graf Inviato il December 28, 2013 Group: Members Topic Count: 16 Content Count: 202 Reputation: 53 Joined: 02/18/2008 Status: Offline Inviato il December 28, 2013 L'esternazione è tra quanto ravvisato dal filosofo tedesco Schopenhauer per comunicare con il mondo, i cui mali vengano mitigati dalla compassione. Detta così, non si vede cosa c'entri la Musica ma, a ben vedere, se la consideriamo un mezzo di comunicazione o comunque di espressione, ne facciamo nostro l'assunto che essa rivesta un carattere universale. E' pur vero che tra l'esternare ed il comunicare ( nonché tra queste due azioni e l' esprimersi ) passa una certa differenza, ma l'atto mediato di 'ascoltare' e persino quello mediante di 'creare' Musica sono riconducibili a quanto si è affermato. E' poi ben noto che, nei tipi della vita, esistono animi più inclini degli altri ad esternare, diventando suscettibili di esser presi soltanto per superficiali o 'buontemponi' (se portati a considerazioni umoristiche o ironiche) per deboli o 'piagnoni' (se desiderosi di comunicare i propri disagi i o dissensi). Più particolarmente, il mondo di oggi (che vuole l'uomo risoluto e privo di dubbi) crea l'immagine dicotomica di un "io" interiore tutt'altro che aderente alla sua immagine esteriore. Un esempio tragicomico è quello del concertista che si "emoziona" ( ma senza darlo a vedere) qualche battuta prima dell'assolo in un brano da camera, pur sapendolo ampiamente alla propria portata; o del solista che, sul più bello, si mette a pensare che il rubinetto della cucina perde acqua. Quella che sto scrivendo, in fondo, costituisce anch'essa un'esternazione, e lo stesso pensatore ottocentesco (che privilegiava la Musica come rappresentazione avulsa dalla volonta', per dirla alla buona) sarebbe forse d'accordo con me. Ripiegandoci pertanto dentro e fuori di noi stessi potremmo ulteriormente migliorarci nel 2014. Buon Anno a tutti (dico tutti), perciò! 2
Guest scassanapoli Inviato il December 30, 2013 Inviato il December 30, 2013 A scuola consideravano S. un pocherello iettatore, ma alla fine (e visto come stanno le cose) conviene ricambiare il finale senza sentirsi del tutto mazziati.
Domenico Scaminante Inviato il December 31, 2013 Group: Members Topic Count: 22 Content Count: 166 Reputation: 63 Joined: 07/15/2008 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il December 31, 2013 L'esternazione è tra quanto ravvisato dal filosofo tedesco Schopenhauer per comunicare con il mondo, i cui mali vengano mitigati dalla compassione. Detta così, non si vede cosa c'entri la Musica ma, a ben vedere, se la consideriamo un mezzo di comunicazione o comunque di espressione, ne facciamo nostro l'assunto che essa rivesta un carattere universale. E' pur vero che tra l'esternare ed il comunicare ( nonché tra queste due azioni e l' esprimersi ) passa una certa differenza, ma l'atto mediato di 'ascoltare' e persino quello mediante di 'creare' Musica sono riconducibili a quanto si è affermato. E' poi ben noto che, nei tipi della vita, esistono animi più inclini degli altri ad esternare, diventando suscettibili di esser presi soltanto per superficiali o 'buontemponi' (se portati a considerazioni umoristiche o ironiche) per deboli o 'piagnoni' (se desiderosi di comunicare i propri disagi i o dissensi). Più particolarmente, il mondo di oggi (che vuole l'uomo risoluto e privo di dubbi) crea l'immagine dicotomica di un "io" interiore tutt'altro che aderente alla sua immagine esteriore. Un esempio tragicomico è quello del concertista che si "emoziona" ( ma senza darlo a vedere) qualche battuta prima dell'assolo in un brano da camera, pur sapendolo ampiamente alla propria portata; o del solista che, sul più bello, si mette a pensare che il rubinetto della cucina perde acqua. Quella che sto scrivendo, in fondo, costituisce anch'essa un'esternazione, e lo stesso pensatore ottocentesco (che privilegiava la Musica come rappresentazione avulsa dalla volonta', per dirla alla buona) sarebbe forse d'accordo con me. Ripiegandoci pertanto dentro e fuori di noi stessi potremmo ulteriormente migliorarci nel 2014. Buon Anno a tutti (dico tutti), perciò! Maestro buon 2014!
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