Angelo Gilardino Inviato 16 Maggio 2014 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 16 Maggio 2014 Caro Christian, scriveva Vincent al fratello Theo: "Noi possiamo parlare solo attraverso i nostri quadri". Per questa ragione, trovo del tutto inutile spendere parole riguardo alla mia musica, essendo la medesima tutta pubblicata, quindi leggibile. Posso - e lo faccio - fornire qualche informazione circostanziale a chi mi rivolge domande sui miei pezzi (il significato di un titolo, dei dati sulle registrazioni di cui sono a conoscenza, etc.), ma evito accuratamente di entrare nell'area in cui potrebbe prendere forma una qualsiasi considerazione intorno al significato e al valore di quello che ho composto: deve parlare - e parla - da sé, sul leggio. Ogni parola che potrei aggiungere, servirebbe soltanto a manifestare il mio timore che quello che ho composto non sia di per sé sufficiente a rivelare quello che avevo in mente e quello che sono. E io questo timore non lo provo. Similmente, evito - nel modo più assoluto - di invitare qualunque categoria di interpreti - chitarristi, strumentisti, direttori - e di organizzatori a prendere in considerazione le mie opere per i loro programmi, e anzi considero questo genere di auto-promozione un indizio fortissimo della pochezza degli autori che a essa fanno ricorso. Non esiste interprete a questo mondo che, avendo eseguito musica mia, possa affermare di averlo fatto su mia richiesta o sollecitazione,.Nemmeno nell'attività di docente ho mai proposto a un allievo di imparare uno dei brani che pure ho composto con finalità didattiche. Inutile a dirsi, non ho mai esercitato la benché minima pressione per ottenere l'attenzione di critici, autori di recensioni, etc., e i rapporti che intrattengo con l'editoria musicale sono improntati alla stima e alla fiducia che mi è stata apertamente manifestata dai singoli direttori editoriali, ai quali - grazie al cielo - non ho mai tirare la giacca perché si accorgessero di me. Questo modo di essere e di agire accompagna da sempre la mia musica e segna come un marchio stlistico intrinseco alla medesima la sua diffusione nel mondo. Christian Saggese, sei un grande chitarrista perché Iddio ti ha fatto tale e perché il tuo lavoro ha realizzato la volontà del Creatore: io sono stato il tuo maestro, e se qualcosa da me hai imparato, lo hai fatto osservando il mio comportamento assai più che ascoltanto le mie parole. Tu sai che la musica rivela tutto di chi l'ha scritta, intus et in cute. Quindi, sai tutto di me, perché la mia musica la suoni. E la suoni perché hai deciso di suonarla, non perché io te l'abbia mai chiesto. Il personaggio che ti si accosta insinuando sospetti sulla mia musica che fa parte del tuo repertorio invece non immagina che a questo mondo esistano autori come me, che si affidano unicamente alle loro opere, e interpreti come te, che scelgono fidando soltanto nel loro giudizio. Ciao. Angelo Gilardino
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