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Sono pienamente d'accordo con Fabio sul fatto che sia importante suonare

con sentimento.

Ho sentito suonare tanti chitarristi , sono andato a vedere tanti concerti,

ma non sono riuscito ancora ad ascoltare un chitarrista che suonasse con un briciolo di passione.

La musica è un mezzo comunicativo: trasmette sentimenti, passioni e fa rivivere i momenti piu belli della propria vita; è come un immagine in bianco e nero che aspetta di essere colorata dal pittore.

E' in questo modo che penso che ogni chitarrista dovrebbe avere il suo intimo rapporto con la propria chitarra: La BRAVURA IN UN CHITARRISTA NON SI ESPRIME QUANDO FA SOLO LE NOTE, NE' SI ESPRIME CON UN MOVIMENTO RAPIDO DELLE DITA, MA SI ESPRIME QUANDO IL CHITARRISTA SUONA COL SUO CUORE.

Questo spero rientri nella mentalità di ognuno di noi.

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Lo spero vivamente anche io..ma purtroppo sono convinto che la mia resterà sempre una speranza e mai diverrà realtà.


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Lo spero vivamente anche io..ma purtroppo sono convinto che la mia resterà sempre una speranza e mai diverrà realtà.

 

Attenti giovani, qui non avete che fare con persone in attesa di essere catechizzate. Fino al punto in cui manifestate positivamente la vostra ammirazione per un artista, siete nel giusto. Quindi, ben vengano le vostre espressioni di plauso per il chitarrista che amate. Da lì in poi, ogni parola in più è fuori luogo. Prendete in considerazione il fatto che è perfettamente possibile elogiare qualcuno senza essere obbligati a biasimare qualcun altro: basta dire di un artista "è bravo", e non occorre soggiungere "non è come uno di quelli che non sono bravi, cioè tutti gli altri, o quasi", perché, vi ripeto, qui non vi trovate tra persone che, per formarsi un giudizio sul valore di un artista, hanno bisogno di istruzioni né, tanto meno, che possono accodarsi alla vostra generalizzata sfiducia nei confronti degli artisti che non vi piacciono.

 

dralig


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...Penso che un po' tutti sentano questa sensazione quando si va a sentire un concerto...e lo dimostra il fatto che in rarissime occasioni si vede gente piangere dall'emozione ai concerti;mi è capitato di rado e continua a succedere sempre meno..

A un concerto di Ambrosio piangevano quasi tutti...

 

Ma cosa ha suonato, le lamentazioni di Serse dai Persiani di Eschilo? ;)

Non vorrei sminuire l'apprezzamento per un musicista che sicuramente vi ha trasmesso tanta emozione (e che spero di ascoltare prima o poi), però stavo riflettendo sull'efficacia di un maggiore equilibrio quando si commenta o si valuta qualcosa di artistico (a parte il fatto che, scusate l'approccio un po' dilettantistico, ma preferisco non sentire troppe stecche ai concerti: anche nella bellezza formale di una performance può esserci tanto sentimento).

 

Direi che in generale ci si commuove poco per tutto; probabilmente siamo bombardati ogni giorno (non solo in senso figurato, purtroppo) da notizie e scene così tragiche e impressionanti che l'emotività è messa a dura prova e in qualche modo costruisce una corazza anche verso le cose più struggenti come la musica, la natura, la bellezza in generale. Quando capita ci sembra allora di essere di fronte a tutta la poesia dell'universo. Non sempre è così.

Imparando a trascendere la complessità dell'infinitamente piccolo, del colore assoluto, del suono più puro, si può travalicare l'emotività momentanea e scoprire la bellezza più nascosta dell'espressività artistica.

Non significa perdere l'immediatezza delle cose semplici, ma saper guardare anche oltre esse.

 

 

 

Butterfly


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Attenti giovani, qui non avete che fare con persone in attesa di essere catechizzate. Fino al punto in cui manifestate positivamente la vostra ammirazione per un artista, siete nel giusto. Quindi, ben vengano le vostre espressioni di plauso per il chitarrista che amate. Da lì in poi, ogni parola in più è fuori luogo. Prendete in considerazione il fatto che è perfettamente possibile elogiare qualcuno senza essere obbligati a biasimare qualcun altro: basta dire di un artista "è bravo", e non occorre soggiungere "non è come uno di quelli che non sono bravi, cioè tutti gli altri, o quasi", perché, vi ripeto, qui non vi trovate tra persone che, per formarsi un giudizio sul valore di un artista, hanno bisogno di istruzioni né, tanto meno, che possono accodarsi alla vostra generalizzata sfiducia nei confronti degli artisti che non vi piacciono.

