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Nel saccheggio della casa di Barcelona di Andrés Segovia, durante la Guerra civile spagnola, il manoscritto della Sonata II in la minore di Manuel Maria Ponce andò perduto.

Questa sonata è stata scritta tra la Sonata Mexicana del '23 e la Sonata III del '27

Sul prossimo numero di Guitart, all'interno di un saggio di Angelo Gilardino sulla musica del compositore messicano , potremo dare un'occhiata alla versione urtext dell'"Andante" della Sonata II di Ponce della quale è conservato solo un manoscritto incompleto del suddetto movimento.


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Nel saccheggio della casa di Barcelona di Andrés Segovia, durante la Guerra civile spagnola,.

 

alla fine per quale motivo la casa di Segovia fu saccheggiata?

 

Nel '25 Segovia si trasferisce a Ginevra e da lì torna in spagna nel '35.

L'anno dopo, nel 1936, scappa da Barcellona durante la guerra civile: era stato indicato come da eliminare.

Fu Salvador de Madraga, amico del Maestro, ad avvertirlo in tempo: scappò di fretta e furia con la moglie.

 

Il motivo al saccheggio dopo questo, mi sembra ovvio: distruggere ciò che circondava Segovia ed impossessarsi dei valori.


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Domanda cretina cretina: in detto saccheggio, i manoscritti andarono distrutti o furono solamente nascosti da qualche parte? Leggasi: c'è qualche pallida speranza di recuperare i manoscritti perduti?

 

EB


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Domanda cretina cretina: in detto saccheggio, i manoscritti andarono distrutti o furono solamente nascosti da qualche parte? Leggasi: c'è qualche pallida speranza di recuperare i manoscritti perduti?

 

EB

 

Quando gli si chiedevano informazioni sulla propria biblioteca musicale, Segovia rispondeva sempre che tutto era andato perduto nel Rogo di Barcelona,

Ma non era vero.

Lo dimostra, oggi, il Segovia Archive pubblicato dalla Bérben.


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Se mi risulta coprensibile la menzogna di Segovia, mi domando, invece, perché gli autori non conservassero una copia dei manoscritti...


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Se mi risulta coprensibile la menzogna di Segovia, mi domando, invece, perché gli autori non conservassero una copia dei manoscritti...

 

Segovia è divenuto un'icona del suo strumento. Segovia era la chitarra.

Il suo lavoro di revisione e diffusione (e conservazione di tutto ciò che non suonava) era il repertorio.

Una strada importante, in quel periodo, per scrivere per le sei corde.


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Se mi risulta coprensibile la menzogna di Segovia, mi domando, invece, perché gli autori non conservassero una copia dei manoscritti...

 

Alcuni autori lo fecero, ma ciò nonostante rispettarono il silenzio di Segovia e non pubblicarono i loro brani per chitarra nella loro forma originale, ma in versione pianistica (Donostia, Martelli, Fornerod e altri).

 

dralig


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certo...mi chiedevo se ci fossero motivi politici essendo se non ricordo male il saccheggio opera di anarchici e/o comunisti...

 

Motivazioni politiche autentiche no, non ce n'erano, perché Segovia non era, prima della guerra civile, politicamente schierato. Le squadracce barcellonesi, in quanto tali, non erano né anarchiche né comuniste, erano dei criminali che coprivano le loro scorrerie con motivazioni politiche fasulle, e con quelle giustificavano vendette personali.

 

dralig


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Alcuni autori lo fecero, ma ciò nonostante rispettarono il silenzio di Segovia e non pubblicarono i loro brani per chitarra nella loro forma originale, ma in versione pianistica (Donostia, Martelli, Fornerod e altri).

 

dralig

 

Un vero e proprio riferimento.

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