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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

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Non lo considero certo un pezzo "strappa applausi" nel senso volgare del termine - in compenso so bene che tanti pezzi considerati "repertorio vero" gli applausi non riescono a strapparli proprio, ed in nessun senso.

 

Bisognerebbe citare il repertorio a cui ti riferisci e gli interpreti impegnati nelle sue esecuzioni.

 

Ovviamente capisco, o credo di capire, le ragioni di una battaglia in favore della crescita del repertorio originale per chitarra; sono anzi direi in prima linea su questo fronte.

 

Solo per chiarire, Piero, a scanso di equivoci: faccio nessuna battaglia. Io non amo battagliare per scelte altrui. Ognuno fa quello che crede. Dico solo quello che penso.

Trovo solo assurdo che nel 2009 si associ la chitarra ad un brano per pianoforte, tutto qui.

La frittata può poi essere girata in mille modi, resta il fatto che un ragazzo di 18 anni che si appresta ad approfondire lo studio di uno strumento invece di avere la curiosità di scavare nel linguaggio proprio di questo cerca di realizzare ciò che ha sentito fare ad altri o pensa sia (non certo per sua colpa o mancanza) il massimo che quello strumento possa esprimere.

 

Se qualcuno va controcorrente e gli dice che Asturias è una trascrizione e che esiste un repertorio originale, vasto e di ben più alto valore musicale non riesco proprio a capire in quale modo si stia tentando di spegnere un entusiasmo.

 

Insomma, viva la libertà e giudichiamo il risultato.

 

Non giudico mai le scelte altrui.

Lasciamo che ognuno percorra la sua strada come crede ma che abbia l'opportunità di ascoltare pareri discordanti, non sempre - a tutti i costi - accondiscendenti.

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Cristiano, concordo sul fatto che c'è molto repertorio originale, ma da qui a dire che è di "vasto e di ben più alto valore musicale" ce ne passa: Albeniz non è l'ultimo compositorino sulla faccia della terra: una sua trascrizione, fatta con criterio e da mani esperte, che sanno dove "tagliare", è di ben più alto livello (questo si) di uno studio di carcassi, questo è innegabile. Poi, volendo essere sinceri, quel brano, come tutta la suite, sembra davvero concepito per la chitarra, quindi non vedo la diatriba. Certo, ben vengano Brower, Ponce, Castelnuovo-Tedesco, Smith-Brindle, Sor e compagni, ma non neghiamo il desiderio di un ragazzo (dall'alto dei miei 21 anni :D ), che si accosta allo strumento e che desidera suonarci e buttarci su tutto quello che lo attira.

 

Francesco

 

P.S. Benvenuto! :D

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Dove ho detto che Albeniz è un compositore scadente? Ho, anzi, affermato l'opposto.

 

sembra davvero concepito per la chitarra, quindi non vedo la diatriba

 

Signori, scusate, ma ogni volta che si discute di qualcosa la si interpreta come una 'diatriba'? Si parla, ci si confronta. Con i vostri amici, parlate sempre di argomenti nei quali siete tutti d'accordo?

Suvvia.

 

ma non neghiamo il desiderio di un ragazzo

 

Negare desideri?! Soffocare entusiasmi?!

Sono sorpreso da questo equivoco e lo dico senza amarezza.

Metto in discussione ogni giorno tutto quello che faccio e per cui sono convinto di avere raggiunto un determinato risultato e lo faccio con spirito costruttivo allo scopo di migliorare, limare, aprire altre finestre.

Così facendo ho imparato, a mie spese, che non esiste una sola strada per arrivare allo stesso risultato e che non sempre la strada più breve e meno tortuosa è quella più interessante.

 

Tra l'altro, per dirla tutta, che un giovane chitarrista venga influenzato dai post di uno sconosciuto è alquanto improbabile e sono sicuro che se Simone avrà la pazienza di leggere questo thread comprenderà che lo scopo ultimo di questa discussione è l'alternativa, la possibilità di conoscere qualcosa di nuovo (nel suo caso la musica per chitarra) calcando percorsi differenti.

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Cristiano, concordo sul fatto che c'è molto repertorio originale, ma da qui a dire che è di "vasto e di ben più alto valore musicale" ce ne passa: Albeniz non è l'ultimo compositorino sulla faccia della terra: una sua trascrizione, fatta con criterio e da mani esperte, che sanno dove "tagliare", è di ben più alto livello (questo si) di uno studio di carcassi, questo è innegabile. Poi, volendo essere sinceri, quel brano, come tutta la suite, sembra davvero concepito per la chitarra, quindi non vedo la diatriba. Certo, ben vengano Brower, Ponce, Castelnuovo-Tedesco, Smith-Brindle, Sor e compagni, ma non neghiamo il desiderio di un ragazzo (dall'alto dei miei 21 anni :D ), che si accosta allo strumento e che desidera suonarci e buttarci su tutto quello che lo attira.

