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Ermanno Brignolo

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  1. Non so se sei a conoscenza di alcuni plug-in in formato DirectX, VST e RTAS che presentano possibilità straordinarie sul re-sampling della voce umana, quali la modifica del timbro mediante iviluppo sulle formanti d un altro, modifca della "zona di risonanza" nell'apparato fonatorio... Non faccio nomi per evitare di incorrere in pubblicità prive di fondamento, però sono interessanti... e non sono che un minimo esempio... (cito, per dovere di completezza, l'emulazione software di amplificatori ed effetti per chitarra elettrica che ormai ha raggiunto standard così elevati da far tremare le gambe ai produttori di ampli...!) Alcune, in realtà, sono a dir poco spavetose (mai sentito suonare i campioni orchestrali di ultma genrazone? Trovi i demo qui[web]http://www.vsl.co.at/en-us/67/90.vsl[/web] - rcorda, mentre ascolti, che nulla è reale... Molto MATRIX, ma è così!) Io uso queste librerie quasi ogni giorno... insieme a tante altre applicazioni... Credo che siano, come dici tu, molto "formative"!!!
  2. Leggo con vero interesse questo 3d... Grazie per i link e gli argomenti che avete sollevato: sono molto interessanti! Qanto all'informatica musicale, effettivamente è un campo affascinante... Io ho lavorato in una casa discografica per anni ed ho avuto modo di conoscerne moltissimi aspetti (che sto continuando ad appofondire privatamente giorno dopo giorno) quali - tra gli altri - digitalizzazione, sintesi e campinameto (che in termini matematico/fisci si traducono in trasformte di fourier, integrali di convoluzione , vibrazioni più o meno libere di sistemi a parametri distribuiti e tutta un'altra serie di argomenti carini carini...!), che credo siano proprio le cose che stanno alla base del software di cui parlate... Consiglio a chiunque ne abbia la voglia e/o la possibilità, di provare a"smanettare" con i programmi di HD recordig e Audio editing (effettivamente quelli professionali possono essere MOOOOOLTO costosi, ma ne esistono alcuni gratuiti o forniti in dotazione con le schede audio semi-professionali), anche e soprattutto per rendersi conto di come realmente funzionino questi algoritmi (vedendo come cambia un grafico applicando uno sviluppo in serie tramte Fourier o Lalace non è immediato capire come cambierà il suono da esso rappresentato...!). Alcune possibilità sono veramente sorprendenti!!!
  3. Benvenuto, Riccardo! Apprezzo e condivido la tua ammirazione per Castelnuovo Tedesco (benchè no sia il mio preferito, è sicuramente ai primi posti della mia "classifica"!!)... A tal proposito, hai dato un'occhiata ai manoscritti e alle relative edizioni curate dal m° Gilardino? Se già ti piace, lo apprezzerai ancora di più!! Buono studio e... diplomati!!! Ermanno
  4. Vero... Speriamo che si possa trasformare in uno strumento utile!
  5. Credo che abbiano gli stessi algoritmi, quindi non mi aspetterei risultati molto più soddisfacenti... Se poi si aggiunge la qualità scadente dei rilevatori microfonici tramite i quali viene percepito il suono e i sitemi di campionamento a multifrequenze per individuare una sequenza di note proveniente da timbri diversi (simili ai vocoder o ai convertitori digitali audio/Midi)... Mani nei capelli!!!
  6. Molto volentieri... Scusa, ma preferisco sempre rivolgermi agli altri in terza persona, soprattutto se non li conosco! A presto e grazie a te!
  7. In merito, alcuni (pochi) anni fa in Germania era stato sprimentato con successo un sistema teleonico tramite il quale si poteva "canticchiare" al telefono un brano e se ne otteevano informazioni in merito (titolo, autore...). Era legato (tanto per cambiare) alla musica pop o comunque commerciale, in genere... Può aver a che fare con quanto Lei riporta? Chiedo scusa per la scarsità di informazioni in mio possesso a riguardo ma, nonostante la cosa mi avesse incuriosito, non me ne ero interessato (anche perché era circoscritta alla Germania)
  8. Tengo a precisare che con Saggese l'unica cosa che non si fa è restare chiusi su un'interpretazione univoca, anzi!! (chi lo conosce ne converrà certamente). Quello che io intendevo dire (in modo forse poco chiaramente provocatorio e sarcastico) è esattamente quello che Lei ha detto. Sfortunatamente, mi sono spesso imbattuto in persone che mettevano in prima posizione la tecnica chitarristica a discapito della musica, probabilmente in seguito a propri limiti di interpretazione o a insegnamenti che affondano le radici in quelle "cause" cui il m° Gilardino accenna nella Sua risposta. Mi permetta un pò di retorica: la chitarra (come qualsiasi altro strmento) non è un fine, bensì un mezzo tramite il quale il compositore e l'interprete possono esprimersi... Io non credo che Mel Gibson abbia deciso di girare "The Passion of the Christ" perché voleva far recitare gli attori in aramaico o in latino (fine), bensì abbia scelto l'aramaico (mezzo) perché meglio contestualizzava il concetto che voleva portare sullo schermo... (lasciando perdere questioni di pronuncia che comunque potrebbero arricchire la similitudine...). Daltro canto, citando nuovamente la risposta del m° Gilardino (che ringrazio per la precisione e la prontezza), fortunatamente le cose stanno cambiando (per molti versi sono cambiate) e le "code scadenti" stannno scemando.
