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Il M°Gilardino è stato allievo di composizione di Rosetta, compositore che apprezzo da anni.
Qualcuno potrebbe tratteggiarmi la figura di questo compositore, al quale è intitolato l'omonimo Festival di Vercelli??

grazie in anticipo

gg


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Inviato
Il M°Gilardino è stato allievo di composizione di Rosetta, compositore che apprezzo da anni.

Qualcuno potrebbe tratteggiarmi la figura di questo compositore, al quale è intitolato il'omonimo Festival di Vercelli??

 

grazie in anticipo

 

gg

 

Fu un epigono della Generazione dell'Ottanta. Ottimo organista ed eccellente improvvisatore, scriveva principalmente musica sacra e liturgica - sia organistica che corale - e più raramente musica strumentale. Armonista e contrappuntista finissimo, si mantenne sempre in ambito tonale, ma con una spiccata tendenza al cromatismo. Fu estraneo alla musica atonale e seriale, che pure ben conosceva. Incominciò a comporre per chitarra negli ultimi anni Sessanta. In precedenza, essendo suo allievo di composizione, non potevo permettermi di chiederglielo, ma quando nacque, per intercessione di Castelnuovo-Tedesco, la collezione Bèrben-Gilardino, allora si, mi sentii di invitarlo a scrivere per chitarra, e lo fece con piacere, anche con il timore costante di sbagliare nel prendere le misure allo strumento. Scrisse ottimi pezzi e toccò il suo culmine, a mio giudizio, con la Sonata per due chitarre, che fu eseguita dal duo Fragnito-Matarazzo e poi da altri duo.

 

dralig


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Ho ascoltato per la prima volta la Sonata di Rosetta nella interpretazione del Duo Caputo-Pompilio nel 1997 e ne rimasi impressionato.

E' indubbiamente un eccellente brano, tra i migliori per questo organico.

Che tipo di maestro è stato per Lei?

Come era nella vita di tutti i giorni??

Che carattere aveva?


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Ho ascoltato per la prima volta la Sonata di Rosetta nella interpretazione del Duo Caputo-Pompilio nel 1997 e ne rimasi impressionato.

E' indubbiamente un eccellente brano, tra i migliori per questo organico.

Che tipo di maestro è stato per Lei?

Come era nella vita di tutti i giorni??

Che carattere aveva?

 

Premesso che non credo fosse facile avere il sottoscritto quale allievo di composizione, devo dire che fu un maestro esemplare, rigoroso - non accettava voli pindarici nei compiti di contrappunto, ma non tollerava tentativi di menare il can per l'aia, ed esigeva sempre il massimo impegno - e molto rispettoso della mia personalità, che non cercò mai di influenzare né di contrastare.

 

Nella vita di tutti i giorni era schivo fino all'occultamento di sé, una sorta di san Francesco, che evitava accuratamente di apparire, di mettersi in mostra, di emergere. Insegnò tutta la vita canto corale nella scuola magistrale, mentre sapeva benissimo che docenti di composizione del conservatorio non valevano nemmeno una piccola parte di quello che valeva lui, sia per l'ingegno che per il sapere.

 

Aveva un carattere severo ma un tratto dolce e cortese. Dava rigorosamente del Lei agli allievi e non incoraggiava confidenze personali, ma qualche volta si abbandonava (si fa per dire) a qualche punzecchiatura umoristica, come quando, correggendo un mio compito di composizione, segnò una vistosa croce rossa nella parte di flauto e, alla mia richiesta di spiegazioni, spiegò che si trattava di una chiamata per l'ambulanza in soccorso del flautista che, eseguendo la parte come io l'avevo scritta, avrebbe corso il rischio di morire asfissiato.

 

Quando, nel 1967, inviai a Castelnuovo-Tedesco i miei lavori scolastici (che egli voleva vedere), la prima cosa che mi disse nella risposta fu:"Hai un ottimo maestro di composizione, le sue correzioni sono eccellenti".

 

Averlo avuto a maestro nell'epoca cruciale della formazione è stata una delle poche fortune della mia vita di musicista.

 

dralig


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Premesso che non credo fosse facile avere il sottoscritto quale allievo di composizione....

 

Perchè dice così?

 

Suona strano, detto da uno come Lei che ha prodotto un numero impressionante di opere per il ns strumento e che tutt'ora continua a sfornarne (a proposito, complimenti per la Sonatina-Lied nr.3 per fl. e chit. che ho ascoltato e registrato per Angelo Colone)!!

 

un saluto


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Premesso che non credo fosse facile avere il sottoscritto quale allievo di composizione....

 

Perchè dice così?

 

Suona strano, detto da uno come Lei che ha prodotto un numero impressionante di opere per il ns strumento e che tutt'ora continua a sfornarne (a proposito, complimenti per la Sonatina-Lied nr.3 per fl. e chit. che ho ascoltato e registrato per Angelo Colone)!!

 

un saluto

 

Non era facile perché ero, in quegli anni, impaziente e pervaso da un'ansia di imparare tale da mettere in difficoltà qualunque insegnante: le domande erano incalzanti, se le risposte non mi sembravano chiare insistevo fino all'esasperazione, non accettavo una correzione in un compito se non mi veniva offerta una soluzione alternativa che io potessi a mia volta accettare riconoscendo che era migliore della mia, e l'ora di lezione spesso veniva spesa in discussioni che - me ne resi conto più avanti - dovevano essere davvero sfibranti per il docente.

 

Insomma, parafrasando Groucho Marx, devo dire che, diventato a mia volta docente, non avrei mai accettato come allievo un tipo che assomigliasse all'allievo che ero stato io.

 

Grazie per la registrazione della Sonatina, non l'ho ancora ascoltata per intero ma quel che ho sentito mi è piaciuto molto, perché il flautista è bravissimo (Colone è una delle...colonne della mia musica).

 

dralig


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Non creda di essere l'unico, Maestro, Le faccio compagnia; la curiosità e la sete di conoscenza è la cosa che fa progredire l'uomo verso il suo compimento. Diceva S.Agostino:

 

"Vi sono uomini che vogliono sapere per il solo gusto di sapere: è bassa curiosità.

Altri cercano di conoscere per essere conosciuti: è pura vanità.

Altri vogliono possedere la scienza per poterla rivendere e guadagnare denaro ed onori: il loro movente è meschino.

Ma alcuni desiderano conoscere per edificare: e questo è carità; ed altri per essere edificati: e questa è saggezza"

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