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Studio 59 di Virtuosità e di Trascendenza


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Forse Cristiano è molto impegnato in questo periodo per rispondermi e chiedo aiuto a tutti coloro che possono e vogliono darmi una mano. Gli studi del maestro Gilardino mi piacciono troppo e ho trovato molto interessante per la mano destra lo studio 59 che ho iniziato a diteggiare e che potrebbe essere utile a proposito dell'argomento che avevo postato in precedenza "indipendenza tra medio e anulare".


 


Per quanto riguarda l'inizio potete vedere la diteggiatura da me annotata, che trovo molto confortevole


post-152-0-36978800-1427140687_thumb.jpg


 


Ma con mio grande rammarico non riesco a trovare una diteggiatura adatta alle misure che di seguito allego foto.


 


Misura 7 e simili


post-152-0-55604200-1427140973_thumb.jpg


 


Misura 13 e simili


post-152-0-18063400-1427141065_thumb.jpg


 


Poi da queste misure in poi panico totale


post-152-0-87382900-1427141256_thumb.jpg


 


Se qualcuno ha da suggerirmi una diteggiatura ne sarei veramente felice.


Grazie mille e se ho chiesto troppo ditemelo pure.


Simosva


 


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Ciao SImosva,

 

mi permetto di risponderti in modo un po' generico, perché credo sia il modo migliore per aiutarti.

 

A mio avviso, occorre innanzitutto valutare la finalità degli Studi di virtuosità e trascendenza: essi tracciano una strada che porta il chitarrista a sviluppare una tecnica meccanica assai robusta, in grado di esprimere un pensiero musicale complesso e impervio con un'esecuzione che renda impalpabile l'ardimento tecnico meccanico. A questo proposito, lo svilupo di una diteggiatura appropriata è parte integrante del processo di elaborazione dello studio, pertanto fornirti una diteggiatura preconfezionata sarebbe quanto di meno utile tu possa ottenere.

 

Più efficace sarebbe aiutarti a trovare delle soluzioni che possano essere efficaci tecnicamente e appropriate musicalmente.

 

In un altro post, chiedevi informazioni circa l'indipendenza delle dita della mano destra. Più che dell'indipendenza, io ti consiglio di puntare all'individualità delle dita, cercando di sviluppare la tecnica della tua mano destra in modo da poter elaborare, con ognuna delle dita, un suono specifico (timbri differenti per ogni dito, ma anche timbri omogenei e intercambiabili per ogni dito) o un'articolazione specifica (accentazione, fraseggio, pronuncia). Questo studio ti consentirà di lavorare molto bene su questi due aspetti contemporaneamente.

 

Parti dal carattere della formula arpeggiale: i suoni si articolano su più corde, alcune tastate altre a vuoto. Sarà tuo compito quello di realizzare questa figurazione cercando di minimizzare le variazioni timbriche e rendere il tutto il più omogeneo possibile. Ti puoi preparare agendo su quattro corde (formula digitale fissa) a vuoto e poi inserire, gradualmente, una, poi due, poi tre corde tastate a diverse altezze, senza cambiare formula. L'obiettivo sarà quello di mantenere omogeneo il timbro, anche tra corde tastate e corde a vuoto. Fai attenzione a non porre nessun tipo di accento (soprattutto nel pollice); deve essere un fluire continuo e monotono.

 

Ora, per quanto riguarda la diteggiatura specifica dello studio, abbandoniamo l'idea che la minima a inizio battuta debba sempre essere suonata col pollice (ecco perché insistevo sull'omogeneità...). Essa può essere eseguita anche con altre dita: l'aspetto fondamentale, secondo me, è evitare la ripetizione dello stesso dito consecutivamente. A misura 7, ad esempio, puoi iniziare con pollice o anulare, e sviluppare il resto della battuta di conseguenza. Devi solo porre attenzione sulla pronuncia: la similitudine geometrica deve essere rispettata e realizzata con una scelta timbrica e agogica appropriata.

 

A misura 43 il discorso cambia: il pedale assume una connotazione ritmica assai più maracata. Io personalmente lascerei al solo pollice (5° corda verso il basso, 4° corda verso l'alto) la realizzazione di questo pedale e la parte superiore alle altre dita.

 

Spero di esserti stato utile.