  9. Nelle discussioni che sono spuntate in questo 3d è emerso l'accenno ad una considerazione che da anni mi stuzzica la curiosità: perché tanti continuano, consapevolmente o meno, a far differenze di fatto tra "chitarristi" e "musicisti" (resto dei musicisti o altri musiisti, nelle migliori situazioni)? Recentemente, in alcune lezioni/discussioni col M° Saggese, si è parlato dell'interpretazione di alcuni brani o passaggi di essi, e mi ha colpito molto la dualità di visione - a tratti controversa - nell'analizzare i brani dal punto di vista "chitarristico" e dal punto di vista "musicale"... Perché se io immagino un fraseggio (letto in partitura senza "preconcetti o filtri") eseguito da un clavicembalo o da un fagotto o un violoncello, allora lo posso pensare in un modo, mentre se lo penso come "brano per chitarra" allora alcune delle idee musicali ad esso associate devono venir meno?!?!?! Credo che parte della mancanza della chitarra nei cartelloni di alcune grandi (ma anche piccole!!) stagioni sia dovuto ad un'auto-emarginazione che nasce proprio dalla personalità di alcuni interpreti. Credo, d'altra parte, che molte persone stiano riuscendo a proporre un nuovo modo di vedere le cose, e questo mi rincuora.
  10. Io son (quasi) ing. meccanico. Piacere di averti "conosciuto". Piacere mio!!! Hasta luego... da un altro (quasi) ig. meccanico!!
  11. Ahimé sì!!! In realtà HO FATTO il poli a Torino... adesso mi manca solo più la laurea, ma in realtà sto già lavorando in un'azienda di Asti da un annetto... Che ramo hai preso?
  12. Sarà che i musicisti sono pazzi... e io ne dovrei ben sapere qualcosa... ma così?!?!?! ti giuro è la semplice verità basta domandarsi: io sono felice con ciò che faccio? tu sei felice se suoni Berio? ti senti partecipe di qualcosa che va oltre la mera esecuzione? non hai quella sensazione di toccare con mano l'evoluzione del pensiero, azzardo, la storia? ne parlavo giorni fa con un compositore a proposito di un paio di lezioni che ebbi la fortuna di seguire con Donatoni quando però purtroppo lui stava già molto male...capitava che si addormentasse...ma la sensazione, la felicità di averlo li era immensa, li c'era quella persona grazie alla quale avevo imparato ad amare la musica di oggi (Spiri, sua composizione, fu per me illuminante) mi ero confrontato con i suoi, per alcuni illeggibili, testi, partiture...insomma ero felice e quello è rimasto, indelebile, e rimarrà tale per sempre Concordo... ci sono persone che ti sanno trasmettere qualcosa anche solo con la loro presenza... fatti o situazioni che ti rapiscono e ti scuotono nel profondo... momenti che valgono una vita...
  13. Potrebbe essere la Romanza in Fa maggiore dell'op. 50 per violino e orchestra? Butterfly Può essere... attualmente non so dire nulla perché sono al lavoro (... ops!!) e non ho mezzi per verificare... tra un'ora sarò a casa e se riuscirò, controllerò e risponderò...
  14. Sarà che i musicisti sono pazzi... e io ne dovrei ben sapere qualcosa... ma così?!?!?!
  15. Tabula rasa forse è troppo perentorio: è bene sapere esattamente che cosa fa parte del passato e che cosa è stato fatto tempo fa... ma questo non deve tradursi, come giustamete Lei dice, in uno stagnare nelle condizioni che già conosciamo, bensì un in un punto di partenza per creare qualcosa di nuovo e nuovamente emozionante... Riprndendo invece un'interessante intervento del m° Gilrdino, alcune musiche inducono riflessione, e quest'attività è molto impopolare nel popolino... tanto che la maggior parte non sa nemmeno da dove iniziare!!! Parafrasando uno dei tanti poco apprezzati daisuoi contemporanei... fatti non fummo per viver come bruti... ma questo è solo per pochi che vogliano veramente scavare nella propria personalità!
