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Caro Carlo, la tua domanda, come già sai, ha una risposta molto semplice: non ve ne sono! Si tratta infatti di Diploma Accademico di I o II Livello che, per quanto riguarda la possibilità di partecipazione a pubblici concorsi (dicitura anche questa alquanto generica) è titolo equipollente ad una Laurea. Il resto lo hanno fatto i docenti di Conservatorio (moltissimi) che si sono "autopromossi" a Docenti Universitari contribuendo quindi alla divulgazione di questa informazione sbagliata. Tutto qui.
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Requisiti per entrare al biennio
Lucio Matarazzo ha risposto a XVincentX nella discussione Triennio e Biennio
Salve. Purtroppo non è possibile iscriversi ai Corsi di II Livello senza avere una Laurea di I Livello o un Diploma Accademico di I Livello. L'ammissione ai Corsi di II Livello prevede anche un esame, il cui programma varia da Conservatorio a Conservatorio. Nel nostro ordinamento accademico non è prevista alcuna possibilità di "accorciare" il percorso di studi. Del resto questo avviene anche per tutte le facoltà universitarie, non si vede perché per l'ambito musicale questo dovrebbe essere diverso. -
Requisiti per entrare al biennio
Lucio Matarazzo ha risposto a XVincentX nella discussione Triennio e Biennio
Per accedere ai Corsi di II Livello è necessario, come suggerito da Angelo, essere in possesso di un Diploma Accademico di I Livello, ma, poiché il Diploma Accademico di I Livello è equiparato alle Lauree di I Livello, ciò implica che può anche essere consentito l'accesso con il semplice possesso di una qualunque Laurea di I Livello, anche, ad es. in Matematica.. Per accedere ai Corsi di II Livello è però necessario sostenere anche un esame di ammissione nel quale, oltre al giudizio sulla esecuzione di un programma di brani d'obbligo, bisognerebbe valutare anche la preparazione musicale complessiva dei candidati. -
Il miracolo della musica - Biografia di Salvatore Accardo
Lucio Matarazzo ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Una cosa ottima, a prescindere dal contenuto del libro, è che esso viene venduto anche in formato eBook. Sono bastati pochi secondi per averlo nel mio iPad... -
studio e analisi Studio XIX (Numerazione Segoviana), Fernando Sor
Lucio Matarazzo ha risposto a Lucio Matarazzo nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Bella questa!! -
studio e analisi Studio XIX (Numerazione Segoviana), Fernando Sor
Lucio Matarazzo ha risposto a Lucio Matarazzo nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Beh, Lucio, io - per non sapere né leggere né scrivere - ho fatto uno staccato... Edit: Metà e metà, ricordavo male. Prima legature ascendenti (che non stanno male) e poi staccato. Destabilizzante, piuttosto e anzichenò. Conosco la tua versione, Cristiano, ma io mi riferivo ad un aspetto diverso. L'articolazione arpeggiata di una successione di accordi, come è in soldoni questo studio, dovrebbe restituirci comunque la linearità delle linee/voci che, sovrapponendosi, determinano quegli accordi. Questa "restituzione" non può che passare attraverso una pronuncia sempre costante delle note che costituiscono le singole linee/voci. Se prendiamo note appartenenti a voci diverse - come sono il re ed il fa in questione - e le suoniamo sulla stessa corda, poco importa se legate o staccate, implicitamente creiamo un piccolo inciso melodico estraneo a quella che dovrebbe essere la conduzione delle parti. Questo invece non avviene se prendiamo l'accordo in posizione, né più, né meno come le precedenti 55 battute dello studio (che è poi quello che fa Segovia nella registrazione che ho citato....), e credo sia proprio ciò che Angelo auspica quando dice di "evitare di variare il numero di corde-voci chiamate in azione dagli arpeggi." Anzi, ti dirò di più, io sono propenso a credere che quel "segno" apposto da Sor stia ad indicare proprio l'accavallamento dei suoni... Scusatemi, sono andato decisamente OT.. -
studio e analisi Studio XIX (Numerazione Segoviana), Fernando Sor
Lucio Matarazzo ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Uno dei casi più singolari di diteggiatura segoviana non usata dal Maestro è quello relativo allo studio op. 29 n. 13, il n. 19 della sua celebre raccolta, in cui, nelle battute finali, ha interpretato il segno di legatura fra il re e il fa (poi tra il fa e il re) sulla quarta corda, come legato tecnico, con tanto di diteggiatura inequivocabile. A mia memoria non ricordo alcun chitarrista, ma anche alcun revisore (tra coloro che hanno anche apposto la propria diteggiatura), che non abbia ricalcato la versione segoviana. Peccato che proprio Segovia nella sua registrazione (Madrid Agosto 1962, oggi su CD MCAD 42073 “The Segovia Collection” vol 7,) abbia smentito se stesso, ed abbia preferito, coerentemente - secondo me giustamente - con il resto della tecnica usata per tutto lo studio, eseguire il passo in 3a posizione, continuando perciò ad usare accordi arpeggiati sino alla fine del brano, dando testimonianza di saper interpretare i segni da musicista e non solo da chitarrista. -
Bello questo video. Il fatto però è che l'iPad funziona alla grande ....