 

Ciao

 

ermanno

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Grazie mille. Certo che sei stato utile anzi utilissimo. Delle tue considerazioni ne farò tesoro. Non chiedevo una diteggiatura preconfezionata, ma solo sapere quale usate voi per trarne uno spunto. Non ho capito bene come eseguire il pedale alla misura 43 con il pollice. Sicuramente i "re" sono alternativamente uno tastato sulla 5 corda e l'altro a vuoto sulla 4 corda. Quando dici (5° corda verso il basso, 4° corda verso l'alto) significa che il pollice suona la 4 corda dal basso verso l'alto, diversamente dal suo naturale movimento? Grazie ancona Ermanno.

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Non ho capito bene come eseguire il pedale alla misura 43 con il pollice. Sicuramente i "re" sono alternativamente uno tastato sulla 5 corda e l'altro a vuoto sulla 4 corda. Quando dici (5° corda verso il basso, 4° corda verso l'alto) significa che il pollice suona la 4 corda dal basso verso l'alto, diversamente dal suo naturale movimento?

Esattamente. E' un movimento che richiede un po' di studio ad hoc perché utilizzato rarissime volte nella letteratura, ma a mio avviso è estremamente efficace.

 

EB

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Esattamente. E' un movimento che richiede un po' di studio ad hoc perché utilizzato rarissime volte nella letteratura, ma a mio avviso è estremamente efficace.

 

EB

Scusa Ermanno, ma il timbro non è diverso? Un tocco inizia con il polpastrello e l'altro con l'unghia, quindi nessuna omegeneità.

Ho ascoltato l'interpretazione di Cristiano e mi mi sembra di sentire i "re" tutti uguali.

Simosva

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Un tocco inizia con il polpastrello e l'altro con l'unghia, quindi nessuna omegeneità.

 

Per quanto mi riguarda, nessuno dei due suoni inizia col polpastrello. Ho studiato a fondo questa tecnica durante la preparazione delle registrazioni della musica di Tansman inclusa in "The Andrés Segovia Archive" - in particolare per Berceuse, terzo dei cinque pezzi brevi. Il risultato può essere assai omogeneo, a patto di porre l'omogeneità come punto di arrivo e, quindi, adattare opportunamente la posizione delle dita e della mano destra. Inoltre, l'articolazione binaria della realizzazione del pedale suggerisce - a mio modo d'intendere - un'accentazione poliritmica: le quintine di semicrome nella parte superiore sono disaccoppiate dai gruppi di dieci crome nelle voci inferiori, quindi credo che un'articolazione che tenga in considerazione questa differenza - senza porre accenti grotteschi, ovviamente - non sia fuori luogo.

 

 

Ho ascoltato l'interpretazione di Cristiano e mi mi sembra di sentire i "re" tutti uguali.

 

Io ti ho dato il mio punto di vista, non quello di Cristiano: in primis, perché io non sono un suo esegeta, quindi non posso argomentare le sue soluzioni o le sue scelte, e in seconda battuta perché esiste la possibilità che si giunga a opinioni differenti su uno stesso brano. Un esempio lampante della differenza di punti di vista è nella Fantasia-Sonata op. A=22 di Joan Manén. Le interpretazioni di entrambi sono disponibili gratuitamente on line su SoundCloud - se non disponi dei dischi in cui sono contenute - ed è facile confrontarle. E' evidente che siano assai diverse, ma questo non le contrappone in alcun modo. Semplicemente: coesistono.

 

Ciao

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Chiedo scusa: la tecnica del pollice alternato non è applicabile in Berceuse - Boîte À musiche ( che è il quarto dei pezzi brevi) bensì in Burlesque.

 

 

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Ermanno, ho citato Cristiano solo e semplicemente perchè sono in possesso del CD e ho ascoltato unicamente la sua esecuzione e l'ho presa come riferimento. Tutto qui, senza nessuna contorta motivazione.

Grazie di tutto. Simosva.

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Ermanno, ho citato Cristiano solo e semplicemente perchè sono in possesso del CD e ho ascoltato unicamente la sua esecuzione e l'ho presa come riferimento. Tutto qui, senza nessuna contorta motivazione.

Grazie di tutto. Simosva.

Certo, Simosva. Non volevo risultare piccato o arrogante - tanto meno nei confronti di un caro amico e uno stimato collega.

Ho solo chiarito la ragione della divergenza. Tutto qui.

 

No hard feelings, come dicono dalle mie parti!

 

 

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Ermanno, finalmente ho trovato una diteggiatura scorrevole e lineare per la misura 7 e simili, che mi permette di ottenere una certa omogeneità.

L'ho trovata dopo il tuo suggerimento sulle corde a vuoto. Infinitamente grazie.

Simosva.

 

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