  16. Ricordo che quando ero piccolo ero stato colpitoda una trascrizione per chitarra di una romanza per pianoforte di Beethoven (non ricordo il numero d'opera). La pubblicità era quella di "Vecchia Romagna", ma parliamo degli anni '90... Spero ti possa servire!!
  17. Io ho suonato in concerto le "Five bagatelles" di William Walton e il "Nocturnal after John Dowland" di Benjamin Britten... che peraltro non sono poi così anomali anche per il "popolino"... e seppure io abbia avuto una grandissima soddisfazione da parte dei POCHI che li hanno apprezzati e capiti (e molti di loro non erano nemmeno musicisti per "professione", ma semplici "amatori"... mi si passi il termine che non vuole essere un'etichetta discriminante, anzi un elogio a chi sa invstgare nell'arte e nelle sue forme), la maggior parte del pubblico ha manifestato con malcelato disagio di non aver apprezzato la mia scelta... Figuriamoci proporre Berio!! In radio, ad esempio, passano brani sempre nuovi... e sempe uguali gli uni agli altri: mai provato a chiedervi il perché?!?!?! La gente ascolta Mozart perché lo conosce già... perché è di facile ascolto... perché è ORECCHIABILE (Dio, quanto odio questo termine!!!!!), così come si appassiona al Grande fratello... Temo che questo limite si ripercuota sugli agenti e quindi sui cartelloni dei teatri e delle sale da concerto in modo inevitabile e inevitabilmente degenerativo... Ricordo di aver letto tempo fa (purtroppo non ricordo dove... mannaggia!!) una splendida osservazione: "come mai ai tempi di Beethoven il pubblico andava ad ascoltare Beethoven, mentre ai tempi di Petrassi il pubblico non va ad ascoltare Petrassi ma continua ad andare ad ascoltare Beethoven...?" Ahimé, molti interpreti devono in tutto o in parte sottostare alla "sovranità" del pubblico se non lo possono governare...!
  18. Le corde caratterizzano il suono a monte della cassa della chitarra e a valle del tocco delle tue mani... non esiste un tipo di corde adatto in assoluto. L'unico consiglio che ti posso dare è di provare, provare, provare...! Io personalmente mi trovo benissimo con i bassi Savarez e i cantini Hannabach Carbon (se ti interessa, questi ultimi sono abbastanza [r/c]ari,almeno dove vivo io!!), ma ho scoperto questa combinazione solo dopo anni di prove e ricerche (e spese!!). Tieni però presente che questa soluzione vale per me e la mia Kohno... per la Locatto di un mio carissimo amico di Novara è meglio trovare altre soluzioni... E comunque non dimentichiamo che le corde sono un mezzo... ma l'origine del suono è nelle mani!! In bocca al lupo! Ermanno
  19. Già dimenticavo... anch'io mi devo laureare querst'anno in ingegneria... Altro che intensa!! 8)
  20. Un saluto a tutti gli iscritti!! Ho il piacere di entrare in un forum che credo essere utilissimo! Mi presento brevemente: mi chiamo Ermanno (meo per molti amici!), sono nato e vivo di Asti con la mia splendida moglie, ho 25 annni e suono da quando ne avevo solo 5!! Ho iniziato con i classici "quattro accordi" per poi studiare lachitarraclassica ed arrivare al diploma nel 2003 grazie alla guida del M° Biello e di sua moglie. Adesso sto studiando con il mio maestro di sempre e con Christian Saggese (iscritto al forum...), nel tentativo di mogliorare, e migliorare, e migliorare... Ho lavorato per anni in casa discografica cone chitarrista, arrangiatore e direttore d'orchestra per produzioni pop/rock internazionali, arrivando a conoscere a fondo l'informatica musicale. Attualmente sto mettendo in piedi un piccolo studio mio personale... Che fatica!! Ho da poco fondato un piccolo gruppo jazz in Asti e, se troverò un bassista che abbia voglia di unirsi a noi, spero di riuscire ad iniziare a fare un pò di concerti!! Inoltre sto collaborando con una compagnia teatrale per realizzare un misical nuovo che parla di Pirati... Non vi dico cosa faccio nel tempo libero... perché non ne ho quasi!! A presto e buona musica a tutti!!!! Ermanno
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