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Gold Guitar, AAVV
Lucio Matarazzo ha risposto a Uff.Stampa QuattroQuarti nella discussione Novità discografiche
Complimenti sinceri! L- 9 risposte
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- eduardo fernandez
- edoardo catemario
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Intervista ad Ada Gentile ed articolo su James Phelan
Lucio Matarazzo ha risposto a Piero Bonaguri nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Carissimi, come sappiamo tutti la galassia PC è quanto mai varia, e destreggiarsi risolvendo tutti i problemi può diventare un vero e proprio mestiere, che, come sapete, non è il mio! Sui PC da cui mi sono collegato (odio i PC, ma lo faccio sempre per dotGuitar dopo aver fatto fare l'upload di tutte le pagine!!!) riesco a sentire l'audio sia con Firefox che con Explorer e sia con XP che con Vista e Win 7). Se qualcuno dovesse avere ancora difficoltà può scrivere a dotGuitar ( info@dotguitar.it ) e, col permesso di Piero, invieremo il file mp3 via mail (circa 5 MB). Un caro saluto, L PS: naturalmente nessun problema con i Mac...... -
Alfredo Franco: Cahier des chansons anciennes, Marcello Rivelli
Lucio Matarazzo ha risposto a dotGuitar nella discussione Novità discografiche
Un CD davvero molto bello ed interessante, sia per le musiche che per l'interpretazione. Complimenti ad Alfredo e a Marcello! L- 9 risposte
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- dotguitar
- alfredo franco
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Alessio Olivieri - "El rosario" , Angelo Gilardino
una discussione ha risposto a Lucio Matarazzo in Interpretazioni
Molto bello!! Inserito anche in dotGuitar. L -
Un saluto a tutto il Forum
Lucio Matarazzo ha risposto a AndreaAguzzi nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Un caro saluto a te, Andrea e complimenti per le tue iniziative! L -
info Suite BWV 997, Johann Sebastian Bach
Lucio Matarazzo ha risposto a il conte orlando nella discussione Altre discussioni sul repertorio
...ed è, purtroppo, questo il "messaggio" che si sta propagando sempre più con l'uso indiscriminato delle centinaia di improbabili revisioni che oggi tanti alunni trovano in internet, spinti dalla facilità del reperimento e soprattutto dal fatto che queste partiture sono alla portata (leggi gratis) economica di tutti. In certi ambiti sembra che l'importanza della figura dello studioso-musicologo stia perdendo sempre più il suo valore. Quando vedo certi PDF, non so cosa pensare...... L -
15 Febbraio 2010
Lucio Matarazzo ha risposto a graf nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Un pensiero per una persona importante... L PS: il M° M.Villa, docente al Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli, sta organizzando un concerto in ricordo del M° Gangi, con la partecipazione degli alunni delle classi di chitarra dei conservatori di Napoli, Avellino, Salerno e Benevento. A breve la data definitiva. -
L'ultimo anno per i privatisti
Lucio Matarazzo ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Leggi e musica
Guardate che non è affatto tutto chiaro. Per i diplomi non ci sono problemi, per quest'anno, naturalmente. Ma la dicitura relativamente alla formazione di base, possano essere ammessi candidati privatisti agli esami di compimento e di licenza sulla base dei programmi relativi al precedente ordinamento è del miglior "civellese". Infatti, a norma della 508, la "formazione di base" si riferisce al periodo pre-corsi di I e II Livello, cioè al periodo che va dal 1° al 5° anno. E per l'ex periodo medio, che si fa? In realtà la circolare - sbagliando - prende a modello solo i corsi settennali (come quelli degli strumenti a fiato) che hanno solo periodo inferiore e periodo superiore. Ne è prova il fatto che citi gli esami di diploma e le licenze complementari del corso superiore. Infatti i corsi decennali (ad es. violino, pianoforte, chitarra, etc) non hanno licenze nei corsi superiori, come invece i corsi settennali. Se penso a quanti soldi prendono di stipendio certi dirigenti per redigere circolari così imprecise...... -
