatto, utilizzando come sono solito fare, un linguaggio diretto e privo di fronzoli diplomatici, con un tono un po' aspro (come d'altronde egli stesso esortava a fare), e mi sono sentito in dovere di farlo perché non condividevo praticamente nulla del programma, altrimenti me ne sarei guardato bene dal disturbarlo. Devi sapere, Cla, che un corso di chitarra che consenta agli studenti di apprendere la difficile arte del suonare bene la chitarra, in tutto il mondo si compie normalmente in non meno di 10 anni (o più, considerando l'aggiunta del biennio) e non in 7, e si cerca di distribuire il carico di lavoro in modo intelligente e razionale. Proporre gli studi di Lobos dopo appena tre anni di studio, Petrassi o Ghedini al IV, Martin o Berkeley al V, al VI anno le Sonate di Gilardino (difficilissime anche per uno che suona da 20 anni), quella di Castelnuovo, le Suites di Bach, e così via, è semplicemente pura follìa. Avevo sostenuto quanto il tutto fosse stato strutturato in modo ridicolo e assurdo, per mille motivi, uno dei quali è il tentativo da parte del suo compilatore (a questo punto per ragioni, credo, meramente pratiche e personali) di abbreviare a tutti i costi un percorso che, al contrario, andrebbe semmai allungato ed arricchito. Mi ero permesso (ribadisco, come da richiesta di Porqueddu), di far notare come tutto ciò fosse palesemente senza senso, proposto per di più in un forum specialistico, e l'ho fatto. Tanto è bastato per cancellare "accidentalmente" il tutto. Ho ricevuto, come sempre, il solito attacco gratuito dal quel maleducato e saccente che porta il nome di Vladimir, (e per fortuna non da altri, ma solo perché non ce n'è stato il tempo), la rimozione del thread (nonché di questo attuale che era iniziato in tutt'altro modo!), ed avevo chiesto, (cosa che oramai faccio per la terza volta!), la cancellazione del mio account. Mi auguro che ciò avvenga presto e di non dover più prendere parte o rispondere a discussioni perbeniste ed ipocrite come queste (oramai accade da troppo tempo in questo forum), e di non dover leggere, lo spero, attacchi gratuiti, calunnie o offese che riguardino la mia persona. -
Scomparsa di Roberto Pinciroli
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Sandro Bettazzi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Davvero una triste notizia. Mi viene in mente una sua appassionata interpretazione del Nocturnal di Britten a Mondovì nei lontani anni '80. La ricordo come se l'avesse suonata soltanto poche ore fa. Spero che riposi in pace. -
Conservatori: una testimonianza politica
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
Anonimo è il nome che si da a chi non esiste. Discutere di cose importanti con chi non esiste è inutile. E' inutile per te che lo fai, per chi legge, e per il fantomatico interlocutore. Anzi, è dannoso. Il forum ormai è diventato uno strumento che da sempre più spazio a chi voce non ha. E' diventato il nuovo strumento dei poveri, dei senza nome, dei vagabondi. Non mi riconosco più in questo forum. Vi leggerò ancora per pura curiosità infantile. Se richiesto dirò anch'io la mia. Ma la voglia che mi animava all'inizio di questa tua avventura si è persa per strada. Quando saranno ricreate le condizioni giuste ci risentiremo. -
Conservatori: una testimonianza politica
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Leggi e musica
E' invece avresti dovuto, caro Piero. Certe farneticazioni non meritano risposta alcuna. Sono disgustato. E queste cose provengono sempre dai soliti ignoti. Ma Cristiano, quando capirai che la vera democrazia non sta nel far dire tutto a tutti ma solo a chi sa ciò che dice e lo fa senza maschere? Gli altri, stiano zitti e imparino ad ascoltare di più. Io in questo forum non ho più voglia di stare. Scriverò sempre meno e parteciperò solo di sfuggita a discussioni così insulse. Un plauso a Piero che ha ancora voglia di lottare contro i mulini a vento. Io sono stufo. -
Segovia interpreta la Sonatina di Moreno-Torroba
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Alfredo Franco nella discussione Interpretazioni
Nessuno credo abbia mai cercato davvero di imitare Segovia. Sarebbe stata operazione stupida ed inutile. Io trovo che Segovia sia molto distraente per l'ascoltatore ai fini di una corretta comprensione dell'opera che si accinge a suonare. E' sempre troppo presente. Inserisce di continuo suoni inconfondibili, personalizza tutto ciò che tocca. Su ogni accordo, nota, ritmo, utilizza sempre soluzioni timbriche ai limiti della sopportazione. Segovia è interprete e compositore al tempo stesso. Inarrivabile, irraggiungibile e per fortuna anche unico. Due Segovia sarebbero davvero troppi. -
