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Homburg

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  1. Di qui a venerdì, ovviamente, non c'è tempo per fare nulla. Ma intanto, visto che hai la possibilità di questo incontro, sarebbe utile cercar di capire com'è vista la questione da parte del governo. Hanno una vaga idea di quello che sta succedendo? Ci sono margini realistici, sia pure minimi, di disponibilità a cambiare qualcosa? O governo e parlamento tutto sono unanimi e concordi nel dare corso a quella che ritengono la migliore delle riforme possibili?
  2. Proponi e chiederò ai gestori se possibile fare qualcosa. Caro Cristiano, Piero Bonaguri, in questo 3D, ha parlato di un "appello": potrebbe essere un primo passo. La questione è come organizzarsi, io non ho nessuna esperienza di "lotte", di petizioni ecc., se qualcuno sa come fare... Immagino che si dovrebbe comporre un testo efficace, in grado di mettere in evidenza la gravità della situazione e di raccogliere il massimo del consenso possibile. Poi farlo girare, magari via internet, e raccogliere quante più firme, sperando ce ne siano anche di autorevoli. E poi?... Altra via, considerando che qui ci sono più di 300 iscritti, è quella della "rete" relazionale: ci sarà pure qualcuno che è in grado di contattare uno o più parlamentari e porre il problema (ammesso che ai parlamentari gliene freghi qualcosa e che non siano già mandanti o complici del disastro). In questo caso si potrebbe tentare la via dell'interrogazione parlamentare, puntando sui numerosi problemi che la riforma comporta, e puntando soprattutto sul fatto che non è possibile (in teoria) imporre una riforma che non piace a nessuno di coloro che dovrebbero usufruirne. In senso più generale si tratterebbe di identificare forze politiche disponibili a rappresentare il diffuso rifiuto nei confronti di questa legge, ma, non so perché, ho la sensazione che questo sia l'aspetto più difficile: in genere a sfasciare sono sempre tutti d'accordo. Se qualcuno ha dimestichezza con queste cose, esperienza sindacale o politica, conoscenza organizzativa e voglia di suggerire qualcosa, naturalmente è il benvenuto. Come ripeto, se si comincia con le firme sarebbe un bel colpo raccoglierne di indiscussa autorevolezza. Non servirebbe, certo, a scalfire la crassa ignoranza di chi ha architettato questa sciagura, ma a quel punto almeno si potrebbe tentare di portare la questione sui mezzi di informazione di massa (altro esempio nobile di sordità a ciò che conta e di genuflessione al grandefratellismo imperante...). Ho l'impressione che, comunque, siamo messi male. Ma credo che non fare proprio nulla sarebbe ancora peggio. Almeno vendere cara la pelle...
  3. A me sembra più da pazzi arrendersi supinamente a un simile stupro contro il buonsenso e contro quasiasi logica. Non è mai il momento sbagliato per opporsi a un'infamia e per contestare una cattiva legge.
  4. No, decisamente non ci siamo. Chi potrebbe esserci con enorme vantaggio degli studenti, giustamente non c'è. E gli studenti che vorrebbero esserci per lavorare seriamente saranno costretti a emigrare. A quanto pare, la nuova frontiera dei conservatori sarà... la fuga. Questa riforma è uno schifo, una vergogna, uno scandalo, chiamatela come volete. Ma mi chiedo se, oltre a ripetercelo, non abbiamo proprio nessun'altra alternativa. Per quello che può valere la mia constatazione personale, io non ho ancora sentito nessuno che la apprezzi. Ora, non è che io veda milioni di persone, diciamo un numero normale. Ma facendo una semplice proiezione statistica sorge il sospetto che questa porcheria sia sgradita a tutti e venga percepita come qualcosa di dannoso per tutti. Allora mi domando, vi domando (un grazie anticipato a chi vorrà rispondere), qualcuno mi sa spiegare per quale stramaledetta ragione ce la dobbiamo tenere? I magistrati hanno appena chiesto, e sicuramente otterranno, la revoca di una riforma a loro sgradita. I camionisti, quando bloccano i valichi per protestare contro i dazi o contro le restrizioni alla circolazione, ottengono puntualmente quello che chiedono. Perfino la mia gatta, quando chiede la pappa fuori orario, a forza di insistere la ottiene. Come mai sulla testa di docenti e studenti passa di tutto? Qualcuno mi sa spiegare perché una riforma progettata da incompetenti o da pazzi, deve diventare legge dello Stato? E perché nessuno ha ancora pensato a iniziative abrogative? Se c'era una scuola legata al saper fare, e non solo a un sapere generico, questa era proprio il Conservatorio, assieme alle varie Accademie. Si potevano ritoccare e migliorare le materie di cultura generale, certo, ma non c'era bisogno di immiserire tutto così. Una classe politica degna di questo nome (peraltro rappresentante Cittadini degni di questo nome - e mi sa che qui sta il problema), avrebbe dovuto difendere questo tipo di scuola con fermezza e con orgoglio, non gettarla nel caos. Allora, mentre condivido il Vostro sdegno, torno a domandare: è proprio finita? Non c'è proprio nulla che si possa fare? Nessuno è a conoscenza di inziative al riguardo? E se una iniziativa del genere partisse proprio da qui, da questo forum? Un saluto a tutti. H.
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