Riforma Conservatori
Lucio Matarazzo ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Leggi e musica
Bellissimo il "chi nun tien nient'a ffa, s'aremeni a 'cca e a 'lla", chi non ha niente da fare, si dimeni di qua e di la. Sembra la didascalia del video postato sopra da Frédéric! L -
Riforma Conservatori
Lucio Matarazzo ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Leggi e musica
Fabio, come sai, ci sono molte realtà interessanti che si muovono autonomamente con ottimi risultati. Ma il vero problema è che qui si sta scardinando alla base lo studio della musica, e della pratica strumentale musicale, a livello istituzionale e statale. Io la vedo nera... L -
Riforma Conservatori
Lucio Matarazzo ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Leggi e musica
Questo, come sai, presuppone comunque un coordinamento tra Università e Conservatori che allo stato attuale non esiste. C'è inoltre la faccenda delle tasse che anch'essa presuppone un altro coordinamento ed è tutto da vedere se Università o Conservatori saranno disposti a cedere una parte delle tasse. Tra l'altro se ci sarà la possibilità di dividere i crediti in due istituzioni, ciò significherà che ci vorrà il doppio del tempo per ottenere i 180 crediti del triennio, per cui si è punto e a capo. E' un video tristemente famoso: è oramai una babele, e ci aspettiamo una riforma seria da questa gente? Diciamo la verità, Frédéric, la 508, anche se aveva dei principi innovativi, aveva in sé stessa il germe della presa in giro. Il Conservatorio aveva una tale atipicità che, avendo alunni di una fascia scolare comprendente la scuola media inferiore, la scuola media superiore e quella universitaria, poteva essere "riformato" solo da una legge che ristrutturasse - per dirla in sindacalese - l'intero comparto. Invece alcuni sindacati, col miraggio del passaggio, soprattutto economico, di tutti i docenti alla fascia universitaria, hanno fatto man bassa di tessere (e quindi di soldi!) gettando gli studi musicali istituzionalizzati in un baratro da cui sarà ben difficile risollevarsi. Oggi abbiamo: 1) scuole medie ad indirizzo musicale, nelle quali spesso quello che dovrebbe essere comunque il primo gradino di uno studio professionalizzante viene confuso con l'acculturamento di base, che invece dovrebbe essere inserito nelle scuole primarie. 2) i licei musicali, (nei quali in prima applicazione andranno ad insegnare i docenti di educazione musicale soprannumerari "purché forniti di diploma di strumento" !!!) sono una vera e propria farsa. Anche qui "sbandieramento" da parte dei soliti sindacati: "nuovi posti di lavoro", altra presa in giro. Certo, se le "convenzioni" devono essere a costo zero, l'unica cosa che sarà veramente ridotta a zero sarà la qualità dell'insegnamento. Tutti gli incontri che abbiamo avuto come ADOC con coloro che al Ministero hanno "costruito" questi licei, hanno dimostrato una sola cosa: si era alla presenza di dirigenti totalmente incompetenti della materia (buona fede a parte, sulla quale a questo punto ci sarebbe da pensare). 