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Gli abbellimenti attraverso le epoche


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salve a tutti,
approfitto della presenza di tanti grandi maestri per chiedere gentilmente un chiarimento. Vorrei sapere in linea generale come vanno eseguiti (se in battere o in levare) gli abbellimenti in relazione ai vari periodi storici. Soprattutto vorrei capire le differenze quando bisogna eseguire un abbellimento in contemporanea ad un basso o a un accordo. Faccio tre esempi a caso di acciaccature doppie: Cimarosa Sonata C.55 (per il barocco), Giuliani Studio op.50 n.31 (per il classico), Tarrega Adelita (periodo romantico).
Spero di non aver fatto troppa confusione ;)
Grazie

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salve a tutti,

approfitto della presenza di tanti grandi maestri per chiedere gentilmente un chiarimento. Vorrei sapere in linea generale come vanno eseguiti (se in battere o in levare) gli abbellimenti in relazione ai vari periodi storici. Soprattutto vorrei capire le differenze quando bisogna eseguire un abbellimento in contemporanea ad un basso o a un accordo. Faccio tre esempi a caso di acciaccature doppie: Cimarosa Sonata C.55 (per il barocco), Giuliani Studio op.50 n.31 (per il classico), Tarrega Adelita (periodo romantico).

Spero di non aver fatto troppa confusione ;)

Grazie

 

In Cimarosa, non c'è il minimo dubbio: gli abbellimenti si eseguono "in battere", ossia togliendo valore alla nota reale successiva.

 

In Giuliani, è convenzione invalsa - e suffragata da quanto si legge nelle opere didattiche - eseguire gli abbellimenti ancora in battere, anche se, per esempio, nella coeva letteratura pianistica (Beethoven) è abbastanza normale ascoltare abbellimenti eseguiti "in levare". Diciamo che si potrebbe, in certi casi, quando l'abbellimento non è la classica appoggiatura (che va comunque eseguita in battere) ma per esempio un gruppetto, collocarlo con bella resa estetica in levare. A questo proposito, si possono classificare gli abbellimenti classici (Giuliani e gli italiani, Sor e Aguado, i viennesi) in due categorie: quelli ornamentali (e stanno bene in battere) e quelli melodici, che per il loro profilo si inseriscono nel ductus melodico, e questi stanno meglio eseguiti in levare. Ovviamente, si anticipa, rispetto al "battere", solo l'ornamentazione, e non anche il basso coincidente, che - non abbellito - resta in battere.

Nei romantici, anche se la convenzione chitarristica seguita a far eseguire gli abbellimenti in battere, credo che non ci debbano essere dubbi: in levare. Se vuole, può leggere nel manuale intitolato "La chitarra" (EDT Torino) la trattazione svolta sull'argomento specifico nel capitolo intitolato "La notazione", dove troverà sia la realizzazione scritta degli abbellimenti tarreghiani che la descrizione della tecnica per eseguirli.

 

dralig

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Sempre tempestivo e impeccabile.

La ringrazio molto Maestro.

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