L'idiozia palese del palinsesto mummificato italiano
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Non ti sembra di esagerare un pochino, Cristiano? Internet non è tutto, sai... ci sono ancora milioni di persone che ne fanno benissimo a meno e sono felici lo stesso. Ognuno ha il diritto di esprimersi e farsi conoscere come meglio crede. I blog, myspace, siti web o youtube, andrebbero sempre presi per quello che sono realmente.. un modo nuovo, diverso, moderno per comunicare agli altri ciò che si è veramente, ma in modo più rapido ed economico. Niente di più. -
"Quel benedetto giro di do"
una discussione ha risposto a Emanuela l. Rosenthal in Rigorosamente Off-Topic
Ovviamente, Cristiano, non scherziamo. La mia non è una distinzione di merito ma di concetto. Improvvisare, seppur su scale e formule prestabilite (come fanno i jazzisti alle prime armi) è comunque una pratica artistica unica ed irripetibile, e aggiungo, valida solo per il musicista che l'ha messa in atto (cioè non si può imitare). Avete mai ascoltato qualche musicista imitare Evans o Monk? Impossibile. Sono unici perchè quello è il loro stile di improvvisazione ed è inconfondibile. Il compositore invece, specie quello non strumentista, quando scrive musica, per far in modo che altri esecutori possano eseguirla al meglio, deve necessariamente trasferirle su carta tutte le indicazioni necessarie attraverso una notazione e cose che sappiamo bene. Una volta suonavo il sax tenore in una jazz band (mi sono divertito per circa 5 anni) ed i miei "soli" erano tutti scritti!! Che vergogna! Ogni volta che provavo ad improvvisare qualcosa venivano fuori cose inenarrabili. Quindi, ad ognuno il proprio mestiere. Chi non sa o non vuole imparare ad improvvisare, si affidi alle composizione proprie o altrui. Chi sa farlo, invece, sia felice per questo perchè è anch'esso un dono di natura. -
"Quel benedetto giro di do"
una discussione ha risposto a Emanuela l. Rosenthal in Rigorosamente Off-Topic
Tra improvvisazione e composizione v'è opposizione di significato. Con la prima pratica si lascia tutto al caso (tant'è vero che non potranno mai esistere due improvvisazioni uguali) e non ne rimane traccia scritta (altrimenti non si tratterebbe di improvvisazione). La seconda è invece frutto di studio calcolato sempre in modo approfondito e per nulla lasciato "al caso". Le due cose, insieme, non potranno coeististere. Delle improvvisazioni di Bach o Weiss oggi non ne rimane alcuna traccia. Dei loro scritti invece si. Questo significherà pur qualcosa. -
Fiocchi di neve
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Emanuela l. Rosenthal nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Grazie Cris ... e buon 2009 -
Cristiano, che ne diresti di togliere i fiocchetti di neve che scendono sui nostri messaggi? Le feste sono finite, ma soprattutto rallentano il sistema operativo...
-
Antonio Sinopoli
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a debonis86 nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Ai miei tempi (!) l'Aguado-Sinopoli andava di gran moda. L'ho studiato per benino anch'io, da bravo e diligente scolaretto. Non sarebbe male se lo rimettessero in circolazione. -
Rapporto tra arte visiva e musica
Emanuela l. Rosenthal ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
La musica contemporanea, ovvero la musica d'oggi, non è diversa in nulla dalla musica che si è sempre scritta. Cambiano solo i segni di scrittura che a volte risultano di difficile lettura (in alcuni casi impossibile), ma alla base v'è sempre un pensiero dell'autore che deve essere tradotto in suoni da un interprete. L'autore non può prescindere da questi, in nessun caso, e deve affidarsi totalmente al suo lavoro. Come alternativa ci sarebbero le registrazioni di files midi, talora anche molto sofisticati, o non so quale altra diavoleria. L'interprete che viene bersagliato da mille informazioni scritte si sente un pochino sminuito nel proprio ruolo e perde di immaginazione o (come dice Carmelo Bene) di "entusiasmo". Perdere l'entusiasmo, quando studi un'opera è triste, perchè l'esecuzione diventa vuota ed inutile. Non mi sento affatto beato quando lavoro su brani contemporanei, anzi, e non credo di aver trascurato mai le indicazioni del compositore. Il mio approccio a tale repertorio è sempre stato di massima attenzione ad ogni dettaglio. Il risultato, poi, è sempre un mix di cose che tiene conto delle debolezze di un brano, delle imprecisioni di un interprete e delle manchevolezze dell'ascoltatore.