3) conservatori, che oramai sono istituti ibridi e dove coesistono i corsi ordinamentali, le vecchie sperimentazioni, i vecchi corsi di I Livello validati, i vecchi corsi di I Livello non validati, i nuovi corsi di I Livello, i vecchi corsi di II Livello, i nuovi corsi di II Livello, i master annuali, i master biennali, i corsi abilitanti ...... tutti accomunati da una stessa caratteristica: l'inconsistenza giuridica dei titoli rilasciati. Inoltre il rapporto docenti/allievi viene tenuto a livelli decenti - per una istituzione statale - solo per la permanenza dei vecchi corsi ordinamentali, altrimenti la quasi totalità dei conservatori avrebbe un numero di docenti più che doppio rispetto al numero di alunni. Tutto da vedere cosa succederà quando gli alunni frequentanti detti corsi saranno portati al diploma. In ultimo, piccola "chicca" che nessuno mai fa notare, i licei attualmente autorizzati sono meno di un terzo dei conservatori e, cosa ancora più grave, la quantità di strumenti che si studiano è anch'essa circa un terzo. Giusto per fare un esempio: dove studierà un contrabbassista o un cantante prima di affrontare i corsi di I Livello in Conservatorio? La realtà è che questa è l'ennesima riprova della volontà di "chiudere" un altro settore della cultura. "70 conservatori sono troppi", sbraitava la Carlucci qualche anno fa: di questo passo non ci sarà bisogno di chiuderne nessuno, moriranno da soli.... L -
Riforma Conservatori
Lucio Matarazzo ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Leggi e musica
E' il solito tentativo di "pezza" all'italiana. Vorrò vedere quante famiglie saranno in grado di pagare due tasse universitarie... e come si divideranno gli alunni con tutta la "mappazza" di materie da frequentare, come tu giustamente rilevi. L -
Riforma Conservatori
Lucio Matarazzo ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Leggi e musica
l DDL sulle Università è stato approvato con l'introduzione del comma 21 dell'art. 28, che introduce la possibilità di doppia frequenza Università-corsi AFAM musicali. Ecco il testo: 21. Con decreto del Ministro, da emanare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, previo parere del CUN e del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale (CNAM), sono disciplinate le modalità organizzative per consentire agli studenti la contemporanea iscrizione a corsi di studio universitari e a corsi di studi presso i conservatori di musica, gli istituti musicali pareggiati e l’Accademia nazionale di danza. Inoltre, il Senato ha approvato il seguente Ordine del Giorno: Il Senato, in sede di esame del disegno di legge recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario (A.S n. 1905-, considerato che ad oggi non è stato ancora ultimato il processo di riforma della legge n. 508 del 1999; considerato che i diplomi di primo e di secondo livello rilasciati dalle Accademie di belle arti, dall'Accademia nazionale di arte drammatica, dagli Istituti superiori per le industrie artistiche, dall'Accademia di danza, nonché dai Conservatori di musica e dagli Istituti musicali pareggiati, risultano titoli di studio non ancora spendibili in quanto non equipollenti a nessuna laurea e laurea magistrale; tenuto conto che il comma 5 dell'articolo 1 della legge n. 508 del 1999 prevedeva che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si sarebbero dovute dichiarare le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della suddetta legge e quelli universitari; visto l'articolo 17 del disegno di legge n. 1905-B che stabilisce l'equipollenza tra i diplomi universitari rilasciati dalle scuole dirette a fini speciali e le lauree, rinviando ad un decreto del Ministro l'individuazione della classe di appartenenza cui fanno riferimento detti diplomi triennali; impegna il Governoad emanare, entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, i decreti di cui al comma 5 dell'articolo 1 della legge n. 508 del 1999, al fine di individuare le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della suddetta legge e i titoli di studio universitari. -
Registrazione integrale della musica di Barrios: completa.