 

Francesco

 

P.S. Benvenuto! :D

 

Invece di "buttarvi", avanzate ragionando. Volete suonare "Asturias"? Benissimo. Allora, prima cosa: procuratevi il testo pianistico originale e ascoltate qualche esecuzione (Alicia de Larrocha o, tra gli italiani, Maurizio Baglini), così vi renderete conto di quello che effettivamente Albéniz ha scritto. Tra l'altro, con una piccola ricerca, apprenderete che il titolo "Asturias", postumo e fasullo, fu appioppato da un editore tedesco al brano che Albéniz aveva intitolato "Preludio-Leyenda" e che, essendo concepito sulla falsariga delle "granadinas", non aveva nulla che fare con il folclore asturiano (figurarsi). Se, dopo la doverosa premessa pianistica, il vostro progetto di eseguire il pezzo con la chitarra permane, allora abbiate cura di scegliere la trascrizione migliore che, senz'ombra di dubbio, è quella del chitarrista anglo-americano Stanley Yates, armonicamente la più completa, la più rispettosa del dettato albeniziano e anche la più soddisfacente nel risultato sonoro. La troverete (gratis) nel sito:

 

http://www.stanleyyates.com/scores/leyenda.html

 

Albéniz volle mimare pianisticamente la chitarra. Non c'è niente di male, no, a imitare con la chitarra un pianoforte che imita una chitarra. Una pièce teatrale americana, da cui fu tratto un film di successo (Victor Victoria) raccontava spiritosamente la storia di un signore americano, macho e danaroso, che si era innamorato di una donna che fingeva di essere un uomo che fingeva di essere una donna. Alla fine, i conti tornarono, e non è detto che non debba essere così per "Leyenda".

 

dralig

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I punti di vista sono molti, basti vedere come l'impostazione corrente di studio chitarristico degli istituti musicali in Inghilterra preveda al sessanta per cento trascrizioni ottimamente realizzate.

Come dire, meglio un brano di Purcell ricco di spunti musicali trascritto (e volendo semplificato) piuttosto che un brano liutistico dell'epoca meno interessante. Non ci sono paragoni tra Schumann e Mendelsshon trascritti rispetto a Tarrega. Il tutto con serenità e anni di esperienza didattica, situazione per molti abbastanza scioccante, per loro la perfetta normalità.

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Trovo solo assurdo che nel 2009 si associ la chitarra ad un brano per pianoforte, tutto qui.

La frittata può poi essere girata in mille modi, resta il fatto che un ragazzo di 18 anni che si appresta ad approfondire lo studio di uno strumento invece di avere la curiosità di scavare nel linguaggio proprio di questo cerca di realizzare ciò che ha sentito fare ad altri o pensa sia (non certo per sua colpa o mancanza) il massimo che quello strumento possa esprimere.

 

Se qualcuno va controcorrente e gli dice che Asturias è una trascrizione e che esiste un repertorio originale, vasto e di ben più alto valore musicale non riesco proprio a capire in quale modo si stia tentando di spegnere un entusiasmo.

 

 

E' qui che sono stato frainteso.

 

Io non associo la chitarra ad un brano per pianoforte: se mi chiedessero di nominare un brano che sia strettamente legato alla chitarra e ne sia rappresentativo, non nominerei Asturias-Leyenda, e infatti non ho mai detto questo.

Però trovo che sia un pezzo di valore, o quantomento, il mio orecchio inesperto lo ha apprezzato e di conseguenza è sorto il desiderio di impararlo.

 

Non potrei mai dire che Asturias sia il massimo per la chitarra, perchè non potrei mai dirlo di nessun brano: non credo mi sia possibile scegliere, fra i tantissimi esistenti, il "migliore".

 

Comunque, la mia passione è per la musica in generale, non solo per la chitarra. Se le giornate fossero composte da 120 ore ciascuna, a quest'ora starei studiando chitarra, piano, contrabbasso, batteria, violino, liuto, violoncello e armonica a bocca... Il mio interesse principale è quello di approfondire e suonare qualunque cosa sia (buona) musica.

 

Detto ciò, ringrazio tutti... non credevo potesse nascere un dibattito da un messaggio di presentazione :)

Leggo con molto interesse.

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ringrazio tutti... non credevo potesse nascere un dibattito da un messaggio di presentazione

 

Ringrazio te per aver fornito lo spunto di discussione.

Un forum esiste esclusivamente per questo.

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E' che ad un allievo che inizia a studiare chitarra fin dai primi anni somministro Ponce, Castelnuovo Tedesco, Margola o De Rogatis

è una cosa molto bella... peccato però che spesso i maestri siano convinti che per i primi anni gli allievi non possano andare oltre gli stu di di Sor!!!

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E' che ad un allievo che inizia a studiare chitarra fin dai primi anni somministro Ponce, Castelnuovo Tedesco, Margola o De Rogatis

è una cosa molto bella... peccato però che spesso i maestri siano convinti che per i primi anni gli allievi non possano andare oltre gli stu di di Sor!!!

 

Sono oramai sempre meno gli insegnanti convinti di questo e con i tempi che corrono è molto semplice: il tuo insegnante pensi non sia valido? Portagli una scatola di cioccolatini e cambialo.

 

Il percorso e le scelte musicali, dopo uno o due anni di studio, non possono essere stabiliti in modo unilaterale ed esclusivamente da agenti esterni. E se un insegnante che traccia un percorso predefinito non è in grado di farne comprendere il valore all'allievo è bene che si chieda perchè il meccanismo non funziona.

Dall'altra parte servono allievi disposti a lavorare e studiare seriamente, abbandonando velleità di apparenza e ricerche superficiali, fin dai primi mesi di lavoro.

Il resto verrà da sè.

 

P.S.

Stiamo andando OT?

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