 

dralig

 

Maestro sta dicendo cosa sacrosante e sicuramente mi trovo d'accordo con lei ma non è mai stata mia intenzione trasmettere un messaggio del tipo "X è bravo,non come quelli che non sono bravi..".Assolutamente!

Io sono il primo a riconoscere in OGNI artista delle qualità uniche perchè legate al soggetto,al carattere alla sensibilità..

E non mi è mai passato per la testa di voler catechizzare alcuno..sarei un pazzo a volerlo fare e ancora più pazzo a volerlo fare su questo forum!!!

Se ho espresso con troppo fervore le mie idee al punto da dare quest'impressione a chi ha letto il mio post mi scuso sottolineando la mia buona fede nel farlo.

E poi ha ragione Butterfly a dire che c'è proprio un calo generalizzato della capacità di emozionarsi,a maggior ragione quando ci si riesce l'emozione si avverte ancora più forte e incontrollata.


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Sarà anche comica la situazione ma almeno vuol dire che qualcosa è stato trasmesso...

Molto più spesso alla fine dei concerti vedi solo sbadigliare..

Molto più spesso alla fine dei concerti vedo solo sorridere di contentezza e di gioia, ed insieme applaudire, per aver partecipato ad un evento appagante.

Non è detto che l'emozione e la commozione si debbano trasformare in lacrime. :D

Queste ultime le riservo per quando vedo alcune immagini strazianti nei telegiornali: quelle sì che mi commuovono!

LM


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Direi che in generale ci si commuove poco per tutto; probabilmente siamo bombardati ogni giorno (non solo in senso figurato, purtroppo) da notizie e scene così tragiche e impressionanti che l'emotività è messa a dura prova e in qualche modo costruisce una corazza anche verso le cose più struggenti come la musica, la natura, la bellezza in generale. Quando capita ci sembra allora di essere di fronte a tutta la poesia dell'universo. Non sempre è così.

Imparando a trascendere la complessità dell'infinitamente piccolo, del colore assoluto, del suono più puro, si può travalicare l'emotività momentanea e scoprire la bellezza più nascosta dell'espressività artistica.

Non significa perdere l'immediatezza delle cose semplici, ma saper guardare anche oltre esse.

 

 

 

Butterfly

 

D'accordo con te, Butterfly.


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Maestro sta dicendo cosa sacrosante e sicuramente mi trovo d'accordo con lei ma non è mai stata mia intenzione trasmettere un messaggio del tipo "X è bravo,non come quelli che non sono bravi..".Assolutamente!

Io sono il primo a riconoscere in OGNI artista delle qualità uniche perchè legate al soggetto,al carattere alla sensibilità..

 

Bene, allora siamo in sintonia. OT: immagino che Lei sappia di essere omonimo (nome e cognome) di un chitarrista argentino, attivo anche nel campo della musicologia, che conduce trasmissioni radiofoniche dedicate alla chitarra.

 

 

dralig


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D'accordo anch'io.

Il digiuno dal mondo di tanto in tanto è la più salutare delle pratiche a mio parere.


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Immagino che Lei sappia di essere omonimo (nome e cognome) di un chitarrista argentino, attivo anche nel campo della musicologia, che conduce trasmissioni radiofoniche dedicate alla chitarra.

 

 

dralig

 

Veramente non ne ero assolutamente a conoscenza!

E si,c'è questo Fabio Caputo chitarrista che non mi aspettavo proprio.

Evidentemente tutti i Fabio Caputo sono destinati alla chitarra..magari!

A Maestro le volevo dire che mi può dare tranquillamente del tu,semmai io mi posso sentire in obbligo(per più di una ragione!!)a darle del lei,ma lei si senta liberissimo di darmi del tu.

Grazie della simpatica segnalazione.

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