Lucio Matarazzo ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Complimenti, un gran bel risultato! -
Sovraincisione nelle musiche per duo di chitarre
Lucio Matarazzo ha risposto a Domenico Fadda nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Teoricamente (e tecnicamente) è possibile fare tutto ciò che si vuole. Già circa 50 anni fa, e si era ancora all'analogico con le "pizze" da 2", si facevano le sovraincisioni. Ho visto il mio primo Maestro, Eduardo Caliendo, che, nella realizzazione della Antologia della Canzone Napoletana fatta accompagnando Roberto Murolo (in tutti i dischi di Murolo era Caliendo a suonare la chitarra e non Murolo), suonava anche 5 chitarre e percussioni varie, utilizzando in alcuni punti anche la sua voce, sempre con sovrapposizioni. Col nostro genere di musica, nella pratica le cose sono un po' diverse. Al di là del fatto che dopo aver sovrapposto 5 o 6 parti si comincia a perdere il controllo complessivo del tutto, c'è da chiedersi, come altri già hanno fatto, a cosa serva tutto questo. La sostanziale differenza tra un "duo" e due musicisti che suonano insieme, infatti, sta proprio nel raggiungimento di un pensiero musicale ed interpretativo unico, come ad esempio avviene per i quartetti d'archi in formazione stabile. Difficile pensare a tutti i possibili cambiamenti di tempo, rallentati, accellerati, nuances, che possano essere sincronizzati efficacemente registrando con una base già fatta, a sua volta registrata senza punti di riferimento per quanto riguarda gli aspetti di cui sopra. In queste registrazioni l'immediatezza - e la spontaneità - dei sincronismi non possono essere affatto riprodotti. -
iTunes terribilmente pericoloso
Lucio Matarazzo ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Ma certo! -
iTunes terribilmente pericoloso
Lucio Matarazzo ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Credo che spesso si abbondi in chiacchiere con toni inutilmente accesi e polemici. In primo luogo le diciture, comprese quelle che hai citato, che vengono inserite nel "contratti", hanno delle parti obbligatorie che devono esserci per legge, per cui la Apple non ne ha assolutamente colpa. Che gli Usa in questo siano grandemente ottusi lo sa chiunque è stato almeno una volta lì: sull'aereo ti danno un documento da firmare nel quale, tra le altre cose, devi dichiarare che non sei un terrorista e che non stai entrando negli Stati Uniti per compiere attentati... Basterebbe solo questo a capire di cosa si sta parlando. Del resto un'ottima maniera di limitare la libertà di espressione è proprio quella di addebitare ai grandi gestori (vedi Google, Youtube, Facebook, Apple, etc) le responsabilità totali in caso di problemi, per cui mi pare logico che questi tendano a scaricarsi di questa responsabilità. In secondo luogo ci andrei molto cauto sull'ironizzare e sul giudicare tutti i possibili messaggi subliminali o simili che possono nascondersi attraverso le mille maglie di ciò che noi chiamiamo "media": è proprio di qualche giorno fa la scoperta che la criminalità organizzata inviava "pizzini elettronici" attraverso la striscia degli sms che compariva nella trasmissione "Quelli che il calcio".... In ultimo, iTunes e l'iTunes Music Store sono solo alcuni dei tanti sistemi per far soldi, e lo dimostrano i miliardi di scaricamenti che in pochi anni si sono avuti. Sono sistemi Mac oriented, come tutti gli ammennicoli Apple, per cui è chiaro che i Windozziani possano avere dei problemi, soprattutto come filosofia di approccio e metodo d'uso. La Apple può, da alcuni, essere considerata una delle facce "buone" del capitalismo, ma è inutile nascondersi che sempre di affari si tratta. Io li uso da tanti anni e li trovo comodissimi. Lo stesso fatto che bisogna passare per iTunes per gestire i vari iPod o iPhone, cosa che può dare in un primo tempo fastidio, si rivela un'arma vincente in caso di problemi. Lo dimostra la (purtroppo) "dipartita", spero temporanea, del mio iPhone 3GS di questi ultimi giorni: non ho perso nemmeno un documento, e non parlo solo dei quasi 28 GB di mp3 che avevo, ma di cose ben più importanti, arrivando a benedire quei pochi secondi che, ogni volta che sincronizzavo l'iPhone al Mac, si perdevano per il backup obbligatorio, e che in un primo momento mi erano sembrati una gran rottura. L